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Autore: BlackCrimson    05/05/2015    2 recensioni
( Per Favore immaginate la storia come se fosse un Anime o Manga )
In un tempo lontano, l'oscurità era riuscita a dare vita ai peggiori incubi dell'umanità, creando degli esseri immondi denominati creature della notte. Non tutte queste creature però costituivano una minaccia ma altre, non esitavano a bramare con sempre maggiore foga la vita degli altri.
Per questo motivo, venne istituito un ordine per combattere e limitare tali disgrazie. Coloro che ne facevano parte erano chiamati Hunter.
Elizabeth, una giovane cacciatrice, che però teme fortemente i vampiri, si troverà a sua insaputa a combattere al fianco di uno di questi. Riuscirà ad affrontare la sua paura e realizzare il suo sogno?
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Quando meno te lo aspetti…

 

 

 

 

 

La luce accecante di quell’attacco rischiarò completamente il cielo, quasi come se il sole fosse sorto nuovamente all’orizzonte. 
In quella notte, a nessuno sfuggì quella sfera luminosa farsi strada prepotente nell’oscurità.

Persino Raphael, nonostante si trovasse a grande distanza dallo scontro, si affacciò a una finestra della villa per osservare in lontananza quel bagliore che lo aveva attirato. Mantenendo però, un’espressione quasi impassibile sul volto.

Elizabeth e Blaze, non ancora sufficientemente vicini al campo di battaglia, dovettero fermare la loro corsa per via di quella luce dorata che li aveva accecati per qualche istante. 

« Keyn… »
Quel nome sfuggì involontario dalle labbra di Elizabeth mentre un bruttissimo presentimento le serrò il cuore, portandola a stringere una mano a pugno sul petto. 

 

Passarono ancora pochi secondi prima che quella luce esaurisse finalmente la sua energia, per poi lasciare di nuovo il posto al buio più totale ed a un silenzio sinistro. 

Un leggero vento cominciò a soffiare dalle alte montagne in lontananza, sovrastando l’intera vallata di cui una parte portava gli evidenti segni della lotta appena disputata fra i due purosangue.

Vincent, fluttuante ancora nell’aria, si stringeva la mano ferita e sanguinante, munita ormai solo del pollice visto che le altre dita gli erano state tranciate letteralmente. 

Rivolse il suo sguardo pieno di rancore alla figura sospesa a mezz’aria sotto di lui a qualche centimetro dal suolo e non poté che accennare un lieve sorriso di soddisfazione.

In quel momento, il suo rivale se ne stava con la testa bassa, il respiro pesante e controllato, e bocca dischiusa da dove fuoriusciva ad ogni sospiro una leggera nebbia biancastra come se l’interno del suo corpo stesse bruciando. 

Nella mano destra reggeva ancora saldamente la sua spada che stava ardendo più che mai del suo potere. 

Le spalle erano ricurve verso il basso, soprattutto quella sinistra, resa molto più pesante da qualcosa di estremamente luminoso e fastidioso che aveva oltrepassato completamente la sua carne, facendo macchiare il terreno del suo sangue. 

Sulla schiena, una densa polvere aveva preso la forma di due gigantesche ali nere, ancora prive della loro forma definitiva e in costante movimento.

Gemette appena quando la lancia scomparve dal suo corpo, lasciando fuoriuscire altro liquido vitale. Ma non sembrò preoccuparsene. 

« Devo ammettere che non me lo aspettavo… » 

Fu Vincent a rompere quella forte tensione che si era creata fra i due. 

« Non siete ancora disposto a cedere? » 

Keyn non rispose e rimase con lo sguardo fisso al suolo. Il suo corpo completamente immobile. 

Vincent ne approfittò allora per avvolgere la sua mano ferita in un fascio di luce bianca dai riflessi dorati.

« … Vorrei proprio sapere quali sono le vere motivazioni che vi spingono a continuare questo inutile scontro con così tanta tenacia … » Continuò nel mentre osservava la sua mano ricomporsi con facilità. 

« … Non ditemi che lo state facendo unicamente per proteggere quell’umana, che per giunta, ora vi Odia… » 

Fece una pausa e chiuse la mano a pugno più volte per sentire la nuova sensibilità delle sue dita. 

« … Spero non sia veramente così, altrimenti dopo che vi avrò tolto di mezzo, mi prenderò cura di lei più che volentieri! Vi farò rimpiangere delle vostre stupide scelte! » Affermò per poi concentrarsi di nuovo sull’Hunter.

Trasalì nel notare che era svanito nel nulla. 

Si voltò rapidamente, giusto in tempo per deviare con una delle sue lame il nuovo fendente che altrimenti gli avrebbe oltrepassato il cuore.

« Come diavolo hai fatto?! » Gli chiese stupito. 

Keyn sogghignò divertito ignorando completamente la domanda dell’altro. 

« Sorpreso? …  Vincent?! »

Moore non poté non notare il cambiamento di tonalità nella sua voce che si fece più grave e cupa, e gli occhi, così tanto pieni di rabbia da far gelare il sangue persino ad un essere come lui. 

Ne rimase talmente turbato che non vide nemmeno il calcio al fianco che Blacksword gli sferrò, scagliandolo con brutalità al suolo. 

Vincent si rialzò immediatamente tenendosi il fianco dolorante e schivò un’ulteriore fendente di spada proveniente dall’alto. Quando la lama colpì il suolo, la forza sprigionata da tale attacco frantumò le rocce sottostanti con una violenza inaudita.

Il purosangue vide lentamente il cacciatore ammortizzare la caduta flettendo le gambe e nel mentre, guardarlo gelidamente e con la più profonda determinazione ad ucciderlo.

Mai durante la sua lunga vita aveva assistito a una cosa del genere. 

L’odio che in quel momento quel vampiro provava nei suoi confronti andava ben oltre ogni sua aspettativa. L’uomo che gli stava davanti non era più il Keyn Blacksword con cui aveva iniziato lo scontro, sembrava essere diventato una persona completamente diversa, totalmente fuori controllo.

 

Si riscosse subito da quell’attimo di riflessione e prontamente frappose una delle sue lame dorate fra il suo petto e la spada di Keyn, che nuovamente non aveva perso tempo per attaccarlo. 

Non riuscendo a sostenere la forza di quell’attacco, venne spinto parecchi metri indietro ma non sembrò voler demordere. Mantenne la stessa posizione di difesa strascinando i piedi sul terreno finché essi non trovarono un solido appoggio per fermare l’avanzata di quel colpo. 

Le due lame vibrarono a contatto fra di loro ed entrambi i vampiri rimasero fermi l’uno nell’intento di sopraffare l’altro facendo forza con le braccia. 

« Cosa vi prende? » Domandò poi Keyn con il suo solito ghigno e con una calma surreale, notando l’espressione adirata sul volto del suo avversario « Non parlate più ora?… » 

Vincent in risposta sembrò ringhiargli contro e la sua lama si fece ancor più luminosa. Deviò lateralmente la spada di Keyn e con un’altra lancia cercò di trafiggergli il petto. Ma l’unica cosa che riuscì a colpire davanti a lui fu l’aria. 

« Siete lento, nobile Moore… » sibilò Keyn minaccioso e imponente alle sue spalle.

Vincent non riuscì ad essere altrettanto veloce a spostarsi e si sentì trafiggere spietatamente all’altezza dello stomaco. 

Gli occhi gli si spalancarono di colpo per la sorpresa e a stento trattenne un urlo per il dolore lancinante che la lama ardente di quella spada gli aveva provocato. 

Come era potuta succedere una cosa del genere? 

Si ritrovò a pensare il nobile purosangue. 

Il grande Vincent Moore era appena stato trafitto alle spalle con una facilità da lui inaccettabile.

Come aveva fatto quel cacciatore ad aumentare in quel modo la sua forza senza neanche rigenerare le sue ferite? 

La risposta alla sua domanda gli venne parzialmente concessa subito dopo. 

« Anche a costo della mia stessa vita, IO non vi permetterò in alcun modo di fare del male a quella ragazza… » Gli disse Keyn a voce bassa e controllata, in modo tale da far recepire chiaramente il messaggio a Vincent. 

Senza aspettare un altro istante, avvolse la sua mano in un vortice infuocato e si preparò per porre definitivamente fine allo scontro, una volta per tutte. 

« Questa… me… la paghi! » gli ruggì ancora contro Moore mentre una scia rossa iniziò a fuoriuscire dalle sue labbra. 

Keyn non ascoltò minimamente la sua minaccia e fece scattare la sua mano verso la schiena di Vincent all’altezza del cuore, con l’intento di strapparglielo via dal petto. 

Proprio quando le sue dita sfiorarono il tessuto della casacca bianca del vampiro, questo scomparve lasciando al suo posto solo della polvere nera fluttuante. 

A Keyn bastò alzare di poco lo sguardo per ritrovare la figura del purosangue a qualche metro di distanza da lui. 

Vincent era piegato leggermente in avanti e respirava con affanno, nel mentre si teneva con forza il punto in cui era stato trafitto. La ferita aveva già iniziato a risplendere per dare il via al processo di rigenerazione, ma con sorpresa del diretto interessato, il tessuto che era entrato in contatto con la lama infuocata del cacciatore faticava a rimarginarsi. 

« La lama della mia spada è unica nel suo genere… Non solo è composta dalle zanne dei lupi mannari, ma può anche assorbire parte del mio potere… » Iniziò a dire Keyn camminando nella direzione del suo avversario e al contempo scuotendo lateralmente la spada in modo tale da pulire la lama dal sangue rimasto. 

« In poche parole, una volta uniti i nostri poteri, questa diventa l’arma perfetta per uccidere i vermi come te… » 

Vincent rise appena trattenendo a malapena un colpo di tosse.

« Capisco… Allora prima vi siete trattenuto solo per farmi abbassare la guardia… » Disse riferendosi alla sua mano e alla ferita alla spalla di Keyn. 

Quest’ultimo sogghignò appena in sua risposta. 

« Non vi ritenevo capace di tanto … »

« A quanto pare mi avete sottovalutato… »

Vincent rise ancora lievemente « Già… Così sembra… » 

Poi generò un’altra lancia di luce nella sua mano destra e raddrizzò la schiena.

« Allora suggerisco di porre fine a questa battaglia con un ultimo e decisivo scontro… Vorrei proprio vedere cosa altro avete in serbo per me! » 

Affermò puntando la sua arma contro il suo avversario e mostrando di nuovo un sorriso orgoglioso da vampiro nobile quale era. 

« Per questo volta sono d'accordo con voi! » 

Detto ciò, entrambi i corpi dei due purosangue risplendettero dei colori delle loro rispettive auree.

In un solo istante queste si espansero come un’esplosione, inghiottendo tutto ciò che riuscirono a trovare sul loro cammino. Saette rosse e dorate squarciarono il buio della notte non appena le due forze si scontrarono, dando spettacolo della loro effettiva potenza. 

Le ali di Vincent brillarono e una parte del suo volto venne ricoperta da una corazza di squame luminescenti, segno dell’aumentare del suo potere. 

Keyn impugnò l’elsa della sua spada con ambe le mani e in alcuni punti della sua corazza, comparvero delle piccole gemme ardenti rossastre. 

Se quello doveva essere l’attacco decisivo, allora valeva la pena giocarsi il tutto per tutto con le forze che gli rimanevano. 

Strisciò un piede all’indietro e portò la spada dietro di se, mantenendo le braccia alte. 

Dietro di lui, le sue ali si dissolsero andando ad alimentare ulteriormente il fuoco intorno alla sua spada. Si chinò leggermente in avanti ed espirò piano, pronto a muoversi in qualsiasi momento e al giusto segnale. 

 

Ma…

 

Una forte pulsazione sembrò irrompere nel bel mezzo di quel momento cruciale.

Gli occhi di Keyn si spalancarono di colpo, mentre il suo corpo sembrò irrigidirsi innaturalmente. L’aura rossastra che poco prima sovrastava quel luogo intorno a lui scomparve misteriosamente e L’Hunter cadde sulle ginocchia, conficcando al suolo la sua spada per sorreggersi. 

Con l’altra mano si strinse convulsamente il petto, il quale gli doleva come mai prima d’ora.

“NO! … Non adesso!!” Imprecò fra se cercando di rimanere lucido. 

Vincent, incuriosito dalla reazione del suo avversario, abbassò la sua arma e fece dissolvere anche egli la sua aura dorata. Vide Keyn boccheggiare e digrignare i denti per tentare di trattenere gli innumerevoli spasmi che avevano iniziato a risalirgli tutto il corpo. 

La corazza di squame che precedentemente gli era comparsa lungo il corpo, si dissolse in una polvere nera che fluì verso l’alto. Gemette non appena il suo corpo, così come la spada, riassunsero le loro sembianze originali, mentre altro liquido vitale incominciò a fuoriuscirgli dalla bocca a ogni colpo di tosse. 

Vincent ritornò normale dopo aver constatato che il duello ormai era finito, e si avvicinò lentamente al suo avversario. 

« Quindi era tutto qui quello che sapevate fare? E voi sareste un purosangue? » domandò senza trattenere una nota di disappunto.

Keyn tentò di alzare lo sguardo ma non ci riuscì, stringendo gli occhi forzatamente e chinandosi ancora di più su se stesso per via di una nuova fitta che gli serrò il petto. 

« Siete patetico… » pronunciò Vincent innalzando la sua arma al cielo per dargli il colpo di grazia.

« Non meritate più di appartenere a questo mondo… » Esordì.

Keyn digrignò i denti conscio del fatto che non sarebbe riuscito in nessun modo ad evitare quel colpo. Aveva perso e ora lo aspettava solo l’inferno. Gli venne quasi da ridere nel pensare di finire così i suoi giorni… 

« Addio » Pronunciò infine Vincent, facendo calare la sua lama sull’Hunter agonizzante sotto di lui.

 

Ad un tratto però, Vincent dovette bloccare il movimento del suo braccio a metà e balzare indietro per schivare appena in tempo una forte e tagliente raffica di vento. 

Gli occhi sorpresi di entrambi i vampiri saettarono veloci nella direzione da dove era provenuto il colpo. 

 

Keyn non poté credere a ciò che vide.
"No no no no! NO!"
Non poteva essere assolutamente possibile!

Elizabeth era la, ancora con il bastone abbassato per l’attacco appena eseguito e con il respiro corto per la corsa. 

« Eli…zabeth… » Sussurrò incredulo. 

Strizzò gli occhi più volte, credendo di aver assistito solo ad uno scherzo della sua mente, ma non era affatto così. Lei c’era davvero, e lo aveva appena salvato.

« Allontanati da lui! » Esclamò la ragazza generando un nuovo turbine d’aria contro Vincent, il quale dovette arretrare ancora per evitare il colpo. 

 

« Perché… Perché sei… Tornata?! » Le chiese Keyn trattenendo qualche lamento.

Elizabeth non rispose alla sua domanda e gli rivolse un’occhiata severa.

« Con te parlerò più tardi… Sappi che sono molto arrabbiata! » Gli disse concentrandosi sull’altro vampiro e ignorando completamente le parole dell’altro. 

« Oh ooh! Ma che piacevole sorpresa! » Esclamò allora Vincent. « …Questa bellissima notte non smette mai di stupirmi… Non pensavo che nascondeste un tale potenziale… » continuò riferendosi alla ragazza e facendo svanire l’arma dorata nel nulla. 

« Tuttavia… Non so se devo complimentarmi con voi per il vostro coraggio o per la vostra stupidità… » 

Elizabeth deglutì e tremò non appena vide il vampiro avvicinarsi a lei con occhi famelici. 

« … Blacksword ha combattuto fino ad ora per permettervi di salvarvi e adesso voi siete qui… » 

Lo sguardo di lei andò nuovamente a posarsi sulla figura che tentava invano di rimettersi in piedi, troppo debole per farlo. Ma non gli sfiorò nemmeno il pensiero di aver commesso un errore tornando. Se non lo avesse fatto, Keyn sarebbe morto. 

Strinse ulteriormente la stretta sul bastone fra le sue mani, decisa più che mai ad affrontare colui che aveva davanti. 

« Sono sorpreso… Non sembrate più avere così tanta paura di me… » affermò Vincent notando lo sguardo determinato della ragazza. 

Ne aveva e come invece, ma ora c’era qualcuno che doveva proteggere, quindi non poteva permettere al suo tormento di bloccarla ulteriormente.

Roteò il suo bastone fra le mani con estrema destrezza e generò una serie di turbini d’aria d’argento che andarono a scagliarsi contro il vampiro. 

Vincent gli evitò senza neanche scomporsi più di tanto e si avvicinò pericolosamente alla ragazza. 

« Non potete competere con me signorina » le disse ormai ad un passo da lei.

 

Elizabeth sobbalzò ritrovandosi il volto di lui così vicino al suo e senza che potesse fare niente per evitarlo.

« Siete mia… »

La voce di Vincent si perse nel vuoto e la sua attenzione venne attirata da un’ombra alla sua destra. Dovette rinunciare all’attacco e arretrare rapidamente, evitando in questo modo un gigantesco tronco di un albero che altrimenti lo avrebbe centrato in pieno. 

Elizabeth cadde all’indietro non appena vide quell’enorme pezzo di legno passare a pochi centimetri dalla sua faccia per poi abbattersi sugli alberi a qualche metro di distanza da lei. 

 

« Scusate per questa mia brusca interruzione… »

Disse allora una voce proveniente dall’oscurità della foresta in direzione opposta alla loro.

« … Ma non potevo permettere ad un tale essere di sfiorarvi… » Continuò riferendosi chiaramente alla ragazza. 

Man mano che la figura avanzava nella loro direzione, Elizabeth non poté non riconoscere due occhi color giallo acceso farsi strada fra le tenebre e quel sorriso fiero ed orgoglioso munito di zanne che solo una persona a lei conosciuta sapeva mostrare. 

 

« Blaze! » esclamò sorpresa non appena questo si fermò a pochi passi da loro. 

« Hoy! E’ qui la festa? … Ho proprio voglia di picchiare qualcuno! » Affermò il licantropo per poi rivolgere una veloce occhiata velata di preoccupazione al suo amico ancora a terra. 

« Ma guardati… Non sembri cavartela troppo bene… » gli disse. 

Keyn tossì lievemente « Sta zitto… » 

« Thz… » sbuffò « … Questa volta hai raggiunto il tuo limite… Lascia fare a me adesso, rispedirò quello sbruffone da dove è venuto! » 

Disse facendo schioccare le nocche delle mani dal dorso peloso e dagli artigli affilati.

Vincent, in risposta, non si scompose minimamente e sembrò aspettare con ansia la mossa del licantropo, accennando un lieve sorriso divertito. 

« Asp…Aspetta » Lo bloccò Keyn prima che potesse muoversi. 

« … Non devi sottovalutarlo… Non sai … di cosa è capace… Lui è… » disse tra un respiro e l’altro.

« Non preoccuparti per me… So badare a me stesso » lo interruppe Blaze superandolo a passo lento fino a portarsi proprio difronte al purosangue. 

 

Poi rivolse la sua attenzione verso la ragazza ancora a terra.

« Hoy Elizabeth, potresti occuparti del mio amico finché non avrò sistemato questo qui? » Le chiese gentilmente. 

Lei tornò a guardare Keyn e annuì incerta, per poi corrergli incontro.

Si inginocchiò al suo fianco e senza nascondere un’attimo di esitazione, con una mano gli tenne la schiena e con l’altra il torace per aiutarlo a sostenersi meglio. 

« Elizabeth… » Cercò di dire Keyn abbassando lo sguardo tristemente, notando il tremolio delle sue mani.

« Non serve che tu dica niente … »  Si affrettò a dire lei con tono severo e distaccato prima che lui potesse continuare. 

« … Meriteresti più di un pugno lo sai? E non provare a scusarti o quant’altro perché non ho intenzione di accettare le tue scuse per il momento » 

Keyn non osò controbatterla e non aveva neanche la benché minima intenzione di farlo. 

Non doveva essere affatto facile per lei stare al fianco di un essere come lui dopo tutto quello che le era successo. 

Le era già grato per essere rimasta e questo gli bastava. Se poi voleva prenderlo a pugni o insultarlo a non finire era libera di farlo. Non gli importava. 

Immediata fu la visione di vederla tenere il broncio e urlarli contro tutto quello che le veniva in mente. Con la faccia buffa che si ritrovava quando era arrabbiata con lui non poteva ottenere altro effetto che farlo ridere. Ed infatti accennò un lieve sorriso con le labbra a quel pensiero. 

« Cos’è quel sorrisetto? » Gli chiese subito lei. 

« No… Niente… » 

« Sei davvero snervante… Non ti sopporto! » Borbottò lei. 

 

Blaze sorrise appena a quella scena per poi rivolgersi al suo avversario.

« Bene e ora… Diamo inizio alle danze!! » 

Detto ciò si spinse in avanti con tale violenza e rapidità da frantumare il suolo stesso sotto i suoi piedi. 

Fu un attimo e i suoi artigli da lupo si scontrarono con una lancia lucente di Vincent, che prontamente aveva creato. L’impatto generò delle violente raffiche di vento che costrinsero Elizabeth a ripararsi gli occhi con un braccio per riuscire a tenerli aperti. 

Poi i due si separarono e per qualche istante scomparvero dalla vista della ragazza per poi riapparire a qualche metro di distanza e successivamente sparire di nuovo. 

 

« Sono incredibili… Non riesco nemmeno a seguire i loro movimenti… » accennò sconvolta la ragazza difronte alla potenza di quel combattimento. 

 

« Avanti! Mostrami di cosa sei capace! » lo incitò Blaze senza alcun timore. 

« Attento alle tue richieste … Voi Hunter non dovreste parlare solo per dare aria alla bocca! » Gli rispose subito Vincent, evitando un altro attacco del licantropo. 

« Senza la luna piena non potrai nemmeno graffiarmi! » 

Affermò lanciandogli contro una pioggia di lance di pura luce.

« E chi ha detto che mi serva? » sogghignò Blaze schivando abilmente l’attacco finché non raggiunse Vincent fino a ritrovarsi faccia a faccia con lui. 

« Niente male… » Ammise divertito il vampiro « Ora evita questo! » 

Subito generò nella sua mano un’altra lancia e mirò al volto di Blaze, troppo vicino per tentare un qualsiasi tipo di schivata. 

Il colpo andò a segno, ma non nel modo in cui Vincent si aspettava.

Infatti Blaze aveva appena bloccato la lancia fra i suoi denti affilati senza nessuna difficoltà. 

« Cosa?! » Esclamò stupefatto Vincent.

Blaze ghignò divertito e spezzò con facilità la lama di luce con i canini, guardando il vampiro con occhi di sfida. 

Poi con un movimento fulmineo, si spostò alle sue spalle e gli diede un potente calcio in schiena che lo scaraventò brutalmente contro un albero.

Il tronco andò completamente in pezzi con un enorme boato, come se esso fosse esploso dall’interno e subito dopo, nell’aria si sollevò un enorme polverone dovuto alla violenza dell’impatto.

Blaze, soddisfatto, si strofinò appena il naso con il pollice e si rimise composto in posizione eretta. 

 

« Sei stato sfortunato ad incontrarmi, perché oggi sono di pessimo umore! » Esclamò gettandosi nuovamente su Vincent non dandogli neanche il tempo di rimettersi in piedi completamente. 

Il vampiro lo vide a malapena arrivare e riuscì solo all’ultimo istante a bloccare il pugno di Blaze, incrociando gli avambracci davanti a se. Un’altra onda d’urto si espanse rapida nello spazio con grande fragore, facendo oscillare pericolosamente gli altri alberi rimasti ancora in piedi. 

 

« Ti farò a pezzi! » ringhiò Blaze facendo ancor più pressione sulle braccia del purosangue per tentare di penetrare le sue difese. 

« Ooh… Sei sicuro di te fino a questo punto? » Domandò in risposta Vincent, alzando il volto per incrociare quello di Blaze. 

L’espressione che L’Hunter riuscì a cogliere sul suo viso non lo rassicurò per niente.  

Infatti quegli occhi rosso sangue, al contrario di come si aspettava, non mostravano neanche un accenno di sofferenza o di sforzo nel sorreggere il suo peso. Sembravano essere completamente rilassati ed era più che certo che in quel momento lo stavano deridendo.

« Chi diavolo siete? » Si lasciò sfuggire dalle labbra Blaze, non appena vide delle squame dorate formarsi sulle braccia e sul volto del vampiro. 

Vincent assottigliò lo sguardo.

« Mi sorprende che non lo abbiate ancora capito… » gli disse spingendolo bruscamente all’indietro. 

Blaze fece una capovolta su se stesso e atterrò in piedi con eleganza felina, trascinando i piedi sul terreno per qualche metro. 

« … Ma d’altronde, si sa che voi lupi non siete esseri molto svegli… » continuò.

« Cosa?!! Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio!! » Gli ringhiò contro il licantropo lanciandosi in un attacco frontale. Appena gli fu abbastanza vicino, irrigidì la mano e cambiò improvvisamente direzione per sorprenderlo sul fianco. Tuttavia, Vincent si dimostrò più veloce di lui e gli bloccò un polso, arrestando così la sua avanzata. 

« Cavolo! » imprecò a denti stretti Blaze e subito tentò di tranciarli un braccio per liberarsi.

Sussultò appena quando i suoi artigli passarono attraverso a una densa polvere nera anziché il corpo del vampiro, il quale gli era appena apparso alle spalle. 

« Ho solo detto il vero… » precisò.

Blaze, udendo la sua voce, si girò di scatto ma Vincent lo precedette ancora sferrandogli un potente pugno alla bocca dello stomaco, forte a tal punto da abbattere un albero alle sue spalle solo grazie all’onda d’urto generata.

Gli occhi di Blaze si strinsero per il dolore che in quel momento gli aveva mozzato li fiato. Cadde sulle ginocchia stringendosi la parte dolorante con entrambe le braccia e boccheggiò con forza per respirare. 

« Oh no! Blaze!!! » gridò Elizabeth preoccupata per lui, ma allo stesso impotente difronte a quella scena. 

 

« Ho sempre odiato i lupi come voi… Poco cervello e tutto istinto… » Affermò Vincent generando una nuova lancia di luce nella sua mano. 

« Blaze alzati! Vattene da li! » gli urlò nuovamente la ragazza ma lui, ancora agonizzante per il colpo subito, non sembrava rendersi conto del grande pericolo che stava correndo in quel momento e non accennava a muoversi. 

« Quell’idiota si farà ammazzare!! » Affermò Keyn tentando di alzarsi per andare in aiuto del suo compagno ma dopo pochi passi barcollanti, Elizabeth dovette ancora sostenerlo per non farlo cadere a terra. E fu in quell’istante che negli occhi di Blaze si rifletté l’immagine della lama dorata che inesorabile si avvicinava alla sua testa.

 

In una frazione di secondo, l’istinto prese il sopravvento sulla situazione e il tempo parve rallentare.

Blaze, ancora in ginocchio, gettò testa e spalle all’indietro lasciandosi sfiorare qualche capello dalla luce di quella lancia. Poi si abbassò chinandosi in avanti ed afferrò saldamente l’avambraccio del vampiro ancora disteso per concludere l’affondo. Usando la forza del purosangue a suo vantaggio, strisciò per terra portandosi alle sue spalle, rigirandogli l’arto all’indietro e facendogli perdere la presa sull’arma.  

« … Allora sarà il mio istinto a sopraffarvi… » sentenziò infine. 

 

« Notevole… » Si complimentò Vincent per l’agilità dimostrata dal licantropo « … Ma anche io ho qualche sorpresa per voi… » 

Improvvisamente, un bagliore dorato costrinse l’Hunter a lasciare la sua preda e arretrare velocemente per schivare un’altra pioggia di lance lucenti proveniente da una piccola sfera posta proprio dietro la schiena del purosangue. 

 

« HA!!! Mancato!! » esclamò trionfante Hergron riuscendo a rimanere completamente illeso dall’attacco. 

« Sei davvero sfuggente… » affermò calmo Vincent aggiustandosi gli abiti fuori posto e distogliendo l’attenzione dal licantropo. 

 

« Ma tu guarda, ho tutti i vestiti rovinati… » disse poi fra se notando gli strappi sulla casacca e le macchie di sangue che spiccavano visibilmente sul bianco, seppur le sue ferite si erano rimarginate. 

« … E dire che mi sono costati una fortuna… » Sospirò. 

« Hey!! Mi stai ignorando per caso?!! Guarda che io sono ancora qui!! » gli ringhiò contro Blaze sentendosi messo da parte come una nullità. 

« Si, si, lo so… » continuò Vincent con fare annoiato e gesticolando con una mano come per farlo stare zitto. 

« Ma io questo lo disintegro!! Chi diavolo si credere di essere!! » Urlò Blaze sentendosi salire una rabbia incontrollabile dentro di se. 

 

« Fermati Idiota! Non vedi che cerca di provocarti! » Intervenne Keyn prima che il suo amico potesse lanciarsi in un’altra azione avventata. 

« Beh ci è già riuscito se é per questo! »

« Ma lo sai almeno con chi stai combattendo?! » 

Blaze parve calmare tutto un tratto la sua ira per fermarsi a pensare qualche attimo.

« Beh… Allora già che ci sei, con chi starei combattendo di preciso? » Chiese come se niente fosse. 

Keyn sospirò sconsolato portandosi una mano in faccia. Nonostante lo conoscesse da anni, questo suo atteggiamento irresponsabile lo sorprendeva in ogni occasione. 

« Il suo nome è Vincent Moore, ti dice niente? » 

Il licantropo assottigliò lo sguardo riportandolo sul suo avversario per studiarlo meglio, il quale era intento a sistemarsi elegantemente i capelli bagnati dalla pioggia. 

Vincent Moore, ma dove aveva già sentito quel nome?

Indubbiamente colui che gli stava difronte era un vampiro, con grandi manie di grandezza e con una certe esperienza nel combattimento… 

Ma chi diavolo era?

Finché… L’illuminazione.

« Aspetta un attimo! » Esclamò rivolgendosi a Keyn « Intendi proprio Quel Vincent?! Il nobile di Caisonville?! » 

« Cosa purosangue? » Scandì con incredulità Elizabeth, realizzando solo in quel momento quanto la situazione fosse più grave del previsto.

« Esattamente… » Si limitò a rispondere Keyn.

« E non potevi dirmelo subito! » Esordì Blaze adirato.

« Te lo avrei detto se tu prima non mi avessi interrotto! »

« A si?… Ok allora colpa mia! » Affermò cambiando improvvisamente espressione e grattandosi dietro la testa sorridendo in modo imbarazzato. 

Keyn sospirò ancora. Era inutile continuare a discutere con lui o rimproverarlo in qualche modo, ormai era un caso perso… 

« Comunque sia, non mi do di certo per vinto! Non mi importa chi tu sia o cosa sia, non te la caverai facilmente con me! » Annunciò Blaze mettendosi in posizione di attacco e rivolgendosi a Moore. 

« Lieto di saperlo! » Rispose l’altro, materializzando un’altra arma lucente per affrontarlo di nuovo.

 

« Ma tu guarda in che razza di guaio ci siamo cacciati… » Affermò Keyn riuscendo finalmente a mettersi in piedi senza alcun sostegno, seppur con un po’ di difficoltà.

« Ormai è tardi per tirarsi indietro… » continuò Blaze. « ...Di certo quello non ci lascerà andare neanche a chiederlo gentilmente » 

« Per una volta hai ragione… » concordò portandosi al suo fianco e impugnando saldamente la sua spada. 

« Non dovresti continuare a combattere nelle tue condizioni! » Lo rimproverò Elizabeth prendendo posizione davanti a lui e stringendo con ambe le mani il suo bastone, pronta a colpire.

Notando lo sguardo dell’Hunter fisso su di se con un’espressione incredula sul volto, si voltò volendo mettere ben in chiaro le cose. 

« Non guardarmi con quella faccia! Questa volta combatterò anche io! E guai a te se provi ad inveirmi di nuovo contro di andarmene in quel modo, perché altrimenti sarò più che lieta di mostrarti i veri poteri di una maga del vento! » 

Blaze e Keyn si scambiarono una veloce occhiata, sbalorditi dal comportamento della ragazza. 

“Le donne, valle a capire…” pensarono i due quasi simultaneamente e rimettendosi in posizione di guardia. 

 

« Allora ricapitoliamo… » fece Vincent sorridendo appena con le labbra « Una maga, un vampiro e un licantropo… Non c’è che dire, siete proprio un bel trio! » Rise fra sé. 

« ... Questo incontro ha preso una svolta davvero interessante… »






Ciao!!! Come state? :) Finalmente sono riuscito ad aggiornare! :)
Meno male che esistono le colonne sonore, altrimenti non so come avrei fatto :P
E vi consiglio anche a voi di prendere cuffie, cercare una bella musica strumentale per azione, e iniziare a leggere :)
Tralasciando... Come vi è sembrato questo capitolo?:) Bello? Brutto? Noioso? Ok? ... Insomma sbizzarritevi con qualsiasi cosa vi venga in mente, anche perché grazie ai vostri commenti avrò la possibilità di migliorare!:)
Il combattimento è stato di vostro gradimento? E come vi sembra questo nobile chiamato Vincent Moore?
E che dire di Blaze? Dal quel che ho capito è il personaggio favorito di questa storia, quindi perché non farlo entrare in azione con stile ? :P
Spero di non avervi deluso!! :)
Ok ora passiamo ai ringraziamenti!!!!
Per le Recensioni:
LoStregatto!!

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Grazie infinite!:)

Infine ringrazio tutti coloro che leggono silenziosamente! :)
Al prossimo capitolo!
CIAO! :)))

  
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