24)
Don't say I'm better off dead, cause heaven's full and hell won't have
me.
Sofia p.ov
Dopo questo breve incontro con Vivi e Fanny devo tornare
sul palco.
Il concerto è finito e devo prendermi cura delle chitarre
di Tony, metto la via la prima senza problemi, ma la
seconda… La seconda si
rompe non appena la tocco, Tony mi ucciderà.
Ma cosa ho fatto di sbagliato?
Ho solamente provato a sollevarla con l’intenzione di
metterla via esattamente come l’altra. Sto ancora guardando
questo cazzo di
casino quando Tony arriva.
“Cosa hai fatto alla mia chitarra, testa di cazzo?”
“Ho solo provato a sollevarla…”
“Ho visto… L’hai rotta e pagherai per
questo. Sei
licenziata, vai fuori dalla palle, tu e le due zoccole che ti sei
portata
dietro. Non abbiamo bisogno di troie, ce le abbiamo già.
Sei una persona grassa, brutta e inutile. Non sai nemmeno
fare bene il tuo lavoro, lo scriverò sulle tue referenze.
Sei davvero un
pessimo, pessimo tecnico e una persona orribile che vuole solo
approfittarsi
degli altri.”
“Ma…”
“Chiudi quella cazzo di bocca e impacchetta la tua
merda.”
Mi dà un schiaffo e mi lascia sdraiata a terra con le
lacrime che corrono sul mio viso. Rimango lì per un
po’, scioccata. Il mio
intero mondo sta andando in pezzi e non posso fare niente per fermarlo.
Sento
la vita scivolarmi va, come sabbia dalle mani. Sono nella merda
più totale,
adesso.
Sono stata licenziata, non posso aiutare mia sorella e
Tony renderà a mia futura vita lavorativa un inferno.
Stupida chitarra, perché si è rotta?
Cosa dovrei fare ora?
Mi alzo dal posto in cui mi ha lasciata e inizio a
camminare lentamente, come uno zombie. Intorno a me ci sono suoni,
luci,
persone emozioni; ma io non sento nulla.
Tutto quello che sento è la voce di Tony che mi licenzia
e mi insulta.
Non riesco a uscire da questa spirale pericolosa anche se
so che finirà per ucciderà per uccidermi poco
alla volta, sempre più
lentamente, goccia dopo goccia.
Arrivo al pullman, non c’è nessuno
all’interno. Penso
siano tutti al pullman degli All Time Low per far festa, anche mia
sorella e la
sua amica.
Ottimo, ho bisogno di stare da sola.
Non riesco a sopportare di stare in compagnia delle altre
persone ora, così mi siedo nel mio bunk pensando e
ripensando al discorso di
Tony. A un certo punto la sua voce si confonde con quella di mia madre.
Urlano entrambe che sono un essere inutile, grassa e
brutta, una che non merita di vivere. Inizio a piangere e dico
debolmente “No”,
ma le voci sono più forti di me.
Questa volta hanno vinto, sento il bisogno di tagliarmi.
Non importa quanto io abbia promesso a me stessa e a Viviana che non
l’avrei
più fatto. Mi sento così male che sono ricaduta
di nuovo nei pensieri suicidi.
Mi alzo.
Per favore non
farlo.
Cammino verso la cucina.
Viviana e i ragazzi
ne saranno distrutti.
Cerco un coltello, ma qualcuno li ha presi tutti e li ha
nascosti.
Hai fatto una
promessa. Vuoi morire da bugiarda?
Ok, niente coltello. Sono così inutile, devo trovare un
modo per porre fine alla mia vita stanotte.
Cerco le mie lamette, la voce di mia sorella nella mia
testa urla di non farlo, ma è troppo tardi: questa volta
voglio andarmene per
sempre.
Non mi guarderò indietro, me ne andrò e basta.
Vado in bagno, mi guardo intorno pensando che potrei
uccidermi nella doccia così potrebbero facilmente pulire il
mio sangue.
Mi fermo, probabilmente nessuno userebbe più la doccia
dopo il mio suicidio.
Inizio a tagliare fino all’osso, c’è
così tanto sangue
adesso.
Con le mie ultime energie e volontà scrivo una lettera a
Viviana e poi mi lascio cadere sul pavimento. Sento il rumore ritmico
del mio
sangue che cola. Mi fa venire sonno e così chiudo
semplicemente gli occhi
Inferno, sto arrivando!
Parte in terza persona (Tony)
Il party deli All Time Low
è una bomba come sempre, ma
Tony non sta prestando attenzione all’alcool o alle ragazze
che ballano.
Sta pensando alla ragazza che lo perseguita nei suoi
sogni sin dalla prima volta che l’ha vista. Sofia e i suoi
capelli azzurri,
Sofia e lo sguardo triste e perso dei suoi occhi.
Sofia.
Può mentire a tutti dicendo che non gli piace quella
ragazza, ma non può mentire a sé stesso: gli
piace e molto.
Lei è il suo tipo di ragazza ideale, ma dopo Erin non
vuole innamorarsi di nuovo.
-Ma tu sei già innamorato.
–
Dice la sua coscienza.
Tony sospira, ha ragione: la ama, ma lei non dovrà mai
saperlo.
-Sì, l’hai
abbracciata, hai dormito nel suo letto e l’hai baciata. Non
è stupida, si sarà
chiesta
perché. –
“Tony, hai visto Sofia?”
Gli chiede Cherry.
“No, penso che sia sul nostro pullman.”
Il chitarrista non ha trovato le palle per dire agli altri
membri della band che l’ha licenziata ingiustamente, quella
chitarra si sarebbe
rotta comunque anche se lei non l’avesse toccata. Era la sua prima chitarra,
già molto rotta e molto
distrutta di suo.
“No. Sono andata a controllare e lei non
c’era.”
Risponde Liz e Tony si gela.
Lo sa che ha avuto problemi di autolesionismo, quindi
magari…
“Controllerò.”
“Io e Leah verremo con te.”
“Ok.”
Risponde impaziente Tony. Ha un brutto presentimento su
quello che sta succedendo, davvero davvero brutto.
Corrono al bus e aprono la porta urlando il nome della
ragazza.
“Non risponde.”
“Forse sta dormendo.”
“Non essere stupida, ci avrebbe risposto.”
Tony non presta attenzione a Liz e Leah, ha visto la
porta del bagno aperta e questo non è un buon segno. Cammina
verso il bagno e
ben presto si trova davanti al corpo di Sofia in una pozza di sangue,
vicino a
lei ci sono una lametta e una lettera.
“LEAH! VIENI QUI, PORCO DIO!”
Urla lui, ormai fuori di testa, preoccupato da morire. Il
dottore arriva e urla vedendo quel povero corpo.
“Liz, portami delle bende, del disinfettante, del filo e
degli aghi: ho bisogno di suturare.”
“Sopravviverà?”
“Penso di sì, ma Tony, non ti perdonerò
mai.”
“Perché?”
“L’hai trattata così male che lei si
è tagliata fino a
uccidersi, ho letto la lettera.
Hai osato licenziarla solo perché ha rotto la tua vecchia
chitarra merdosa quando l’ha presa in mano, sei uno
stronzo.”
“La amo.”
Liz arriva con tutto quello che Leah ha chiesto e la goth
inizia a lavorare sulle ferite.
“Sì, la ami. Diglielo adesso, ma non aspettarti
che ti
creda.
Se la ami davvero devi mostrarle il tuo lato buono e
convincerla a darti una seconda possibilità. Te
l’avevo detto di smettere di
essere uno stronzo, ma non mi hai mai dato ascolto ed eccoci
qui.”
Tony inizia a piangere lentamente e debolmente.
Adesso rimpiange tutti i suoi comportamenti, ma forse
adesso è troppo tardi per porvi rimedio.
Angolo di Layla
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