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Autore: Zoichi Kuronin    28/04/2015    1 recensioni
Credo di averlo giŕ visto da qualche parte e la sua voce non č di certo una novitŕ, piů lo guardo e piů ho l’impressione che la giornata sta andando per il verso sbagliato. Ho sperato fino all’ultimo di aver fatto un incubo e di sentire le voci “NON FACCIO PARTE DI NESSUN CLUB DI PALLAVOLO” mi sono detta e ridetta, ma alla fine, a quanto pare, questo ragazzo č qualcuno di reale a cui dovrň rivolgermi chissŕ quante volte per colpa dei miei guai.
Genere: Commedia, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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-Takaki-chan, come mai sei in braccio di Suga-kun?- fa Kageyama-senpai come fosse un nuovo tipo di saluto, ha un aspetto decisamente normale sta mattina... immagino niente bicchieroni di super-alcolici ieri notte.
Il ragazzone ridacchia salutandola allegramente saltellando a mo' di "cappuccetto rosso e lo scemo del villaggio".
- Vedi, Takaki-chan č cosí piccola e carina che tenerla tra le braccia č come tenere una bimba- esclama lui strofinando la guancia sulla fronte della sottoscritta, ho la faccia che va FUOCO, SPEGNETEMI!!!
- Ma che sei pedofilo? Ah... piuttosto... ho bisogno che vieni a casa mia oggi stesso, dopo l'allenamento ovviamente- mi dice facendo un cenno con la mano, mettendo da parte l'argomento iniziale, il resto č solo un intricato labirinto di estrinsecazioni demagogiche -termine che ho trovato in una fic (La Bottega dei Desideri) che vuol dire "cavolate"-.
- P...perchč?- mi riprendo cercando inutilmente di scendere dal senpai improvvisatosi piovra giá da quando sono uscita di casa e me lo sono trovata davanti, mi ha praticamente sequestrata!!
- Devo discutere con te di alcune cose e... dimmi che sei di mentalitá aperta, per favore!-il suo tono supplichevole č del tutto strano, che nasconde?
Mentalitá aperta?
- B..beh certo...-rispondo comunque lievemente sospettosa. Chissá cosa intende.
- Oh giusto... lei non sa dei tuoi!- Sugawara si batte una mano sulla fronte allentando la presa quel che basta perché possa svignarmela, libertá!!
Mi insegue finché non vado a sbattere contro qualcuno, di nuovo, volando e atterrando di fortuna, prima sulla testa poi sulle chiappe.
- Possibile che finisca sempre cosí?- incalza il nanetto davanti a me massaggiandosi la capoccia rimbalzata, come la mia, a terra.
- Saito-senpai!- esclamo alzandomi grazie ad un aiuto di Suga-senpai.
- Sisi ciao anche a te...- sbuffa ritto in piedi con le mani in tasca -controlla di non aver perso altra roba-
Spiritoso! Gonfio le guance frustrata, č successo solo una volta, per ora...
- Tu invece attento a non perdere quel briciolo di orgoglio che credi ti sia rimasto- sbuffa Suga-senpai con un atteggiamento che non mi sembra da lui. Cioč, lo conosco da pochi giorni, ma mi č parso una persona tranquilla che non ha quel tipo di tono nelle sue corde. Forse l'ho giudicato troppo santo per rendermi conto che anche lui potrebbe avere le sue inamicizie.
- Ma sentitelo, hai mangiato riso e simpatia stamattina oppure vuoi solo fare a pugni?-
- Se servisse a donarti un neurone lo avrei giá fatto- ribatte il castano. Noto con una certa ansia che apre e chiude i pugni stringendo la stoffa della divisa, oddio, sta cosa non promette nulla di buono!
- F...forza ragazzi!- perchč mi intrometto?♪ -Non č bene cominciare la giornata con una litigata... per favore non fate gli sciocchi e... smettetela di uccidervi con lo sguardo-

- Dio se lo odio, quello si meriterebbe di finir sotto un tir e capitare tra le rotaie di un treno in corsa, Dio...Dio... ah, proponi una bestemmia, veloce!- ha le braccia e le gambe incrociate e, invece di mangiare, sfoga la sua rabbia repressa da stamattina su di me. Mi ha trascinata sul tetto appena ho sentito la campanella accennare al suono, suppongo fosse giá in corridoio da qualche oretta.
- É davvero necessario, Saito-senpai?-
- Hai ragione-
Sospiro felice di aver risolto la questione.
- Mica hai un coltello con te?-
- Se...Senpai!-
Lui ride facendomi arrossire, ho urlato senza motivo, che brutta figura.
Alla fine sono riuscita a dividere i miei due senpai senza che finisse tutto in un bagno di sangue, Kageyama-senpai mi ha lanciato contro di loro fermando la lite che stava degenerando, con l'ovvio risultato che tutta la scuola ha sbirciato involontariamente sotto la mia gonna. Saito-senpai ha avuto un epistassi di portata biblica, Sugawara-senpai invece si č messo sulla difensiva portandomi via come un padre iperprotettivo farebbe. Avrebbe staccato la testa a tutti i ragazzi in circolazione che avevano, anche per sbaglio, visto la scena -di striscio da dietro un muro con un sacchetto in testa dall'altro lato del globo E dato che la Terra non ha lati poichč é una sfera, sarebbe geologicamente impossibile- se non lo avessi trascinato fuori dalla MIA classe riportandolo nella SUA, tra gli sguardi di quelli di terza.

- Ma scusami... cos'č successo tra voi due?-
- Storia lunga.- si limita a rispondere - Piuttosto, tu fai parte del club di pallavolo, giusto?-
Do dei colpetti con le bacchette sul mento per ragionarci su se dargli una risposta con i commenti di un'esasperata o annuire e basta. Scelgo la seconda opzione.
- Interessante, quindi č cosí... chi č...- comincia aprendo le labbra in sillabe mute che non riesco a capire.
- Chi(?)- faccio, esortandolo a continuare.
- Chi č quella che ha le tette piú grandi?-
La mia faccia passa dal bianco al "rosso con evaporazione". Che domande sono??
- N...n...n...non...io non...- balbetto non sapendo cosa dire.
- Insomma, ti sembrano cose da chiedere ad una ragazza?- sbuffa Sugawara-senpai sedendosi accanto a me. Mette due lattine ai miei piedi.
- Ti offro da bere solo perché c'č Takaki-chan e non voglio che impari da te, non intendo vedere una teppista cafona alla fine dell'anno- spiega gelido, regalandomi un sorriso di qualche breve secondo nella mia direzione, tornando poi corrucciato.
- Sei piú cafone di me, tu- prende una lattina senza manco ringraziare. Un secondo dopo cala un silenzio teso, interrotto solo da Suga-senpai che apre la sua bibita. Alcuni uccelli volano sopra le nostre teste e il vento fa frusciare le foglie degli alberi di ciliegio nel cortile affollato da ragazzi.
- Bella giornata, vero?-

- KAGEYAMA-SENPAI!!- chiamo di corsa seguendola oltre il cancello della Karasuno.
- Hm! Sei pronta?- chiede facendomi cenno di seguirla. Al suo fianco, come un leone di marmo, c'č la gigantesca Yumi-senpai... ha lo sguardo meno intimidatorio che in allenamento. Che sia per il semplice fatto che c'é Kageyama?
- Certo... aspetta che chiamo mia sorella prima-
Le due annuiscono. Mi allontano di qualche passo e scorro la rubrica fino a "Essere immondo" che premo dkopoo qualche riflessione.
Il telefono squilla per qualche secondo, se avessi scelto il momento sbagliato? Altri secondi di silenzio e... _Ah...d...dimmi... un..un secondo č mia sorella_
_ Non sa sbrigare le sue cose da sola?_ ribatte una voce mascolina.
_ Capiscila č in un'etá complicata_
-Guardate che vi sento- ringhio, sarei in un'etá complicata? Č lei quella che sta pomiciando con uno piú giovane!
_Ah si... okay... cosa c'č?_
- Dovrei andare a casa del capitano, potrei tornare tardi... ci sono problemi?- sento un suono lungo e vuoto, come quando si lascia il telefono sospeso nel vuoto.
_No nessuno! Anzi, sarebbe bene se non tornassi entro le... non so, verso le otto che ne dici?_ la voce di prima parla con un tono falsamente allegro e gentile _Mi occuperň io di Sakura-san, tranquilla_ c'č un'altro momento di vuoto ed un sospiro.
- Argh- chiudo velocemente la chiamata col cuore a mille e le guance infiammate.
- Tutto bene?- chiede il capitano al mio ritorno poco trionfale.
- Non ci sono problemi se resto a dormire da te senpai, vero?- domando massaggiandomi la fronte.
- Come mai?- adesso sí che sembra preoccupata.
- Nulla... voglio solo cercare di non pensare a cosa sta per succedere nel mio letto...- con un brivido scaccio scene alquanto hot da evitare assolutamente.
- Se ai miei non dispiace avere una quinta persona a cena immagino che tu possa, rimanere- ragiona, mi pare che sia un po' sulle spine.
Ci avviamo arrivando in pochi minuti ad un condominio grigio e tranquillo. Ha un parchetto vuoto al suo fianco, aveva radi alberi e giochi per bambini.
Un vecchietto porta a spasso il cane, una signora entra con noi nell'ascensore chiacchierando animatamente con le senpai.
- Papas sono tornata!- ridacchia il capitano entrando come una furia in casa. Toglie le scarpe lanciando la borsa scatenando la reazione di una furia dai capelli rossi.
- Arisu! Non gettare le cose all'entrata! L'ultima volta Tobio mi ha fatto 'na testa cosí- protesta quello che a prima vista mi pare appena un ragazzino con un accenno di basette. É piccolo e mingherlino, dagli ispidi capelli rossastri e gli occhi grandi e castani. Come mi vede sorride. Mi avvicino, č quasi alto come me. - Non immaginavo che Kageyama-senpai avesse un fratellino piú piccolo- ammetto squadrandolo dall'alto al basso.
- Veramente... lui č mio padre- sospira la senpai andando avanti. Che.figura.del.cavolo. Anche Yumi-senpai, dopo aver salutato il rosso segue quella che io credo sia la sua dea.
- Chiedo scusa- mi inchino profondamente, perchč oggi non me ne va bene una?
- Ah, ma figurati. Piuttosto, vieni, credo che Arisu si sia dimenticata le buone maniere- mi fa strada allegramente. A metá del corridoio incontriamo uno spilungone dai capelli neri. Ha uno sguardo intimidatorio.
- Ah, papá! Hai finito di lavorare?- chiede il capitano affondandolo in un abbraccio alla boa constrictor.
- Hm... lei chi č- improvvisamente sono al centro dell'attenzione. Il suo dito mi indica e il suo sguardo dice molte cose tra cui "Sei un essere umano?".
- É una mia compagna di squadra, č quella di cui vi ho parlato-
Il rosso mi prende le mani eccitatissimo. Farfuglia cose senza senso, sta per parlare ma il moro lo tira per il colletto della maglia.
- Hinata, rilassati- lo ammonisce severo l'altro.
- Takaki, ti presento Kageyama Tobio e Hinata Shoyo, sono i miei genitori-
C'č un silenzio imbarazzante, la senpai si gratta la mano nervosa, i suoi genitori sudano freddo e l'energumena digrigna i denti.
- Che figata- mi lascio sfuggire.

ANGOLO (DEPRESSIONE) DI ZOICHI:
Alterego: Recensite... perchč nessuno recensisce?? T^T *angolo depressione*
Zoichi: Dai, che hanno recensito!
Alterego: Sí, 30 capitoli fa!!! T^T
Zoichi: Okaaaay... seguite il suo consiglio tanto per sapere se mi devo dedicare al "suicidio dai ponti" o continuare xD (tanto continuo lo stesso)! Ringrazio chiunque abbia letto, davvero, GRAZIE INFINITE ^^ !
Quindi, nel prossimo capitolo si preannuncia una catastrofe per Takaki: una partita, la sua prima partita in assoluto e con chi dovrá allenarsi???
Alla Prossima e Recensite!!!!
   
 
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