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Autore: dark_breath    27/04/2015    0 recensioni
Quattro ragazzi che sono destinati ad incontrarsi. Un segreto che solo una persona-o una cosa- conosce e che loro dovranno svelare.
Una storia di amicizia, coraggio e fantasia, in cui non si è mai sicuri di chi fidarsi.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2_(Eddy)

Bip bip, bip bip.
No, non di nuovo. 
Credo che il suono della sveglia sia in assoluto quello che odio di più.

Ero sdraiato a pancia in giù sul mio caldo e morbido materasso, con la testa affondata nel cuscino e le coperte tirate fino alle orecchie.

Mi alzai tenuto sui gomiti e allungai con fatica un braccio sopra quell'odioso oggetto per farlo tacere. Era una di quelle sveglie digitali che si disattivavano quando la parte superiore veniva toccata e che proiettava l'ora sul soffitto. Erano le sei e mezza.

Mi misi a sedere e, non senza sforzo, poggiai uno dopo l'altro i piedi giù dal letto. Il pavimento era freddo e sentivo male alle ossa.
Dopo aver aperto la scricchiolante persiana della finestra della mia camera, sbirciai fuori. Pioveva, no...diluviava.
Sentivo il suono dell'acqua che scivolava tra le tegole e scrosciava a terra.

Presi qualche vestito a caso dall'armadio e mi diressi in bagno. Dopo essermi lavato il viso con dell'acqua gelida, mi infilai gli indumenti che avevo "scelto" e uscii dalla stanza.

Io vivevo da ormai 16 anni nell'orfanotrofio di una città di cui ora il nome mi sfugge.
Non condividevo la camera con nessuno...meno male!
Diciamo che il mio carattere non era proprio dei migliori... ero un associale cronico e odiavo tantissime cose. Avevo sempre qualcosa che non andava e la mia salute dipendeva tal tempo atmosferico...già l'avevo scoperto uno o due anni prima , non ricordo...
Sapevo soltanto che se il tempo era bello allora ero simpatico e gentile, se era ventoso nessuno aveva il diritto di ruvolgermi la parola e se pioveva ero la depressione fatta persona.
Quel giorno ero la depressione fatta persona.

Ero seduto al tavolo per fare colazione alla mensa schifosamente fornita di qual luogo. Presi soltanto una tazza di latte che doveva essere scaduto da ormai un po' di giorni, dato il sapore acido.
Lo bevvi senza tanti convenevoli e andai a scuola. Le classi erano interne alla struttura e le lezioni potevano andare bene a chiunque:dai barboni analfabeti ai più dotti letterati...dipendeva dal punto di vista.
 La gente non mi conosceva e io dei miei compagni sapevo solo il nome..aspetta..forse neppure quello.

Quella svampita di mia sorella non era ancora arrivata. Lei, al contrario di me era sociale e simpatica con tutti, sapeva andare d'accordo anche con una mosca irritante.
Aveva una compagna di stanza: Diana, inquietante e spaventosa ragazzina altezzosa che non rivolgeva a nessuno la parola e che sembrava una deliziosa bimba. La pelle pallida, gli occhi scurissimi contirnati da enormi occhiali grigi e i lunghi capelli corvini sempre raccolti in due treccie.

Assorto nei miei pensieri non mi accorsi che la grassa prof d'inglese aveva iniziato a spiegare qualcosa e che quel qualcosa veniva chiesto a me dall'insegnate che sembrava parecchio irritata. Io biascicai qualche parola e, dopo essermi beccato una bella sgritatina con i fiocchi incentrata sui doveri degli alunni e dopo essere stato umiliato davanti al resto della classe, la campanella suonò e tutti iniziarono a chiacchierare.
Così passarono le altre cinque ore.

Pranzai e mi diressi in camera. Mi sorse un dubbio: Abigale era presente a suola e alla mensa? Risposta: no.
Presi qualcosa dal bancone che si trovava nel piano interrato dove venivano tenuti gli avanzi , lo impacchettai e mi avviai verso la stanza di mia sorella.
Bussai tre volte( quello era il nostro segnale) e mi costrinsi a contrarre i muscoli della faccia in un espressione arrabbiata.
Mi arrivò un flebile :< È aperto > e io aprii.
 Vidi Diana seduta a gambe incrociate sul suo letto che ascoltava musica. Mi rivolse appena uno sguardo e, come se mi avesse letto nel pensiro, mi indicò un angolino della stanza alzando le spalle, poi torno alla sua musica.
Mi diressi nel punto indicatomi dalla ragazzina e riconobbi mia sorella.
I capelli corti spettinati, mani fasciate e occhiali da sole.
Aspettate aspettate aspettate...occhiali da sole!?!
Mi avvicinai e le porsi il pacchetino del cibo sedendomi accanto a lei.
Aby lo prese e iniziò a mangiare.
< Potesti anche ringraziare sai?> le dissi irritato.
Lei rispose con una specie di grugnito per poi riporre gli avanzi prendermi il polso.
Mi trascinò in bagno e chiuse la porta, poi si tolse gli occhiali e le bende dalle nocche.
Quello che vidi fu stranamente spaventoso. Non perché mia sorella fosse semi-ricoperta d'oro, ma perchè non l' avevo mai vista così impaurita.
Venni sopraffatto da un moto di rabbia... non so perché, chiamatelo istinto fraterno o come volete ma non mi andava per nulla di vedere mia sorella in quello stato.

Strinsi i pugni e da fuori provenne un tuono..stava arrvando n temporale.
 Aby fece un passo indietro guardandomi ancora più spaventata di prima. Mi volta i incontrando il mio riflesso nello specchio. I miei occhi erano..erano...non so come erano. Ora,molte persone mi dicevano che i miei occhi erano di un azzurro, come dire, elettrico... ma non pensavo succedesse proprio così: i miei occhi mandavano scintille!

Mia sorella scuoteva la testa a destra e a sinistra, come se sapesse qualcosa che mi sfuggiva e iniziò a parlare di un sogno che aveva fatto la notte prima, dicendomi che subito dopo essersi svegliata e di aver scoperto di piangere oro.

Ora dovevamo soltanto nasconderlo e , al momen..ma..
note autrice:
ed ecco il secondo capitolo. Spero vi faccia incuriosire almeno un pochino. Vi fa vomitare?scrivetemelo! Ci sono errri e/o non sono capace di scrivere e dovrei dedicarmi alla coltivazione di papaveri? Fatemelo sapere!
mi piacerebbe davvero molto se qualcuno mi lasciasse ance solo una piccola recenzione, sono ben accette anche le critiche dato che sono ehmm..diciamo.."alle prime armi"
Grazie a chi ha letto fino a qui<3
dark_breath
   
 
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