Ido tentò di calmare i soldati che, presi dalla paura, avevano tentato di fuggire.
L’idea che aster si stesse dirigendo lì terrorizzava tutti.
Era da solo, da quel che riferivano le spie, ma considerando la sua magia avrebbe potuto spazzare via l’intero accampamento senza l’aiuto del suo esercito.
Mentre cavalieri e soldati correvano a destra e a manca, Sennar si era ritirato nella sua tenta per pensare sul da farsi. Nihal era sparita da un mese, neppure lui sapeva dov’era andata, era partita d’improvviso senza dire niente a nessuno. Molti dicevano che aveva smesso di combattere, altri pensavano che avesse chissà quale piano in mente e altri ancora temevano fosse stata rapita e consegnata al tiranno. Ma nessuno sapeva la verità, nemmeno Sennar.
Quel che feriva di più il ragazzo era non aver mantenuto la promessa fatta a Ondine, non aveva confessato il suo amore a Nihal, e temeva di non rivederla mai più.
Ora Aster li attaccava e lui era da solo, tutto il mondo emerso era solo, senza Nihal non cerano molte speranze di contrastare il tiranno.
Sennar uscì dalla tenda e si diresse verso le scuderie. Non avrebbe permesso mai che aster attaccasse l’accampamento. Si sarebbe sacrificato lui stesso piuttosto di vedere altri morti.
Fu con questa convinzione che balzò a cavallo e galoppò verso la foresta.
Lo so, è molto corto, ma non è un vero e proprio capitolo. È un “passaggio” dal primo capitolo al secondo.