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Autore: Dreamer2021    28/04/2015    2 recensioni
«Ora devo andare, mi devo preparare per andare in studio!!...»
Damon la guardò e disse:
«Per quanto tu sia terribilmente sexy con la giacca e minigonna, ti preferisco con questa sottoveste...»
Elena non ebbe neanche il tempo di opporsi che lui la afferrò, la tirò sdraiandola affianco a se. La guardò dritta negli occhi e le disse « Che ne dici di dare a Jer un bel nipotino?»
Lei lo guardò ed alzò il suo sopracciglio...
La storia è cronologicamente ambientata alla fine della IV stagione. L'unica cura è stata presa da Katherine e Bonnie è morta per salvare Jeremy, che è vivo a tutti gli effetti. Elena ha scelto Damon come compagno per la vita e Stefan è stato rinchiuso nella cassaforte da Silas, suo doppleganger.
La trama inizia con un salto temporale, Elena e Damon sono andati a vivere insieme lontano da Mystic Falls, Stefan è stato liberato e Bonnie è salva. Gli altri conducono una vita normale nella piccola cittadina. Qui inizia la storia: Damon ed Elena ritornano a casa, ma la situazione in cui si troveranno è ben lontana da quello che pensavano. Infatti improvvisamente la tranquillità viene interrotta da un arrivo inaspettato...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena, Katherine/Stefan
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Stefan era in cucina a preparare da mangiare per l'imminente cena. I fornelli erano tutti al massimo, aveva preparato un buonissimo sugo alla bolognese per Kath, alla quale piaceva moltissimo.

Appena Stef sentì la porta aprirsi vide Kath che corse su per le scale diretta in camera sua, così la seguì per parlarle e cercare di capire cosa fosse successo dopo che lo aveva lasciato sulla spiaggia da solo per rincorrere Jessy.

"Kath fermati" Urlò per le scale Stef.

"No Stefan, vai via." Disse lei chiudendo la porta davanti a lui.

"Che diavolo è successo?"

"Niente"

"Non mi sembra niente" Disse lui preoccupato.

Lei aprì la porta e lo guardò in faccia.

"Stefan ho deciso di stare con Jessy. L'altra sera è stato un terribile errore che non si ripeterà"

"Che cosa stai parlando...Perché?"

"Perché? Hai anche il coraggio di chiedere perché?" Disse lei tutta indaffarata a prendere la sua valigia e a buttarci dentro quello che trovava di suo.

"Kath ti prego fermati. Perché fai così? Non ti capisco, stamattina mi sembrava che avessi scelto me non lui..." Disse cercandole di prendere le mani per fermarla.

"No ti sbagli. Quando ho visto Jessy ho finalmente capito che lui è quello giusto per me."

"...NO.." Disse lui urlando.

Lei si fermò e lo guardò stupita della reazione inaspettata poi gli disse:

"Stef sono stata tutta mattina da Jessy e mi ha perdonata! Quindi scusami se voglio subito andare da lui"

"Tu non vai da nessuna parte. Ho già perso troppo tempo con te, mi dispiace di non averti detto quello che provavo, e mi dispiace di averti sempre trattata come la Katherine vampira. Adesso sei diversa e me ne ero accorto da molto tempo, ma avevo paura ad ammetterlo."

"Non cambia nulla Stefan" Disse lei non guardandolo neanche in faccia

Lui si avvicinò a lei e le prese il viso tra le sue mani guardandola dritta negli occhi. Lei si fermò di fare la valigia ma mantenne lo sguardo basso.

"Senti, ho sbagliato e mi spiace, ma non voglio perderti"

"Stefan non ha importanza adesso..."

"Si che ne ha. Per quale motivo non avrebbe importanza?! Dimmi perché dovrei lasciarti andare? La senti questa forza quando ti stringo il viso in questa maniera?!, dimmi che quando ti tocco non ripensi alla notte scorsa. Perché io non faccio altro!"

Kath era presa dalle emozioni, un turbinio di sali scendi tra rimorsi, dolori e felicità. Stefan le aveva finalmente detto tutto quello che provava, ma adesso era tardi. Era arrivato troppo tardi. Ormai aveva scelto e sebbene lei provasse le stesse cose per lui adesso non poteva più cambiare idea. Pensò a come poter dir a Stefan di smetterla e l'unica cosa che le venne in mente fu:

"Stef...sono andata a letto con Jessy"

Tali parole colpirono il cuore di Stefan e lo fecero letteralmente a pezzi. Le uniche parole che sapeva lo avrebbero ferito, ma era sicura che avrebbe smesso di dirle quello che lei aveva voluto sentirsi dire da una vita.

Stefan, di fronte a lei, chiuse gli occhi e una lacrima scese sulla guancia. Cercò di non farla notare così si girò di spalle lasciando la presa su Kath che riprese a fare la valigia.

"Non ti credo" Disse girandosi veloce.

"Cosa vuoi che ti dica.."

"La verità"

"Ok, vuoi la verità: eccola. Sono venuta da te stamattina per stare con te, ma tu come solito mi non mi hai detto nulla e nell'istante preciso in cui ho visto Jessy su quel balcone ho capito che errore stavo facendo. Io voglio un uomo che mi dica quello che prova, non Amleto, così l'ho seguito fino all'hotel e gli sono andata a parlare. Lui mi ha perdonata ed abbiamo iniziato a baciarci..e..la cosa è diventata più 'calda'. Sarei andata fino in fondo se lui non mi avesse fermato..."

La faccia di Stefan era tra l'incredulo e il deluso. La domanda a cui pensò subito fu: 'lui aveva fermato lei?', ma poco dopo si rese conto che non era quella la cosa importante; la cosa importante era che lei sarebbe andata fino in fondo, con un ragazzo che conosceva a malapena. Pensò qualche secondo per decidere cosa dire e poi concluse:

"Sò quello che hai voluto fare, hai pensato che ormai con me non c'era più possibilità e ti sei lasciata andare con Jessy"

"Sei incredibile Stefan. Io ti dico che sarei andata a letto con un altro e tu mi dici che l'ho fatto per te?"

"Esattamente, dimmi che mi sbaglio!"

Kath rimase in silenzio per qualche istante, aveva ragione Stefan, era proprio andata così e non potava farci nulla.

Il cellulare di Kath appoggiato sul comodino suonò: Jessy

"Ti stà chiamando.." Disse Stefan

Kath prese il cellulare, si allontanò e rispose:

"Pronto"

"Ciao Jessy

"Tutto bene grazie, sto facendo la valigia, tra poco arrivo" Disse con una lacrima che gli scendeva sul viso

"Si, non vedo l'ora anche io!"

"Ciao a dopo." Disse salutando e ritornando in camera.


 

Finì la valigia e una volta terminata la trasportò al piano di sotto. Stefan era davanti alla porta che la guardava immobile.

"Non lo fare" Disse lui a braccia conserte.

Lei lo guardò e non rispose.

Il rumore di un clacson avvertì Kath che il taxi fuori era arrivato.

Guardò Stefan prima di varcare la porta e vide che lui stava venendo verso di lei.

Prese la valigia e la ri-appoggiò per terra.

"Se ti dico quella cosa che cambia tutto, tu te ne vai lo stesso?"

"Stefan 'quella cosa' come dici tu non si deve dire se non la si pensa davvero"

"Ma io la penso davvero Kath" Concluse lui.

Lei rimase in silenzio a guardarlo poi lui disse:

"Kath io.."

Stava per dirlo, ma l'indice di Kath si posò sulle sue labbra muovendo di qualche centimetro la testa a destra e a sinistra.

Il clacson del taxi suonò di nuovo.

Kath prese la sua roba e vi salì, lasciando Stefan per la seconda volta solo.


 


 

Nel frattempo Bonnie e Caroline erano in giro per New York con lo sguardo sempre volto verso i negozi che con la loro luce illuminavano quasi l'intera strada. Si fermarono in un bar, proprio vicino alla metro a prendere un caffè.

"Allora le ho detto che non erano affari suoi e praticamente 5 secondi dopo si è presentato di fronte a me Elijah" Raccontava Care a Bonnie

"Oddio e che è successo dopo?"

"Niente, da perfetto nobiluomo mi ha fatto accomodare"

Concluse entrando nel piccolo ma accogliente bar, dove si sedettero con le spalle al bancone cercando di non attirare troppo l'attenzione.

Pochi istanti dopo Care notò una ragazza che era sola al bancone e disse:

"Guarda se mai Klaus mi dicesse di no, non permettere che mi vada ad ubriacare da sola in un squallidissimo bar sola come quella" Disse indicandola con la testa."

"Non essere crudele Care, magari non vuole ubriacarsi, sta solo aspettando il suo principe...vedi sta anche guardando fuori dalla porta...sta aspettando qualcuno"

"E dimmi Bonnie, tu che sei una strega, chi prevedi entrerà?"

"Ummm vediamo, dico sicuramente qualcuno di bello!" Disse maliziosa.

"Non può permetterselo uno bello quella.."

Non fece anche in tempo a finire la frase che vide Klaus entrare nel piccolo bar.

"Guarda Bon, c'è Klaus. Facciamoci vedere che così ci raggiunge." Disse alzandosi in piedi.

Una volta entrato al bar Klaus si diresse, senza neanche guardarsi intorno, verso la ragazza seduta sola al bancone. Bonnie commentò:

"Um, Care ma ti aveva detto dove doveva andare?"

"No, mi ha detto che doveva fare una cosa. Bonnie ma tu la conosci la ragazza del bancone?"

"No Care, anche se da qui vedo solo dei bei capelli"

"No Bonnie concentrati per favore. Questa cosa non mi piace."

"Tranquilla Care, non ti ha detto che incontrava qualcuno perché sapeva che avresti perso la testa, come effettivamente sta succedendo"

Care si rimise a sedere e rimase a guardare la situazione, mentre Bonnie continuava a parlare:

"Dai stai tranquilla, me lo avevi detto stamattina che non c'è da preoccupa-"

"Bonnie -la interruppe Care- per favore fai silenzio un attimo non riesco a sentire"


 

"Allora Mikaelson, ti piace New York?"

"Saltiamo la parte di convenevoli"

"Ok, volevo solo essere carina con te!"

"Tranquilla, non mi offendo!"

"Allora ti ringrazio ancora per stamattina, se aveste trovato Damon in casa le cose si sarebbero complicate più del dovuto!"


 

"Che cosa si stanno dicendo Care?" Chiese Bonnie

"Ommiodio" Disse Care mettendosi una mano sulla bocca.

"Che succede?" Richiese Bon preoccupata

"Klaus fa il doppio gioco"

"Che cosa vuole dire?"


 

"Allora quale sarà la prossima mossa?" Chiese la ragazza a Klaus

"Ancora non lo sò, ma ti informerò il prima possibile sulle future mosse" 

"Grazie Mikaelson...posso fare qualcosa per te?"

"Si, dimmi dove tieni Damon, così tengo il più lontano possibile le ragazze"

"Non te lo dico, tu e quella bionda mi sembrate molto affiatati, non permetterò che tu mandi all'aria tutto il mio piano"

"Stai parlando con l'ibrido più potente di tutti i tempi, potresti mostrarti un pochino più collaborativa. Oppure potrei benissimo metterti alla calcagna uno dei miei adorati lupi e seguirti ovunque. La scelta spetta a te!"

"Ok, ok bastava che me lo chiedessi per favore. E' in una casa abbandonata vicino a Mystic Falls."

"E' molto più vicino di quello che mi aspettavo!"

"Come si dice? Nessuno cerca nell'orto del vicino"

"E dove si direbbe questa frase?" Chiese lui.

"Non lo sò, ma scommetto che si dice!"


 

"Allora Care, mi vuoi dire cosa si stanno dicendo per favore, io non ho un super udito!" Disse Bonnie seduta ancora al tavolo.

"Andiamo via da qui, ti spiego dopo" Disse alzandosi e dirigendosi verso l'uscita sul retro prendendo in mano il cellulare.

 

   
 
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