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Autore: Magical_Dream    03/05/2015    0 recensioni
Il ritorno di una storia straordinaria nella sua veste definitiva, arricchita da numerosi capitoli extra, una ristesura del testo, e un finale aggiuntivo. Siete pronti a rivivere una delle storie più forti, emozionanti e drammatiche del 2013?
Kitai's Dream è un J-Fantasy/Shonen dai toni fortemente tragici e psicologici.
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TRAMA
Un mondo martoriato dalla guerra, avvolto nella paura, bagnato dalle lacrime di chi perde ogni giorno le persone care, di chi non ha più sogni, di chi non vive, ma sopravvive. Questa è la storia di chi è riuscito a trovare la forza di sperare, di chi si è rafforzato ad ogni lacrima e ha combattuto contro il proprio destino, per far rinascere l'umanità. Questa è l'ultima occasione per sentire la sua storia...
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- KITAI'S DREAM: DEFINITIVE EDITION -
CAPITOLO 10: GRANDE GUERRA DIVINA: E LE STELLE STANNO A GUARDARE...


Il silenzio che si avvertiva era quasi paradossale paragonato ai boati apocalittici che si sentivano in lontananza, l'entrata in scena di Kitai aveva lasciato tutti col fiato sospeso.
-Ti hanno fatto del male Inoki?-.
Inoki era senza fiato -Kitai...- disse appoggiandogli la mano sul viso, poi svenne...
Con Kitai erano arrivati anche Yuj e Monoka.
-Yuj! Porta Inoki e i superstiti lontano da qui-. Yuj fece un cenno con la testa e si mise a lavoro.

Kitai notò il ragazzo che accompagnava Shi "Non è possibile, non può essere lui".
-Mi hai riconosciuto, Kitai?-
-Ma sei... Unemei? Cosa fai insieme a Shi?! Ti ha fatto del male? Ti tiene in ostaggio?!-
-Ne è passato di tempo Kitai, adesso non sono più quello di una volta, mettiamola così, adesso ho il compito di farti fuori!-.
Kitai era esterrefatto, in quel momento intervenne Shi -Ahahah, allora Unemei, vuoi cominciare tu ad aprire le danze?-. -Con piacere capo-.
Unemei si scagliò contro Kitai tirandogli un pugno, era contornato da un'aura rossa, Kitai lo parò -Ho capito! Ti stanno controllando! I Senkyõshi ti stanno manipolando il cervello! Svegliati Unemei!-.
-Sta zitto! Tu sei una minaccia per il Grande Hadesu, devi morire!!-.
Kitai scomparve e ricomparve dietro Unemei prendendolo per le braccia -Ti sei dimenticato del nostro incontro nella Regione della Neve? Mi dicesti che anche tu volevi riportare la pace nel mondo! Non farti controllare da loro, so che ce la puoi fare!-.
-Sta zitto, sei un nemico! So solo che devi morire- un boato lo scaraventò indietro.
In quello stesso momento, Monoka intervenne -Kitai, me la vedo io con Unemei, sento che combattendo contro di lui non ti stai affatto impegnando-.
-Ma non capisci! Lui è innocente, i Senkyõshi lo stanno controllando!-.
-Invece ho capito, infatti lo catturerò senza ucciderlo, fidati di me, tu invece pensa a Shi!-.

Kitai diede ascolto a Monoka, e si girò verso Shi.
-Ah Kitai, è da molto tempo che non ci incontriamo eh?-.
-Adesso sono molto diverso, quindi sta pronto a fare una brutta fine, il mondo non sentirà certo la tua mancanza- disse Kitai mentre dell'aura blu della forma Aogami gli persuadeva il corpo.
-Ti chiedo solo un favore- aggiunse Kitai -andiamo a combattere lontano da qui, altrimenti finiremo per ferire qualcuno, tanto se sei sicuro di vincere non sarà un problema per te giusto?-. I due schizzarono velocemente lontano dalle macerie del Centro Medico per affrontarsi nel confronto finale.

"Finalmente ce l'ho fatta, ho sistemato questo ragazzino" Monoka prese il corpo senza sensi di Unemei e lo portò a Mokucity. Il clima era infernale, ormai di Mokucity erano rimaste quasi solo macerie, gli heishi della Neve e quelli del Legno combattevano tra loro e purtroppo anche le loro carcasse senza vita testimoniavano la brutalità di questi combattimenti.
Svoltando l'angolo Monoka si trovò davanti Yuki e Light, che lo attaccarono pensando fosse un nemico.
-Ferme! Non ho cattive intenzioni, sono dalla vostra stessa parte-.
Light insospettita disse -Ah si? E come mai stai soccorrendo un heishi della Neve?-.
-In realtà Kitai me lo ha chiesto, questo ragazzo si chiama Unemei ed è buono, solo che è controllato dai Senkyõshi, dobbiamo rinchiuderlo in una cella d'isolamento dei poteri, in modo da tenerlo buono finché questa dannata guerra non finirà-.
-Aspetta! Hai detto Kitai?- disse Yuki sbalordita.
-Si, siamo arrivati da poco, adesso sta combattendo contro Shi-.
-Ok mi fido, facciamo come hai detto, poi andremo a soccorrere Kitai-.

Del sangue scorse per terra, Kitai vide che sanguinava dalla bocca.
-Complimenti, sei un osso duro ragazzo- disse Shi con un tono arrogante.
-Adesso ti faccio vedere io!- Kitai si lanciò contro Shi -Jutetsu!!!- concentrò l'energia nelle mani e sferrò un pugno verso Shi, che riuscì a pararlo, ma l'osso del braccio gli si stava per spezzare.
-Ahhhh!! Dannato! La potenza dei tuoi attacchi è aumentata drasticamente!-.
-È grazie al Jutetsu, concentro l'energia in una parte del corpo e questa diventa più devastante-.
-Si, però poi il resto del corpo rimane senza difese-.
-Ma dovresti almeno colpirmi-.
I due si afferrarono un'altra volta, la potenza che scaturiva dai loro colpi era devastante.
-Kurosu!- Shi toccò le braccia di Kitai che vennero intrappolate in una morsa, poi lo scaraventò contro la montagna li vicino.
-Kitai, ho finalmente capito il tuo valore, allora ho deciso di spiegarti tutto, sei pronto a scoprire la verità?-.
-La... Verità?-.

Monoka stava camminando afflitto dai pensieri "Non vedo Mokucity da anni ormai, e chi se lo sarebbe aspettato di rivederla distrutta in questo modo. Tutta colpa di mio padre, se non fosse stato per lui che mi ha costretto ad abbandonare questa città, avrei potuto essere felice, tutto per proteggere quel vecchio bacucco del capovillaggio, che rabbia! Ho passato tutta la vita ad allenarmi, e forse morirò in questa guerra avendo buttato la vita, come se non bastasse, non ha neanche protetto la mamma quando è morta, lo odio!" Monoka vide uscire Yuki e Light dalla prigione. -L'abbiamo rinchiuso, adesso vogliamo andare da Kitai, guidaci da lui- disse Yuki decisa.
I tre si incamminarono uscendo dal vicolo interno, ritrovandosi nella piazza centrale che era tappezzata di heishi che combattevano tra loro. -Oh no, cos'è quello?- disse Yuki terrorizzata.
-Dannazione, è l'Akitsune! Un cane guardiano demoniaco che viene usato dai Senkyõshi per i loro riti sacrificali, stiamo alla larga da lui-.
I tre girarono verso l'esterno cercando di non farsi vedere, ma all'improvviso Yuki vide qualcuno di inaspettato -Ma quello, è il signore di questa mattina! Quello che non aveva un braccio e che mi ha detto quelle cose su papà-.
-Ma di che stai parlando?!- disse Monoka.
-Non ce ne frega nulla! Muoviti se non vuoi morire!- aggiunse Light in modo deciso.
-L'ho incontrato stamattina da Shinzo, è in pericolo! Devo andare ad aiutarlo!-.
Yuki si lanciò verso il cuore della battaglia, Monoka e Light arrabbiati la seguirono cercando di fermarla.
Quel volto... Monoka spalancò gli occhi, non poteva crederci -Papà...-.

Il tempo sembrò fermarsi, i due incrociarono lo sguardo, erano immobili.
Monoka strinse i denti dalla rabbia, poi gli si lanciò contro in lacrime.
-Bastardo! Mi hai rovinato la vita! E hai ucciso mamma, non meriti di esistere!- gli diede un pugno dritto in faccia, all'uomo uscì del sangue da una narice.
-Figlio mio...- ma proprio in quel momento l'Akitsune si lanciò contro Monoka e con un artiglio gigante stava per infilzarlo.
I spruzzi di sangue schizzarono sul viso di Monoka -Papà... Ma cosa hai fatto?!- disse Monoka ancora scosso, l'artiglio aveva completamente tranciato suo padre, che con un viso disperato e intriso nelle lacrime borbottò qualcosa.
-M... Mon... Monoka- disse singhiozzando quasi senza voce -mi dispiace, mi dispiace di non essere stato un buon padre, è stato immensamente doloroso allontanarti da me, ma solo nelle Isole Fluttuanti sarei stato sicuro che saresti cresciuto senza soffrire per la guerra-. Le lacrime scesero sul viso di Monoka.
-Ma cosa dici! Tu pensavi solo al capovillaggio, e hai lasciato morire la mamma!- disse disperato Monoka.
-Io... ti volevo bene, desideravo vivere con te, ma volevo farti restare fuori da questo mondo disperato, figlio mio, perdonami. Ho fatto di tutto per salvare tua madre...-.
Monoka guardò il braccio mancante del padre -Si Monoka, ho perso quel braccio cercando di salvare tua madre, perdonami se ti ho reso infelice, ti voglio bene-.
L'ultima lacrima cadde sul viso di Monoka, lo sguardo del padre sembrò quasi diventare felice mettendogli una mano sulla guancia, poi il suo corpo venne trascinato via dall'Akitsune.
Monoka era impietrito, come morto, anche Yuki era paralizzata dal dolore, Light corse verso Monoka e lo recuperò togliendolo dai pericoli.

Era ormai il crepuscolo, il sole stava sparendo dietro le montagne.
-Quali sarebbero queste verità di cui parli?- disse Kitai confuso.
-Kitai, devi sapere che... Anche tu sei un Senkyõshi!-
-Cosa?! E tu ti aspetti che creda a questa scemenza?-.
-I tuoi genitori erano Senkyõshi, proprio come me, e sono stati pubblicamente giustiziati proprio per questo motivo, sono stati loro ad uccidere il caporegione della Neve, che è stato sempre un uomo di pace. E visto che, come saprai, basta avere un solo parente Senkyõshi per ereditare questa benedizione, le conclusioni sono che tu sei un Senkyõshi, proprio come me-
-Le tue sono solo menzogne! Sta zitto!-.
-Ti voglio fare una proposta Kitai, tu sogni un mondo senza più guerre giusto? Beh, allora unisciti a noi, resusciteremo Hadesu e con lui al comando non ci saranno più guerre-.
-Non ci penso nemmeno, non appoggerei mai un Dio nato dall'odio e dall'invidia, che ha causato tanto dolore e tante sofferenze!-.
Allora Shi arrabbiato disse -Sei un folle Kitai! Devi morire!- stringendogli le braccia quasi a spezzarle.
Ma all'improvviso da dietro spuntarono Yuki e Light -Prendi questo, brutto bastardo!- le due colpirono Shi scaraventandolo a terra, l'effetto del Kurosa era sparito su Kitai.
Shi si stava preparando a combattere contro tutti e tre, ma improvvisamente arrivò un Akusagon cavalcato da un altro Senkyõshi che scendendo si avvicinò a Shi -Capo, finalmente l'abbiamo trovato-.
-Sul serio? Benissimo, iniziamo la fase due della missione-. Shi salì sull'Akusagon intento ad andarsene.
-Hey! Cosa fai vigliacco! Te ne scappi!!?- disse Kitai inferocito.
-No ragazzino, diciamo che questo è un arrivederci, adesso ho cose più importanti a cui pensare-.
Shi volò via ritirando tutte le truppe in attesa del prossimo attacco.

-Kitai stai bene?!- Yuki accorse verso di lui -È da così tanto tempo che non ci vediamo! Adesso cerco di curarti-.
-Grazie Yuki, sei una vera amica- disse Kitai un po' malconcio.
-Hey Light ci sei anche tu! Sei diventata la mia guardia del corpo, è già la terza volta che mi salvi- disse ridacchiando.
Light si finse indifferente -L'ho fatto solo perché mi sono trovata nella situazione- anche se le sue guance diventate rosse svelavano il suo imbarazzo.


Ormai era sera, le truppe nemiche si erano momentaneamente ritirate, c'era finalmente una calma apparente a Mokucity, in quel che rimaneva di Mokucity. Sul campo vicino alle macerie vennero allestite tante tende dove i superstiti avrebbero dovuto dormire in coppie.
Paradossalmente, la serata era fantastica, sembrava quasi tornata la pace, il cielo era completamente stellato, tante stelle che stavano a guardarli, i ragazzi che combattevano per la pace, per l'amicizia, per il futuro.
Yuki, Light e Kitai arrivarono, quest'ultimo ancora appoggiato alle spalle delle amiche, in un attimo tutte le persone si fermarono per accogliere Kitai. Inoki uscì timidamente dalla tenda, vide Kitai, fece una smorfia per trattenere le lacrime ma non ci riuscì, presa da una scarica di emozioni corse contro Kitai e lo abbracciò piangendo a dirotto, sfogando tutta la felicità, il dolore e la paura, su quell'amore che aspettava da anni.
-Inoki, adesso ci sono io, e ti prometto che ti proteggerò, nessuno ti farà del male, potremo vivere felici-.
Tra la gente calò un'ondata di commozione, dopo tanta paura, vedeva un'espressione di sentimenti così puri, che scacciavano via qualsiasi dolore, la gente finì per incitare e applaudire Kitai e Inoki, sotto quel bellissimo cielo stellato.

Tutte le persone rimaste vive si organizzarono per mangiare, mettendo a disposizione le scorte di cibo rimasto.
-Certo che siete tutti molto cresciuti, Yuki ormai sei diventata una donna, ricordo che da piccola eri proprio bassissima, adesso invece sei proprio grande e carina, giusto Itami?...- disse Kitai girando la testa verso lo stesso Itami e facendogli l'occhiolino -Ah si, certo- rispose Itami imbarazzato- .
-E anche voi ragazzi, Shinzo, Pengin, Amai, Light, siete tutti cresciuti molto, è bellissimo per me potervi rivedere. E poi tu Inoki, ho pensato a te per ogni momento in cui sono stato lontano, sei bellissima, ti amo- disse tenendole le mani.
-Ok ok- disse Shinzo -adesso però la domanda che interessa a tutti è: da quella volta che ti ho strizzato le palle hai perso la virilità?-.
Una risata generale contagiò il tavolo, forse si era ritrovata un po' di felicità in fondo, una luce lontana nell'oscurità.
-Sapete- disse Yuki con un viso diventato più serio -è possibile che in questa guerra moriremo, ma se succederà voglio farlo godendomi gli ultimi momenti della mia vita, voglio farlo col sorriso stampato in faccia, ricordando quello che abbiamo vissuto, sono contenta quindi che dopotutto anche voi cercate di godervi il tempo che ci rimane-.

Tra la folla arrivò Kashikoi Narah, il capovillaggio di Mokucity, che richiamò l'attenzione.
-Oggi è stata una giornata molto triste per tutti noi, purtroppo siamo alla resa dei conti, nelle prossime ore si deciderà il destino del mondo, adesso voglio spendere un minuto per ricordare tutte le persone che sono morte finora in questa guerra, e voglio fare un augurio profondo a tutti voi per quello che succederà, in ogni caso, grazie a tutti, per aver combattuto per la libertà, per il diritto alla vita, per l'amore, non posso assicurarvi che sopravviverete, ma sappiate che se morirete sarà con onore-.

Era notte fonda, tutti erano nelle loro tende, ognuno con le proprie paure e le proprie speranze, ma sempre e indiscutibilmente insieme.
Monoka però se ne stava fuori, seduto su un tronco di albero caduto, piangendo mentre osservava il ciondolo che cadde dal collo del padre.
-Col tempo non sono riuscita più a piangere- una ragazza gli si avvicinò mettendogli una mano sulla spalla.
-Light... che ci fai qui?-
-Diciamo che non è molto facile dormire sapendo che domani potrebbe essere il tuo ultimo giorno, so che oggi hai passato una brutta esperienza, però pensa che adesso sai che tuo padre in realtà ti voleva bene-.
-Forse sarebbe stato più facile non saperlo proprio-.
-Credi davvero che sarebbe stato meglio odiare tuo padre per tutta la vita? Adesso che vi siete chiariti, sono sicura che continuerà a vegliare su di te dal cielo, da bambina mia nonna mi diceva che le stelle rappresentano i nostri cari, che erano lì a guardarci e a darci la forza di continuare, e superare i momenti difficili, che mio padre e mia madre mi guardavano proprio da quelle stelle. Che stupida che ero, troppo ribelle per darle ascolto, scappai di casa, per fuggire dai problemi e dalle paure, per ricominciare da capo, per correre verso i miei sogni, ma facendo così abbandonai l'unica persona che mi rimaneva-. Light e Monoka si presero la mano, guardandosi poi negli occhi...

Kitai e Inoki stavano nella tenda -Sai, prima della morte di papà, quando vivevo nelle pianure centrali, di notte guardavo sempre le stelle, ci vedevo un mondo nuovo, ci vedevo la felicità, qualcosa di distante dal dolore della nostra realtà, ci vedevo anche mia madre- disse Inoki a Kitai, con un viso un po' malinconico.
-Io ricordo che lo feci il giorno prima di diventare heishi, mi misi sul tettuccio della casa pensando al futuro, lo facevo anche quando ero lontano da te, guardando il cielo puoi essere connesso con chiunque, anche a chilometri di distanza-.
-Kitai, mi prometti che vivremo insieme felici? Che non morirò? La mia paura più grande non è morire, ma non vederti più, non poter vivere con te, proprio adesso che sei tornato-.
-Tranquilla, vedrai che si sistemerà tutto- il caldo sorriso di Kitai rassicurò nel profondo Inoki.
-Hey Inoki, adesso ho una cosa da dirti, ci ho pensato molto, ma devo chiedertelo- Kitai prese le sue mani, con un viso più serio del solito pronto a farle una misteriosa proposta.

...................

Era l'alba, da lontano si sentirono delle urla, Kitai e Inoki uscirono subito dalla tenda, uscirono anche tutti gli altri heishi. "Oh no, è una catastrofe!" centinaia di zombie stavano entrando nel campo dei superstiti, al loro fianco arrivarono Pengin e Toichi.
-Oh no! Non ci voleva proprio Kitai! Questi sono immortali, dobbiamo abbandonare subito il campo dei superstiti!-.
Da lontano si sentì la voce di Jin che urlava a squarciagola -Via!!! Scappate! Sono immortali, mettetevi in salvo!!!!-.
Kitai, Inoki, Pengin e Toichi si misero a correre giù per la collina, poco più giù c'erano i resti del quartiere basso di Mokucity.
-Stai bene Inoki?- chiese Kitai mantenendola per le spalle.
-Si- disse con un viso allarmato -ma spero che anche Yuki e gli altri stiano bene-.
D'un tratto Toichi vide qualcosa -Tra le macerie, avete visto!?-.
-Cosa?!- rispose Kitai sorpreso.
-Credo fosse un Senkyõshi-.
-Non possiamo lasciarcelo sfuggire, andiamo!- disse Pengin.
I quattro scesero tra i vicoli, almeno tra quel che ne rimaneva, d'un tratto però si ritrovarono davanti a tre Senkyõshi armati fino ai denti. -Sono troppi, non possiamo farcela con un combattimento aperto- disse Kitai -dobbiamo però provare a catturarne uno-. In quello stesso momento una mano trascinò giù tutti e quattro i ragazzi mettendoli dietro ad un muro.
-Shhhh!!!- una bellissima ragazza dai lunghi capelli biondi li mise tutti al riparo -Volete mica ammazzarvi? Se non li avete visti ci sono ben tre Senkyõshi qui dietro!-.
-Dobbiamo catturare almeno uno di loro! Magari potremmo fargli rivelare qualche informazione!- disse Kitai.
La ragazza spalancò gli occhi -Ma tu non sei... il ragazzo della profezia?-.
-Beh, si, ma adesso non perdiamoci in chiacchiere-.
Proprio mentre Kitai parlava, il muro dietro cui si erano riparati venne frantumato da un pugno di un Senkyõshi -Vi ho trovato poppanti!- dal Senkyõshi uscì un'aura rossa poi sferrò un pugno verso la ragazza.
-Non torcerle un capello!!!- Pengin si mise davanti con un viso rabbioso e venne colpito in faccia, dalla sua fronte una linea di sangue gli scese fino alla bocca, la ragazza con un viso sconvolto riaprì gli occhi, a supporto arrivarono gli altri due Senkyõshi.
Proprio mentre le cose stavano andando male, qualcuno arrivò ad una velocità stratosferica e scaraventò lontanissimo i tre Senkyõshi.
-Ma tu sei... Shunekai, il principe della Regione della Neve!-.
-Non ho tempo di spiegarti, ma adesso devi fidarti di me!-.
Un Akusagon lanciò un raggio che divise in due il quartiere, le mani di Kitai e Inoki si lasciarono.
-Nooo!! Inoki!-.
Kitai e Shunekai da una parte, e Inoki, Pengin, Toichi e la ragazza dall'altra, Shunekai correndo tirò con sé Kitai, agitato di vedere Inoki lontano da lui.
-Sta attenta! Mettiti in salvo!-.

Shunekai e Kitai si misero in una zona tranquilla.
-Non ci capisco più niente, perché ci hai salvato? Non dovresti essere un nemico?-.
-Credimi, i Senkyõshi mi hanno controllato per tutto questo tempo, ma poco fa per qualche motivo ho riacquistato il libero arbitrio, non so perché-.
-Come faccio a fidarmi?-.
-Ti ho appena salvato da tre spietati assassini, non ti basta?-.
Kitai fece un sospiro -Ok mi fido, cosa intendi fare adesso?-
-Riesco ancora a conservare i ricordi di quando ero sotto il loro controllo, e adesso so qual è il loro nascondiglio, dobbiamo fare irruzione e distruggere la macchina per la rinascita di Hadesu, se sconfiggiamo definitivamente Hadesu, moriranno anche loro, e la guerra finirà-.
-Fantastico!! È davvero un'idea geniale! Allora, dov'è il nascondiglio?-.
-Prima di procedere, devo chiederti un favore, dobbiamo trovare Minashi, mio fratello minore, quando mio padre era ancora in vita, mi disse che è un ragazzo dai poteri straordinari, purtroppo non l'ho mai conosciuto, è una lunga storia, voglio portare anche lui, è l'unico in grado di aiutarci. Comunque, lui non viene dalla Regione della Neve, ma da quella del Fulmine, anche questa è una lunga storia-.
-Minashi... Ho capito! Il ragazzo che viene dalla Regione del Fulmine! L'ho incontrato solo due volte, il primo giorno all'accademia degli Heishi, ricordo che era tutto solo, seduto su un'altalena, e poi l'ho visto anche ieri, era tra i superstiti-.
-Dobbiamo cercarlo Kitai!-.

Intanto a Mokucity la situazione era tragica, il secondo giorno di battaglia era cominciato.
Inoki, Pengin, Toichi e la ragazza stavano per entrare nel centro della battaglia.
-Comunque, grazie per avermi salvata, non so neanche il tuo nome-.
-Pengin, mi chiamo così- disse sorridente -Tu invece come ti chiami?-.
-Mi chiamo Aiko-.
Mentre i due parlavano, Inoki era ancora preoccupata per Kitai -Hey amica, vedrai che Kitai sta bene, anzi, cerchiamo di salvare la pellaccia noi che siamo molto più scarsi di lui- disse Toichi sorridendo. Inoki accennò un sorriso.
Un Akusagon portò altri heishi della neve, mentre arrivarono Yuj ed altri rinforzi ad aiutarle Inoki e gli altri. -Tutto ok Inoki?- disse Yuj -sta attenta, che adesso cominciano i guai-.

-Cosa volete?!!- Minashi rispose rabbiosamente a Kitai e Shunekai.
-Hey Minashi, sono il tuo fratellone, non sei felice di vedermi?-.
-Io non ho parenti! Mi hanno abbandonato tutti, fin da quando sono nato, ho vissuto sempre da solo, dov'eri a quei tempi ah?!-.
Mentre i due battibeccavano, Kitai si intromise -Scusa Minashi, so che magari adesso sei arrabbiato, ma tuo fratello ha fatto tanto per rivederti, adesso non c'è tempo per discutere, dobbiamo partire per la base dei Senkyõshi ed impedire il risveglio di Hadesu, dobbiamo sbrigarci!-.
Minashi fece un sospiro -Ok, mi sappi che non ti ho perdonato, Shunekai!-.

I tre arrivarono nel punto indicato da Shunekai, c'erano delle scale che portavano sulla cima di una collina, sotto c'era solo il mare.
Incomprensibilmente, Shunekai non faceva affatto attenzione a non farsi sentire.
-Hey sei pazzo?! Vuoi farci uccidere tutti? Vai piano per favore altrimenti ci scoprono!-.
Shunekai cominciò a ridere -Ahahah, che sciocco che sei, non posso credere che la seconda fase sia stata così facile-.
Kitai era confuso -Ma cosa stai dicendo?!-.
Shunekai fece un cenno con la mano, improvvisamente decine e decine di Senkyõshi accompagnati dall'Akitsune apparvero davanti a Kitai e Minashi. Shunekai scoppiò a ridere, la base venne improvvisamente coperta da una barriera trasparente -Così non potete più uscire, siete due topi in trappola cari miei, ahahah-.
"Non posso crederci, non può essere... è lui Shi!-.

Il cuore di Kitai cominciò a battere all'impazzata -Cosa diavolo sta succedendo!! Non ci capisco più niente-.
Un Senkyõshi si avvicinò a Shunekai e gli diede la tunica da Senkyõshi.
Minashi era sconvolto -Sapevo di non dovermi fidare, è la fine!-.
Shunekai cominciò a parlare -Visto che non avete più scampo, ho deciso di dirvi la verità. In effetti si, io sono Shi in persona, e siete caduti perfettamente nella mia trappola-.
-Perché allora non hai lasciato che mi uccidessero prima, perché mi hai salvato?!- disse Kitai arrabbiato.
-Semplice, perché mi servivi per trovare Minashi, infatti lui è l'unico che può far rinascere Hadesu-.
-Brutto bastardo! Sei un traditore!- disse Minashi infuriato.
-Adesso vi racconto una storia, trent'anni fa, mio padre ovvero il Caporegione della Neve, aveva un estremo bisogno di un erede al trono, mia madre a seguito di una malattia non poté avere più figli, così mio padre disperato venne trascinato dai suoi tormenti nel Dreameater, lì il grande Hadesu gli fece una proposta, gli avrebbe dato un erede al trono, il figlio diretto di Hadesu, ovvero io!-.
-Cosa?!!!!- Kitai e Minashi rimasero basiti.
Shunekai continuò -Ma il servizio aveva un costo, lui avrebbe dovuto rispettare due patti, il primo era quello di agevolare e sostenere l'organizzazione dei Senkyõshi, facendo anche in modo che tutta la regione venisse controllata da noi Senkyõshi, poi avrebbe dovuto coltivare il dolore del risolutore, ovvero tu Minashi-.
-Il risolutore?- disse Minashi incredulo.
-Tu Minashi, sei il secondo figlio di Hadesu, e sei il risolutore, ovvero colui che nella sua vita avrebbe dovuto raccogliere tanto dolore e odio, e che una volta riempita la soglia di dolore necessaria a far risvegliare Hadesu, avresti dovuto prendere il suo posto nel Dreameater, un riscatto insomma, se Hadesu rinascesse lascerebbe un vuoto nel Dreameater che agirebbe come un sistema di sicurezza imposto da Anagennisi, perciò tu sarai lo scambio necessario a far rinascere Hadesu, e perirai per l'eternità nel Dreameater-.
Minashi respirava a fatica, stava quasi per svenire. -Non so se l'hai capito fratellino, ma sei nato solo per essere sacrificato!- disse Shunekai ridendo.
-Sei perfido! Io ti ammazzo! Hai preso in giro tutti noi!!!- Kitai si lanciò contro Shi, ma decine di Senkyõshi gli si buttarono addosso -Lasciatemi!!- un'ondata d'urto li scaraventò tutti lontano. -Jutetsu!- Kitai colpì un Senkyõshi, si scansò da un altro colpo, con un'acrobazia in verticale prese la testa di un altro con i piedi e lo buttò addosso ad un altro nemico, poi però venne colpito da una massa di nemici che lo immobilizzarono.
-Kurosu!- Shi immobilizzò nuovamente Kitai con la sua tecnica, i Senkyõshi presero Minashi e lo portarono brutalmente verso l'altare. Gli strilli straziati di Minashi suonavano come un incubo nelle orecchie di Kitai, completamente immobilizzato.
-Lasciatelo! Ve la farò pagare!!-.
-Tu Kitai, avrai l'onore di essere ucciso dal grande Hadesu!- disse Shi ridendo.
L'Akitsune si avvicinò a Minashi, che aveva un volto terrorizzato, lo prese tra i denti stringendolo e straziandolo, muovendosi a destra e a sinistra, mentre i Senkyõshi erano inginocchiati a terra davanti alla statua di Hadesu.
Shi pronunciò una strana formula in una lingua sconosciuta, mentre tutti pregavano insieme a lui.
Lo sguardo terrorizzato di Kitai rappresentava esattamente l'apocalisse che stava accadendo. "È la fine".

....................

Una luce di energia abbagliante di colore rosso e nero coprì chilometri di distanza, un ruggito spaventoso tramortì tutto ciò che c'era intorno.
-Grande Hadesu...- anche i Senkyõshi erano senza fiato, le sue corna spaventose e il suo viso demoniaco erano terrorizzanti, Shi si inginocchiò davanti a lui, in lacrime dalla gioia.
-Grande Hadesu! Dammi la forza!-
Un altro ruggito spaventoso rimbombò a chilometri di distanza, Hadesu prese con la mano Shi, e inaspettatamente se lo ficcò in bocca masticandolo tra i suoi mostruosi denti.
Tra i Senkyõshi calò il terrore -Grande Hadesu, perché fa così? Siamo stato noi a risvegliarla- ma Hadesu li prese uno per uno e se li mangiò in quello che sembrava un macabro banchetto dell'orrore.
Intanto la tecnica di Shi sparì e Kitai ritornò a terra "È terribile, qui sta succedendo qualcosa di impensabile".
Hadesu scatenò una scarica di energia che distrusse tutto intorno e che scaraventò Kitai lontanissimo.

Kitai era moribondo, era senza forze, non riusciva ad alzarsi, alzando gli occhi in lontananza vide Hadesu che stava distruggendo tutto, i suoi ruggiti raccapriccianti gli entravano nel cervello come una lama.
Dagli occhi di Kitai scese una lacrima "Adesso come faccio? Non ce la faccio neanche ad alzarmi, come faccio ad uccidere un mostro così? È davvero la fine? Moriremo tutti per colpa mia?".
Kitai sentì dei passi provenire da dietro, ma non aveva la forza per voltarsi.
-Kitai?! Cosa ti hanno fatto? Adesso ti aiuto io!-
-Yuki, grazie, ma non credo che ce la farò, è la fine- disse Kitai in lacrime.
-Sei stato tu a dirci di non perdere mai la speranza! Sei l'unico che ci ha sempre dato positività! Io credo in te Kitai!!-.
Arrivarono anche altre persone -Itami, ci sei anche tu?- disse Kitai con la fiacca voce che gli rimaneva.
-Improvvisamente i zombi si sono dissolti, inoltre pare che gli heishi della neve abbiano riacquistato il libero arbitrio, deve essere successo qualcosa ai Senkyõshi-.
-Infatti, ma adesso il problema è ben peggiore, quel mostro lì distruggerà tutto, è fuori controllo ormai, il troppo odio e dolore assorbito deve averlo destabilizzato, adesso è una macchina di distruzione-.
Ormai tutti gli heishi della Regione del Legno erano arrivati nell'area dov'era Kitai, Yuki riuscì a farlo rialzare, nonostante fosse ancora malconcio. Kitai guardò tutti negli occhi, con uno sguardo affranto -Io non so se posso farcela-, Yuj si avvicinò a lui poi gli mise una mano sulla spalla -Ricordati, siamo tutti con te, ti aiuteremo, e se moriremo, lo faremo facendo la cosa giusta, combattendo per la pace e la libertà-. Kitai fece un accenno di sorriso.
-Aspetta, dov'è Inoki?-
-Tranquillo, è al sicuro, anzi, più lontano sta da qui e meglio è-.

Hadesu si stava avvicinando sempre più, sembrava non avere più la ragione, distruggeva solo tutto ciò che vedeva, intanto arrivarono sul campo di battaglia anche gli heishi della regione delle Isole e quelli della Neve che avevano riacquistato il libero arbitrio.
Ormai era il mondo intero contro Hadesu. Da loro emersero dei cori -Per Kitai!!!- e a coro tutti -Per Kitai!!!-.
-Combattiamo per la pace, per la libertà, per il diritto alla vita, per la patria, per l'amore, e moriamo felici, felici di aver fatto la cosa giusta!!-.
Kitai guardò tutti loro, commuovendosi per quell'indissolubile passione, per quella forza e quello spirito che permette di realizzare i sogni. "E anche per te, Maqui".

Hadesu arrivò, era la battaglia finale, dal corpo di Kitai uscì un aura Aogami purissima, ripiena di tutte le emozioni e le speranze. Si lanciò contro il gigantesco Hadesu, supportato da tutti i migliaia di heishi del mondo, accorsi per la battaglia finale.
Kitai colpì Hadesu, che non venne neanche scalfito, il ragazzo ricevette poi un pugno che lo scaraventò per terra.
Gli heishi invocatori invocarono dei draghi volanti che si attaccarono alle braccia del mostro, Kitai colpì le gambe per cercare di fargli perdere l'equilibrio. "Diamine! Cadi per terra!!" ma il mostro spezzò in due i draghi e cercò di schiacciare Kitai, che fermò il piede tentando di resistere, riuscì a deviarlo. Hadesu allora concentrò una scarica d'energia, la assottigliò rendendola simile ad un disco tagliente, e lo lanciò verso la folla.
"Oh no, se la scanso finirà per uccidere qualcuno! Devo bloccare quel disco usando una barriera!".

Il disco di Hadesu si scontrò contro la barriera di Kitai "Cavolo, è potentissimo!" ma la barriera improvvisamente diede segni di cedimento "Oh no! Non puoi cedere! Non puoi!!!". Ma... il disco riuscì a trapassare la barriera, Kitai cercò di scansarsi all'ultimo secondo.
Zzaakk!! Tra la folla scoppiò il terrore. -Ahhhhhh!!! Il mio braccio!!! Noo!!!- Kitai vide il suo braccio per terra, distaccato dal suo corpo, facendo uno strillo che tuonò sulla gente, il suo cuore cominciò a battere all'impazzata, una marea di sangue scorreva da quel che rimaneva del braccio, le immagini attorno parevano tutte sfocate, si sentivano solo urla confuse, un ultimo respiro e il corpo cadde nella sua stessa pozza. Mentre tra la folla la gente in lacrime stava correndo disperatamente in soccorso.

"Dove mi trovo?" Kitai si ritrovò in un'immensa distesa bianca, non c'era nulla, si sentivano solo alcuni rumori confusi.
D'un tratto si fecero avanti due figure, un uomo e una donna.
-Ciao Kitai-.
-Sono... morto?-.
-No, non lo sei- disse l'uomo con un sorriso.
La donne aggiunse -Sei proprio cresciuto da quando eri un bambino, ti tenevo sempre tra le braccia... figliolo-.
Sul viso di Kitai scese una lacrima, poi si lanciò su di loro piangendo come un bambino -Da quanto tempo vi voglio incontrare, vi voglio tanto bene!!-.
-Lo so Kitai, per me è un sogno incontrarti, ti vogliamo tanto bene-.
Poi intervenne il padre, che quasi non riusciva a trattenere la commozione.
-So che è stato difficile Kitai, ti ho seguito per tutto questo tempo, sono stato sempre con te, e so che hai sofferto tanto, avrei tante cose da dirti, ma purtroppo abbiamo pochissimo tempo, adesso dobbiamo far avverare il tuo sogno, il nostro sogno, prima però ti devo spiegare la verità-.
-La verità?-
-Molti ti hanno detto che io e tua mamma eravamo Senkyõshi, beh, devi sapere che circa sedici anni fa i Senkyõshi ci temevano molto, eravamo sulla buona strada per rappacificare il mondo, ed eravamo una minaccia per loro. Un giorno riuscimmo a fare irruzione nella loro base, stavamo per annientarli, purtroppo non ci riuscimmo, e il giorno dopo attuarono un sabotaggio, diffusero la voce che eravamo stati noi ad uccidere il Caporegione della Neve, e che eravamo dei Senkyõshi, le voci provenivano dallo stesso Shunekai, una persona troppo importante per non essere creduta, perciò tutte le sue accuse vennere recepite come veritiere. In realtà fu lui ad uccidere suo padre, anche se in realtà non era il suo padre naturale, lo uccise perché il Caporegione non riusciva ad accettare il comportamento e i piani dei Senkyõshi, nonostante il patto che aveva fatto con Hadesu, insomma, Shunekai lo uccise e diede la colpa a noi, che fummo perseguitati per molto tempo, poi ci catturarono e ci giustiziarono- il padre prese le mani di Kitai -ma qualche giorno prima sei nato tu Kitai, il tuo nome significa speranza, e te lo abbiamo dato proprio per la speranza che riuscissi a vendicarci e a rimettere la pace nel mondo, finire quello che io e tua madre avevamo iniziato, all'inizio volevano uccidere anche te, ma pochi giorni prima di essere uccisi ti affidammo a Yuj, gli dissi di curarti e di proteggerti. Dopo tutto questo tempo, rivederti così cresciuto, come un eroe, è un profondo orgoglio per me- tutti e tre si abbracciarono ancora una volta, in lacrime.
-Vorrei parlare di tante cose con te Kitai, ma il tempo sta per scadere, dobbiamo trovare una soluzione per Hadesu-
-Sono disposto a tutto per raggiungere il mio sogno- disse Kitai -anche morire, vi prego, ditemi come fare!-
. -Noi ti daremo energia, tutta l'energia che abbiamo- i genitori di Kitai cominciarono a sbiadirsi, stavano scomparendo, il loro tempi era finito.
-Non c'è più tempo Kitai! Ricordati che ti vogliamo bene! Ciao!- le loro mani si separarono.

Kitai riaprì gli occhi, si ritrovò nuovamente nel campo di combattimento, difronte ad Hadesu, questa volta risplendeva di una luce abbagliante, era ancora malconcio a causa del braccio mozzato, ma più deciso che mai.
-Hadesu! Vuoi uccidermi? Bene, ci riuscirai, ma ho anche una brutta notizia per te, tu verrai con me!!!!!-.
D'un tratto Kitai sentì una voce.
-Kitaiii!!!!!-.
Si girò, Inoki era tra la folla, disperata e corrosa dalle lacrime, stava per correre verso di lui, ma Shinzo la fermò , -No Inoki!!! Non puoi!!-.
Kitai si commosse di nuovo -Ragazzi, mi dispiace, ma l'unico modo per sconfiggerlo è esplodere insieme a lui-.
Poi aggiunse -Yuki, Itami, Monoka, Yuj, Jin, Pengin, Amai, Light, Toichi, Shinzo, e voi altri, siete stati ottimi amici, avete fatto parte della mia vita, ho vissuto bellissime esperienze con voi- poi notò che Pengin e Aiko si tenevano la mano -finalmente ci sei riuscito amico-, Pengin con le lacrime agli occhi riuscì ad accennare un sorriso.
-E poi tu Inoki, mi dispiace tanto, ti amo tantissimo ma lo devo fare-.
Inoki era disperata -Nooo!!! Non lasciarmi!! Ti prego non farmi questo!-.
-Desidererei tantissimo vivere con te, ma il destino ha voluto questo, promettimi che sarai felice! Promettimi che troverai qualcuno che ti ami tanto quanto ti abbia amata io! Voglio solo che tu sia felice, e ricorda, io sarò sempre tra le stelle! A guardarti, a vivere con te-.
-No!! Allora voglio morire con te! Ma non lasciarmi!!! Ti scongiuro!!!-.
Inoki quasi non riusciva più a respirare, stava collassando sotto il suo stato emotivo.
-Voglio lasciare in eredità a tutti voi la felicità, la pace, l'amore, questa è la mia eredità, questo è il mio sogno! Ti amo Inoki-.
Kitai si girò verso Hadesu, con un salto gigantesco giunse sul suo busto, correndo come un fulmine verso la testa e caricandosi di un'energia concentrata abbagliante-. Con un saltò superò la testa -Nagareboshi Kamikaze Supremo!!!!!- come una stella cadente Kitai sfrecciò dentro la bocca di Hadesu, arrivando fino al cuore, e poi...
Una luce abbagliante si dilungò per chilometri, per tutto il mondo, un'energia pura e intensa che spazzò tutto via, un rumore così assordante da non poter essere neanche percepito in tutta la sua potenza. Il bianco più assoluto.

-È... finita?- Itami si chiedeva cosa fosse successo, era sparito tutto, erano rimasti solo i superstiti, si lanciò subito contro Yuki.
-Stai bene Yuki!?- Yuki aprì gli occhi -beh, più o meno, è davvero finita?-.
-Si, è finita, ed è stato tutto merito di Kitai-.
Itami strisciò velocemente verso Inoki... -Hey mi senti? Rispondi! Perché non rispondi? Stai bene Inoki?!?- Itami mise l'orecchio sul cuore -Uh... meno male, è solo svenuta-.
Dal cielo caddero delle scintille blu, che crearono un'atmosfera straordinaria, era davvero tornata la pace.
Il capovillaggio, Kashikoi Narah, parlò a tutti i superstiti:
-Oggi è successo qualcosa di straordinario, sono morte tante, tantissime persone, ma sono morte con onore, per la pace e per la libertà. Oggi siamo riusciti a sconfiggere il dolore, la guerra, qualcosa che ha segnato le vite di tutti noi, e noi superstiti adesso siamo chiamati a mandare avanti una nuova Era, un'Era di felicità e di sviluppo, un'Era contrassegnata dall'amore e dal rispetto reciproco, la guerra sarà solo un brutto ricordo. Oggi, Kitai Uzami, e i circa due milioni e centocinquantamila morti, hanno dato la vita per questa nuova Era, e adesso, che siamo più che dimezzati nel mondo, dobbiamo continuare a vivere ricordandoli, loro, gli eroi, che ci hanno lasciato in eredità questi valori. Grazie-.
Disse, mentre le scintille blu illuminavano i visi solenni e commossi di tutti i superstiti, illuminando il nuovo percorso del Mondo.


EPILOGO
-Ahhhhhhh!!!! Che male!!! Non ce la faccio più!!!!- le urla si sentivano fino all'esterno.
-Scusate, permesso!! Fatemi passare che sono in ritardo!- Itami correva come un pazzo, tenendo per la mano Yuki.
-Oh no, non possiamo perdercelo! Corriamo Itami, più veloce!-.
Era sera, c'era un cielo stellato, Mokucity era rinata, in solo nove mesi si erano costruiti centinaia di edifici dall'aspetto molto più moderno, era una bellissima serata, i bambini come al solito si divertivano, e la felicità trapelava dai sorrisi di tutti, ormai era una nuova vita. Ma Itami e Yuki andavano troppo di fretta per fermarsi a pensarci, i cambiamenti erano avvenuti gradualmente nella testa del popolo, era stato difficile anche da concepire il fatto che non fossero più costantemente in pericolo di vita.
-Eccolo qui l'ospedale, entriamo su!-.
-Scusi signora, dov'è la sala parto?-.
-In fondo a destra, prego-.
Itami e Yuki arrivarono nella sala parto, con loro ad aspettare c'erano Monoka e Light, Pengin e Aiko, Toichi, Jin, Shinzo e Amai.
-Allora, Inoki ha partorito?- disse Yuki un po' tesa.
-Non ancora, menomale che siete arrivati in tempo, cos'è avete perso tempo a pomiciare in mezzo alla strada?- disse Shinzo ridendo.
-Cos'è, sei gelosa delle relazioni altrui Shinzo?-.
-Ma no! Sai che per ora preferisco non avere nulla di serio, tantomeno con questo sbavone di Toichi che mi corre dietro dalla mattina alla sera- disse dando uno schiaffetto al diretto interessato.
-Certo che scoprire la coppia Monoka/Light è stato proprio un colpo di scena, ancora devo capire com'è nata questa relazione- anche Monoka e Light risero, come non facevano da tempo.
-Ed infine Pengin e Aiko, che sono i più strampalati tra di noi-.
Jin intervenne -Hey ragazzi, non parlate sempre di queste cose sconce, esistono anche altri valori eh-.
-Sai che stai cominciando a parlare come un vecchio?- disse Shinzo.
Poi arrivò di soprassalto Yuj, accompagnato dal piccolo Yakuda, -Ciao a tutti!!! Chi vuole dello Shibodo?! Lo offro a tutti, ne ho scorte per chiunque, è anche afrodisiaco!!- disse facendo l'occhiolino a tutti.
-Ecco, ci risiamo- disse Jin con una mano in faccia.

-Ueeee... Ueeee!!!!-
-Caspita è nato! Avete sentito?!?- tutti erano in fibrillazione.
Le porte si aprirono, andarono ad abbracciare Inoki e vedere il bambino.
-Ma è adorabile!!- disse Yuki commossa. Inoki aveva le lacrime agli occhi -Lui adesso è il mio unico contatto con Kitai, quando quel giorno alla tenda Kitai mi chiese di avere un bambino mi sembrava una pazzia, nel bel mezzo di una guerra poi, eppure oggi sono felicissima di averlo, piccolo mio-.
Tutti si strinsero attorno ad Inoki.
-Allora Inoki, ci hai detto che ci avresti svelato il suo nome il giorno della sua nascita, come lo chiamerai quindi?-.
Inoki fece un sorriso, si alzò e dalla finestra guardò le stelle -Seguendo la linea etimologica del nome del padre, ho deciso di chiamarlo Kibo, Kibo Uzami-.
Un sorriso contagiò tutti -Benvenuto tra noi, Kibo- disse Yuj accarezzandolo. Mentre Inoki guardava quelle stelle, o magari, erano le stelle che stavano guardando tutti loro...

FINE CAPITOLO 10
***************


STORIA EXTRA 10: L'EREDITÀ DELLA SPERANZA

I suoi occhioni risplendevano di un luccicante azzurro, illuminati dalla luce del tramonto che filtrava dalla finestra del piccolo cottage di Yuj, il piccolo Kitai, nato da pochi minuti, aveva appena smesso di piangere, sua madre e suo padre lo tenevano stretto tra le braccia, mentre Yuj si asciugava le lacrime, Kuki gli parlò con un nodo alla gola -Kitai, piccolo mio, tu rappresenti tutto quello per cui abbiamo lottato, vorrei tanto crescerti, vedere i tuoi cambiamenti, consolarti quando sarai triste, sorridere quando sarai felice, darti consigli sulle ragazze quando ti innamorerai, accudirti quando sarai malato, ridarti speranza quando la vita ti girerà le spalle, e soprattutto, amarti e darti tutta me stessa, perché sei un miracolo, sei l'ultima scintilla in un mondo corroso, ti amo piccolo- disse tenendolo sempre più vicino.
Mikao, anch'egli parecchio commosso, lo prese tra le braccia -Kitai, anch'io vorrei fare tutto quello che ha detto tua madre, ma il destino è crudele, lo imparai anche tu, e spero che in quei momenti ci sarà sempre qualcuno ad abbracciarti, tu porterai avanti la speranza, te la lascio in eredità, tutto quello che ho costruito, tutto il sangue che ho versato per raggiungere la pace, tu dovrai essere l'ultimo tassello per raggiungere la felicità, io veglierò sempre su di te, ti guarderò dal cielo, in ogni momento della tua vita, grazie Kitai-.
Mikao e Kuki si rivolsero a Yuj -Yuj, so che sarà un compito difficile, però crescilo come se fosse tuo figlio, veglia sempre si di lui, guidalo e fallo stare sempre bene, ti affido la cosa più importante che ho- disse Mikao dandogli Kitai, non riuscendo a trattenere le lacrime.
Kuki non riusciva più a parlare dal dolore. -Sorellina, Mikao, Kitai è in buone mani, farò l'impossibile per lui- disse guardandolo negli occhi, poi aggiunse -Voi adesso cosa farete?-.
-Cercheremo di sopravvivere finché il governo non ci catturerà, ormai la nostra vita non è più importante, spetta solo a Kitai finire il lavoro che avevamo cominciato-.
Yuj ancora non riusciva a crederci -Sorellina, mi dispiace, non sono riuscito a proteggerti- disse abbracciandola -Sei stato un fratello perfetto Yuj, ti raccomando, prenditi cura di Kitai- disse, poi uscirono dalla casa -addio Yuj-.
"Kitai, veglieremo su di te, per sempre, piccolo miracolo".

FINALE EXTRA - 6 ANNI DOPO
La luce del tramonto filtrava dal balcone di una tranquilla casa di Mokucity, i suoi piccoli passi si avvicinarono lentamente ad un foto incorniciata su uno scaffale... -Papà...-.
Aprì il balcone, vide la splendida piazza di Mokucity, rinata rispetto a 6 anni prima, con al centro una grande statua raffigurante un ragazzo speciale, con una scritta ai suoi piedi "Per Kitai Uzami, il ragazzo che ha donato la pace al mondo".
-Kibo- Inoki lo prese per le spalle -Tuo padre è stato un piccolo miracolo per il mondo, devi essere fiero di lui, e ricorda, veglierà per sempre su di te dalle stelle- gli disse con un sorriso rassicurante -Dai, adesso va a dormire perché domani sarà il tuo primo giorno di scuola-.
Kibo sorrise guardando il cielo "Grazie papà".

FINE
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RINGRAZIAMENTI FINALI
Ancora non posso crederci, ho finito di lavorare a Kitai's Dream, sono passati due anni, in cui sono cresciuto molto, e questa storia è stata un recipiente in cui ho messo le mie emozioni, i miei sentimenti e tutta la mia creatività. È un'emozione unica mettere finalmente un punto, e renderla disponibile a tutti voi.
Io ringrazio ognuno di voi per essere arrivati fin qui, per aver dato un senso al mio lavoro, e spero che questa storia vi abbia lasciato almeno un po' di quello che ha lasciato a me
. Spero che il finale vi sia piaciuto, ci ho messo davvero l'anima per scriverlo, mi farebbe piacere leggere le vostre impressioni. Per quanto riguarda Kitai's Dream, non ci saranno nuovi sviluppi, questo è il finale totale della storia.
Grazie ancora a tutti voi, e ricordatevi che sto lavorando anche ad un nuovo progetto, se ne avete voglia continuate a seguirmi. Grazie di cuore Dreamers, alla prossima!

Kitai's Dream / 2015
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