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Autore: Trisha_Elric    09/05/2015    8 recensioni
[-Cosa?! Vuoi un mio autografo?! Sono stato SEN-SA-ZIO-NA-LE! - ululò Black Star, alzando un pollice verso di lui, raggiante.
-Autografo?! Ma sai quanto me ne frega?!- sbottò Ed, arrabbiato e stranito allo stesso tempo.
-Che cosa?! Non fare il timido piccoletto, tutti vogliono un ricordo del potente me medesimo!-
-PICCOLETTO A ME?!- ]
***
[-C'è una cosa che sto cercando Maka, e forse tu puoi aiutarmi.- mormorò Edward alzando lo sguardo verso di lei dopo alcuni istanti.
-Di cosa si tratta?- chiese la ragazza con sguardo serio.
-Hai mai sentito parlare del sangue nero?-]
Crossover Full Metal Alchemist e Soul Eater; coppie: Edwin, SoulMaka, TsuStar, KidxLiz e cenni AlxMay
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Black Star, Maka Albarn, Soul Eater Evans, Tsubaki | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Volevate far tornare in vita vostra madre

I SOLITI IDIOTI

 

 

 

 

-Volevate far tornare in vita vostra madre?-

-...Si.-

-Ma...come è potuto accadere? Trisha è sempre stata una donna in salute...-

-Un male l'ha colpita all'improvviso; è morta nel giro di un mese.-

-E quindi voi due avete...-

-Abbiamo fatto ciò che è sempre stato considerato impossibile, proibito.-

 

Edward, Alphonse e Maka stavano parlando da molto tempo ormai seduti davanti ad un tavolo bianco del bar della piscina. Vicino a loro, del tutto estranei alla vicenda, vi erano Kid, Liz, Patty, Black Star, Tsubaki e Soul che tentavano di seguire il filo del discorso, abbastanza interessati; tutti tranne Soul.

Infatti l'albino non si dimostrava minimamente colpito dalle loro vicende, probabilmente nemmeno li stava ascoltando.

Ma chi voleva sentirlo quello? E' così pieno di sé. Pensò Soul alzando appena le spalle, scocciato; Black Star, notandolo, sogghignò appena con uno sguardo poco rassicurante.

-Io ti vedo.- gli mimò.

Il ragazzo dai capelli argentati parve sorpreso, riscosso dai suoi pensieri, e dopo essersi girato indietro capì che l'assassino si stava riferendo proprio a lui.

-Dici a me?- mimò di rimando indicandosi con l'indice.

-Certo, Soul caro.- il ragazzo in questione dovette trattenersi dal non vomitare/ urlare isterico nel sentire quell'aggettivo pronunciato da lui.

 

-Al ma tu non ..?-

-Non sento nulla Maka, niente; non posso piangere, non posso dormire, non posso sentire alcun dolore.- mormorò l'armatura con voce flebile e triste.

La ragazza voltò lo sguardo su Ed non sapendo cosa dire o fare in quel momento ma il biondo si limitò ad annuire.

-Questo è il motivo per cui sono diventato un alchimista di stato: per riavere i nostri corpi, per riavere Al.-

Maka annuì e, socchiudendo gli occhi verdi, avvicinò lentamente le dita sul suo petto, sfiorando la carne livida da cui era agganciata la protesi metallica. -Deve aver fatto molto male.-

-Non preoccuparti, ora sto bene.- le sorrise grato.

 

-Ehi!-

 

Tutti i presenti si voltarono verso Soul che, dopo aver visto la scena, aveva battuto con forza il palmo della mano sulla superficie del tavolo.

Che razza di confidenze sono?! Impudichi!

-Soul, che succede?- chiese Tsubaki osservandolo preoccupata.

-Te lo dico io Tsu, ti farai certe risate!- disse Black Star ridendo di gusto.

-Non ti azzardare!- minacciò Soul con sguardo truce.

-Guarda che a papà non fai paura, ah ah ah.-

-B-Black Star?-

-Soul!- lo ammonì Maka, lo sguardo indecifrabile.-Che diavolo ti prende?!-

-Cosa? A me? Nulla! Sai com'è, c'era una mosca sul tavolo.- commentò con noncuranza il ragazzo.

-E fai tutto questo casino?! Ma sei scemo?-

-La scema sarai tu!-

-Come osi?! Ragazze, tenetelo fermo.- ordinò la bionda tirando fuori dalla borsa estiva il tomo da mille pagine.

-Col cavolo che mi faccio picchiare da te!- dichiarò l'albino facendole una pernacchia e nello stesso tempo alzandosi.

-Comincia a correre caro.-

 

-Scommetto che questo lato di Maka non lo conoscevate ancora, eh?- chiese Kid, appoggiando il gomito destro sul bracciolo della sedia, rivolgendosi ai fratelli Elric indicando tranquillamente i due che correvano lungo il perimetro della piscina.

-Bhe.- si guardarono un momento in silenzio. - Veramente il dolore dei suoi Maka Chop sono ancora un vivo ricordo!-

-Già, sopratutto perchè ha passato la mania ad una nostra cara amica, Winry...solo che lei usa la chiave inglese, e posso assicurare che fa davvero male.- dichiarò Edward, massaggiandosi la testa che gli doleva stranamente al solo pensiero.

-Giusto!- l'armatura indicò il fratello. -L'attrezzatura di Win ha un legame speciale con il fratellone.-

-Ah, divertente.- sentenziò il biondo guardandolo truce.

-Tu!-

-Mh?- Kid si voltò verso il suo amico dai capelli sparati in aria e alzò un sopracciglio. Perchè si era alzato ora?

-Ti credi figo solo perchè hai un braccio di metallo?! BHE, NON E' COSI'!-

Edward guardò Black Star stranito per poi sorridere, chiudendo gli occhi e sventolando un ventaglio preso da chissà dove. -Mi pare ovvio.-

-N-Non osare rubarmi la scena!-sbraitò l'assassino indicandolo, indignato, con l'indice.

-A te? Pensi che qualcuno possa accorgersi di te quando ci sono io, l'alchimista di stato più bello e affascinante ma sopratutto più forte?-rispose il biondo alzandosi a sua volta.

-Non osare!-

-E' già accaduto!-

-Fratellone...-

-Black Star...-

-Idioti.-

I due ragazzi si erano avvinati e si stavano confrontando faccia a faccia.

-Vedremo chi avrà la meglio!- urlarono all'unisono, mettendosi in una pseudo posa da combattimento.

In quel preciso istante Soul Evans fu colpito dal libro di Maka e cadde di faccia in piscina.

 

 

****

 

-...-

-...-

-...-

-...-

-Allora?-

-Cosa?-

-Che ti prende?! E' tutto il giorno che eviti di guardarmi Soul.-

-Mh.-

-Come mh?!-

Ma l'albino rimase in silenzio, seduto a gambe incrociate sul letto, lo sguardo rivolto verso la finestra. Erano quasi le cinque del pomeriggio.

-...quando fai così non ti sopporto proprio!- scattò Maka entrando dentro il bagno sbattendo la porta; si voltò verso lo specchio e vide il suo riflesso. Lo ammazzo! pensò.

 

-Fratellone hai chiamato Winry?-

Edward quasi si strozzò con il tramezzino al tonno e pomodori che stava mangiando e si girò di scatto verso l'armatura.

 No, non l'aveva avvisata.

-Si arrabbierà moltissimo, lo sai vero?-

-Lo so.-

-Che aspetti allora?-

Non voglio morire.

Al passò il telefono al fratello il quale lo afferrò macchinosamente. Che scusa inventarsi?

 

***

 

-Io vado.- si limitò a dire la Maestra d'armi mentre si avvicinava alla porta con passo deciso, gli occhi chiusi. Si era cambiata d'abito ed ora indossava un abito leggero bianco con le spalline ricamato con motivi floreali di diversi colori.

-Mh.-

-Me ne vado da Edward, ciao!- e detto questo sbattè la porta uscendo, lasciando l'albino completamente allucinato.

CHE COSA?!     

 

***

 

-C-ciao Winry...-

-EDWARD IGNOBILE MICROCEFALO ELRIC!- sbraitò una voce dalla cornetta.

-Finalmente ti sei degnato di una chiamata!-

Edward aveva allontanato l'oggetto dal suo orecchio, stordito. Quando era arrabbiata, la sua voce poteva essere un'arma fin troppo potente e letale per il suo cervello.

-Si...scusa.-

-Come sarebbe scusa?! Sono MESI che non ti fai vivo! Dove sei? Che cosa fai? Ti sei fatto male?! Scommetto che mi hai chiamato per farti sistemare l'automail! Sei sempre il solito!-

-Ma Win...- provò Ed ma senza successo, la ragazza continuava a parlare ed a fargli domande di continuo.

Mentre la conversazione andava avanti, qualcuno bussò alla porta; quando Al l'aprì fu felice di vedere Maka sulla soglia che gli rivolgeva un sorriso.

-Maka!-

-Ciao Al! Disturbo?-

-No prego, entra pure! Al momento il fratellone è impegnato in una chiamata.- sghignazzò l'armatura indicando il fratello di spalle seduto sul letto, il capo chino che si limitava ad annuire di tanto in tanto; si poteva udire chiaramente la voce di Winry anche dalla loro distanza.

-Ma sta parlando con...?-

-Si si!-

-Oh!- Maka corse subito da Ed e gli rubò la cornetta. -Winry!-

La bionda, dall'altra parte si accigliò. -Si?-

-Sono io! Sono Maka!-

-MAKA! Oddio mio! Sei davvero tu?-

-Si! Come stai?!-

-Tutto bene! Non ti riconoscevo dalla voce! Tu stai bene?-

 

E si avviò una conversazione eterna tra due amiche che non si sentivano da anni; da parte sua, Ed non poteva che essere felice di non sentirsi più sgridare.

-Che carini che siete fratellone!-

-Ma sta zitto!- rispose Edward, leggermente rosso sulle guance.

 

Dopo non si sa quanti minuti...

 

-E' stato bellissimo risentire Winry!-

-Ah...mi fa piacere.- sorrise gelidamente Ed, pensando che per lui la cosa non lo aveva fatto proprio felice. Bhe, forse un po' si.

-Come mai sei venuta da noi Maka?- chiese Alphonse garbato, rivolgendo la sua attenzione sulla ragazza.

-Ah!- ci rifletté un paio di secondi. -Non mi andava di stare in camera.-

-Oh...per caso devi dirmi qualcosa, Maka adorata?- la stuzzicò Edward rivolgendole uno sguardo eloquente. Lei arrossì di botto e gli diede un pugno sulla testa. -Modera le parole piccoletto!-

-P...piccoletto?!-

-Soul è un'idiota che ha i suoi momenti no e quindi ho preferito non rovinarmi la giornata e venire qui!-

-Piccoletto a me?!-

-Fratellone calma dai.-

Edward ci mise svariati minuti per calmarsi, poi si rilassò e guardando la finestra, assorto dai suoi pensieri, si riavviò i capelli lunghi e biondi, lasciati sciolti.

-Maka ...vorrei parlarti di una cosa.- il suo tono era serio, deciso. Forse lei poteva aiutarlo in quella che sembrava una ricerca impossibile. Forse un altro tabù.

-Dimmi.- rispose lei allo stesso tono, sorpresa da quel cambio di umore così improvviso; si sedette sulla poltrona che era in camera e rimase attenta.

-Vedi non è un caso che non siamo venuti qui a Death City...- cominciò Al, la voce metallica che risuonava per tutta la stanza.

-C'è una cosa che sto cercando Maka, e forse tu puoi aiutarmi.- mormorò Edward alzando lo sguardo verso di lei dopo alcuni istanti.
-Di cosa si tratta?- chiese la ragazza con sguardo serio.
-Hai mai sentito parlare del sangue nero?-

La ragazza sgranò gli occhi, sorpresa, stupefatta mentre dei brividi di orrore la percorrevano lungo tutto il corpo.

Dietro la porta della camera, appoggiato ad essa, Soul ebbe la stessa reazione e senza quasi accorgersene le sue dita sfiorarono la cicatrice sul suo petto, coperta dalla canotta bianca.

 

-Si, ne ho sentito parlare.-

 

 

 

Angolo autore

 

Ed eccomi qua! Finalmente! Mi dispiace per il ritardo ma ho aggiornato finalmente alcune cose lasciate e poi esami! Ed ora eccomi *^* !

Ho rischiato con questa ff, non sapevo se poteva o no essere interessante ma sono contenta che invece vi sia piaciuta!! Grazie di cuore a tutti coloro che leggeranno! Spero di non avervi deluso con questa mia ff <3 un bacione enorme e a presto, promesso!

ps: non potete capire quanto AMI prendere per i fondelli Soul *^* voglio dedicare questo capitolo alla mia adorata Sara a cui voglio un mondo di bene *3*

 

Trisha_Elric

  
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