L'angolo dell'autrice
Ciao a tutti!!
Eccoci arrivati alla fine della fan fiction, un giorno dopo la fine della Jerza Week.
Prompt: Future.
Ammetto che questa fan fiction è centrata molto sulla nostra rossa preferita. Niente fluff o romanticherie, stavolta, ma solo un momento difficile durante una missione: in fondo i Jerza sono due dei maghi più potenti di Fiore, anche se ho come l'impressione che Jellal non sfoderi mai tutta la sua potenza e a volte mi stanca il fatto che Erza in ogni scontro debba sempre pensare agli amici e improvvisamente trovare la forza di proteggerli. Qui Erza difende solo se stessa e il suo futuro e lo fa perché riceve la forza o il coraggio in maniera improvvisa ma perché è la cazzutissima Titania ed è invincibile per contro proprio!! xD
Ah, un'altra cosa. Gray, che
troverete nominato in questa flash: ecco, io credo molto all'amicizia che lega
Gray ed Erza. Chi c'era con lei quando arrivò a Fairy Tail? Gray. Chi parte in
missione da solo con lei, anche se la conversazione non è il loro forte? Gray.
Di chi Erza si è fidata negli ultimi capitoli del manga? Gray. Chi si è
impedito la fuga costringendosi ad uno scontro con Racer pur di salvare Erza?
Gray.
Insomma, Gray è la risposta a molte domande. Anche se alcuni credono che Gray
sia intimorito da lei - che in parte potrebbe essere vero - io credo molto nel
sentimento che li lega e credo anche che il rispetto che provano l'uno per
l'altra sia dovuto ad una fortissima amicizia. Giusto per darvi un'idea, se
avessi scritto del matrimonio Jerza, Gray sarebbe stato il testimone della
sposa.
Ovviamente è una mia visione personale :)
Detto questo (sì, lo so, vi ammorbo sempre con quello che penso io, come se importasse qualcosa a qualcuno), ringrazio davvero najla fullbuster e Roby_chan_ per le loro recensioni (adesso vi rispondo singolarmente :) )
Buona lettura!!
Giulia
Unison Raid.
Erza
giaceva per terra, sfinita. Sentiva la morte addosso e non aveva più forze.
Sanguinava copiosamente e le energie la stavano abbandonando. Le dolevano i
muscoli e le girava la testa: l’aveva sbattuta più volte. Troppi lividi
segnavano il suo corpo ormai in fin di vita.
Chiuse
gli occhi, capendo che quella volta non ce l’avrebbe fatta. Rivide la propria
vita, o almeno i momenti salienti.
La Regina Hisui, che incaricava lei e Jellal di uccidere un temibile mostro da missione di dieci anni che si stava pericolosamente avvicinando a Crocus.
Lei
e Jellal che accettavano l’incarico, anteponendo il futuro del regno al
proprio.
E
poi Natsu, che credeva in lei.
Non
sono così forte, Natsu.
Mirajane,
che l’aveva sempre spinta a migliorarsi.
Sei
tu la migliore, Mira.
Gray…
Gray che era come un fratello.
Gray…
Una
lacrima solitaria solcò il suo volto.
E
infine, pensò a nonno Rob. Lui l’aveva sempre spronata. Chissà che cosa
avrebbe detto se l’avesse vista in quel momento: incapace di rialzarsi, aveva
abbandonato suo marito a vedersela da solo contro un demonio che, sperava, alla
fine avrebbe sconfitto.
Nonno
Rob aveva sempre creduto in loro. C’era qualcosa di maledettamente stonato in
quel pensiero, in quel momento.
Erza si sentiva come se non stesse rendendo giustizia alla memoria dell’uomo.
Come se lo stesse deludendo. Titania Erza
Scarlett era stata sconfitta. Era troppo debole per rimettersi in piedi. Nonno
Rob l’avrebbe guardata con preoccupazione, sì, ma anche con una sfumatura di
disappunto. Proprio ora che si trattava di difendere il regno intero e il suo
futuro a fianco di suo marito, dopo mille peripezie, lei mollava?
Per
la prima volta nella sua vita Erza Scarlet non trovò nei suoi amici il motore
per ripartire. Lo trovò in se stessa. Doveva proteggere il suo futuro e
l’avrebbe difeso anche con i denti.
Era
una delle maghe più potenti di Fiore e lo sapeva. Era Titania e nulla poteva
sconfiggerla.
Suo marito era uno dei Dieci Maghi Sacri ed entrambi lo sapevano. Era Jellal
e nulla poteva sconfiggerlo.
E
se quel mostro era più forte di loro due separati non poteva tuttavia opporsi a
loro due insieme. La soluzione le apparve chiara come il sole. Non avrebbero
perso, ora ne era certa. Erano troppo forti per essere sconfitti.
Titania
strinse i denti e, a fatica, si erse di nuovo, circondata da una terribile aura.
Sprigionava fierezza, ardore, forza. Arrancò inesorabile fino a Jellal, che la
guardava preoccupato e incredulo: la dava quasi per spacciata, era disperato. E
invece lei era lì, simile ad una Dea della Guerra.
-
Smettila di piangere. – lo rimproverò. – Ce la faremo. -.
Lo
abbracciò, abbandonandosi a lui, che la sostenne.
-
Unison Raid: Jerza. – spiegò.
Jellal
comprese e sorrise.
I coniugi Fernandez sferrarono il loro attacco combinato, sfoderando tutta l’energia che possedevano.
E
del mostro non rimase nulla.
Jellal
ed Erza sorrisero, incommensurabilmente felici.
Poi
lei cadde a terra, sentendosi orgogliosa: Titania aveva vinto di nuovo. Il
futuro era salvo.