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Autore: _Marlee_    26/04/2015    2 recensioni
Una storia con la fine gia scritta molto bene. Tutti sapevano come sarebbe andata a finire. E' cio che sta nel mezzo che conta. E quello che successe in quel lasso di tempo tra l'inizio e la fine che diede significato alle loro vite.
#Calzona
Genere: Avventura, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Dicembre 1992

Qui fa tutto schifo, piove in continuazione, fa freddo, siamo a dicembre e mi sembra di vivere in Alaska. Teddy ti prego salvami” disse Arizona al telefono con la sua migliore amica e fidanzata di suo fratello “Il sole della California ti manca eh” disse l'altra scherzandoci su, ma per Arizona non era divertente, peche lei viveva una vita che non le piaceva, o per lo meno non le piaceva piu “Ti sarai fatta degli amici, insomma tu sei una che fa in fretta” disse Teddy non sapendo che in realtà Arizona, da quando era arrivata a Seattle, si era convertita alla solitudine “No, a dire il vero nessuno. Zero assoluto. Nessuno” disse Arizona con una sfumatura di tristezza nella voce “Oh andiamo, scherzi?” chiese Teddy, lei era abituata ad una Arizona solare, divertente, allegra, espansiva e tremendamente simpatica, non riusciva neanche ad immaginarsela triste, perche non l'aveva proprio mai vista cosi “Sai qui non è come in California, qui ognuno si fa i fatti suoi. Tutti tranne una. Una ragazza abbastanza irritante che credo abbia l'obbiettivo di farmi parlare. Fa sempre domande, una valanga di domande. Non si stanca mai” disse Arizona pensando a Callie ma senza mostrare particolare interesse, lei non era interessata, ne era certa “Ma allora vedi che hai degli amici” sorrise Teddy dall'altra parte del telefono “Non è mia amica, anzi, la trovo molto irritante. Si siede sul mio tavolo e sta li, senza parlare, io ovviamente mi sento in imbarazzo allora magari inizio qualche conversazione. Oppure parla senza smetterla. Va da un estremo all'altro” rispose Arizona.

 

Non ho mai conosciuto una persona piu strana di lei, era la tipica ragazza che va a momenti, un attimo prima sorride e quello dopo è incazzata nera. Era difficile capirla. Lei sembrava non voler essere capita. Non conoscevo niente di lei, non sapevo da dove veniva, dove sarebbe andata a finire, non sapevo i suoi gusti. Di lei sapevo quanto voi sapete di lei adesso. Niente. L'ho già detto che era strana? Strana da morire. A lezione lei mi vedeva e sentivo quella sensazione che si sente quando si è osservati, le poche volte che mi voltavo lei era li che mi fissava poi subito spostava lo sguardo. Poi mi avvicinavo a lei e lei prontamente taceva. La ragazza di poche parole, la chiamai cosi.”

 

Dicembre 1992

Quella mattina come al solito Callie arrivò in ritardo a lezione, ed entrando in aula non c'era nessun posto libero, guardò attentamente e finì con sedersi nella gradinata dell'arena. Non aveva visto Arizona “Pss” sentì che la stavano chiamando si voltò e vide la ragazza dai capelli biondi che le fece posto vicino a lei, questo per Callie fu un passo da gigante. Tutta la sua fatica fu ripagata “Sempre in ritardo eh” Arizona, non sapeva per quale strana ragione, ma era attratta da quella ragazza latina. Tanto quanto la latina era attratta da lei “Facciamo passi da gigante” rispose Callie riferendosi alla lunghezza della frase, Arizona non rispose e Callie sorrise perche sapeva che lo stava facendo apposta “Torres e Robbins, cos'ho detto che fa cosi tanto ridere?” chiese il professore, entrambe abbassarono la testa, continuando a ridere sotto i baffi. Ma per Arizona quel richiamo valeva molto di piu di quanto valeva per Callie. Quado la lezione finì uscirono insieme.

 

Sei bella quando sorridi” disse Callie all'improvviso, senza filtri o ripensamenti, Arizona arrossì “Non sei abituata ai complimenti?” chiese Callie spostandole una ciocca da davanti agli occhi, la bionda si ritrasse subito e inventandosi una scusa liquidò Callie, come sempre. Forse Callie aveva spinto un po troppo l'acceleratore eppure le era sembrato il momento adatto. Quel giorno la vide a pranzo e senza pensarci troppo si sedette accanto a lei, era li per parlare, molto, aveva troppi dubbi e aveva bisogno di risposte. Aveva bisogno di capire cosa le succedeva e se cio che stava vivendo lei lo viveva anche Arizona

 

Adesso non scappi ok?” disse sedendosi esattamente difronte a lei, l'altra rimase immobile “Allora io ho un problema, che in realtà non so se sia un vero problema. Io sono andata a letto con alcuni ragazzi, non molti comunque, sono sempre uscita con loro, ognuno aveva la propria ragazza, io non ero la ragazza di nessuno però.. insomma hai capito. Io non mi sono mai sognata di spostare una ciocca di capelli ad una ragazza, non ho mai detto a nessuna che è bella quando sorride. Poi arrivi tu e passiamo due mesi in silenzio a pranzare insieme. Se tu fossi stata un ragazzo probabilmente dopo un pranzo avrei cambiato tavolo. Puoi dirmi cosa sta succedendo?” disse Callie per la prima volta spaventata da cio che l'altra avrebbe potuto dire “Io non so cosa dire, sicuramente è una parentesi che si chiuderà tra non molto. Non ti preoccupare, non sei quello che tu pensi di essere” disse come se stesse facendo una diagnosi, ma a Callie non importava di essere lesbica, bisessuale o etero, lei voleva sapere se cio che stava succedendo a lei succedeva anche ad Arizona “Anche tu hai aperto questa parentesi?” chiese Callie curiosa di questa cosa che le stava succedendo “Si Callie” era la prima volta che pronunciava il suo nome, e lo faceva in un modo davvero fantastico “E quanto tempo ci ha messo per chiudersi?” continuò la mora “Non l'ha ancora fatto” rispose in modo secco l'altra e quella era esattamente la risposta che cercava. Callie sorrise.

 

Io la aprii davvero quella parentesi, o per lo meno avrei voluto farlo, ma non con tutte, non con il genere femminile. A me interessava una sola ragazza. Lei. Lo so che può sembrarvi strano tutto questo e lo capisco, insomma voi siete cresciuti vedendomi con vostro padre e io sono felice della vita che ho passato con lui. Era un uomo meraviglioso, lo amavo e lui mi amava. E' stata una vita felice la nostra. E voi lo sapete, vostro padre ha fatto di tutto per crescervi al meglio e io non desidero altro per voi, ma vi racconto questa storia per un motivo ben preciso

 

Gennaio 1993

Da quando Callie e Arizona si erano ascoltate a vicenda i silenzi tra di loro erano davvero diventati ingestibili. Callie era in imbarazzo, per la prima volta in vita sua e Arizona anche. Non pranzavano insieme e se una delle due, quasi sempre la mora, arrivava in ritardo a lezione non si sedeva piu vicino all'altra. Qualcosa si era rotto, o qualcosa stava nascendo.

**HO VISTO POCHISSIMA REAZIONE DA PARTE VOSTRA, CHE DIRE, SPERO CHE QUESTO MIO NUOVO INIZIO NON ABBIA ANNOIATO NESSUNO, COSA CHE MI DISPIAEREBBE DA MORIRE.. IO HO POSTATO IN FRETTA IL SECONDO CAPITOLO PER EVITARE CHE MAGARI I POCHI CHE HANNO LETTO SMETTESSERO DI FARLO.. SPERO NON SUCCEDA ANCHE PERCHE SECOND ME QUESTA STORIA E' DIVERSA DALLE ALTRE CHE SCRIVO ED E' UN PO UN ESPERIMENTO QUINDI DITEMI SE C'E' QUALCOSA CHE A VOI NON TORNA O CHE NON VI PIACE.. IO SONO QUI A VOSTRA DISPOSIZIONEE:)
BESOS:)
M♥
  
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