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Autore: tror_i_thou_doom    25/05/2015    5 recensioni
ARIETTE
Vi siete mai chiesti come sarebbe avere due vite?
Credete che sia possibile?
Io ci credo …
Sapete perché ci credo?
Perché io sto vivendo due vite.
Vi state chiedendo come sia possibile …?
Lasciate che vi racconti come è successo …
NATHANIEL
Avete mai pensato di poter vedere qualcosa di nuovo?
Qualcosa che non avete mai visto in tutta la vostra vita, qualcosa che vi mozza il fiato e che vi trasmette paura, una paura che vi invade tutto il corpo e che non vi lascia.
Non vi è mai successo?
A me è successo invece.
Io possiedo due vite.
E' la prima volta che scrivo nel fantasy, spero che la storia sia intrigante e soprattutto che vi soddisfi.
Sarà una storia mozzafiato, con colpi di scena e intrighi.
Lasciatevi coinvolgere dalla trama come foste parte della storia, spero che sia di vostro gradimento.
Buona lettura.
Genere: Avventura, Mistero, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Non posseggo nulla di questa storia, eccetto ciò che scritto con le mie stesse mani … No , non è vero, io ho scritto questa storia e io ho inventato il contesto e i personaggi quindi è posseggo tutto di questa storia a parte i pezzi di canzone o poesia ad inizio capitolo O-O’’.
I don’t own anything about this story, except what I wrote with my own hands … No it’s not true, I’ve wrote this story and I’ve invented the places and the personages so I own everything about this story except for the pieces of song and poems at the start of the chapter O-O’’.
 



- E poi un bel giorno vidi lividi su visi invisi
Si fatica ad accettarli sono tempi di crisis
Che se una coppia etero fa sesso in giardino
Tu sorridi eccitato con la faccia da cretino
Ma se due ragazzi maschi limonano in stazione
Prendi l’ascia e scendi in piazza
“Ammazzate quel ricchione” -

                                                             
                                                                  iPantellas
                                                                  ( From the song: Uguaglianza )




Capitolo 5 : Wolf


ARIETTE

Uscii dal bagno, scesi le scale , e mi sedetti sul divano aspettando i due piccioncini.
Mi guardai i capelli neri, decisi che avrei tinto alcune ciocche di viola appena ne avrei avuto la voglia.
Sentii un rumore, proveniva dalla porta sul retro.
Era il rumore di qualcosa che sbatteva contro il legno costantemente.
- Oh no! Non ditemi che stanno di nuovo scopando contro la porta del retro..! -
Aprii la porta, non c’era nessuno.
- H-hey .. C-chi .. Chi va la? -
Silenzio di tomba.
Quel silenzio durò poco, fu interrotto di colpo da un ruggito e poi qualcosa saltò, superando la mia testa, e rovinando a terra.
Non riuscii a trattenere un forte urlo quando lo vidi passare sulla mia testa, riconobbi quegli artigli.
Quella creatura, era quella degli incubi , e in quel momento era a terra nella mia cucina, e mi fissava emettendo ringhi profondi.
Le mie gambe erano paralizzate, cercai di allontanarmi lentamente, mi fermai contro al muro e mi schiacciai il più possibile contro la parete, vidi Timothy e Nathaniel arrivare e bloccarsi nella parte opposta della cucina, allarmati.
La bestia si sollevò da terra, sembrava quasi che stesse .. Faticando.
Fece qualche passo verso di me, mi aveva praticamente raggiunta, però cadde a terra con un guaito.
‘ Non sta attaccando ’ , pensai.
Qualcosa mi disse che quella bestia non aveva intenzione di fare del male a nessuno di noi.
Provai a parlargli.
- H-hey  .. M-micione … S-stai bene? -
Come risposta ricevetti un ringhio sommesso.
- .. Tu mi capisci? -
Emise un leggero guaito.
Mi avvicinai e avevo paura, ma non volevo fermarmi.
Mi chinai accanto alla bestia e accarezzai le sue orecchie, la mano mi tremava.
La bestia chiuse gli occhi e distese le orecchie.
Sembrava quasi che stesse facendo le fusa, anzi, le stava proprio facendo, le fusa.
E a quel punto mi chesi che senso aveva ormai chiamare quella creatura ‘’ Bestia ‘’ .
- Hey .. Sei un lupo o una lupa .. ? O .. Un gattone o una gattona ..P -
Stavo parlando con un animale, era ovvio che non mi rispondesse, mi diedi della stupida.
- Uh .. Hai delle ferite .. Beh a quanto pare siamo rimasti tutti infortunati! -
Decisi che per il momento lo avrei chiamato gattone.
Il gattone si alzò, era alto,  la sua testa era alla pari della mia da in piedi, anzi, mi superava di un po’!
Mi  alzai con lui appunto, e lo guardai dritto negli occhi.
- W-wow … sei alto quanto un cavallo di taglia media. -
Una luce fioca tendente al viola e al rosso carminio iniziò ad intensificarsi attorno al corpo del gattone.
- C-che succede..? -
In un attimo ci fu una piccola esplosione di luce bianca e forte che mi costrinse a portare un braccio davanti agli occhi per proteggerli.
Spostai immediatamente il braccio e rimasi pietrificata.
Davanti a me vi era un ragazzo non troppo alto, con i capelli di svariati colori, non era  troppo muscoloso ma nemmeno esile, ed era abbastanza magro.
Le sue iridi erano praticamente trasparenti ma non potei non notare delle pagliuzze viola in quelle iridi semplicemente meravigliose.
Poi gli si chiusero le palpebre, si lasciò scappare un piccolo gemito soffocato e perse l’equilibrio.
Lo afferrai prima che cadesse.
- Oh mio dio! Stai bene?? -
Domanda da un milione di dollari , era chiaro che non stava bene!
Timothy guardava nella mia direzione scioccato, Nathaniel non sembrava essere sorpreso invece.
Il ragazzo che avevo tra le braccia era svenuto.
Gli altri due mi aiutarono a portarlo sul divano, rimasi accanto a lui mentre Tim medicava Nathaniel.
- Oggi è andata male a tutti .. – Fu Nathaniel a parlare.
- Già .. – Gli rispose Timothy, volevo dire qualcosa ma la voce mi morì in gola quando vidi le grosse ferite sul fianco e sull’incavo della spalla del ragazzo lupo.
- Oh porca puttana..! -
Gli altri due si girarono verso di me preoccupati.
- Sembrano .. Segni di .. Di denti .. -
Nathaniel sembrò capire all’istante e tremò per un momento.
Osservò meglio il ragazzo accanto a me.
- Quelli .. Quelli sono, morsi. -
- Sembrano gravi .. -
- Lo sono. -
- Credo si possa risolvere con del disinfettante .. -
- Ma che dici? -
- Hum..? -
- Bisogna cucire. -
- C-cosa..? -
- Dammi ago e filo e quella cosa … Quella che chiamate disinfettante.. -
- O-ok .. -
Andai a prendere un ago e un filo e lo portai a Nathaniel.
- Scalda l’ago. -
Andai in cucina, accesi il gas e misi l’ago sulla fiamma dei fornelli, l’ago prese un colorito arancione, lo tolsi dal fuoco e spensi il gas, poi immersi l’ago nell’acqua, lo asciugai e lo portati a Nathaniel.
Lui lo prese e vi infilò dentro il filo.
Accesi la luce, Nathaniel era calmo , io invece ero agitata.
- Sai .. Ariette … Non ho ancora capito che magia usate per accendere la stanza. -
- Cosa? La stanza? – Lo guardai stranita.
- Beh si, non vedo nessuna candela, quindi deduco che voi accendete .. Le stanze. -
- Ma no! Accendiamo le lampadine, ci sono dei fili collegati a quei bottoni. – Indicai lo scrocco della luce attaccato al muro. – Schiacciando quei bottoni su ‘’ON’’, i fili portano l’energia elettrica, fino alla lampadina che è nel lampadario. – Indicai il lampadario. – In quel lampadario ci sono tre lampadine, che attraverso l’energia elettrica si illuminano, fanno più luce delle candele. -
Gli sorrisi, lui mi guardò sorpreso.
- W-wow! .. Ma dove sono i fili? – Mi guardò confuso, io risi.
- Sono nel muro. -
- Nel muro ? – Lui era sconvolto e confuso. – Non capisco .. -
- Beh, te lo spiegheremo meglio io e Tim. -
Intanto Tim aveva finito di medicarlo e iniziò a guardarlo con uno sguardo dolce.
Tim era ufficialmente cotto di Nathaniel.
- Io però .. Sono ancora più confuso ora! Come li avete nascosti i fili nel muro?  -
- Emm .. Vi dispiacerebbe risolvere i vostri dubbi sulla luce magica più tardi? Io mi sto dissanguando! -
Ci girammo tutti verso il ragazzo ancora sconosciuto.
- Oddio scusa! -
- Scusate me … -
Si mise a sedere faticosamente.
- Dobbiamo cucirti le ferite.. -
- Oh .. Beh .. Farà sicuramente male .. Ma mai quanto mi ha fatto male quello sgorbio quando me le ha procurate. -
- Nathaniel lo guardò preoccupato e poi si avvicinò a lui, guardò bene le ferite.
- E’ stato un Dirus..? -
- Aracnoide. -
- U-un Dirus Aracnoide..!? -
- Già .. -
- Sei andato ad Elios? -
- Si .. -
- Sei pazzo ..? -
- Beh .. Stavo solo cercando di tornare a Jarlshofn, poi sarei passato da Torstrond, e da li sarei tornato alla Miniera dei Ghiacci .. -
- Uh .. io stavo cercando il rifugio di Werian .. Ma stavo rischiando troppo e sono  venuto qui .. -
- Anche io ne ho approfittato, sai, sono partito da Atlantis, ma poi a Elios mi hanno attaccato gli scagnozzi di Aracna e ho resistito solo  fino a poco prima di Jarlshofn, ti ho visto. -
- Mi hai saltato sopra la testa! -
- Ho le mie potenzialità .. -
- Ora non lo direi, sei ridotto piuttosto male .. Ariette ti aiuterà, è brava! -
 Sorrisi a entrambi.
- Emm .. Grazie, però io .. Non ho mai dato i punti. -
Timothy ridacchiò e mi prese l’ago dalle mani.
- E’ come cucire i vestiti! -
Si avvicinò al ragazzo lupo e iniziò a cucirgli la prima ferita dopo averla pulita e disinfettata.
Lui strinse forte i denti.
Gli presi istintivamente la mano, lui la strinse.. E la strinse forte, sul serio!
- H-hey .. Come ti chiami? -
Gli chiesi , mentre iniziavo a chiedermi mentalmente se la mia mano fosse sopravvissuta a quella stretta, una stretta continua lunga e dolorosa, ma non volevo lasciargli la mano.
- Melhyr. -
- E’ un bel nome, è particolare, non si sente molto da queste parti.. Mi piace. -
- G-grazie .. Fa male .. -
Timothy lo guardò preoccupato.
- H-hey .. Ho  quasi finito di cucire la prima, resisti. -
- Non preoccuparti, so che poi starò meglio .. Grazie, a t-tutti voi .. -  
Timothy gli sorrise, gli sorridemmo tutti, poi lui notò il mio braccio destro.
- Scusa .. Non volevo farti male, stavo solo cercando di fermarti ma tu scappavi .. -
Gli accarezzai la mano libera con quella intatta, si, aveva allentato la presa leggermente, ma non del tutto.
- Non preoccuparti . -
- Sono bello come lupo? -
- Sei bello punto e basta. -
Non so perché lo dissi, però era la verità.
Lui ridacchiò e abbassò lo sguardo.
-G-grazie.. Ma .. Intendevo, quando divento lupo? come sembro? -
- Sempre bello! -
Ci mettemmo tutti a ridere.
- Sono a metà della seconda, ho quasi finito. – Gli disse Timothy.
- Ok .. – Gli rispose lui.
- Che cosa significa il tuo nome, Melhyr? – Gli chiesi.
Fu Nathaniel a rispondermi.
- Impavido. -
- Conosci la lingua dei ghiacci? – Chiese Mel a Nath, sorpreso.
- Eh si. – Si sorrisero.
- Beh .. – Melhyr si indicò – Questo impavido – Disse la parola “ impavido ” Con tono schernitore  - E’ piuttosto fragile, e spaventato! -
Ridemmo tutti insieme.
Poi ci guardò uno ad uno.
- Ma .. Come vi chiamate? Oltre ad Ariette .. -
Timothy finì in quel momento di cucire.
- Io Timothy,Tim per gli amici! -
Tagliò il filo.
- Auh! Grazie Tim .. -
- Io sono Nathaniel. – Gli disse Nath.
- Piacere Nath.. Io sono Melhyr .. -
- Emm .. Lo so, lo hai detto prima .. Comunque, piacere mio! -
- Possiamo chiamarti Mel? – Chiesi io.
- Certo! E tu sarai Ari, e lui Nath, e lui Tim. -
- Wow sei veloce trovare i soprannomi! -
- Ridemmo divertiti.
- Ho sonno .. -
- Abbiamo tutti sonno Mel.. – Precisai.
- Dormiamo? -
- Ho solo un letto .. -
Tim sorrise – Beh io starò nel divano! -
- Io con lui! – Disse Nathaniel felice.
- E io con te Ari? -
- A questo punto, si. -
- Ok! – Sorrise.


NATHANIEL

Ariette e Mel se ne erano andati e rimasi solo con lui che mi guardava sorridendo.
- Tim. -
- Si? -
- Hai un sorriso stupendo. -
Lo vidi abbassare lo sguardo, imbarazzato.
- Grazie.. -
Si stese sul divano, io rimasi in piedi.
Ero terribilmente insicuro, se lo avessi spaventato non me lo sarei mai perdonato.
- Perché non ti stendi? -
- Oh .. Non vorrei essere troppo invadente.. -
- Vieni qui.. -
- Davvero non ti disturbo? -
- No che non mi disturbi! Ho .. Bisogno .. Di te. -
- Cosa? -
- Hai sentito bene. -
- E perché? -
- Mi proteggi .. Sento che mi vuoi bene.. -
- E’ così. -
Mi sedetti accanto a lui e gli misi una mano sulla spalla, lui mi guardò negli occhi, i suoi erano lucidi.
- Tim .. Tu hai bisogno di me giusto? Anche io ho bisogno di te, non solo per il sostegno e la protezione, tu e Ariette dovete aiutarci prima che sia troppo tardi, potrebbe trasferirsi qui sulla terra o peggio, occupare entrambi i mondi.. -
- Cos .. Di che stai parlando? -
- La maledizione del dominio di Doyle. -
- Che ..? -
- L’inferno in terra. -
- Non capisco.. -
- Non sappiamo cosa sia .. Sappiamo solo che viene chiamato Doyle .. Ha colonizzato Marik-gard con le sue tenebre, ora i sopravvissuti vivono nel terrore, il dittatore non è più lui stesso, sembra parlare con un'altra voce e guardare tutto con altri occhi, governa incutendo terrore da centenni, ha ottenuto la vita eterna, si diverte a vedere la sofferenza dei suoi popoli, uccide aspramente senza controllo, eppure prima era così magnanimo .. Non è colpa sua, non è veramente lui.
Le creature dimenticate da Dio stanno invadendo ogni luogo, ogni piccola strada, ogni vicolo, e capo di loro vi sono quelli che prima erano i vice-re, il loro aspetto è cambiato drasticamente, in loro vi è solo cattiveria e atrocità, non hanno pietà per nessuno .. E in molte città .. E’ tutto morto .. Gli alberi, i prati, i colori .. Tutto. -
- Marik-gard è il vostro pianeta ..? -
- Era .. -
- Non è più come prima quindi .. E se non fermiamo tutto questo, la cosa si espanderebbe anche sul nostro pianeta, provocando gli stessi danni .. -
- Si .. Dovete aiutarci .. -
- Vi aiuteremo. –  Gli presi la mano, sentii che stava tremando e mi sentii in colpa.
- Timothy scusami! Non volevo spaventarti..! -
- Sono un fifone .. -
Mi sorrise, stava ancora tremando ma mi sorrise.
- Tu stai così male , eppure continui a sorridere .. – Gli accarezzai una guancia. – Ti conosco da così poco,  ma già conosco alcune cose che adoro di te .. I tuoi sorrisi ne fanno  parte, dimostrano quanto il tuo animo è forte, e anche che hai un bellissimo sorriso. -
Smise di tremare e mi guardò, con la bocca dischiusa e un espressione incredula sul volto.
- O-oh .. Oh mio Dio grazie Nath! -
Si gettò al mio collo, aggrappandosi a me in un abbraccio bisognoso, stava cercando affetto, calore .. E io non glieli negai.
Lo accolsi tra le mie braccia, stringendolo al petto.
Lui si strinse forte alle mie spalle, appoggiando la testa nell’incavo tra la mia spalla e il collo.
Un brivido mi percorse tutto  il corpo quando sentii il suo naso, il suo respiro, sulla mia pelle.
Fui pervaso da una strana sensazione allo stomaco, era una sensazione piacevole.
Gli accarezzai la schiena.
- Abituati a sentirti dire queste cose quando ci sono io Tim, e non aver paura di chiedere abbracci, ci sarò sempre per te , non ti lascerò mai solo, da ora puoi contare anche su di me Tim. -
- Grazie, grazie! -
Mi strinse più forte e sentii qualcosa di bagnato sul collo, stava piangendo.
- Non piangere! -
- Piango di gioia -
- Ah! Capisco. -
- Oh Nath, nessuno mi aveva mai parlato così prima d’ora! -
- Nemmeno Ariette? -
Lui spostò il viso dal mio collo e mi guardò con gli occhi ancora bagnati dalle lacrime.
- Beh lei si .. -
- Allora sono il secondo.. -
Piegai un angolo della bocca in un sorriso.
- No sei il primo. -
- Lei è la prima. -
- No .. Lei, è la prima, ma tu sei il primo! A dirmi queste cose, a farmi provare queste sensazioni strane che non so spiegarmi .. Sei il primo Nath! -
- Allora se è così .. Sono onorato di essere il primo, e tu lo sei per me. -
Gli posai un bacetto leggero sulla guancia, lo sentii rabbrividire.
- Scusa .. -
- N-no è che .. -
- Non dovevo .. -
Abbassai lo sguardo e mi allontanai un po’ da lui, ma fu proprio lui a fermarmi per un braccio tirandomi verso di se, mi abbracciò forte.
- Tim..? -
- Fallo più spesso.. Ti prego. -
- Oh .. -
Gli accarezzai delicatamente una guancia.
- Mi stai coccolando … -
Era un affermazione la sua, ed era vero, lo stavo coccolando.
“ Vederlo felice mi rende felice ” , pensai , e lo pensavo veramente, perché era vero.
- E’ bello coccolarti! -
- D-davvero? -
- Si. -
- E’ bello essere coccolati.. -
Gli sorrisi.
- Non hai sonno Tim? -
- Forse.. -
- Dormiamo allora! -
- Ma poi domani dobbiamo andare a scuola .. E se dormo il domani arriva più velocemente .. -
- Ma io verrò a scuola con te .. -
- E come farai a fare lezione? -
- Oh, forse dovrei spiegarti cosa succede quando si viene scelti. -
- Scelti? -
- Per finire in altri mondi! -
- Ah .. -
- Dopo sei ore dal mio arrivo il mio nome sarà presente sui registri della vostra scuola e del comune, sarò come un nuovo cittadino, domani sarò già a  lezione con te!-
- W-wow! E.. E io e Ari? -
- Stessa cosa, quando entrerete nel mio mondo, dopo sei ore avrete già la vostra divisione! -
- Divisione? -
- Si insomma.. Il genere! Io sono un arciere piromane dei ghiacci! .
- .. Cosa? -
- Sono un arciere piromane dei ghiacci. -
- E quindi anche noi avremo un ruolo? -
- Si. -
- Che bello! Ma .. Che cosa sei precisamente? -
- Un arciere .. Piromane dei Ghiacci! -
- Si, l’ho capito, ma cosa fai di preciso? -
- Uh, congelo cose, o le brucio, e sono abbastanza bravo con l’arco. -
- Che cosa stupenda! -
- Già, ma non posso fare nulla qui .. -
- Perché .. ? -
- Rischio di fare danni. -
- Oh .. Ok! -
- Vuoi dormire ora? -
- Ora si! -
- Vieni qui allora ..! -
Allargai le braccia e lo strinsi forte al petto, mi gettai sul divano tirandolo giù con me, lui rise.
Rimase tra le mie braccia dandomi le spalle e chiuse gli occhi, lo strinsi al petto dolcemente posandogli le labbra nell’incavo del suo collo e lo sentii rabbrividire.
- N-nath .. -
- Mi piace il tuo profumo .. -
- Oh .. -
- Buonanotte Tim.. -
- Buonanotte Nath.. -
Lo vidi piegare le labbra in un sorriso e poi ci addormentammo.


MELHYR

Mi accolsero e furono felici di farlo.
Ero grato a loro e avrei fatto di tutto per aiutarli, se solo non fosse stato così difficile..
Grazie a loro riuscii a migliorare, a non avere paura ma fu questione di molto tempo..
Mi sono sempre considerato una specie di ossimoro, un lupo , creatura forte e  senza scrupoli; ma in realtà ero solo una “ pavida coniglia ” .
La paura era mia padrona, si , si impadroniva del mio cervello e di tutto il mio corpo, quella bastarda della paura.
La paura che ti attanaglia lo stomaco, che non ti lascia scappare dalle sue grinfie, bloccandoti e impedendoti ogni movimento o pensiero razionale.
Mi ritrovai a tremare nel letto di Ariette, stringendo la coperta e i lenzuoli come fossero un appiglio.
Non volevo avere un attacco di panico proprio li, eppure non riuscivo a calmarmi.
Lei stava dormendo, non potevo disturbarla, così aspettai.
Passarono alcune ore, guardai fuori dalla finestra, non era ancora sorto il sole quando un oggetto strano sul comodino accanto al letto iniziò a provocare un rumore infernale.
Ariette si svegliò di colpo, premette un bottone sull’oggetto e quello smise di suonare.
- E’ una sveglia.. ? -
- Si .. -
- Le sveglie che avete qui su Midgard fanno un rumore orribile! -
- Lo so! -
- Andiamo a svegliare gli altri? -
- Certo .. -
L a sua voce era roca, stanca, impastata dal sonno.
Sbadigliò e si strofinò gli occhi facendoli diventare due chiazze nere.
Aveva i capelli scompigliati, vederla così mi fece scappare una risatina, era buffa e tenera.
Si guardò le mani su cui vi erano due grandi strisce nere.
- Oddio mio non avevo tolto il trucco! -
Si precipitò davanti allo specchio.
- Oh cielo sembro un panda! Vai a svegliare gli altri, io vado a pulirmi la faccia! -
Corse via, probabilmente in bagno.
Risi, mi alzai e scesi al piano di sotto.
Trovai Tim e Nath l’uno stretto all’altro, entrambi con un espressione serena in volto.
Li trovai carinissimi, dolci, quasi mi dispiacque svegliarli.
- WAKE UP! -
Spalancarono entrambi gli occhi.
- Daaah! -
Tim cadde dal divano tirandosi addosso Nathaniel.
- Auh! -
- Mel! Ma ti pare il modo di svegliare un povero ragazzo innocente? -
Mi chiese Tim, guardandomi con un espressione ebete sul viso.
- Mi scusi, signorina! -
- Gna! Mi hai offeso! -
Incrociò le braccia e mise il broncio voltando la  testa dalla parte opposta.
Nathaniel gli schioccò un bacetto sulla guancia e lui arrossì  violentemente.
- Su tesoro, non offenderti, andiamo  a fare colazione tutti insieme! -
- Nath ha ragione, sei molto magro Tim! -
- Anche voi! -
- Si è vero, ma io non quanto voi! – Precisai.
Si osservarono a vicenda.
- Si hai ragione .. – Fu Tim a parlare, con un espressione molto triste in volto.
- Timothy .. -
Nathaniel gli accarezzò una guancia e lo guardò dritto negli occhi.
- Io non lo faccio apposta .. -
Gli salirono le lacrime e a quel punto Nathaniel scattò, prendendogli il volto tra le mani e guardandolo dritto negli occhi lucidi.
- No! Hey, hey, hey! Non piangere! Non ci provare nemmeno Tim! Tira indietro quelle lacrime! -
Ottenne l’effetto contrario, Tim scoppiò in un pianto sommesso, il suo corpo fu scosso da singhiozzi ininterrotti.
Nathaniel lo abbracciò circondandolo con le braccia e stringendolo forte al petto.
- Vi lascio soli .. -
Mi allontanai dispiaciuto e mi diressi al piano di sopra, a metà delle scale mi sentii il vuoto sotto ai piedi e nello stomaco, sapevo che era un attacco di panico così mi accasciai con le spalle alla parete e cercai di calmarmi.
Non riuscivo a smettere di tremare, e nemmeno a trattenere le lacrime.



Angolo Autrice:

Mi scuso con tutti per l’eterno ritardo.
Purtroppo non ho avuto la connessione ad internet per parecchio tempo ( vari mesi -.- )
Spero che chi ha letto abbia gradito il capitolo.
A presto! :)



Love ya all <3
Byyye <3






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