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Autore: Mizu_The little kiseki    20/05/2015    4 recensioni
Lo conosciamo tutti il detto "gli opposti si attraggono", vero?
Beh..è proprio su questo detto che si basa questa storia e avvolte i più diversi possono risultare i più simili.
Le superiori sono iniziate e di conseguenza anche la vita di molti adolescenti comincerà; sopratutto quella di Hamato Izumi: una ragazza determinata nel trovare l'amore...purtroppo gli ostacoli non mancheranno mai...
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Izumi, fin dal primo momento in cui ti ho vista, ho subito capito che eri tu la ragazza dei miei sogni; vuoi metterti con me?- 
-Oh Shin...anche per me è lo stesso, voglio stare per sempre con te- lo abbracciai con tutte le mie forze e lui in risposta mi prese il volto tra le sue meravigliose e candide mani. 
-Izumi?- domandò poi con quella sua voce sensuale da vero uomo. 
-Si, mio adorato?- 
-TI DECIDI A SCENDERE DA QUEL FOTTUTO LETTO!??- gridò lui con la voce di una donna isterica mestruata. 
Oh....si..anch'io ti a...eh!?-
 
... 
Caddi dal letto con le lenzuola attorcigliate in vari punti del mio corpo e con voce scocciata e confusa mormorai: 
-Ma dove diavolo sono finita?- 
-Finalmente! È da tre ore che ti chiamo! Ti sei di nuovo scordata di mettere la sveglia!- in camera entrò mia madre con la sua solita faccia da Voldemort incazzato...faceva paura...ve lo assicuro. 
-Cosa? Come? Che ci faccio qui? Dov'è il mio adorato Shin?-continuai a chiedere io accarezzandomi il punto dolente; non mi ero ancora accorta di cosa stava succedendo intorno a me. 
-Chi diavolo è Shin!? Un altro belloccio dei tuoi videogiochi? Sbrigati o farai tardi per la scuola un'altra volta!- esclamò mia madre lanciandomi contro un toast che io, ancora confusa, presi in mano. 
-Tardi...scuola...di nuovo...Oh no!- 
Shock 
-Farò tardi a scuolaaaa! Perchè non me l'hai detto prima!?- gridai alzandosi e inciampando sulle lenzuola, per poi rialzarsi e correre verso l'armadio dal quale tirai fuori la prima roba che vidi. 
-Ah bene! Per quanto ancora pensi che dovrò venire io a svegliarti? Hai quasi 15 anni, non sei più una bambina, non hai più bisogno del biberon- rispose mia mamma, attenta a non sbagliare a mettere in borsa l'occorrente per andare a lavoro. 
Lei lavorava come dottoressa in un ospedale qui vicino, i suoi poteri da maga tornavano utili in caso di qualche malattia grave; ovviamente stava attenta a non farsi scoprire. 
Mio padre invece da quando aveva scoperto che poteva diventare umano, aveva deciso di aprire una pizzeria tutta sua, che faceva concorrenza addirittura a quella di Antonio in persona. 
Corsi mezza nuda per tutta la casa cercando di trovare le mie scarpe, visto che di solito quando torno a casa le butto in un angolo fregandomene del resto. 
Alla fine le ritrovai sotto il tavolo della cucina e mi sbrigai a metterle, rischiando tipo una quindicina di volte di beccare l'angolo del tavolo. 
Presi il resto della roba, salutai mia madre e mi affrettai ad uscire di casa per correre a scuola come un fulmine; il professore questa volta non me l'avrebbe fatta passare liscia, ne ero certa. 
Gridavo "pistaaaa!" ogni tre per due; non volevo mica che qualche povero cristiano venisse investito dalla macchina da guerra, la quale ero. 
Ero quasi vicina al cancello della scuola quando ecco che mi vidi corrermi affianco un puffo col fiatone. 
-Tardi pure oggi, eh? Che scemo!- cercai di provocarlo come al mio solito. 
-Perchè tu cosa sei invece!?- rispose lui continuando a correre e lanciandomi un'occhiata irritata. 
-.....E chi ti ha detto che sono in ritardo?! Mi sto solo facendo una piccola corsetta per tenere in allenamento il mio bellissimo corpo da adolescente!- esclamai con una faccia da pesce lesso. 
-Bellissimo corpo, dove? Io non vedo niente!- mi provocò lui ridendo come un ossesso; di sicuro aspettava la mia contromossa, ma io sicuramente sapevo giocare d'astuzia. 
-Dovresti correre anche tu più spesso, almeno ti faresti due muscoli visto lo stuzzicadenti che sei!- 
-Ma io ti ammazzo, Izumi!- risi mentre lui tentava inutilmente di prendermi; la pazienza non era mai stata il suo forte, e neanche la furbizia a quanto pare. 
E quello amici miei, era il figlio di quel grande genio di Hamato Donatello, difficile da credere ma era così. 
Quando arrivammo in classe, tutti sudati e ansimanti, ci sedemmo ai nostri posti; il prof non era ancora arrivato, questo si che era un gran colpo di fortuna. 
-Prima o poi ti ucciderò sappilo- iniziò Akira tirando fuori i libri dallo zaino; io ridacchiai di gusto cercando di non farmi sentire. 
Non so Perchè ma mi piaceva troppo vederlo arrabbiato, forse perchè quando lo vedevo così mi sentivo sollevata, infatti un Akira calmo e rilassato non riuscivo proprio ad immaginarmelo. 
Sorrisi mentre lo guardavo controllare i compiti sul quaderno; quando si accorse che lo stavo fissando mi lanciò uno sguardo di disapprovazione. 
-Cos'hai da guardare, Chocolat?- ritornai nel mondo dei vivi e mi girai di scatto non rispondendo neanche alla sua domanda. 
Stava per domandarmi qualcosa quando sentii la porta spalancarsi mostrando la figura del professore che entrava con la sua solita 24h in mano. 
-Scusate il ritardo, ragazzi....Ero andato a prendere un nuovo alunno della nostra classe...vieni dentro- un ragazzo alto dai capelli neri e gli occhi ambrato fece il suo ingresso nella stanza...un momento ma quello era.. 
-Shin!?- Urali alzandomi dalla sedia e indicando il ragazzo che in risposta ridacchiò. 
-Ciao Izumi, è un piacere rivederti- mi fece l'occhiolino, mi sentii sciogliere come neve al sole al solo suono della sua meravigliosa voce d'angelo. 
Akira al contrario venne percosso da un brivido che lo portò a portarsi entrambi le mani sulle braccia. 
-Oh, vi conoscete giá voi due, vedo....lui è Okuro Shin, siate gentili con lui, è arrivato dal Giappone pochi mesi fa- disse il prof mandandolo al posto. 
L'unico banco libero era quello di fianco a me! Questa giornata stava andando di bene in meglio! 
O almeno così credevo, infatti quando la lezione finì il professore ci distribuì i compiti si scienze...C- 
Altro shock 
Sbattei il viso sul banco; era inutile, andavo bene nella maggior parte delle materie ma in quelle come biologia, chimica e fisica ero peggio di una frana. 
-Ehi Aki, che voto hai preso?- mi affacciai sul suo banco ma lui d'istinto girò il foglio per non farmelo vedere. 
-Affari miei- disse secco. 
Gonfiai le guance come una bambina, segno che mi stavo arrabbiando. 
Però era strano, non mi mostrava mai le sue verifiche, possibile che facesse errori peggio dei miei? 
-È così disastroso?- domandai sgignazzando. 
-Solo perchè mio padre è un genio questo non vuol dire che anch'io debba essere un secchione...- 
-Ehi Izumi- mi girai e vidi Shin che mi stava salutando con la mano con quel suo solito sorriso. 
Arrossii vistosamente e lui se ne accorse dato che mi accarezzò la guancia dicendomi che forse mi stavo ammalando. 
Akira fu di nuovo scosso da un brivido. 
-Sarebbe un peccato se una ragazza così carina si prendesse una brutta influenza- 
-Ragazza così carina? Ma chi? Lei? Ahahahaha!- esclamò il nano iniziando a ridere. 
-Chiudi quella bocca, Akira!- 
Shin sorrise di nuovo, mi accarezzò i capelli e mi salutò per poi andarsene verso l'uscita; vero! La lezione era finita e quindi era ora di andarsene a casa. 
Feci per andarmene e seguirlo ma la voce del mio insegnante mi bloccò. 
Disse che voleva discutere dei miei voti in scienze e affermò che avevo bisogno di ripetizioni se non volevo restare indietro, perchè sicuramente i prossimi argomenti sarebbero stati più complicati. 
-Sarò molto gentile e ti darò tempo per ripassare, però dovrai farti dare delle ripetizioni da un tuo compagno- 
-Si prof, ha ragione....- sospirai con sguardo rattristito. 
Lui sbuffò in risposta. 
-Meno male che ci ho pensato io, credo proprio che il tuo cuginetto sará felice di aiutarti- sogghignò. 
Cugino? 
Mi voltai e vidi sul ciglio della porta quel puffo che guardava l'ora sul cellulare. 
Shockissimo
Mi presi il volto con le mani tipo Munch e mi rigirai verso il mio insegnando con uno sguardo disperato implorando aiuto. 
-Akira!? Ma come?! Andiamo prof non scherzi! non può essere lui! Lui fa schifo in tutte le materie!- 
-Non so di cosa tu stia parlando...tuo cugino va bene in tutte le materie, inoltre nell'ultimo test ha preso una A+- 
Lanciai un gridolino di sorpresa mentre Akira si stava accarezzando la nuca imbarazzato. 
Girò lo sguardo per non guardarmi negli occhi. 
Questa è una tragediiiiiaaaaaaaaa!! 

Copertina della storia 😊spero di averla fatta bene e che vi piaccia
/ http://oi60.tinypic.com/2z8byvd.jpg
 
   
 
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