Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: Mizu_The little kiseki    16/05/2015    4 recensioni
Lo conosciamo tutti il detto "gli opposti si attraggono", vero?
Beh..è proprio su questo detto che si basa questa storia e avvolte i più diversi possono risultare i più simili.
Le superiori sono iniziate e di conseguenza anche la vita di molti adolescenti comincerà; sopratutto quella di Hamato Izumi: una ragazza determinata nel trovare l'amore...purtroppo gli ostacoli non mancheranno mai...
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era la Vigilia, stasera sarei dovuta andare fuori con Akira, tre ore a litigare solo per decidere A che ora trovarci poi altre tre per decidere DOVE , e infine abbiamo deciso di vederci per le 19 .30 e di andare al cinema a vedere un film; ed ecco altre tre ore di litigata, io volevo un film fantasy e lui uno horror....e Io odiavo l'horror; miisi subito in chiaro la mia situazione perchè, insomma, vedere per sbaglio a sei anni la Bambola assassina credendo che in realtá fosse Toy story, non credo fosse una cosa molto bella.
Beh...per quell'idiota si visto che non appena glielo dissi si mise a ridere che quasi gli scoppiavano le budella; maledetto nano malefico.
Aprii il mio armadio, prendendo la prima tuta che vidi e me la misi indosso.
Appena uscita dalla stanza venni assalita da mia madre che mi afferrò per il braccio e mi riportò in camera.
Cercai di ribattere, provando a chiederle che diamine stava facendo ma lei mi anticipò togliendosi i vestiti con un Poof...oh...Non vi avevo ancora detto che mia madre era una maga? Ops, colpa mia.
-Non credere che ti manderò fuori la notte di Natale con quegli abiti da single depressa!- esclamò aprendo di nuovo il mio armadio e cercando di trovare qualcosa di decente da farmi indossare.
Io rimasi ancora basita a causa dello shock.
-Ma io sono single...ok...forse non depressa ma sono single!- replicai comprendomi con il lenzuolo.
-Non stasera figliola, uscirai con un ragazzo, no? Devi almeno cercare di essere carina- rispose lei lanciandomi una gonna, delle calze lunghe e una maglia scollata di colore arancione.
-Pff...io non so dove lo vedi tu il ragazzo...stiamo comunque parlando di Akira- cercai di soffocare una risatina.
-Non è bello parlare male alle sue spalle, è un peccato che litighiate sempre, da bambini eravate attaccati come due calamità....-
Era vero. Io e Akira da piccoli giocavamo sempre insieme nonostante litigassimo sin dalla notte dei tempi; il nostro è un continuo via vai tra amicizia e odio.
Mia madre mi lanciò un paio di ballerine ordinandomi di vestirmi subito e di raggiungerla in bagno il più presto possibile; non ebbi neanche il tempo di ribattere che lei scomparì dalla stanza.
Quando ebbi finito di vestirmi, mia madre mi truccò con mascara, ombretto e altre cose di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza; poi mi lasciò uscire esclamando un buona fortuna, seguito dai pianti di mio padre che non appena mi vide fece una faccia tipo l'urlo di Munch.
Mi diressi a Central Park il più velocemente possibile, camminare con quelle ballerine era un'impresa titanica, altro che mission impossible, quello era peggio.
Quello stupido era in netto ritardo, ero nel luogo dell'appuntamento giá da un quarto d'ora ed erano giá le 19.45.
-Se si azzarda a darmi buca non può immaginare le sberle che gli tiro....Non si può far aspettare così una ragazza-
Quel quarto d'ora divenne mezz'ora e io ero ancora lì; ogni volta che mi giravo non vedevo che coppiette che camminavano e ridevano felici, io invece ero ferma come una trota lessa.
Avevo provato a chiamarlo giá parecchie volte ma aveva il telefono scarico.
-Scusi signorina, potrebbe farci una foto?- mi girai e alla mia destra vidi un ragazzo ed una ragazza che mi porgevano la macchina fotografica; io la presi e annuì alla loro proposta.
Sembravano una coppia così felice.
Quando gliela ridiedi non mi rendetti neanche conto che una lacrima nel frattempo mi stava solcando il viso.
-Mi ha dato buca....quel brutto vigliacco! Stupido nano!- mi asciugai la lacrima col dorso della mano e cominciai a correre non rendendomi neanche conto di dove stavo andando; infatti inciampai facendo un volo enorme.
Mi misi in ginocchio con ancora le lacrime sul viso.
-Perchè tutte a me!?- esclamai mettendomi i palmi delle mani sulla faccia cercando di nasconderla.
-Ti sei fatta male?- Alzai lo sguardo, davanti a me vidi un ragazzo alto dai capelli neri che mi stava porgendo la mano per aiutarmi ad alzarmi. Io annuì ringraziandolo.
-Dovresti stare più attenta, anche se quella era solo una caduta avresti potuto farti molto più male- aggiunse dandomi un fazzoletto con ricamato un fiore di loto.
-Grazie, sei molto gentile-
-Figurati...Mi chiamo Shin-
-Io, Izumi-
-Wow, anche tu con un nome giapponese, che sorpresa! E hai anche un nome molto carino- esclamò sorridendo; sorrisi pure io, arrossendo un po'.
All'improvviso una voce chiamò il mio nome, era Akira, che stava correndo verso di me come un forsennato.
-Oh...sei tu- fu l'unica cosa che riuscii a dire.
-Quanto sei scema! Che ti costava aspettare un po'?!- esclamò lui col fiatone, solo dopo si accorse della figura di Shin che lo guardava sorridendo.
-E tu saresti?- domandò poi il nano senza un minimo di tatto.
-Dovresti avere più cura della tua ragazza- Akira lo fissò seccato.
-No, Shin, hai frainteso! Noi non stiamo insieme...siamo solo amici- Akira mi prese per il polso.
-Andiamo, se no perdiamo il film-
-Aspetta, il fazzoletto!-
-Tranquilla tienilo pure, piccolo regalo di Natale- sorrise Shin in risposta. Arrossii di nuovo mentre Akira aumentò la forza della presa e la velocitá del passo.
Non ci parlammo per tutto il tragitto fino al cinema, poi lui iniziò chiedendomi con i suoi soliti modi "chi è quello spilungone?" e io non gli risposi "affari miei" con tono secco.
Dopotutto ero ancora molto arrabbiata per il suo ritardo e per il fatto che a causa sua stavo per staccarmi la testa cadendo, cosa che facevo bene a non dirgli, altrimenti si sarebbe messo di nuovo a ridere dandomi dell'imbranata.
Non diedi per niente importanza al film, perchè non riuscivo a non pensare a Shin: alto, capelli neri, figo, gentile e con un nome bellissimo, tutto il contrario di Akira praticamente.
Appena finito il film io e lui cominciammo a diriggerci verso uno di quei bar 24h su 24h per prendere qualcosa da bere e aspettare la mezzanotte, dato che erano le 23.50.
Il nano era stranamente zitto e non parlava, come me del resto. -....Sei carina con quella maglia- mormorò improvvisamente lasciandomi completamente spiazzata.
-Gr...e...ah...grazie- balbettai io nascondendomi il viso con una ciocca di capelli.
-Aspetta! Cos'hai in mente?!- esclamai poi.
-Che cosa staresti insinuando!- esclamò lui in risposta iniziando ad irritirarsi.
-Non mi hai mai detto una cosa carina in tutti i tuoi quindic i anni di vita! Come mai adesso te ne esci con quella frase!?-
-....Beh....diciamo che oggi mi sento buono, dopotutto è Natale- mi risedetti sulla sedia ritornando a sorseggiare la mia bibita.
Non appena toccò la mezzanotte si sentì un urlo che però poco non mi stravolse le orecchie.
Il mio cellulare si riempì subito di messaggi di auguri ai quali io risposi subito.
-Auguri, cespuglietto-disse Akira sorridendo.
-Auguri anche a te, nanerottolo- ridacchiammo insieme.
Subito dopo lui iniziò a trafficare nella sua tasca, dalla quale prelevò un pacchetto che mi porse davanti.
-Che cos'è? Un regalo?- gli domandai causandogli un tic all'occhio.
-No, un dispetto! Certo che è un regalo...che altro vuoi che sia?- sbottò e io in risposta sbuffai prendendogli il pacco dalle mani e iniziando ad aprirlo.
Dentro vi ci trovai un peluche di un gatto; un gatto gelato per l'esattezza. -Ma questo è...- non ci potevo credere; quel peluche me lo aveva regalato mia madre quando avevo dieci anni.
-Ma io l'avevo perso nelle cascate delle fogne- aggiunsi andando a fissare la figura del mio amico.
-L'ho trovato impigliato in mezzo ad alcuni rifiuti, volevo ridartelo ma non riuscii più a trovarlo fino a sei mesi fa- mi spiegò lui accarezzandosi la nuca.
Diedi una carezza a quel vecchio peluche.
-Mi ricordo che era tutto rotto e scucito...Non dirmi che...- feci uno sgignazzo.
-No no no no no no no! Non è come pensi!-
-Allora quei corsi di cucito erano per questo!- esclamai gioiosa con gli occhi a forma di stelle.
-No! Izumi...Non è ver...- lo abbracciai con tutte le mie forze; nessuno dei due riuscì a spiegarsi il motivo di quel gesto.
-Ti ringrazio, sono davvero molto felice-
-Prego, non c'è di che...- balbettò lui ancora paralizzato dallo shock.
-Izumi?- continuò successivamente con voce più seria.
-Cosa c'è?- domandai io ancora incollata a lui.
-Perchè mi stai attaccata come un koala?- sciolsi subito l'abbraccio e gli diedi uno scapelotto in testa.
-Razza di scemo! Hai rovinato il momento! E io che per una volta ho fatto lo sforzo di abbracciarti!- sbottai incrociando le braccia.
Mi aspettavo una delle sue solite sceneggiate, invece si mise a ridere di gusto e io con lui, pochi secondi dopo.
Giá. Un continuo via vai tra amicizia e odio.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: Mizu_The little kiseki