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Autore: _hell_inside_    01/05/2015    1 recensioni
Nessuno si sceglie la sua storia, la vita che gli tocca vivere, la famiglia in cui nascere. Certamente, qualcosa di gradevole c'è, ma non troppo.
Mi chiamano Syd e nessuno sa nulla di me. Forse nemmeno io mi conosco davvero. Mi hanno detto che sono una delusione, una troia, una ribelle, una delinquente, una pazza... Forse è vero, forse no. Come ho detto nemmeno io so la mia storia. Syd è solo un soprannome, un nome che porta con se un'altra storia, una coperture per nascondere il mio insignificante passato. Ma se non fosse davvero così?
Una ragazza che piomba per caso nelle vite comuni ma allo stesso tempo straordinarie di nove ragazzi... Riuscirà a cambiare qualcosa? Cosa comporterà il suo arrivo?
[Frerard] [Syn&Zacky]
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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YOU KNOW WHAT THEY DO TO THE GUYS LIKE US IN PRISON
 
La sveglia suona ricordandomi che oggi è il primo giorno in quella cazzo di scuola cattolica, in cui ho scoperto che va anche Jimmy, nonostante non sembri propriamente il tipo da scuola con le suore, anzi…
-Forza bellezza! Non ho intenzione di sorbirmi un’altra lavata di capo per il ritardo a causa tua!- esclama James. Con tutte le mie forze mi tiro su dal letto e mi trascino in bagno.
L’uniforme fa schifo, peggio di quella della vecchia scuola: gonna a pieghe grigia, camicia bianca con una cravatta blu e una giacca grigia con lo stemma della scuola. Bella merda!
-Ehm, dovresti fare qualcosa per tutto quel ferramenta- mi avvisa, alludendo ai miei piercing. D’altronde, ne ho veramente tantissimi, tra labret, central, smile, medusa, septum, bridge e eyebrow.
-Perché?- chiedo
-Mah, vieni marchiata male dal primo momento. Ma se non te ne frega, puoi tenerteli pure- spiega
-Sai in quanti mi hanno marchiata male?- domando sorridendo
-In tanti, immagino- risponde dopo avermi osservata per un bel po’
-Dai, sono pronta. Andiamo?-
Di sotto, Elizabeth e Alexander, mi augurano una buona giornata. A quanto ho capito, Alexander è mio padre, ma non sono ancora pronta a considerarlo completamente come l’uomo di cui condivido metà DNA. È successo tutto troppo in fretta e conoscere tuo padre quando hai già 16 anni e sei stata cresciuta da due tizi che ti hanno adottata e non te l’hanno mai detto finchè non si sono stufati di te, è un duro colpo.
Usciamo di casa velocemente. Nella strada per arrivare alla fermata dello scuola bus, mi fulmina un pensiero.
-Sai cosa è buffo, Jimmy? Il fatto che tu ne sai molto di più di mio padre di quanto ne sappia io- mormoro. Lui si ferma a guardarmi.
-Ricordati solo una cosa: lui ti vuole bene. Ti ha cercato per 15 anni. Mi ha parlato tantissimo di te, sai?- mi risponde quel ragazzo dagli occhi di ghiaccio. Quasi senza pensarci mi butto tra le sue braccia, sentendomi protetta dal mondo.
-Ehi, piccola…- sussurra stringendomi ancora di più.
Vorrei restare lì in eterno, ma l’arrivo del pullman mi riporta alla vita reale.
-
 
 
<<  Matt’s Pov  >>
Cynthia e io usciamo di casa il più velocemente e silenziosamente possibile, tentando di non svegliare l’”orco” dal suo riposo causato dai fumi dell’alcol. Nostro padre è un ubriacone e sperpera tutti i soldi in bottiglie, quando due anni fa la mamma se n’è andata, mi aveva fatto ripromettere di proteggere Cynthia e di completare entrambi gli studi: i soldi che ci ha lasciato, sarebbero bastati per i miei ultimi tre anni di liceo e per far continuare Cynthia ad andare in una scuola privata. Ho sempre adorato mia sorella, 12 anni, ancora entusiasta della vita e convinta che tutti, in fondo, siano buoni. Fin da che ha imparato a camminare, mi ha sempre seguito e per tutto il mio gruppo di amici è una specie di mascotte.
Come tutte le mattine, ci avviamo verso casa di Brian, dove ci aspettano tutti gli altri. Brian, Jimmy, Zacky, Johnny e io ci conosciamo quasi da tutta la vita, siamo cresciuti insieme in quelle quattro strade malfamate (solo Jimmy vive in un quartiere residenziale un po’ meno incasinato), con delle famiglie distrutte alle spalle.
L’ultimo che si aggiunge al gruppo, è Frank, l’ultimo arrivato nella “banda”. È un ragazzo che non dimostra i suoi 17 anni, vittima predestinata dei bulli per tre anni di liceo, finchè non aveva messo da parte la paura che la maggior parte della gente della scuola aveva verso di noi e aveva iniziato a parlarci, e alla fine era nata una profonda amicizia. Era incasinato anche lui, almeno quanto noi, ma era anche gentile, solare e sempre disponibile, oltre che possessore di un’infinita passione per i Misfits.
Ci avviciniamo alla scuola di Cynthia e Brian la saluta scompigliandole i lunghi capelli biondi, mentre lei ride come se non avesse nulla di storto nella sua vita.
-Bri, quando vorrai smettere di fare il coglione pure con la piccola?- lo apostrofa Zacky.
-Ehi, piano. Appena sarà cresciuta ci sposeremo, vero principessa?- scherza Brian
-Si!- risponde ridendo la mia sorellina
-Dai irriducibile coglione, lascia perdere. Cy, hai i soldi per il pranzo? E ricordati di aspettarmi prima di tornare a casa- ormai non posso più permettermi più di tanto di non pensare a nulla e a fare casino, devo pensare anche a lei.
-Si, Matt…- brontola Cynthia
-Fai la brava, mi raccomando. E buona scuola- le grido dietro, prima che scompaia in quel mare di ragazzini.
-Bigiamo?- propone Johnny.
-Idea interessante, ma se non consegno il lavoro di scienze non passo l’anno- ammette Frank.
-Dai, Johnny, la prossima volta- lo consolo, per poi avviarci verso la scuola.
-Ehi? Ma Jimmy?- chiede Brian, quasi fosse tornato serio improvvisamente (e devo dire che devo trattenermi dal gridare al miracolo)
-Non so… Sai che dice che se lui non arriva di andare comunque a scuola, che ci raggiunge lì. Non preoccuparti Bri- gli dico
-Uhm, secondo me ha bigiato. Io lo dico che quello si fa di quei bei giri, mentre noi ci rompiamo le palle sui libri- borbotta Johnny.
-Dai! Domani bigiamo, ti va bene?- gli chiede Zacky
-Uh, okey!- sorride il nano.
-
Arriviamo a scuola, con il solito scazzo mattutino che credo accomuni tutti gli esseri viventi. Perché la scuola debba iniziare la mattina presto resta il più grande mistero irrisolto al mondo.
Ci avviamo agli armadietti che abbiamo tutti vicini e qui riconosco la famigliare figura di Jimmy, che fruga in quel costante casino di quella scatola di latta.
-Tu essere umano inutile al mon…- e qui mi interrompo, dopo che da dietro le spalle di Jimmy spunta una ragazza. Non riesco a trovare un’altra parola da dire se non: Wow!
-Eh, Syd, loro sono i miei amici: Brian, Matt, Zacky, Johnny e Frank- dice alla ragazza.
-Ciao!- parte il coro da parte degli altri quattro.
-Sono Syd. La figlia del patrigno di Jimmy- si presenta.
Chi è lei per potermi fare questo effetto? Avrebbe davvero potuto, una sola ragazza, far crollare tutte le mie certezze? Come poteva lei, con un solo sguardo, mettermi a nudo e capire che quello che ero fuori era solo un’immagine?
   
 
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