Eyecatching
Raiting: verde
Genere: Commedia, slice of life
Lunghezza: 402 caratteri
Coppia: SouRin
Personaggi: Rin Matsuoka, Sousuke Yamazaki
Prompt: Your OTP teaching each other how to dance.
(OTP Bot, Twitter)
“Dovresti scioglierti, rilassarti.”
Sousuke, in quelle tre parole – dovresti-scioglierti-rilassarti- vi aveva scovato quella vena di malizia che mai aveva abbandonato il rosso, e probabilmente era stata quella nota familiare nella voce di Rin a fargli mantenere la calma e non fargli perdere le staffe per poi mollare tutto.
Stretto da quelle braccia più piccole e meno massicce del moro, petto contro petto in un delicato abbraccio altalenante reso quasi meccanico dalla rigidità dei muscoli del più alto e imbronciato come mai, voltando e muovendosi in quello che sarebbe dovuto essere un passo di danza ma che sembrava più una marcia militare.
“Mi ascolti quando ti parlo, Sousuke?”
Gli aveva detto in un sussurro Rin, guidandolo da baldo cavaliere qual’era in un nuovo volteggio e ridacchiando sommessamente quando il gigante dai capelli neri che doveva fare la donna incespicò nei suoi piedi fino a farli barcollare entrambi sul divano.
Allora il maestro se ne era approfittato, gattonando seducente sulle cosce dell’alunno per chinarsi a baciarlo, imprimendo le labbra su quelle dell’altro con una delicatezza tanto inaspettata da sorprendere il moro.
“Ognuno è portato per qualcosa, quindi non dovresti incazzarti così.
Io sono un talento in tutto, un’eccezione, ma tu..”
La mano pallida calzata in una camicia a quadroni sfiorò il petto ampio vestito di una T-shirt nera.
“Tu lo sei in altro. Ma quelle cose sono più da camera da letto, ti pare?”
Il rosso scese dalle gambe del più grande, si rassettò i jeans neri e tese la mano che fu subito presa. Le mani sottili ritornarono a cingere i fianchi più definiti e muscolosi, i piedi rioccuparono i propri spazi e i due -questa volta come una persona sola- ripresero a muoversi in sincronia.
Il pomeriggio passò in quel modo: Rin che stringeva Sousuke come se questi fosse un fiore delicato, Sousuke che volteggiava tra le braccia del più piccolo e la musica che dallo stereo del soggiorno si propagava per tutta la casa, come un battito.
Ci furono volte in cui addirittura a Sousuke fu permesso di condurre il valzer, dopo aver preso la giusta confidenza con i movimenti soffici della danza ed aver compreso il vero trucco per ottenere un ballo perfetto.
Non si guardava i piedi, perché risultava troppo forzato.
Non trascinava il fidanzato nei movimenti, perché sarebbe stato anche peggio.
Lo stringeva a sé, lo guardava negli occhi ed allora diventava anche più bravo di Johan Strauss.