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Autore: Chichi Zaoldyeck    06/05/2015    3 recensioni
Gon decide di iscriversi a Facebook per trovare qualcuno con cui scambiare due parole, la sua ultima storia d'amore è stata molto deludente e grazie ai suoi amici Kurapika e Leorio ha ritrovato la forza di andare avanti e di ricominciare... Non sa che troverà molto di più! Buona lettura! QUESTA STORIA È VECCHIA, L'AVEVO FINITA NEL 2016, L'ULTIMO CAPITOLO L'AVEVO ELIMINATO PER SBAGLIO E HO DOVUTO RIMETTERLO :"")
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Gon Freecss, Killua Zaoldyeck, Kurapika, Leorio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Killua la colazione è pronta, scendi prima che si raffreddi! - urlò Gon dalla cucina mentre finiva di posizionare l'ultima fetta di pancake sul piatto.

Dalla camera arrivarono solo dei mugolii di disapprovazione di abbandonare quel comodissimo letto. Dopo la quarta chiamata senza successo decise di salire le scale e ad andare a svegliarlo. Prese le coperte e le tirò via dal corpo rannicchiato di Killua con in mezzo alle gambe il suo cuscino mentre lo stava abbracciando. Gli faceva così tanta tenerezza che gli dispiaceva svegliarlo.

- Bell'addormentato alzati! -
- Mmmm... ancora cinque minuti mamma... -
- Posso anche lasciarti dormire cinque minuti in più ma la colazione diventerà immangiabile. -

Killua sbarrò gli occhi sentendo la voce di Gon.

- Go-go-gon! oddio che imbarazzo scusami! - disse tutto rosso in volto.
- Ahahah non preoccuparti, forza vieni a fare colazione - 
- C-c-c-certo dammi solo un minuto! - così dicendo Killua si fiondò in bagno.

"Che buffo" pensò Gon mentre stava scendendo le scale. Dopo pochi minuti arrivò Killua che si sedette a capo tavola e iniziarono a mangiare.

- Dio Gon è buonissimo! Sei un cuoco fantastico! - 
- Non esagerare. -
- Nono dico sul serio! Non ho mai mangiato niente di più buono in vita mia! - 
- E' una colazione americana, ho sempre voluto provarla ma non ne avevo mai voglia di star li a preparare la pastella per i pancake. -
- E oggi l'hai preparata perché ci sono io? - chiese Killua con un velo di imbarazzo nella voce.
- Può darsi - rispose vago Gon.
- Allora che facciamo di bello oggi? - 
- Potremmo andare un po' in centro, devo comprarmi qualche canottiera e costume da bagno - disse Gon
- Ottima idea! Io dovrei andare un attimo a casa a cambiarmi però... - disse con un velo di tristezza Killua, sapeva che se sarebbe tornato a casa non l'avrebbero più fatto uscire.
- Stamattina mi sono permesso di prenderti i vestiti e di buttarli insieme a delle cose nella lavatrice e poi gli ho fatto fare anche l'asciugatrice, e ora sono di la piegati e pronti per essere indossati! - 
- Oh Gon, sei stato davvero gentilissimo! Ti ringrazio tantissimo! - 
- Figurati! - 

Finito di sparecchiare i due andarono di sopra e mentre Killua si cambiava i vestiti Gon era entrato nel bagno per farsi una doccia veloce, poi Killua si diresse in bagno per lavarsi denti e faccia e dare una sistemata ai capelli. Gon uscì dalla doccia con solo un piccolo asciugamano legato in vita e a Killua per poco non venne un infarto: quel corpo così roseo con qualche accenno di muscoli, le forme, i lineamenti ben definiti, piccole gocce cadevano dai suoi capelli corvini andando a finire sui pettorali leggermente marcati, come voleva leccarle via, assaggiare quella carne, morderla, assaporarla, ma doveva resistere, sapeva che Gon non era ancora pronto ma in lui la voglia cresceva sempre di più, avrebbe tanto voluto prenderlo e farlo suo li, in quell'instante, ma sapeva che doveva pazientare finché Gon non si sarebbe sentito pronto. Finì di sistemarsi i capelli mentre Gon era uscito per andare a vestirsi, Killua uscì dal bagno e gli disse che lo avrebbe aspettato al piano di sotto, Gon gli fece cenno di si con la testa mentre si infilava i pantaloncini. Finito di prepararsi Gon scese e prese le chiavi di casa e lo zaino che si portava sempre con se, nel caso avessero preso robe pesanti e ingombranti. Si avviarono verso la porta di casa, con due scatti di chiave Gon la chiuse e si diresse insieme al suo amico verso il cancelletto, chiuse anche quello con due scatti di chiave e si diressero verso la fermata dell'autobus che, fortunatamente arrivò subito. Salirono sopra e si misero nei posti dietro uno di fronte all'altro per poter guardare fuori dal finestrino, si sentivano leggermente in imbarazzo soprattutto Gon, non era più abituato ad uscire con qualcuno per un eventuale storia in futuro, però sentiva che poteva fidarsi di Killua e lo guardò sorridendo, Killua non comprese quel sorriso ma lo ricambiò. Dopo quaranta minuti cominciarono a vedere i primi grattaceli e prenotarono la fermata. Scesero dal bus e si persero in tutte quelle luci colorate.

- Allora, prima tappa? - chiese Gon
- Potremmo entrare in quel negozio di videogiochi? Devo assolutamente prendermi il nuovo Monster Hunter! -
- Oh certo! Non mi sono mai interessato ai videogiochi, sono belli? -
- Bellissimi! Te ne farò provare qualcuno! - 
- Perfetto! - disse Gon sorridendogli di nuovo.

Dio, quanto le piaceva il suo sorriso, così dolce e caldo che lo faceva sentire benissimo, a tranquillizzarlo, se mai ci fosse stato un problema di qualsiasi tipo sapeva che bastava un sorriso di quelli per far svanire tutto. Come aveva voglia di andare a vivere con lui, lui che lo capiva, lui che lo faceva stare bene senza rendersene conto, quel ragazzo era fatto per lui, sapeva come prenderlo. Si distolse dai suoi pensieri ed entrarono nel negozio e uscirono dopo una ventina di minuti con Killua felice come un bambino. 

- La prossima tappa è la tua! - disse Killua salterellando tutto felice.
- Perfetto! Al negozio di abbigliamento allora! - 

Il negozio di abbigliamento distava pochi metri da quello dei videogiochi, arrivano ed entrarono dal grande ingresso e davanti a loro c'erano un infinità di vestiti, cravatte, calzini, boxer, maglie, costumi, insomma c'era il mondo in quel negozio. Nel mentre giravano per il negozio, Killua si senti afferrare la mano: era la mano di Gon che molto timidamente gli sfiorò il palmo con le sue piccole dita, poi prese coraggio e intrecciò le sue dita con quelle di Killua, era molto titubante perché aveva paura che a lui potesse dar fastidio fare effusioni in pubblico, ma invece con grande sorpresa sentì la mano di Killua strinse ancora di più la sua, girarono così per tutto il negozio mentre Gon sceglieva che cosa provare, prese tre canottiere, due costumi da bagno e una camicia. Poi si avviarono verso i camerini e Gon sparì dietro la tenta blu per provarsi le cose che aveva visto mentre Killua lo aspettò fuori su un divanetto per vedere come gli stavano. Non si accorse però che proprio di fianco a lui c'era una persona che conosceva.

- Hey! - disse la voce
- Mh? - Killua alzò la testa e vide Leorio che lo stava salutando col un cenno di capo.
- Killua giusto? sei qui con qualcuno? - chiese Leorio
- Sto aspettando che Gon esca dai camerini. - disse freddamente.
- Ah sei con Gon! bene così posso salutarlo! sai anche io sto aspettando che Kurapika esca dai camerini -
- Con chi pensavi che ero? -
- Bho non- -
- Gon è MIO amico quanto vostro, anzi noi siamo molto più intimi e stiamo pensando di conoscerci meglio per avere una relazione, e nessuno ci dividerà. -
- Hey non ti scaldare! Io non volevo dire nulla di tutto questo e visto che hai tirato fuori il discorso vorrei solo dirti di non trattarlo mal- -
- IO non lo tratterò mai male se è questo che stavi insinuando! E' un ragazzo fantastico che riesce a capirmi, non gli farò mai del male, pensi che sia una persona che faccia del male, mi conosci per poterlo dire? - disse Killua alzando sempre di più la voce. 

- No no non mi permetterei mai. -

Aveva ancora quello sguardo freddo ma appena uscì Gon dal camerino cambiò completamente, ritornò il vecchio e calmo Killua.

- Eccomi Kill- Oh Leorio! ma che bello vederti, che ci fai qui? Kurapika? - disse Gon dirigendosi verso l'amico abbracciandolo.
- Hey Gon! Kurapika si sta provando un paio di cose nel camerino, adesso dovrebbe uscire! -
- Hey Gon! Ho sentito la tua voce da fuori! - uscì Kurapika con un paio di jeans neri abbracciando anche lui l'amico.
- Ti stanno benissimo! - disse Leorio e Gon confermò.
- Grazie ragazzi! ah ma non ti avevo visto, ciao Killua! - disse Kurapika accennando un mezzo sorriso. 
- Ciao. - disse semplicemente Killua.
- Dai vai a cambiarti che dobbiamo passare ancora in panetteria, gelateria, macelleria, e poi dobbiamo prendere i tappeti nuovi e le tende! - disse Leorio facendo vedere a Kurapika l'orologio.
- Ok ok Leorio vado, ragazzi non so se dopo ci siete ma nel caso vi saluto già adesso. - diede un abbraccio a Gon e fece per avvicinarsi anche a Killua ma lui tese una mano e basta, la stessa cosa fece con Leorio. Finito di cambiarsi i due amici corsero alla cassa a pagare e a finire i loro giri.

- Che bella questa camicia Gon! - disse Killua
- Grazie! - 

Gon si diresse verso il camerino e non si era accorto che dietro di lui c'era anche Killua, non riusciva più a resistere, quella camicia aperta con sotto il fantastico corpo di Gon gli aveva fatto venire una certa voglia. Gon si girò e sobbalzò, non l'aveva proprio sentito.

- Killua!! - disse Gon mentre era a petto nudo con una canottiera in mano che stava per mettersi.
- Sssssh... scusa Gon non posso più resistere. - e lo baciò.

Un bacio lungo e deciso, stava perdendo il controllo, cominciò a toccarlo in diversi punti, voleva farlo suo, ma quando cercò di infilare una mano nei boxer Gon lo staccò immediatamente.

- KILLUA NO! - urlò Gon spaventatissimo da quella reazione di Killua.
- Sssh non urlare, vuoi che ci sentano? Perchè no Gon? Cosa c'è che ti blocca dal voler andare oltre? -

Delle lacrime rigarono il volto di Gon.
- Pensavo avessi capito il discorso che ti avevo fatto, pensavo che tu ci tenessi a me, mi avevi detto che avresti rispettato i miei tempi, che avresti voluto fare le cose seriamente con me, ma forse... - Gon non riuscì nemmeno a finire la frase che cominciò a singhiozzare.
- Gon, ho capito il tuo discorso, ma permettimi di dire che non è facile, non è facile passare le notti con te senza aver voglia di saltarti addosso, di voler baciare, leccare, mordere, sfiorare quella pelle rosea che mi fa impazzire, certo che voglio fare le cose seriamente con te, magari io sono un pò esagerato nel voler fare queste cose intime con te, ma tu mi piaci seriamente. -

A quelle parole Gon non seppe cosa rispondere. "Ha ragione" penso tra se e se mentre continuava a guardare quel bellissimo ragazzo dalla pelle bianca davanti a lui, con quei bellissimi occhioni azzurro cielo, stava sentendo emozioni nuove, più forti, più vere, più sincere anche se era da qualche giorno che si conoscevano, pensava di conoscere quel ragazzo da sempre. Stava pensando che forse avrebbe potuto lasciarsi andare un poco di più, non completamente certo, ma spingersi un pò più in là del bacio non sarebbe stato poi così brutto, visto che anche a Gon faceva un certo effetto Killua, gli piaceva molto anche a lui.

- Killua, andiamo a casa. - disse Gon rivestendosi velocemente.
- Eh? Perché? E i vestiti? domandò Killua.
- Lo vedrai. - disse Gon con un piccolo sorrisetto che parve quasi "malizioso".













Saaalvee! chiedo umilmente scusa per il clamoroso ritardo, ma non avevo molte idee nuove e non mi andava di scrivere un capitolo simile agli altri!! Eccovi finalmente il mio settimo capitolo di questa storia che mi sta molto a cuore, ringrazio tutti quelli che l'hanno letta fino ad ora! Ora ho già le idee per il capitolo otto, visto che in questo ho lasciato una cosuccia in sospeso proprio alla fine giusto per farvi pregustare e immaginare cosa potrà accadere nel prossimo capitolo! Un abbraccio a tutte voi che leggete!
   
 
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