Biancaneve sorrise, i denti perlacei
che risplendevano alla luce
brillante del sole, contornati da carnose e carminie labbra dischiuse
per la
gioia del momento. Scuotendo la testa, le luminose e lunghe ciocche d’ebano
risplendevano di abbaglianti riflessi.
Il coniglio stretto tra le sue dolci
mani affusolate,
candide come neve
che si scioglie durante il caloroso bacio del sole
primaverile, respirava lentamente, cullato dalla meravigliosa voce
della principessa.
Dal sottile e gracile collo della piccola creatura dalla scura
pelliccia il
sangue rallentava il suo fluire, mentre il piccolo cuore cessava di
battere.
La fanciulla, rapita
dall’istinto, accarezzò con la lingua
le proprie labbra rosse. Rosse… come il sangue.