Capitolo 1: L’incarico di Mrs Lovett
Era una gelida mattina d'inverno, Nellie Lovett era sola in casa e,
come era solita fare tutte le mattine, scese nello scantinato e accese la
fornace; la fornace, se non fosse stata per essa, in cuor suo sapeva benissimo
che tutto quello che era accaduto nei mesi precedenti sarebbe stata pura
utopia, era esclusivamente grazie ad essa se riusciva a raccimolare
giusto un paio di soldi per riuscire a sopravvivere, ma non era quello il vero
motivo per cui la fornace era così importante, no, la fornace era un piccolo
dei tanti tasselli di un immenso puzzle che le aveva permesso di rincontarare il suo vero amore, l'unica sua ragione di
vita...
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Venerdì 29 novembre 1859; sera.
Mrs Lovett
era nello scantinato, cucinava i buonissimi pasticci che aveva appena
preparato. Ah che pasticci! Tutta salsa ma anche tanta croccantissima crosta,
che delizia! E pensare che se non era per Mr T
sarebbero ancora rimasti quei rachitici e sobri pasticci di un tempo; ma ora,
grazie al nuovo ingrediente segreto, Mrs Lovett si sentiva veramente soddisfatta, almeno ora era
considerata la migliore cuoca del paese in fatto di pasticci! E la cosa che la
rendeva ancora più soddisfatta era che non doveva nemmeno affrontare notevoli
spese per l’acquisto delle merci, la carne era gratis, -le bastava solo
lavorarla un po'- doveva solo acquistare un po' di farina ed alcune spezie ed
era già tutto preparato e cotto in poco più di dieci minuti. Beh, Mrs Lovett non poteva proprio
lamentarsi della sua vita, eccetto per una cosa, l'unica che le mancava:
l'amore. Beh si, ogni tanto la sua vita aveva affrontato dei piccoli
inconvenienti, ma infondo non le importava molto, forse avrebbe voluto avere
ancora il piccolo Toby vicino a lei, ma infondo la
cosa che desiderava di più di tutto era stare insieme a Mr
T e vivere una vita felice, con o senza Toby. Solo
che per il momento non aveva nessuno dei due.
Ma all'improvviso la sua mente ritornò
bruscamente alla realtà, il suo caro Mr T la stava
chiamando, ma di che mai aveva bisogno ancora quell' uomo? Era tardi, il pie
shop aveva appena chiuso i battenti al pubblico ed in teoria Mr T non doveva più essere in servizio, concludeva il suo
lavoro di barbiere un' ora prima della chiusura del pie shop, perciò se avesse
avuto bisogno di qualcosa era ormai tardi per chiederlo.
Nellie salì di corsa le scale
che la portavano al primo piano ma aprì cautamente la porta per paura di vedere
qualcosa di spiacevole, per fortuna era tutto normalissimo, Mr
T stava affilando i suoi amati rasoi ed era seduto sulla sedia al centro della
sua barbieria.
- Ce ne hai messo di tempo... -
puntualizzò Sweeney Todd.
- io... - Nellie
Lovett si era già persa nel suo magnetico e severo
sguardo, quello sguardo che voleva dire solo una cosa, problema imminente.
- si, si, va bene, non mi interessano le
tue patetiche scuse, comunque, per la cronaca ti ho chiamato quì perché ho bisogno del tuo aiu-to. - disse
immediatamente Sweeney.
- ...oh, si......certo... - ma era mai
possibile che Mr T non la degnasse mai di uno vero e
proprio sguardo, perché lei doveva sempre passare in secondo piano? Perché quel
stupidissimo giudice Turpin era sempre più importante
di lei? Ormai ne era sicura, quello che Sweeney stava
per chiederle poteva riguardare soltanto lui.
- Come forse rammenterai la scorsa volta
una tua stupida distrazione mi ha fatto scappare una fantastica occasione per
fare fuori il giudice Turpin, e quindi questa volta
mi aspetto da te che tu faccia meglio il tuo lavoro, ok? -
- si, ehm… dimmi
cosa devo fare - chiese timorosa Mrs Lovett che, a malincuore, non aveva nessuna intenzione di
controbattere.
- dunque, come tu sai il giudice ha fatto
incarcerare Anthony; ora, io voglio che tu esca, vai a parlare o fai la civetta
con chiunque tu voglia ma assicurati, ripeto ASSICURATI che Anthony venga
liberato, lui mi serve, è importante, mi aiuterà nel mio scopo. Allora, hai
capito? -
- si, ho capito, ma come pensi che possa
io, riuscire a scarcerarlo? -
- ma questo è solo affar tuo, inventati
qualcosa, sono sicuro che qualcosa riuscirà a pensare il tuo cervellino. -
- e... e Toby?
Anche lui è finito in carcere, io devo liberare anche lui, ma una persona è un
conto, due è più difficile... -
- devo ripeterti quello che ho detto?
LI-BE-RA AN-THO-NY, poi se vuoi liberare anche il ragazzo decidi tu, ma fa come
ti ho detto, devo ricordarti che la volta scorsa mi hai mandato a monte tutto,
bene, questa volta non dovrà più succedere, ok? -
- ...Mr T... -
- che c'è ancora? -
- ehm... quando sarà finito tutto questo
andremo via, al mare intendo? -
- si,si, quello che vuoi. – disse di
sfuggita Mr T.
- Bene, allora... domani chiuderò il
negozio e vedrò cosa posso fare...-
- no, non hai capito - e Sweeney si avvicinò pericolosamente alla Lovett, con ancora i suoi adorati rasoi in mano - ci vai
ora! -
- ora... ma è tardissimo, c'è buio per
strada, ed io sono sola, può capitarmi di tutto... e poi, perché proprio
stasera, non si può proprio aspettare domani, è così urgente? -
- non sono affari tuoi, e comunque se dico
ora è ORA! -.
E senza farselo ripetere due volte Nellie Lovett corse subito fuori
dalla stanza, un po' perché Sweeney si stava
spazientendo ed un po' perché le veniva da piangere, perche Mr
T è sempre così freddo? Perché devo sempre subire e fare sempre quello che mi
ordina? Non mi ama… ma forse... morto il giudice il
suo cuore si sghiaccerà un po'! E quindi, con un poco di ottimismo in più si
avviò verso le prigioni di Londra, se non altro poteva sempre dire che piangeva
a causa del vento gelido che le scompigliava anche tutti i suoi riccissimi
capelli.
Vorrei ringraziare innanzitutto yuko_chan e Arancina22 che hanno avuto
la bontà di recensire, ma ringrazio anche tutte le persone che hanno letto
questa FF, e dal momento che non voglio deludere nessuno, vi accontento subito
pubblicando anche il secondo capitolo!!!!
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