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Autore: PollyFTSissi    31/05/2015    2 recensioni
[AU- L'unica differenza con la storia originale è che Loki non è mai stato adottato da Odino, quindi è cresciuto tra i giganti di ghiaccio]
[Thor/Loki]
"All’improvviso vide la tenda muoversi, e dall’entrata vide una mano emergere tra la stoffa, per aprirsi un varco.
Vide entrare un altro gigante di ghiaccio, o almeno così credeva, perché era profondamente diverso dagli altri Jotun. Era molto più piccolo e minuto, tanto che credeva essere poco più basso di lui, ma il colore della pelle era identico, come il colore degli occhi. I suoi, però, erano molto più profondi e penetranti, come se il rosso scarlatto non lo mettesse abbastanza in soggezione.
Aveva i capelli lunghi e neri, tirati elegantemente all’indietro ed era a petto nudo, come tutti gli altri, coperto solo una specie di gonnellino fatto di pelli di animali.
[...]
Lo scrutò con i suoi occhi intensi, con un sorriso sghembo stampato sulle labbra bluette «Io sono Loki, figlio di Laufey… Nonché principe e futuro erede al trono di Jotunheim»"
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il mattino seguente il dio del tuono era ancora segregato nella sua camera, ed inutili furono i tentativi di farlo mangiare o bere, nessuno riuscì ad entrare, nemmeno con la forza. Il suo unico contatto col mondo esterno era la finestra, dalla quale contemplava lo scorrere della vita.


Nel frattempo, a Jotunheim, Loki non riusciva a stare un momento da solo, in quanto tutti pretendevano che si sposasse al più presto.

Diverse pretendenti si presentarono, una più noiosa dell’altra, ed una settimana dopo erano punto e daccapo. Il sovrano si lasciò cadere sul trono, esausto.

«Andate a chiamare il consigliere di mio padre. Se lui si fidava lo farò anch’io»
Il consigliere si presentò poco dopo al suo cospetto «Comandate»

«Bene… Per favore, portami la legislatura riguardante le unioni tra nobili»
«Beh, quelle leggi sono molto antiche, quindi molto imprecise e superficiali»

«Oh davvero?» chiese il bruno.
«Sì sire. Le limitazioni sono poche: i matrimoni devono avvenire solo tra nobili e devono necessariamente garantire un erede al trono. Quindi, spesso, chi è sterile viene scartato»
«Quindi non devo necessariamente maritarmi con una gigantessa»

«Teoricamente sì, potete anche prendere in considerazione partiti di altri regni»

«Ed inoltre… Non sono costretto a scegliere una donna»

L’altro sgranò gli occhi «Non è specificato, ma la continuità della specie presuppone uomo e donna»

«Ma… Se per un uomo fosse possibile procreare?»

«In quel caso sareste libero di farlo, anche se non vedo come possa essere possibile»

Loki sorrise «Mi sei stato di grandissimo aiuto, sarai presto ricompensato»

«Grazie eccellenza» si inchinò e lasciò la stanza, ancora confuso.

Il bruno andò di corsa nella sua stanza ed indossò una delle sue armature da cerimonia, che suo padre tanto odiava, ma mai e poi mai avrebbe rinnegato la sua appartenenza alla stirpe divina.

«Sarò presto di ritorno» disse ai suoi uomini di fiducia «Non deludetemi»

Montò in groppa al suo cavallo e partì.

C’erano diversi accessi ad Asgard, ma nessuno sembrava conoscerli, persino il guardiano Heimdall.

Dopo qualche ora di cammino, riuscì ad oltrepassare il passaggio che lo avrebbe condotto alla città eterna.

Si presentò nella sua forma meno aggressiva, quindi con la pelle chiara e gli occhi verdi. Nonostante qualche “lamentela” da parte delle guardie, riuscì a spiegare che era disarmato e voleva solo parlare con il sovrano. Fu condotto nella sala del trono, e si godette gli sguardi increduli dei presenti.

«Loki...» disse Odino «Non ci siamo visti una settimana fa?» 
«Sì, lieto di rivedervi» rispose, cercando di sembrare più sincero possibile.

«Immagino che tu sia qui per uno scopo. Parla»

Loki sorrise, sghembo «Sono qui per proporvi un accordo. Sono secoli che i nostri popoli sono in conflitto, ma io voglio proporvi la pace… Unendo i nostri due regni»

«In che modo?»

«Attraverso un matrimonio»

«Un matrimonio? Non ho figlie femmine da darti in moglie, tantomeno tu hai sorelle. Messe così le cose non penso che la tua proposta sia realizzabile»

«Ne sono consapevole. Per questo sono qui, per chiedere la mano di vostro figlio» disse, calmo.

«Mio… Mio figlio? Sono un uomo di larghe vedute, ma un erede al trono è il primo dei miei pensieri, e voi due non sareste in grado di darmelo»

Loki rise «Siete tutti così limitati? Sono un mutaforma e possedere tutti i connotati di una donna è un gioco per me»

Tutti ammutolirono e si guardarono sconcertati.

«In tal caso non vedo perché no...» intervenne la regina.

«Frigga!» protestò Odino «Sai di chi è figlio… Come fai a fidarti?»

«So che è figlio di una donna straordinaria e me la ricorda molto...»

Si alzò e si avvicinò al ragazzo. Lo guardò intensamente negli occhi e sorrise «Hai gli occhi di tua madre...»

Loki, per la prima volta, si sentì intimidito.

«E se facessimo decidere a nostro figlio?» propose la donna.

«Esce dalla sua stanza solo per mangiare e non vi fa entrare nessuno… Non vedo come posso entrare lui»

«Sono sicura che se la caverà… Giusto?» disse la regina, sorridendo «È nell’ala est del castello. Sono sicura che riconoscerai la sua stanza da solo...»

Ed aveva ragione. Appena vide l’unica porta con due spade incrociate su di essa, capì. Bussò vigorosamente.

«Quante volte devo dirvi che non voglio vedere nessuno?»

Loki rise «Vergogna, figlio di Odino! Ti comporti come un infante!»

Thor, colpito da quelle voce come dallo scoccare di una freccia, si precipitò ad aprire «Cosa ci fai qui?»

«Sempre questa cattiva abitudine di non salutare» disse sorridendo.

«Per tutte le Valchirie...» lo trascinò dentro con forza «Come hai fatto ad eludere la vista di Heimdall? Come hai fatto ad entrare?... Perché sei qui?»

«Dovresti parlare di meno...»

Si aggirò per la stanza con curiosità «Ti sono mancato?»

«Perché avresti dovuto mancarmi?» chiese con spavalderia il biondo.

«Sono io il bugiardo fra i due, ricorda! Comunque… Prima di dirti perché sono qui… C’è una cosa che ti devo chiedere»

Thor lo guardò e il bruno posò le mani sulle sue spalle «Che cos’è significato per te quel che è successo una settimana fa? Devo saperlo»

Il dio strinse i pugni ed abbassò lo sguardo.

I secondi sembravano passare alla velocità di un’ora. Poco dopo rialzò lo sguardo color zaffiro.

«Tutto» disse semplicemente.

Prima che potessero immaginarlo si strinsero l’uno all’altro con forza, premendo forte le loro labbra, in un bacio che parlava da solo.

«Thor...» riprese il bruno, guardandolo negli occhi «Devo farti una domanda, dalla tua risposta dipende la mia vita»

Il biondo annuì.

«Thor… Figlio di Odino, vorresti regnare al mio fianco, come mio consorte, per il resto della tua vita?» la voce gli tremò verso la fine, tradendolo.

Il ragazzo era incredulo e lo guardava negli occhi senza sapere cosa dire «Io… Sei sicuro?»

Il moro annuì.

«Sì allora, mille volte sì» sussurrò.

«Centinaia di ragazze mi si sono presentate, ma nessuna era… Beh, all’altezza. Tu sei l’unico che vorrei mai avere al mio fianco...»

«Tutto qui?»

Loki alzò un sopracciglio «Come?»

«Non è proprio una dichiarazione d’amore...»

«Ce n’è bisogno?» ribattè.

«Questo fidanzamento comincia per il meglio...»

«Thor...» lo bloccò e lo prese per le spalle «Ho eluso la guardia di Heimdall, sono venuto ad Asgard ed ho affrontato le guardie… Sono entrato a palazzo, ho chiesto la tua mano ai tuoi genitori e sto andando contro la volontà del mio popolo. Tutto questo per te, per chiederti di sposarmi. Vuoi dirmi che non ti basta?»

Il biondo si calmò e gli sorrise «Diciamo che mi basta… Per il momento»

Anche l’altro gli sorrise e lo accarezzò. Delineò il suo collo niveo con i suoi polpastrelli candidi «In quest’ultima settimana, senza che io ti toccassi, ti sono mancato?»

«Loki...» lo richiamò «A me sembra piuttosto che io ti sia mancato molto»

«Non l’ho mai negato...»

«Sarebbe da stupidi farlo»

Il bruno lo fece indietreggiare finché non si trovò costretto contro il muro.

«Non dovremmo… Andare giù dai miei genitori?»

«Cosa c’è? Hai paura? Ci sono andato troppo pesante l’ultima volta?»

«Al contrario, ho paura per te»

«Per me? Devo ricordarti che sono per metà un gigante?»

«Ed io sono un dio. Il dio del tuono»

«E credi di poter fare di meglio?»

«Ne sono convinto»

«Fammi sentire il tuono, allora»

Thor rise, mentre lo trascinava di forza sul letto.

«Ti preferivo senza armatura» disse Loki, facendogliela volare via.

Il biondo gli era sopra e lo spogliava con il rischio di strappargli i vestiti di dosso.

«Comunque sì...» sussurrò.

«Sì cosa?»

«Sì, mi sei mancato»

«Ssshh… Taci» sibilò, prima di occupargli la bocca con la sua lingua.

Il dio era sul punto di entrare, quando lo guardò e gli chiese «Sicuro?»

«Sei fuori di senno? Muoviti!» esclamò, in preda alla frustrazione.

Con un colpo di reni entrò, con gemiti di approvazione da parte del compagno.

«Guardami negli occhi» disse «Lo so che ti mette in imbarazzo...»

«Hai fatto male a chiedermi di sposarti, così avrò l’eternità per fartela pagare...»

«Non vedo l’ora» disse beffardo.

Thor si dedicò al collo candido dell’altro, segnandolo di rosso.

«Non sei docile come mi hai fatto credere tutto questo tempo...»

«E a te non dispiace poi tanto farti dominare...»

Poi si avventò sulle labbra scarlatte del bruno, felice come non mai.


************************


Un’oretta dopo i due erano stremati, distesi fianco a fianco.

Loki aveva tanto, tanto da dire. Come ad esempio il fatto che lui era stato il primo ad avergli mai fatto tremare il cuore, ma tacque.

«Spero che non ci abbiano sentiti fino a Midgard...» disse il moro, ridendo.

«Beh, non sono di certo io ad urlare come se fossi in calore»

«È evidente che non ti ascolti, figlio di Odino»

«… Credo che sia meglio rivestirsi ed andare, prima che inizino a preoccuparsi»

Il mezzo gigante si alzò e si rivestì, cercando di non sembrare troppo trafelato «Credo che sappiano cosa vuol dire avere dei momenti intimi»

L’altro rise e lo prese per mano «Andiamo...»

Scesero fino alla sala del trono, con il cuore in gola.

Frigga sorrideva, mentre Odino era visibilmente nervoso.

«Ebbene figlio mio, hai fatto la tua scelta?»

«Sì padre, ho deciso di accettare la proposta di matrimonio»

Un applauso si alzò tra i presenti, Odino compreso.

«Molto bene… Spero tu sia intenzionato a restare qualche giorno a palazzo»

Loki sembrò pensarci, poiché lasciare il regno incustodito era molto pericoloso… Ma d’altronde si fidava del suo popolo.

«Va bene, resterò...»

Thor, in preda ad un impeto di felicità, lo baciò a stampo davanti a tutti.

«Scusate...» disse subito dopo, senza perdere il sorriso.

Non era mai stato più felice in vita sua.



Note dell’autrice: Non so davvero come chiedervi scusa per tutto questo ritardo nell’aggiornare, non ho scuse XD Beh, eccoci qui. Il prossimo sarà l’ultimo capitolo, sperando che questo vi sia piaciuto. Adesso che sono così felici, questa gioia è destinata a durare? Nel prossimo capitolo tutti i dilemmi avranno una risposta, e suppongo che sarà un po’ più lungo degli altri. Adesso che la scuola sta finendo avrò più tempo per scrivere, quindi sono fiduciosa che a giugno questa storia avrà finalmente il suo epilogo (spero, ma conoscendomi nulla è sicuro ahahah).
Grazie per l’attenzione, fatemi sapere cosa ne pensate ♥

   
 
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