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Autore: Anmami    06/05/2015    5 recensioni
Rick espone il suo punto di vista sull'amore ad un sempre più perplesso Daryl, il quale ascolta le parole dell'amico con espressione divertita almeno fino a quando...
È da qui che nasce tutto, da qui che inizia la storia.
FF per i romantici e chi crede nell'amore. Scordate gli ultimi otto episodi della quinta stagione, qui andrà tutto verso un'altra direzione.
Nata come One shot, ma trasformatasi in corso d'opera.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Carol Peletier, Daryl Dixon, Noah, Rick Grimes
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Eccomi qua con il nuovo capitolo, ahimè l'ultimo... :-( Beh calcolando che questa storia avrebbe dovuto essere una one-shot, direi che sono abbastanza soddisfatta del risultato. Ringrazio tutti per il sostegno e le recensioni, davvero troppo buoni!!! 
Detto questo vi saluto! 
Alla prossima!

 


Capitolo 6 (Epilogo)
 
PASSO

Daryl non ricordava di aver mai riposato così bene. Da circa un mese dormiva tutte le notti come un bambino e poteva dire di essere quasi sereno. Certo, fuori da quelle mura c'era ancora l'inferno e gli uomini continuavano ad essere una minaccia, ma dopo la morte di Pete e l'arrivo di Beth le cose avevano raggiunto un certo equilibrio.
Da quella sera, un mese prima appunto, tutto era cambiato, la loro vita, le dinamiche all'interno del gruppo, ogni cosa.
Deanna aveva lasciato la gestione di Alexandria nelle mani di Rick, arrendendosi all'evidenza dei fatti: lui era sicuramente più in grado di difendere la città di quanto non fosse lei. Provata dalla morte di suo figlio prima e del marito poi, si era relegata ad un ruolo più marginale, occupandosi di piccole mansioni e lasciando il grosso delle faccende nelle mani dello sceriffo.
Per l'arciere la vita nella città aveva smesso di essere una prigionia, assumendo tutta un'altra sfumatura più simile ad una tinta pastello piuttosto che alla tonalità di grigio nel quale sguazzava prima.
Superato lo shock iniziale e chiarite le loro posizioni, il rapporto con Beth era stato tutto in discesa. Ovviamente quella specie di relazione che si era instaurata tra i due era ostacolata dalle mille riserve dell'uomo, riserve che la ragazza non perdeva mai occasione di sgretolare con la sua cocciutaggine e la sua perseveranza.
Si erano avvicinati molto dal suo arrivo ad Alexandria. Daryl non sapeva definire con precisione ciò che li unisse, dopo quel bacio al chiaro di luna, dettato secondo lui dall'intensità del momento, non era successo poi molto altro se non un'infinita quantità di sguardi imbarazzati e chiacchierate fitte fitte sulla riva del lago.
Nessuno sapeva del mutamento che aveva subito la natura del loro rapporto, anche perché il primo a non esserne completamente conscio era lui stesso.
Non voleva farsi troppe domande, quell'alchimia tra di loro era innegabile e lo faceva star bene, quindi, forse per la prima volta in vita sua, decise di godersi il momento ignorando il resto.
Era impossibile prevedere con certezza quanto sarebbero rimasti ancora in vita, perciò, in quei giorni dove la bruttezza la faceva da padrona, sarebbe stato da sciocchi gettare alle ortiche una cosa tanto bella.
Non poteva fare a meno di chiamarla cosa, essendo completamente incapace di definirla in altro modo, però quella cosa appunto, lo rendeva dannatamente felice.

Quella mattina, prima di raggiungere Aaron al cancello per uscire in missione, decise di passare a salutarla a scuola. Deanna ci aveva messo davvero poco a trovarle un lavoro, era diventata la nuova maestra e tutti i suoi alunni sembravano adorarla, fatto che non stupì per nulla l'arciere. Prima di raggiungerla, però, passò dal frutteto e raccolse una mela.
Gesti simili avrebbero fatto rabbrividire il vecchio sé stesso, ma il nuovo Daryl Carpe Diem, sapeva bene che, almeno con lei, poteva mettere da parte le sue paranoie.
Con una mela in tasca e la sua balestra in spalla, raggiunse la scuola che altro non era che il garage di una delle case e si appoggiò allo stipite della porta con le braccia incrociate, in attesa che lei notasse la sua presenza.
Non appena la ragazza alzò lo sguardo, un sorriso radioso le illuminò il volto.

-Buongiorno!- disse Beth spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-Buongiorno signorina Maestra.- rispose lui porgendole la mela.

-Una mela per me?- domandò lei ridacchiando.

-Si usa così no?- fece lui con un ghigno.

Beth addentò il frutto senza distogliere mai lo sguardo dal viso dell'uomo.
Non ricordava di averlo mai visto così sereno e spensierato. Era consapevole del fatto che quando andava a trovarla così presto la mattina era perché stava per uscire in missione e forse, quel suo saluto mattutino, era un modo per dirle addio nell'eventualità che le cose fuori dalle mura si fossero messe male, ma era evidente quanto fosse cambiato nell'ultimo periodo.

-Stai andando in missione?- domandò lei diventando seria.

-Sì, dovrei essere qui per cena.- rispose lui, provando ad ignorare il suo cambiamento d'umore.

-Mi troverai ad aspettarti.- affermò Beth come se in realtà in quelle parole si nascondesse tutta la sua inquietudine a saperlo fuori dalle mura.

Daryl non aggiunse altro, le fece un cenno con il capo, la guardò per l'ultima volta e si diresse verso la sua moto.
Davanti al cancello ad aspettarlo trovò Aaron impegnato in un saluto strappalacrime con Eric che sembrava intenzionato a non volerlo lasciare andare.
Quando furono pronti per partire, il ragazzo fece un passo indietro, consentendo ai due di lasciare la città.

-Daryl!- urlò Beth che nel frattempo era corsa all'ingresso.

Lui, sentendo la sua voce, si voltò a guardarla aspettando di sapere cosa volesse dirgli di così urgente, ma lei non disse più nulla, si limitò a fissarlo e gli riservò un sorriso, uno dei suoi, caldo e capace di illuminare il mondo. 
In quel sorriso vi erano nascoste mille parole, mille speranze e la tacita promessa di non dividersi mai più.
La ragazza restò lì ferma a pochi metri dal cancello anche quando Daryl e la sua moto diventarono un puntino lontano e poco distinto e solo quando sparì completamente dalla sua visuale si decise a tornare alla sua scuola.

Ad una persona non era sfuggito il loro saluto, ad un ragazzo.
Eric che si trovava a qualche passo di distanza da Beth, osservava con un sorriso quel momento di tenerezza. 
Con discrezione si spostò e, quando le fu sufficientemente vicino, decise di provare a parlarle.
 
-Sembra che abbiamo in comune molto più di quanto pensassi.- affermò Eric sorridendo con aria complice.

-Come scusa?- domandò Beth confusa.

-Beh, siamo entrambi in pena per il nostro uomo.- rispose lui tranquillo.

-Oh tu hai pensato che Daryl ed io... no, sei fuori strada, davvero, noi siamo...- balbettò la ragazza imbarazzata.

-Scusa, devo aver frainteso.- disse Eric, allontanandosi da lei.

Beth si avviò a scuola, ma con la mente vagò per i boschi sperando che il suo pensiero arrivasse a Daryl e lo riportasse da lei. 
Passò tutta la giornata a rimuginare sulle parole di Eric e si rese conto di quanto fosse stupido nascondersi. 
Dopo le lezioni decise di far visita al ragazzo per scambiare due chiacchiere.
Attraversò la città salutando con cortesia le persone che incontrava e si fermò davanti a casa di Aaron ed Eric. Bussò alla porta e attese.

-E' così evidente?- domandò Beth non appena Eric le aprì la porta.

-Per un cieco forse no.- rispose lui facendole segno di entrare.

-Quindi l'hanno notato tutti?- chiese la ragazza accomodandosi sul divano.

-Notato cosa? Vuoi un tè?- disse il ragazzo sorridendo.

-Sì grazie. Chi altri lo sa oltre te?- domandò ancora lei preoccupata.

Eric tornò dalla cucina con le tazze e pensò fosse il caso di tranquillizzare la ragazza.

-Non credo che qualcuno sappia qualcosa. Io ed Aaron abbiamo iniziato ad avere il sospetto osservando il modo in cui ti guarda. E' cambiato moltissimo ed il suo mutamento è coinciso con il tuo arrivo qui.- spiegò lui bevendo un sorso di tè.

-Ti prego, non dirlo a nessuno, non credo che Daryl ne sarebbe felice.- disse Beth.

-Stai tranquilla, sono bravo a mantenere i segreti.- fece lui sorridendo sincero.

Sorseggiarono il loro infuso e scambiarono quattro chiacchiere. Beth raccontò di come aveva conosciuto Daryl e di quel loro strano rapporto ed Eric ascoltò con attenzione emozionandosi quasi come se avesse vissuto anche lui le stesse esperienze.
Quando la porta di casa si aprì e videro entrare Aaron, Beth salutò i due e diede appuntamento ad Eric alla prossima missione.

-Mal comune mezzo gaudio.- disse il ragazzo facendole un cenno con la mano.

La ragazza non tornò immediatamente a casa, vista la bella serata decise di fare una passeggiata e di raggiungere la riva del lago, sicura che l'avrebbe trovato lì ad aspettarla.
Seduto sul terreno a gambe incrociate. Le spalle larghe, i capelli ormai troppo lunghi, la sua fedele balestra sempre accanto. 
Beth si prese il tempo di osservarlo qualche secondo prima di annunciare la sua presenza. 

-Ne hai ancora per molto?- domandò Daryl facendola sussultare.

-Accidenti! Come hai fatto a capire che fossi io?- sbottò la ragazza fintamente offesa, mettendosi a sedere accanto all'uomo.

-Ormai conosco il tuo passo.- rispose lui.

-Conosci il passo di tutti?-  chiese Beth stringendosi le braccia al corpo per ripararsi dall'aria fredda della sera.

-No, solo il tuo.- affermò lui cingendole le spalle con un braccio e avvicinandola a sé.

 
FINE


p.s. Attenti a voi! Ritornerò quando meno ve l'aspettate!
  
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