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Autore: PenguinQueen    04/01/2009    16 recensioni
"Hey Soul... hai mai pensato che il nostro sia stato... Un Incontro dettato dal Destino?"
Suonava un pianoforte, segno che si mostrava una persona raffinata. Mi trovavo lì per caso, in una delle aule sotterranee della Shibusen, ancora in cerca di un partner, una Buki che fosse in grado di soddisfare le mie capacità di Maestra di Falce.
E lui era lì.
Suonava.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1° capitolo - Uno Shokunin e la sua Buki -
"That you were Romeo; you were throwing pebbles,
And my daddy said, "Stay away from Juliet."



Uno spiraglio di luce si aprì tra le tapparelle della camera accanto al mio letto. Un raggio di soli mi coprì l'occhio destro, infastidendomi al punto da farmi svegliare completamente. Sollevai le coperte dal mio corpo, cominciai a stirarmi e ad alzarmi: un'altra giornata era cominciata.
Aprii le finestre, per rinfrescare un po' la camera; andai a prendere le mie pantofole arancioni, coordinate con il pigiama che papà mi aveva regalato per il mio quidnicesimo compleanno.
"Per quanto possa farmi regali, non lo perdonerò mai per tutte le volte che ha tradito la mamma!"
Mio padre non è una brava persona... è sempre allegro, spiritoso e mai serio. MAI!! Forse qualche volta... ma ciò non basta a a colmare il vuoto che ha lasciato andando a letto con la prima che capita.
Presi i vestiti, sgaiattolai in bagno, facendo attenzione a non svegliare Soul. Mi guardai allo specchio, svestita.
"Niente... Possibile che io non abbia sensualità?! Cresci, stupido seno!"
Finita la ramanzina al mio corpo m'infilai i festiti frettolosamente per poi legare i capelli biondi nelle due solite code sui lati. Uscita dal bagno guardai l'orologio.
- WAAAH! Soul starà per svegliarsi! -
Mi misi velocemente il grembiule e cominciai a mettere delle uova nella padella. Sentii dei passi, segno che Soul si era svegliato... infatti dopo pochi minuti me lo ritrovai in cucina, con il volto ancora assonnato.
- 'Giorno Maka... -
Sfoderai il mio solito sorriso mattutino e servii in tavola le uova per me e Soul.
Blair quella notte era rimasta al locale, probabilmente.
- Hey, Maka, guarda la forma di queste uova... -
Rideva, divertito. Alzai lo sguardo incuriosita...
- WAAAAAAAH! -
Arrossii violentemente.
- Non l'ho fatto apposta, Giuro!! -
Perchè ero tanto imbarazzata?
- Non fa niente.. -
Un ghigno malizioso spuntò tra le guance... e riprese a mangiare.
Avevo cucinato delle uova a forma di cuore.
Sparecchiai velocemente, per poi raggiungere Soul davanti alla TV. Quel giorno, alla Shibusen, c'era una riunione speciale per l'abbattimento del Kishin e le lezioni furono spostate nel pomeriggio. Seduta accanto a Soul, cominciai a fissarlo... dopotutto era una brava persona. Un ragazzo fantastico sempre pronto ad ascoltarmi e a capirmi. Credo che farsi squarciare la pancia per difendermi sia stato un gesto... nobile, sì. Anche se... probabilmente tra noi c'è solamente un rapporto di fiducia professionale... la cosa mi rattrista, ma non ne capisco il motivo.
Spostai la testa sulla sua spalla, cosa insolita per me. Mi guardò con occhi un tantino stupiti, curiosi, azzarderei a dire imbarazzati. Poi sorrise e poggiò la guancia sulla mia testa.
- Quando finiranno questi combattimenti? -
Cercai di cominciare una discussione.
- Boh... so solo che tutto è questo... è poco cool. -
Alzai la testa, corrugai le sopracciglia.
- Possibile che non si possa parlare seriamente con te?! -
Lui mi guardò con il suo sguardo menefreghista, ghignò e poi rispose, di nuovo fissando la TV.
- Come se TU volessi parlare di cose serie... -
Eh no, non poteva mettermi in ridicolo in questo modo! Gli infilai le mani nei capelli, tirandoglieli, quasi giocando, mentre gli facevo delle linguacce, decisa che quella fosse la "punizione" giusta.
Sta di fatto che dopo qualche istante mi ritrovai distesa sul divano con Soul sopra di me che mi guardava con uno sguardo triste e mi bloccava le braccia con le mani.
Avvampai. Quella era una BRUTTA posizione. Gli occhi di lui divennero languidi, sempre di più. Avvicinò la testa alla mia
"Che cavolo vuole fare? Non sono ancora pronta per queste cose!!"
Già mi vedevo la scena: le sue labbra poggiate alle mie che si muovevano sicure nei meandri della mia bocca.
Si limitò semplicemente ad avvicinare le labbra alle mie orecchie, sussurrando malinconico.
- Maka... non abbandonarmi mai, ti prego. Non riuscirei a vivere un esistenza senza la mia Shokunin. -
Poi si scostò, lasciandomi alzare in piedi per poi sedersi sul divano. Lo imitai.
- Sarebbe poco cool. -
Rimasi spiazzata, ma felice.
Avvolse le sue braccia intorno alle mie, con una stressa ferrea. Mi stringeva a sè, deciso.. ed io non capivo. Le gote si fecero sempre più cremisi, non sapevo come comportarmi. E lui mi stringeva sempre più forte, mettendo una mano dietro la mia testa. Sentivo il suo odore, proveniente dalla Felpa. Un odore un po' fastidioso, aspro, ma piacevole se ci si era abituai. Proprio come lui.
Non capivo.
E presto quel non capire mi sarebbe costato caro.

---

- Salve Shinigami-sama! -
Una voce fresca e giovanile lo chiamava. Uno strano ragazzo entrò nella stanza
Lo spirito mascherato si avvicinò all'ingresso.
La figura di un ragazzino poco più grande dei suoi normali allievi gli stava davanti.
Piuttosto alto, lineamenti giovanili come la sua voce che facevano trasparire la sua bellezza. Una frangetta castana se ne stava sopra gli occhi blu, una strana somiglianza con il figlio, Kiddo, pervadeva la mente dello Shinigami. Indossava dei pantaloni blu, lunghi fino alle caviglie; una giacca nera, sopra una camicia color latte, su cui posava una cravatta verde scuro. L'abbigliamento ricordava molto Maka. Era affiancato da una stramba ragazza, alta quanto lui, ma dall'aria stravagante. Un grande sorriso s'incurvava tra le guance, gli occhi castani erano semichiusi e quasi completamente coperti dai lunghi capelli biondi che erano legati da due basse cose. Solo dopo aver osservato la figura formosa di lei, Shinigami-Sama cominciò a ricordare...
- ...Kai-Chan? -
Il ragazzo sorrise.
- Da quanto tempo... zio! -
I due si avvicinarono sempre più.
Adesso Shinigami-Sama sembrava piuttosto divertito.
- Sono venuto fin qui dall'Inghilterra... per parlarti. -
La sua espressione si fece cupa, seria. Anche Shinigami divenne preoccupato.
- A momenti dovrebbero arrivare le altre Death Schyte, ma... fa pure.
La ragazza sospirò, per poi sorridere.
- Anche io, un giorno, diverrò una Death Schyte. -
I due la ignorarono.
Shinigami divenne serio, terribilmente serio.
- Avanti Kai-Chan... continua pure. -
Un canino un po' troppo appuntito spuntò dalla bocca del ragazzo.
- Beh... essendo per metà la mia natura di Shinigami, desidero contribuire il più possibile con l'abbattimento del Kishin. Ovvero io, Vampeki Kai, Sono venuto a chiedere ufficialmente il permesso per studiare qui alla Shibusen. -
Shinigami-sama si fece più rilassato.
- Se era solo questo, potevi benissimo dirmelo per telefono! -
Una strana smorfia corrugò il volto di Kai.
- Allora da domani voglio far parte del gruppo d'elitè della Shibusen. Con Heart ovviamente. -
La mascherò di Shinigami sembrava formare un grosso punto interrogativo.
- Veramente... -
- Grazie, zio! - Lo interruppe.
- Sono sicuro cheio e Heart vi daremo una mano! -
Si voltò per poi raggiungere l'uscita.
Nello stesso istante comparvero le Death Schyte e il Dottor Stein.
Shinigami-Sama le guardavo preoccupato, accorgendosi che mancava qualcuno. Si rivolse a Stein.
- Spirit-Kun? Dov'è? -
Prima che il dottore pot+ cominciare a parlare, qualcun'altro rispose al posto suo.
- Tra una settimana è il compleanno di Maka-Chan e Spirit è andato ad avvisarla della festa da ballo che terrà per i suoi 15 anni! -
La radiosa Mary era stata precedentemente avvertita, l'ultima Death Schyte, dunque, sarebbe arrivata in ritardo.
- Cominciamo senza lui, allora? -
Domando Shinigami.
Le restanti persone fecero un cenno acconsentitore, per poi cominciare definitivamente la riunione.

---

I minuti trascorrevano molto lentamente e Soul non dava segno di volermi lasciare. Sentivo che giocava con i miei capelli, tirando piccole ciocche strofinandole con le dita. La sua testa era appoggiata delicatamente sulla mia spalla, teneva gli occhi chiusi, quasi come per trattenersi dal piangere. Il suo odore si era ormai mescolato al mio, eravamo talmente vicini che sentivo perfettamente il battito del suo cuore. Sinceramente non riuscivo a capire se fosse il suo cuore o il mio a battere impazzito.
Soul è tutto quello che ho.
E' la mia famiglia.
E' il mio migliore amico.
E' il mio fedele compagno.
Un suono. Ancora la sua voce..
- Maka, io... -
Il tutto fu allegramente interrotto dal brusco rumore della porta che veniva spalancata. Nella stanza entrò una figura alta, una figura che mi dava il voltastomaco alla sola vista di essa. Mio padre era appena entrato in casa mia semi-distruggendo la porta.
Ma dico, bussare no eh?
Aveva un'aria... allarmata.
Beh, certo, non si è mai visto un padre che, trovando sua figlia abbracciata al coinquilino sul divano di casa, sorride allegramente e magari se ne va scusandosi.
Soul mi lasciò immediatamente. Mise la mano dietro la testa, grattandosi i capelli.
Se ne andò in cucina, prendendo un po' d'acqua e bevendola frettolosamente.
Papà si avvicinò a me.
- Maka, che stavate facendo? -
Ecco, lo sapevo, cosa poteva fare se non pensare male? E meno male che non era arrivato qualche minuto prima.
Era serio, una di quelle poche volte.
- Papà, non è successo nulla. -
Mi affrettai a rispondere, prima che i suoi pensieri si facessero più perversi.
Sorrise, malinconico.
- Io e tua madre stavamo pensando, sì... beh, lei vuole prendere una casa qui, a Death City, per starti vicina. E vuole che torniate ad abitare insieme... tutto questo dopo la festa da ballo che stiamo organizzando per i tuo 15 anni. -
Rimasi spiazzata, mille domande in quell'istante mi invadevano la testa, ma una sola, più importante, mi uscì dalla bocca.
- E... Soul? -
Sorrise di nuovo. Mi veniva voglia di vomitargli in faccia.
- Lui rimarrà qui... inoltre, non penso che tua madre acconsentirà a farvi dormire sotto lo stesso tetto quando le racconterò ciò che visto. -
Rimasi di sasso.
Si sentì Soul dall'altra stanza che sputava l'acqua che poc'anzi aveva bevuto.
Non potevo far altro che acconsentire, non c'erano altre soluzioni. Se mi fossi ribellata, mamma mi avrebbe odiata.
- Quindi io e Soul potremo vederci soltanto a scuola... -
- E fuori! - Aggiunse.
Dopotutto non era poi così terribile. Durante le missioni poi, dovevamo stare insieme per forza! Anche se non avremo avuto più missioni fino all'abbattimento del Kishin...
Soul irruppe nella stanza, arrabbiato.
- Non puoi farmi questo! -
Mi avvicinai a lui, per tirarlo su, ma allo stesso tempo avevo le lacrime agli occhi. Gli diedi una pacca sulla spalla.
- Non preoccuparti, Soul! Andrà tutto bene! -
Detto questo tornai a rivolgermi a mio padre.
- Papà, puoi andare... tra una settimana sarò pronta! -
papà, ancora amareggiato, si voltò e varcò la soglia della porta...
Rimettendola a posto.
Smisi di trattenere quel finto sorriso, scappai in camera mia, in lacrime. Mi buttai sul letto, sbattendo le mani contro il cuscino.
- PERCHE'?! PERCHE'?! -
Dopo qualche istante, Soul mi raggiunse, anche lui sembrava depresso. Rimase a guardarmi, quasi come se gli avessero vietato di toccarmi.
In effetti era così.
M'infilai sotto le coperte, affondai la testa sotto il cuscino, continuando ad urlare come una forsennata. Il ghigno divertito copriva nuovamente il suo volto. S'avvicinò al letto, sedendosi accanto a me. Tirai la testa fuori.
- Cos'hai da ridere?! -
Mi accarezzò il capo, sorridendo ancora.
- Niente, solo che... sei carina. -
Che voleva dire "Sei Carina"?!?!
Wah, chi lo capisce è bravo.
Avvicinò il suo viso al mio.
Sembrava esitasse.
Lanciò un paio di occhiate prima a me, poi alle mie labbra.
Finì per baciarmi la fronte.
- Va tutto bene, Maka... anche se non vivremo insieme... saremo sempre uno Shokunin e la sua Buki. -
Mi prese una mano, arrossii.
- Io appartengo a te... -
si fermò per un attimo, per poi stringermi la mano più forte.
- ...e tu a me. -
Chiusi gli occhi, rilassandomi, rassicurata che tra noi non sarebbe cambiato niente. Eppure lui sembrava preoccupato.
Mi assopii, con gli occhi brucianti, cercando di godermi i pochi minuti rimanenti con lui.
Era stranamente ironico pensare che il giorno in cui Soul mi chiese di non abbandonarlo mai, seppi che dovevo separarmi da lui.

...Love?



Fine 1° capitolo - Uno Shokunin e la sua Buki -
"That you were Romeo; you were throwing pebbles,
And my daddy said, "Stay away from Juliet."



OT
Salve xD Questa è la mia prima fanfiction su Soul Eater... è una Fanfiction a puntate, mezza song-fic dato che ci sono DUE canzoni che mi hanno ispirata(Love Story di Taylor Swift e Your Guardian Angel dei The red Jumpsuit Apparatus)... e Soul x Maka da come si può vedere XD ma non solo... Kai è il primo personaggio completo che io abbia mai inventato... è... molto affascinante. Heart è molto esuberante. Li adoro entrambi >*< Scusate il ritardo per il primo capitolo, ma EFP non mi faceva più accedere x___x'' A presto e grazie per i commenti! ;D
Judy
   
 
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