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Autore: _charlieisbeautifulhobbit    07/05/2015    1 recensioni
''L'anima gemella è come un migliore amico.Ti conosce meglio di chiunque altro,vuole sempre il meglio per te e ti rende felice ma..l'anima gemella è anche quella che oltre a farti scappare un sorriso,è quella che ti fa rigare il viso dalle lacrime.
Michael era quello,la mia anima gemella.''
Due ragazzi,
una profezia,
tante vite perse,
sconfitte,
famiglie,
e soprattutto
EGITTO.
(seguito di Fall in love with Michael Clifford.)
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 3



-Sei già sveglia oppure dormi?!- era la voce di Bekkah che mi strillava nelle orecchie.
Spalancai gli occhi ritrovandomi gli occhi nocciola di Calum che mi fissavano in un modo così inquietante da far venire i brividi.- Giochiamo insieme dai!- strillò lui poco dopo.
-Io vi uccido prima o poi!- esclmai afferrando un cuscino e colpendo Calum in faccia.
I due innamorati dopo neanche tre secondi erano già per le scale a gridare a squarciagola :-Vuoi costruire un pupazzo di neve?!- 
-E poi sono io la più piccola di casa.- ridacchiai alzadomi svogliatamente dal letto. Mi legai i capelli e corsi verso l'armadio per scegliere che cosa indossare.
Mentre indossavo i miei pantaloni verdemilitare pensavo a come sarebbe stata la giornata, sparire per due giorni per salvare il mio ex fidanzato ridotto in fin di vita e poi ritornare fra i banchi di scuola il giorno dopo, chissà come sarebbe andata.
E poi sicuramente ci sarebbe stato Danger..
Infilai velocemente un maglioncino nero ed entrai in bagno per lavare faccia e denti.
-JAMIE SCENDI CHE LA COLAZIONE E' PRONTA!- gridò Ashton dal piano di sotto.
Mi truccai velocemente e scesi al piano di sotto.-Bekkah dove sono i mei scarponcini?- strillai entrando in cucina trovandomi due facce familiari intenti ad abbracciarsi.
Sgranai gli occhi quando mi accorsi che quei due erano Alima e Michael.
-Oh ecco la mia piccola!- esclamò Ashton facendo staccare i due piccioncini.
-Ciao Jamie.-mi salutò Alima sorridendomi, il mio sguardo vagò su Michael che sostenne il mio.
-Ciao.-la salutai e presi posto a tavola.
Ashton allacciò le sue braccia attorno alle mie spalle.-Buongiorno.-disse.
-Perchè sono qui?-bisbigliai.
-Indovina un pò chi verrà a stare nella nostra grandiosa famiglia di strampalati?- domandò, mi voltai spalancando gli occhi.
Alima sorrideva mentre Michael teneva lo sguardo basso.
-Verrò a stare da voi per un pò!-esclamò entusiasta la mora.
-Ma non mi dire.- cercai di sorridere ma era più forte di me, la mia voce era uscita dalla mia bocca così acidamente. Terminai le mie frittelle e afferrai la borsa dirigendomi fuori.
Sentii una voce provenire da dietro di me.- Hei Jam.- era Ashton.
Mi voltai sbuffando.-Faccio tardi, mi accompagni oppure no?- domandai.
-In realtà veniamo anche noi.- intervenne un'alyra voce femminile.
-Cosa?- sempre in mezzo doveva mettersi?La sua presenza mi irritava e non poco.
Alima sorrise e mi abbracciò.- Voglio ricominciare scuola e questa volta seriamente o almeno fino a quando la clinica non sarà a norma.-rispose.
-Norma?- mi staccai inorridita.- E' successo qualcosa alla clinica?-
-Si dicono che i sotteranei si sono allagati e così come tutte le camerate, compresa la mia.-spiegò.
Feci spallucce e mi voltai uscendo fuori casa, Alima si affiancò a me senza smettere di fissarmi.
-Che c'è?- chiesi.
-Come fai ad essere sempre così bella in tiro?Insomma come fai a vestirti così bene?-domandò. Ashtn e Michael ci raggiunsero dopo poco e li sentii ridacchiare.
-Ehm io mi vesto così sempre.- risposi confusa, arrivammo all'auto di Ashton.
-Devi darmi lezioni di look, si dice così, look giusto?- domandò.
-Ehm, si, look.- risposi infine salendo sulla Camaro nera di Ash.


Non ero mai stata così felice di vedere il mio armadietto come in quel momento.
-Oh a ma guarda chi è tornata?- quella voce così antipatica era la ciliegina sulla torta.
Sbattei l'armadietto incamminandomi nella mia aula.
-Hei tutto bene? Non ti ho vista in questi giorni.- mi raggiunse afferrandomi il polso.
-Non toccarmi.-lo fulminai con lo sguardo mollando la presa.
Danger indietreggiò mantenendo il sorriso sulle labbra.- Scusa non volevo essere insistente, volevo solo sapere dove fosse finita la mia moretta preferita.- disse e quel ridicolo nomignolo mi fece scappare un risolino.
-Aha! Ti ho fatto ridere, il che significa che mi trovi divertente!-esclamò spalancando gli occhi azzurrini che avevo notato solo in quell'istante.
Sorrisi scuotendo il capo.- Abbiamo lezione insieme, non è vero?-chiesi e lui per tutta risposta annuì sorridendo.
-Andiamo moretta.- posò le mani sulle mie spalle spingendomi nell'aula di letteratura.
Occupammo gli ultimi due posti in fondo e poi Danger si fermò a fissarmi mentre io ricopiavo gli ultimi appunti che mi ero persa negli ultimi 2 giorni.
-Perchè mi guardi?- domandai sorridendo istintivamente.
-Perchè sei bella, moretta.- mormorò ridendo.
Scossi il capo e riportai gli occhi sul mio libro.
-Che hai fatto in questi giorni?- chiese afferrando una penna e pasticciandomi il braccio.
Scrollai le spalle.- Nulla di chè, ho avuto la febbre.- mentii.
-Oh mi spiace e ora come ti senti?- chiese.
Mi stupii della sua domanda difatti chiesi subito perchè me lo avesse chiesto.
-Era strano non averti accanto pur avendo iniziato scuola dopo neanche 3 giorni, sai comincio ad affezionarmi a te, moretta.- disse per poi terminare il pasticciarmi il braccio.
-Che cosa hai fatto?- chiesi.
-Un capolavoro.-rispose indicandomi il braccio: c'erano due J e poi un cuore gigantesco quasi tutto il braccio .- Perchè hai disegnato due J?-domandai curiosa.
-Jamie e James.- rispose sorridendo.
James.
Una stretta s'impadronì del mio stomaco quasi a volerlo risucchiare.-J-James?- mormorai, il senso di colpa mi stava divorando ancora una volta.
-Si, hei ma va tutto bene?- chiese poggiando una mano sopra alla mia.
Imrpovvisamente una scarica di brividi percorse la mia spina dorsale, annuii faticosamente.
-S-si tutto bene.-mormorai.
-Vuoi un pò d'aranciata?- chiese frugando dentro al suo zaino, pochi istanti dopo estrasse una bottiglietta d'aranciata
Annuii e bevvi 2/3 sorsi.- Grazie.- dissi.
-Va meglio?- chiese, il suo viso distante dal mio di pochi centimetri, annuii imbarazzata, quasi metà classe ci stava fissando.
-Langdon, Jenkins che vi prende?- ci richiamò l'insegnante.
Danger si voltò verso di essa.- Possiamo uscire per qualche minuto, Jamie non si sente bene.- annuì e ci lasciò uscire.
Strinsi la mano di Danger ed uscimmo fuori.
Mi fece entrare nel bagno delle ragazze, mi sedetti per terra nonostante fosse tutto schifosamente sporco.
-Hei.- mi accarezzò il viso.- Jamie, respira.- sussurrò.
-Sto bene.-dissi e lui annuì piano.
-Ch'è successo, hai avuto una crisi, hai qualche malattia?- domandò preoccupato.
Scossi il capo.- Ho detto qualcosa di sbagliato?-
-Non è colpa tua, è solo che..- il mio sguardo finì sul braccio.
-E' per le lettere J?-chiese e io annuii.
Raccontai solo una parte di quello che era successo, solo di James e del fatto che lo avevo perso per mancanza di ossigeno.
-Mi dispiace.- mormorò.- Io non sapevo che..-
-No va bene, non preoccuparti.- lo interruppi.- Ma perchè hai scritto J+ J?- chiesi facendolo ridere.
-Tu sai che ho un secondo nome?- 
-No.- risposi sorridendo.- Ti chiami Danger James Jenkins.-
-Esattamente.- annuì sorridendo anche lui.- I miei non hanno molta fantasia, pensa che mia sorella si chiama Sunshine Angels.-
Scossi il capo ridendo.- Dai torniamo in classe, si chiederanno che sarà successo.- dissi e Danger mi aiutò a rialzarmi.
Quando uscii dal bagno mi imbattei in due figure che vagavano per i corridoi, una era più bassa i capelli castani e la corporatura da maschiaccio, l'altra invece aveva i capelli rossicci ed era molto più alta.
-Michael.- dissi e il ragazzo si voltò.
-Hei!-esclamò rossidendo ma dopo poco si spense notando la mia mano anora intrecciata a quella di Danger.
-Avete risolto qualcosa?-chiesi fissandolo dritto negli occhi.
-Si abbiamo parlato col preside e il vicepreside, ci hanno detto che possiamo iniziare le lezioni la settimana prossima.-
Spalancai gli occhi.- Possiamo?Vuoi dire.. anche tu verrai qui?-
Oh fantastico, come se non ci fosse nient'altro di peggio che avere Alima in classe, ora ci si metteva anche Michael.
-Si, noi ora torniamo a casa, a dopo.- disse e afferrò velocemente la manod i Alima incamminandosi verso l'uscita, voltandosi qualche volta a guardare me e Danger.
-E' tuo fratello?- chiese.
-No, non è mio fratello.- dissi secca.- Andiamo in classe.- dissi.


Era appena finita l'ora di Arte il che significava che era ora di pranzo, finalmente. 
Raggiunsi un tavolo e l'occupai prima che qualcun altro potesse sedersi.
Certo che era proprio strano ritornare a scuola, era strano non vedere più persone come me, non sentirmi diversa, era diventato strano stare a contatto con persone normali.
Mentre mi gustavo le mie patatine fritte, ripensai a l'anno precedente, a tutte quelle cose affrontate..
-Hei che fai mangi tutta sola?- poi una voce mi interruppe dai miei pensieri.
Danger si era seduto davanti a me, sorridendomi. - Ancora tu?- inarcai un sopracciglio addentando un' altra patatina.
-Ammettilo che sotto sotto ti piaccio.- fece spallucce.
-Si, nel profondo profondo ma moooolto profondo.- dissi.
Poco dopo vidi Danger salutare qualcuno dietro di me.
Mi voltai: era una ragazza.
-Sun!- esclamò e la ragazza gli sorrise di rimando avvicinandosi al nostro tavolo.
-Jamie questa è Sunshine mia sorella e Sun lei è Jamie la mia moretta.- disse Danger e la ragazza si siese accanto a me stringendomi la mano.
-Piacere.- dicemmo all'unisono.
Sunshine era identica a Danger, entrambi avevano gli occhi azzurri e i capelli castani, erano all'incirca alti uguali e avevo anche lo stesso sorriso.- Siete gemelli?- chiesi curiosa, adoravo i gemelli.
-Sfortunatamente si.- rispose la ragazza facendomi ridere.
-Tu invece hai fratelli?- chiese Danger rubando un'altra delle mie patatine.
Sbuffai irritata.- Sortunatamente si, ma sono tutti fratellastri di mamme diverse.- risposi.
-Oh uau, hai una famiglia allargata.- commentò Danger.
-Si, andavo d'accordo solo con uno di loro.- risposi.
-Andavi?- chiese diventando serio.
-Si.- risposi, un nodo avvolse il mio stomaco nel ricordare Naty..- Si, avevo due sorelle e un fratello. Gli altri due erano dei malati e non ho mai avuto simpatia nei loro confronti, invece l'altra..diciamo solo che era importante.-
Danger e Sunshine non chiesero più nulla, avevano capito che era successo qualcosa, ma non volevano evidentemente saperlo e a me andava bene così.
-Voi invece siete solo voi?- domandai poi.
I due si scambiarono un'occhiata e io capii che non era il momento adatto.
-Scusate, adesso è meglio se vada.- mi affrettai a dire alzandomi.
Improvvisamente ci fù un rumore assordante come quello di una sirena antincendio, poi un'esplosione e il mio corpo fù scaraventato  sul pavimento.
Strisciai a fatica cercando di capire che cosa fosse successo, poi vidi Danger aiutare Sunshine che era rimasta incastrata sotto ad un tavolo della mensa, anche gli altri studenti non erano messi bene.
Mi alzai velocemente aiutando Danger.
-Dammi la mano!-esclamai rivolta a Sunshine che l'afferrò poco dopo.
-Che è successo?!- strillò una voce lontana.
-State bene?- chiese un'insegnante che stava soccorrendo alcuni studenti.
Alcuni risposero con un 'si' strozzato altri non risposero nemmeno.
 C'era tanto fumo, il che era fastidioso perchè non si riusciva a vedere nulla, qualcuno mi afferrò la mano e poi sentii una voce sussurrare al mio orecchio:-Chi è quello?-
Il fumo diminuì e il viso del ragazzo con lo scettro in mano si mostrò.
Sapevo esattamente chi fosse.
-Buongiorno esseri inutili, sto cercando una persona.- Luke non mi aveva ancora visto il ch era un bene.
-Chi sei!-intervenne un ragazzo, Luke si voltò verso di lui.
Dovevo fare qualcosa, ma non potevo farlo davanti a tutti altrimenti che cosa avrebbero pensato?
Decisi di allontanarmi e rifugiarmi dietro ad un tavolo rovesciato.
-Pensa pensa pensa..- mormorai cercando di mettere in atto un piano.
Poi qualcosa nella mia tasca vibrò: il cellulare!
-Pronto?- grazie al cielo era Ash, quel ragazzo era la mia vera ancora di salvezza.
-Era ora! Allora sei già uscita, pensavamo di andare a mangiare qualcosa fuor..-
-ASHTON STA' ZITTO UN SECONDO!-esclamai interrompendolo.
-Hei ma.. che succede cos'è questo casino?- domandò.
Roteai gli occhi al cielo, certe volte sapeva irritare le persone con le sue chiacchere.
-Ascoltami bene, ho bisogno del tuo aiuto. Luke mi ha trovata ed è qui a scuola, corri!-
-Arrivo in 3...-
-Ashton!- gridai.
Poi qualcuno mi sfiorò la spalla, mi voltai spaventata e lo trovai davanti a me.
-Idiota!-sbottai, Ashton per tutta risposta mi afferrò la mano.
-Hai già un piano in mente?- chiese cercando di vedere che cosa stesse facendo Luke senza ovviamente farsi notare.
Scossi il capo.- Stai scherzando vero?!- ironizzai.
-Ci sono troppe persone non posso fare nulla.- aggiunsi dopo poco giustificandomi.
Ashton si voltò verso di me.- Per questo non agiamo mai da soli.- sorrise.
-Cos..?- neanche il tempo di finire la frase che una voce in lontananza mi precedette.
-Oh Luckeey!- era la voce di Bekkah, cercai di superare Ashton per vedere meglio.
Ora Luke si era avvicinato alla bionda.-Oho! Ho indovinato, mia sorella deve essere qui da qualche parte.. dov'è?- chiese calmo mantenendo il sorriso sulle labbra.
Bekkah si gingillò e notai che continuava a sventolare la mano dietro la schiena, cercai di capire cosa volesse dire e poi capii: Calum era nascosto anche lui dietro ad un tavolo capovolto, stava aiutando gli studenti ad evadere.
Danger e Sunshine erano a pochi centimetri da Bekkah.
-Ovviamente.- rispose la bionda sorridendo.
Luke scosse il capo ridendo.- Ma non me lo dirai.-
-Ovviamente.-rispose.
-Bene.- disse lui. - Sai ho sempre avuto un debole per te, di simpatica ovviamente non vorrei che il tuo fidanzato umano mi facesse del male dopo aver sentito ciò- fece una pausa ridendo - deve essere stato difficile avere i riflettori puntati su di te per un pò e improvvisamente la scena ti viene rubata da una ragazzina.-  marcò la parola ragazzina.
-Perchè deve sempre perdere tempo a parlare a venvera e a spiegare la storia di tutti?- chiese Ash.
Scossi il capo.- perchè così ci ha in pugno, è un pò come una Hill, ti confonde la mente.- dissi, ormai conoscevo troppo bene mio fratello anche se era duro ammetterlo.
Calum era strato bravissimo, in poco tempo la mensa si era svuotata, Danger aveva ordinato a  Sunshine di allontanarsi, tanto Luke era così impegnato con Bekkah che non se n'era neanche accorto.
-La ragazzina, è come una sorella minore per me e non mi ha rubato nessuna scena.- ribattè Bekkah stringendo i pugni.
Luke sorrise.- Si be'- fece una pausa passandosi una mano fra i capelli biondi - l'importante è crederci.- disse infine sorridendo maligno.
Sentii una strana sensazione dentro allo stomaco, gli occhi mi bruciavano, i denti poi facevano un male cane, le mani pizzicavano ed erano rossicce.
Il mio sguardo vagò fino a Danger, lentamente cercò di afferare un pezzo di vetro probabilmente di una bottiglia che giaceva per terra in mille pezzi, avevo esattamente capito cosa volesse fare, ma a quanto pare anche qualcun altro lo aveva capito.
Luke si voltò verso di lui, le ali bianche spuntarono fuori dalla giacca di pelle, tese una mano verso Danger, volò verso di lui fino ad avvolgere e stringere la mano attorno al collo di Danger.
A quel punto non ci misi molto a uscire dal mio nascondiglio e correre verso i due.
-METTILO GIU'!- gridai.
Entrambi si voltarono verso di me, Luke sorrise e Danger mi guardò confuso.
-Eccola la nostra fiamma- rise.
Non capii, per terra c'era un cucchiaio lo afferrai riflettendomi: gli occhi non erano più verdi, il nero aveva coperto tutta la pupilla, i denti erano leggermente affilati e i miei capelli erano diventati di un colore rosso, rosso fuoco.
-Ho detto, mettilo giù.- ringhiai.
Luke mollò la presa su Danger  e si avvicinò a me.
-Nuovo look?- rise.
-A quanto pare.- dissi secca puntando le mani verso di lui, pronta a colpire.
Luke fece lo stesso.- Oh quindi vogliamo  iniziare subito?- domandò.
Dal palmo delle mia mano parti una piccola palla di fuoco che però riuscì ad evitare spostandosi.
-Iniziamo.- mormorò ridendo, poi improvvisamente mi sentii debole, le gambe molli, gli occhi pizzicare così costretta li chiusi, le mani raffreddarsi.
Che mi stava succedendo?


NEXT ON ''CAN'T GO BACK '' :

-E' complicato.- rispose.
- Quando mai qualcosa che riguardi noi non è mai stato complicato?- accarezzai la sua guancia.
-E' diverso.. noi.. è sbagliato.- disse,si alzò in piedi ed uscì.
E' sempre sbagliato, io sono sbagliata.
Ansel entrò, pronto a riferirci i risultati.



PS: questo è Danger o almeno come lo immagino io, è perfetto *^*


#SPAZIO AUTRICE!

Ciauu polpette :3
mi scuso in anticipo se ho aggiornato dopo tipo novant'anni ahahah.
Anyway, ringrazio le persone che hanno recensito i capitoli precedenti, in particolare xxpetruxx che non manca mai con le sue recensioni fichissime lal, directionerhoran(rosi) che m'ispira e thomas_life che  esprime il suo odio per Alima come non so che cosa HAHAHHA.
Ma torniamo alla storia: 
Jamie ritorna a scuola ovviamente si sente un pesce fuor d'acqua, ma grazie ai due gemellini si sente più sicura, ma c'è Luke che è sempre fra le balls e trova il modo di attaccare Jamie.
E adesso tutto cambia, BOOM (?)
Che succederà, avete qualche idea?
Fatemelo sapere con una recensione, a presto e ciauu** 

  
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