Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Segui la storia  |       
Autore: ina6882    11/05/2015    1 recensioni
Dopo aver aperto questa storia su DF ho deciso di proporla anche qui.. ancora non è conclusa, ma spero vi piacerà!
Christhine Grey, (Cristy per gli amici), è una ragazza franco americana di 25 anni che vive a New York. Suo padre Christopher è americano e sua madre Sarah è francese. Dopo essersi laureata con successo, scopre di aver ottenuto il lavoro che sognava da sempre, presso la migliore rivista di Parigi. All'inizio non sa se partire perchè non vuole separarsi dal suo ragazzo e dal suo amico Kentin. L'amico la incoraggia a farsi una buona carriera, mentre il " fidanzato" sembra nascondere qualcosa...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 14


Prima di ritornare a casa decido di fare un'altro giro per schiarirmi le idee e magari trovare l'ispirazione per questi benedetti articoli.
Mentre cammino sul marciapiede, passo proprio accanto ad una panetteria e il profumo del pane fresco mi invoglia ad entrare. 
-Buongiorno signorina,- dice una donnina corpulenta con un espressione bonaria in viso, appena varco la soglia.
-Buongiorno,- rispondo ricambiando il suo sorriso,- che buon profumino che c'è qui.
-Oh, sarà sicuramente il pane con le olive che ha appena sfornato mio marito. Dimmi cara sei nuova da queste parti? Non ti ho mai vista.
-Io... ehmm... si sono arrivata da poco. Sono la nipote di Lily, - rispondo senza rendermi conto che forse la signora non conosce affatto mia zia.
-Oh, la cara Lily! È da un po' che non ci vediamo, ma è una delle mie più care clienti, nonché una grande amica. Come sta?
-Molto bene grazie.
-Ti sei trasferita da lei?
-Diciamo. Lei si è trasferita da poco e io occupo la sua vecchia casa.
-Ha fatto bene a prendere la decisione di trasferirsi. Soffriva molto. Tutto le ricordava momenti di gioia con la sua famiglia e non riusciva ad andare avanti. 
-Già,  me lo ha detto.
-Ma sono contenta che quella bella casa non sia rimasta vuota molto a lungo. Sicuramente ti troverai bene lì.
-Si. È davvero confortevole e poi il giardino e la parte che adoro di più. 
-È vero. È molto bello. Quando andavo a trovare tua zia passavamo molto tempo nel portico a prendere il tè e ci piaceva ascoltare i suoni che si levavano dalle fronde degli alberi. 
Abbozzo un sorriso non sapendo cosa rispondere, poi lei continua:- Guarda, proprio perché sei tu, ti voglio regalare io stessa il nostro famoso pane alle olive. Assaggialo e poi mi dirai che ne pensi. Salutami tanto anche tua zia e magari, dille che qualche volta può venire a trovarmi. 
Così dicendo mi porge una busta di carta con dentro del pane ancora caldo che emana un buonissimo profumo.
Esco felice dalla panetteria, ma non prima di essere stata salutata calorosamente dalla padrona.
È davvero un bel vicinato e posso dire che, nonostante i miei pronostici iniziali, sono riuscita a farmi amica almeno una persona, a parte quelli del locale.
Appena varco la soglia della panetteria, impegnata ad annusare il contenuto della busta,  sbatto contro qualcuno e per poco, ancora una volta questa mattina, non mi ritrovo per terra, se non fosse che prontamente la persona di fronte a me mi trattiene.
-Ehi Cristy! ,-dice una voce familiare, -anche tu qui cara?
-Al?,-rispondo sorpresa,- non dovresti essere al lavoro? 
- Lavoro solo la sera, mentre di mattina ci va mio fratello Armin.
-Eh? Non sapevo che avessi un fratello!,- esclamo.
-Non è un semplice fratello, è il mio gemello.
-Davvero?
-Certamente. 
-Caspita! Sono davvero sorpresa. Non avrei mai pensato avessi un gemello. Ti vedevo più tipo da sorella.
- Se conoscessi Armin non la penseresti in questo modo. Non si avvicina per niente ad una sorella, anzi è il fratello più rompiscatole del mondo, anche se so che lui ritiene il contrario, -risponde lui con un grande sorriso.
Rido a mia volta e lui continua :- Che ci fai in giro a quest'ora? Non avevi detto di avere del lavoro da fare? 
-Si, -rispondo cercando di nascondere il mio imbarazzo e trovare una scusa che possa dissipare la sua curiosità. Alexy non è di certo il tipo che si lascia convincere facilmente quando sente che qualcosa non va e in questo momento non voglio parlare con nessuno di quello che è accaduto con Ken. -Ci ho lavorato su per molto tempo ma purtroppo, -cerco di fare la faccia più dispiaciuta possibile, -non sto riuscendo a scrivere nulla di decente,- il che è vero quindi questa non è una vera e propria bugia. Speriamo che lui se la beva.
-Oh cara, mi dispiace così tanto! Se vuoi però ti posso aiutare io e anche Rosa, siamo due grandi esperti di moda.
-Non so Al devo farcela da me, che dirà quella donna austera della mia direttrice?
-Ma non lo verrà mai a sapere chèri. L'importante è fare un buon lavoro per essere ammessa a tutti gli effetti. Non ti preoccupare. E poi tu sei brava, nessuno lo mette in dubbio, ma chiunque sotto pressione si sente agitato e non riesce a combinare molto quindi un aiutino è indispensabile,- dice facendo l'occhiolino, poi avvicinandosi di più e alzando il mignolo continua -resterà il nostro segreto promesso.
-Daccordo,-dico rassegnata, -forse hai ragione, senza un aiuto non riuscirò a fare nessun passo in avanti. 
Lui super contento mi abbraccia e per poco il pane che ho tra le mani non finisce per terra. 
-Allora cara, ne parlo subito con Rosa e ci ritroviamo domani mattina a casa tua con qualche bella idea, che ne dici?
Non mi da il tempo di rispondere che continua:- Devo chiamarla assolutamente.  Sarà entusiasta della notizia. 
E così dicendo mi saluta velocemente e se ne va da dove era venuto.
È davvero un caro ragazzo anche se di carattere particolarmente spigliato e coinvolgente. 
Continuo la mia passeggiata e decido di fare un salto da zia Lily per portarle il pane alle olive e i saluti della panettiera.
Magari ne approfitto per organizzare con lei la cena di lunedì, non si sa mai cosa le possa passare per la mente.
Arrivo sotto casa sua dopo dieci minuti, non perché il suo palazzo è molto distante, ma perché strada facendo mi sono soffermata più di una volta a guardare la Senna immersa nei pensieri che ultimamente mi fanno sempre compagnia. 
Suono il campanello e lei mi apre quasi subito. Salgo le due rampe di scale che portano al suo appartamento e me la ritrovo sulla soglia che mi aspetta con un sorriso a trentadue denti e le braccia aperte pronte per uno dei suoi abbracci.
-Oh cara Cristy,- esclama dopo avermi quasi stritolata - non sai come sono felice che tu sia venuta a farmi visita. Ma vieni non startene fuori sul pianerottolo,  entra pure, - dice spostandosi e permettendomi di entrare in casa. 
Non faccio in tempo a varcare la soglia che una marea di colori e luci mi invade. 
La casa è molto bella, ma la sua caratteristica principale è quella di essere decorata con colori sfavillanti e accessori di ogni tipo, tipici dell'estro creativo della zia. 
Resto a bocca aperta e non so cosa dire.
- Ti piace cara?, -mi chiede lei. 
-Certo, - rispondo,- è,  come dire, particolare. 
-Come me del resto. Con questo avrai sicuramente capito perché avevo detto che non mi andava di stravolgere tutto nella villa.
- Si, mi sembra proprio di si. Ma non avevi tutti i torti. Alla fine questo stile non sarebbe risultato omogeneo nell'insieme, in quella villa vittoriana. Mentre in questo nuovo appartamento sembra fatto apposta. 
-È proprio quello che pensavo io,- risponde con un sorriso,- ma avanti, vieni accomodati. Ti offro qualcosa da bere?
- Un bel bicchiere d'acqua fresca va più che bene zia. Fa un caldo fuori!
-È vero cara. Beh dimmi, cosa ti ha portata qui?
-Facevo una passeggiata per schiarirmi un po' le idee visto che sono stata due giorni interi a cercare di scrivere un solo articolo dei due che devo presentare all'Ètoil, finché non sono passata davanti ad una panetteria da dove usciva un buon profumo di pane appena sfornato. 
Quando sono entrata ho conosciuto la proprietaria che mi ha detto di essere una tua amica e mi ha regalato il suo famoso pane alle olive, - dico alzando il sacchetto che ho tra le mani.
- Oh la cara Fanny, quanto tempo che non ci incontriamo. Come sta?
- Era molto felice di sapere che sono tua nipote e ti manda saluti. 
-Oh! Devo andare a trovarla un giorno di questi, lei è sempre impegnata con la panetteria. Comunque come stai cara? Ti vedo stanca.
-Bene. Anche se starò meglio dopo aver terminato il mio lavoro.
-Non ti abbattere tesoro. Sei in gamba, ce la farai.
-Devo, per forza, altrimenti addio posto. Comunque questo pane è buonissimo, -dico dopo averne assaggiato un po',- avevo pensato che magari fosse una buona idea ordinarne un po' per lunedì sera, che ne dici?
-Oh la cena. Me ne ero completamente dimenticata. Si, credo sia una buona idea. 
-Avete già organizzato con Ken il menù?,-chiedo alla zia cercando di mascherare il turbamento che mi provoca pronunciare il suo nome. 
-Si ha detto che per quello non ci dobbiamo preoccupare. Penserà lui a tutto, noi dobbiamo solo portare la "pancia vuota", parole sue.
-Sicuramente sarà tutto delizioso, -sussurro.
-Che hai cara? Sembri diventata triste. 
-Non ho nulla zia, -dico abbozzando un leggero sorriso,-è solo stanchezza.
-Si, come no? Stanchezza d'amore?,-dice sorridendo e facendomi l'occhiolino.
Mi irrigidisco a quelle parole e la mente ripercorre meccanicamente i pensieri fino ad arrivare a ieri sera. Rivivo ogni momento, ogni attimo, ogni frase, ogni sguardo e poi quel bacio, carico di passione che mi aveva tanto sconcertata da farmi fuggire, da farmi chiudere in stanza fino a questa mattina. 
Perché provo una tale ansia quando ci penso? Mi sento una morsa allo stomaco, un groppo alla gola e mi sembra di non riuscire a respirare. 
-Ehi Cristy, che hai? Sei pallida. Ti senti poco bene?,-dice la zia toccandomi la mano e facendo svanire, per un attimo i miei pensieri. 
-Niente. Sono davvero troppo stanca. Comunque ora devo andare,-dico alzandomi e troncando il discorso sul nascere. 
-D'accordo cara.
-Ci vediamo zia,- la saluto scendendo le scale.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: ina6882