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Autore: Akemichan    26/04/2015    4 recensioni
{Rufy & Nami}{Raccolta}{Fluff - Introspettiva}
Sei piccoli episodi tra Rufy e Nami che magari avete dimenticato, o a cui non avete prestato sufficientemente attenzione. Sei attimi che rendono onore alla loro relazione, fatta anche di piccoli gesti, di comprensione reciproca e di dolcezza.
#01: "Sei stato bravissimo"
#02: "Rufy... aiutami"
#03: "Grazie."
#04: "Hai sentito, Nami? Un'isola! Finalmente troveremo in dottore e potrai guarire"
#05: "Se le parlassimo, la metteremo dei guai"
#06: "Perché non dedichi una canzone a Nami?"
[Partecipante alla Challenge "OTP Challenge" indetta sul forum di EFP]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sei'
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Capitolo 81

 
Non riusciva a crederci.
Era stata prigioniera per così tanto tempo che essere finalmente libera dalla presenza di Arlong nella sua vita le provocava un miscuglio di sensazioni che non riusciva a gestire tutte assieme. Quando aveva pensato a quel momento, in passato, e l'aveva fatto spesso, la sua reazione era chiara nella sua mente. Ci sarebbe stato il ghigno di soddisfazione al momento di consegnare tutti i cento milioni ad Arlong, quindi avrebbe voltato le spalle a quella base pirata con la schiena ben dritta, per tornare al suo villaggio. Ad aspettarla ci sarebbe stata Nojiko, con tutto il resto degli abitanti, e si sarebbero abbracciati e avrebbero pianto e avrebbero festeggiato, finalmente liberi.
Solo che le cose non erano andate esattamente come aveva progettato: il tradimento di Arlong, il furto dei suoi risparmi, la scoperta che Genzo e gli altri sapevano del suo sacrificio da anni. E, soprattutto, la presenza di Rufy e del resto della ciurma: compagni, come non ne aveva voluti per anni e come non pensava ne avrebbe mai avuti.
Aveva attraversato la disperazione più totale, con la consapevolezza che stava per perdere tutto, tutto quello che aveva e tutto quello per cui aveva combattuto per anni. Poi era arrivato Rufy e, con gli altri, l'aveva riportata sulla strada corretta. E ora era libera.
C'era sollievo, felicità, commozione, tutto mescolato assieme. Per lei era difficile riuscire a parlare per esprimersi, perché non sapeva se sarebbe scoppiata a piangere o a ridere una volta aperta la bocca. Si limitò quindi ad ascoltare quello che le altre persone le dicevano, anche se le arrivavano alle orecchie come suoni ovattati. Ciò che le importava era capirne il senso dal tono, perché in fondo condividevano tutti le stesse sensazioni.
Nojiko e Genzo si tenevano un po' più a distanza. Erano le persone a lei più vicine e proprio per questo lasciavano che fossero gli altri a ringraziarla per quegli otto anni di sacrificio. Erano completamente bagnati, ma sembravano stare bene. Lei si limitò a far loro un cenno del capo, anche perché le era difficile raggiungerli con tutte le persone che cercavano di parlarle e di abbracciarla commosse.
Poi un movimento attirò la sua attenzione. Era arrivato Nezumi. Quell'orribile marine che invece di proteggere faceva accordi con Arlong e che le aveva rubato i soldi, sparando a Nijoko, oltre a rovinare il campo di mandarini di Bellmere. Da quella distanza non riusciva a capire bene che cosa stava succedendo, ma un suo intervento non era necessario, perché Zoro lo aveva già afferrato da dietro e gli altri lo avevano circondato. Probabilmente non sapevano nemmeno quello che Nezumi le aveva fatto, ma erano tutti troppo soddisfatti per permetterli di rovinare il loro momento.
Solo allora Nami si lasciò indietro gli abitanti del suo villaggio e si avvicinò ai suoi compagni. Sul suo volto si aprì lentamente un sorriso, finalmente, perché era la reazione più importante in quel momento. Si levò il cappello dalla testa: ringraziava Rufy per averglielo dato, ma non ne aveva più bisogno. Stava bene, adesso. Quando glielo rimise sulla testa, da dietro, come tacito ringraziamento per ciò che aveva fatto per lei, il sorriso che si era formato sul volto di Nami era completo.
Un sorriso di gioia vera, assieme a lui e ai suoi compagni. A casa.
 
***
 
Akemichan parla senza coerenza:
Prometto che dal prossimo capitolo mollo Arlong Park e parliamo di altre saghe XD E' solo che ho adorato davvero anche quest'altra piccola scena. Non vediamo mai Nami ringraziare Rufy faccia a faccia, ma questa è effettivamente la cosa più vicina ad un ringraziamento che abbiamo. E' un piccolo momento, ma il sorriso che ha Nami quando gli restituisce il cappello, da dietro, è tipo la cosa più bella ever. Spesso ho sentito tanti motivi per cui Rufy non sarebbe l'uomo ideale per Nami, ma quel sorriso... Il fatto che Rufy la faccia sempre sorridere per me è la ragione per cui invece, assolutamente, lo è.
Ce ne sono tanti di sorrisi che Nami rivolge a Rufy nel corso del manga, ma ho scelto questo perché, be', Arlong Park ma anche perché adoro la sceba in sé, la naturalezza con cui Nami rimette il cappello sulla testa di Rufy in un silenzioso "grazie, non mi serve più, adesso sto bene". Niente, lo trovo adorabile.
Grazie ancora per tutti i commenti che mi avete lasciato, è bello vedere tutto l'amore che ancora c'è per questa coppia e che in qualche modo riesco a rendere bene. Grazie davvero!
   
 
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