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Autore: zero2757    01/06/2015    0 recensioni
Donne, Uomini con i loro problemi e le loro sensazioni.
Tratto dal primo capitolo:"Sono stato tratto in salvo dalla Musica fatta Donna"
[RACCOLTA]
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, sono Micheila e questa è la mia raccolta: "Musica D'Autunno".
Sarò chiara sin da subito, i racconti in questione parlano prettamente di sentimenti e la loro lunghezza è di vario genere. Non so ancora quanti Ciao, sono Micheila e questa è la mia raccolta: "Musica D'Autunno".
Sarò chiara sin da subito, i racconti in questione parlano prettamente di sentimenti e la loro lunghezza è di vario genere. Non so ancora quanti capitoli saranno, ma proprio come ne "I Racconti di Settembre", affronterò varie tematiche! 
Lo so, sono tornata per fare qualcosa di simile all'altra raccolta mi chiedete? No, perché qui sarò tutto legato prettamente alla musica (o almeno ci proverò). Spero vi piaccia anche questa raccolta!
Un bacio!
Michy

 

 

 

Musica D'Autunno
di zero2757





四月は君の嘘 - オレンジ - Acoustic Ver.

 

 

 

  VIII - A Loving Song, A Loving Dad (Un Amore di Canzone, Un Amore di Padre)

Aveva paura, le viscere le si contorcevano e le davano quel senso di vertigine che quasi le piaceva.
La triste melodia alla radio parlava di un amore finito e, anche se malinconico, senza rimpianto alcuno. «Pronta?» le chiese l'uomo pelato e dal pizzetto blu, lei accennò un "sì" con la testa. Lui sorrise, ogni volta era la stessa storia con lei, la sua paura ed i suoi dubbi la facevano andare in iperventilazione e, puntualmente, lui da bravo padre qual'era le sorrideva accomodante. Era difficile essere padre, era successo tutto così in fretta che anche lui -a guardarsi indietro- si chiedeva come avesse fatto a farcela. Gli era capitato a sedici anni, quando la sua ex moglie aveva ancora quattordici anni. Lei rimase incinta per una mancanza d'attenzione, così dopo aver inizialmente deciso di abortire -all'ultimo istante- lei decise di tenere la figlia. Furono giorni oscuri quelli con Louise -la sua ex moglie- perché entrambi inesperti e troppo goffi con qualcosa di così raro e prezioso.
Anche se molti dei suoi amici dicevano che i figli erano qualcosa che si fanno per biologia, lui aveva sempre visto sua figlia come una perla.
Una perla candida e brillante dove le intemperie si potevano abbattere quanto più potevano ma non veniva scalfita.
Lui la vedeva come il suo miracolo.
Un miracolo che non si ripeté, nonotante la sua compagna. Lui amava solo lei, piccola con quegli occhi chiari che sembravano fatti per specchiarcisi. Con i capelli biondo "paglia" -come li chiamava lei- e con quei lineamenti così simili ai suoi ma al tempo stesso dissonanti da entrambe le parti da cui era provenuta.
La canzone procedeva e lui sorrise, con mano esperta coperta dal lattice del guanto posò lo stancil sulle costole della figlia, pochi istanti e poté ammirarne il disegno preparatorio.
Era una piccola scritta accompagnata da un cuore che finiva per trasformarsi in due boccioli di rosa semi aperte.
Con sapienza, Morgan, questo il suo nome, indossò la mascherina e con calma prese possesso della macchinetta andando a incidere la pelle della figlia.
Il cuore pompava frenetico, aveva paura di sbagliare tutto, più di quanto non avesse fatto in molti momenti della sua vita come padre. Crystal, dovette pregarlo per parecchio tempo prima di farlo divenire il suo tatuatore di fiducia e alla fine, come ogni volta, si ritrovava agitato nell'incidere la pelle di sua figlia.
Questo era però speciale, sorrise mentre il tatuaggio prendeva vita, era un omaggio che Crystal gli faceva in quanto padre, amico e famiglia.
Non seppe perché, ma si ritrovò, oltre che ad ascoltare il suo cuore, a seguire la musica dolce che proveniva dalle casse iniziando a canticchiarla. Crystal, vedendo il padre tranquillo si rilassò, iniziando anche lei a cantare per quel che poteva.
Dopo un'ora, il tatuaggio finito, Crystal si specchiò e le lacrime le salirono agli occhi, tempo di rimettere a posto l'attrezzatura usata, che anche Morgan le fu a fianco.
«Ti piace?» gli chiese lui osservando il loro riflesso. Erano diversi, molto, lui pieno di tatuaggi su tutto il corpo, pelato, con un fisico statuario, occhi grigio perla, il pizzetto blu e trentotto anni sulle spalle. Lei piccola, esile ma con delle forme gentili e delicate, il viso tondo gli occhi chiari ed i capelli lunghi e biondi.
Morgan sorrise, sembrava un angelo sceso in terra; la sua perla preziosa.
«E' bellissimo papà, come sempre hai saputo non solo incidermi la pelle, ma hai scritto un pezzo della mia vita...» disse lei, facendo brillare ancora di più i suoi occhi con la forza delle lacrime.
«Cos'è questa facci triste?! Su, che te lo devo disinfettare e coprire, oramai sai come si fa... Ti ho fatto tutti i tuoi tatuaggi!» esclamò lui divertito.

 

Era vero, dai suoi sedici anni Morgan era cambiato tantissimo, aveva fatto tanti di quegli errori che non poteva più neanche contarli. Ma non solo nella sua di vita, anche in quelli della figlia ed ogni volta che si scusava le ripeteva sempre che non era facile il mestiere del genitore. Aveva imposto le sue regole, aveva pianto per il percorso doloroso della figlia -la scoperta della sua malattia lo aveva distrutto- ma sorpendentemente, il loro team non si era mai sfaldato. Era difficile amare e fare del bene ignorando il più delle volte il volere di questa, ma per loro non c'era pericolo.
E mentre con accuratezza le disinfettava il costato, la canzone procedeva rendendo eterne le parole tatuate sulla pelle di Crystal.

 

E' Nato Un Amore, Che Perdura Per Stagioni e Nel Tempo[*]: Il Nostro.

 

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L'angolo Dell'Autrice:

Hello everybody! 
Siamo giunti alla fine di questa piccola raccolta! Chi lo avrebbe mai detto, inizialmente il mio progetto era quello di scriverne almeno una ventina ma poi ho optato per questa scelta.
Questo capitolo è, almeno per me, particolarmente significativo.
Purtroppo la vita di un genitore non è facile da conciliare con quella privata se possiamo dire, ma è anche piena di soddisfazioni (ovviamente se presa in un determinato modo).
Qui si parla di Morgan, tatuatore professionista e di sua figlia Crystal affetta da una grave malattia, non ho messo in risalto la tragicità del momento o gli sbagli, oppure i ricordi perché doveva essere una cosa particolare da scrivere.
Avevo già preso l'argomento padre-figlia molto tempo fa, e lo avevo fatto come citato prima (ossia con i momenti brutti/ricordi etc.) ma in questa ho messo in risalto solo la parte più bella che ci dovrebbe essere tra i due.
E' un momento particolare, perché Morgan, oltre ad essere il padre della ragazza è anche il suo tatuatore di fiducia ( vi lascio le foto di Morgan e Crystal per farvi capire meglio dopo), ha inciso la pelle di sua figlia scrivendole i più bei versi d'amore che un padre possa dire alla figlia più e più volte. 
Scusate l'impaccio, ma non sono pratica di queste cose, quindi cercate di perdonarmi nel descrivere chi o cosa. 
Ma, nonostante la sua imperfezione, credo che questo capitolo sia il mio preferito per questi motivi: Amore e Dedizione.
La dedizione nel dedicarsi a lei di Morgan, porta lo scontento della compagna di lui, ma a lui basta ed avanza la sua bambina, la stessa avuta con Louise (la madre di Crystal).
E... Non so cos'altro dire sinceramente, so di dire e scrivere cose confuse ultimamente... Ma spero con tutto il cuore che sia piaciuta! Con grande affetto per questa raccolta, decreto la sua Fine!
Spero di scriverne presto un'altra! Detto ciò Micheila Passa e chiude!

Un Kiss,
Micheila!



[*] La parte sino all'asterisco l'ho ripresa dalla canzone citata all'inizio della storia.


Morgan
Crystal

 



 

 

 

   
 
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