Film > Disney
Segui la storia  |       
Autore: _Lyss_    01/06/2015    6 recensioni
Immaginate Ariel, Aladdin, Peter Pan, Mulan e tutti gli altri. Fatto? Bene! Adesso rinchiudeteli tutti in un liceo e fateli diventare adolescenti qualsiasi, credete che questa volta riusciranno a vivere una vita "normale"? Certo non ci saranno i cattivi, ma a complicare le cose ci penseranno i primi amori, le crisi adolescenziali e, perchè no, anche i brufoli! Salvare il mondo, in confronto, sarà stato una passeggiata e chissà se riusciranno tutti ad avere il loro lieto fine anche nel mondo reale. Beh... non vi resta che scoprirlo!
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
8. Pensieri
 
Si specchiò un'ultima volta per accertassi che fosse tutto a posto.
Capelli? Perfetti.
Rossetto? Fantastico.
Decollate? ... Diciamo che si fa quel che si può.
Fece un lungo respiro e si avviò, con passi frettolosi, verso la sua vittima.
*cof cof*
Nada.
*COF COF* insistette e ottenne l'attenzione di Naveen.
"Salve?" le sorrise incuriosito e lei rischiò di svenire.
"Ciao, sono ..."
"Charlotte la Bouff" completò lui cogliendola volutamente di sorpresa "Cosa posso fare per te, principessa?"
Lotte ebbe la sensazione che non sarebbe riuscita a completare la conversazione senza un attacco di cuore, ma doveva provarci.
"So che cerchi un cantante e credo di poterti essere utile"
"Non dirmi! Oltre che essere stupenda, sai anche cantare?"
Adulatore. Adulatore maledettamente bravo.
"Vorrei tanto dirti si ... Tanto ... Ma il canto non rientra nelle mie qualità. Tuttavia ho un buon orecchio e un certo talento ereditario per gli affari, così pensavo di farti da talent scout"
"Talent scout?" questa proprio non se l'aspettava.
"Dimmi il tipo di cantate che cerchi e tra una settimana sarà tutto tuo"
Naveen si chiese se la ragazza avesse davvero questo potere, effettivamente ne sembrava convinta ed era pur sempre una la Bouff, tentar non nuoce ... Inoltre sospettava che avrebbe avuto guadagni anche in altri campi.
"Mi sembra una bellissima idea!"
"Davvero?!" esclamò la ragazza quasi incredula.
"Ma..."
"Ma?"
"Credo che saremo costretti a fare degli incontri privati per meglio organizzarci, che ne dici? Sta sera al Chez Remy?
Eccolo. L'attacco era arrivato. Doveva necessariamente essere morta ed essere finita in paradiso, in quale mondo terreno Naveen l'avrebbe invitata al ristorante più esclusivo della città? Questo andava molto, molto al disopra delle sue aspettative!
  "Allora?"
"Omiodiosi! Mille volte si!" ok, forse si era esaltata un po' troppo, ma il ragazzo la trovò adorabile.
"Bene, allora ti passo a prendere alle otto. Ora, con grande dispiacere, ti devo lasciare"
Le sfiorò appena il viso e si allontanò a grandi passi.
Charlotte rimase intontita per diversi secondi ... Poi, resasi conto della situazione, iniziò ad urlare e saltare di gioia. Per evitare di implodere, iniziò a correre cercando Tiana, saltandole letteralmente addosso quando la trovò.
"Tiaaaaaaaa!!!!" esclamò soffocandola in un abbraccio.
"Lotty -*cof cof*- ti voglio bene anch'io, ma -vano tentativo di respirare- ho bisogno d'ossigeno" affermò Tiana con voce strozzata e spinse delicatamente Charlotte per liberarsi.
Una volta riacquista la vitale quantità d'ossigeno nel corpo chiese: "Qual'è la causa di tutto questo entusiasmo?"
"Io. Naveen. Sta sera. Appuntamento!" ed esplose in un'altra ondata di gridolini.
L'amica, però, non mostrò l'entusiasmo sperato. Tiana si limitò a fissarla perplessa battendo un paio di volte le palpebre.
"Ah" fu il meglio che uscì dalle labbra tinte di color lampone.
Lotte le puntò il dito contro, sapeva esattamente cosa stava per dirle e non voleva sentirlo.
"Taci, non ti azzardare a farmi la morale. Passerò una serata fantastica, con un ragazzo fantastico, che tu lo voglia o no"
"Penso soltanto che Naveen non sia il ragazzo con la migliore reputazione" sottolineò con un sorriso di scuse, ma il volto di Charlotte si fece ancora più indispettito.
"Credi che non lo sappia? Ma almeno IO mi divertirò, sai, sono cose che si fanno alla nostra età ... E se non sarà l'uomo della mia vita, pazienza" nella loro totale frivolezza, le parole della bionda colpirono ed affondarono Tiana. Non si divertiva abbastanza, glielo dicevano tutti, era vecchia dentro. Inizialmente replicava con la convinzione che tutto il suo sacrificio avrebbe fruttato nei giorni avvenire, ma adesso non riusciva a non pensare a tutte le cose che si stava perdendo: i pomeriggi shopping e gelato, i film strappalacrime al cinema o quelli horror da vedere sul divano, feste improvvisate e ragazzi. Non aveva mai avuto un ragazzo, non aveva mai baciato un ragazzo e la cosa ... Stava diventando pesante.
Chi sei tu per contestare la felicità altrui? Solo perchè sei una vecchia brontolona, non vuol dire che debbano esserlo anche gli altri. La rimproverò una vocina nella sua testa a cui dovette, suo malgrado, dare ragione.
"Vai e conquista il mondo Lotty!" si arrese.
"Oh, a me basta conquistare lui" rise Charlotte contagiandola.
 
Aurora osservava attenta il passeggio per il cortile, faceva ancora abbastanza caldo per godere delle panchine e dei prati verdi, ignorando del tutto Filippo che, anzi, stava diventando fastidioso con il suo chiacchierare noioso.
"Amore, non mi interessa delle conquiste del tuo amico sfigato, quindi non ti preoccupare di rendermi partecipe" lo interruppe senza troppi preamboli, troppo concentrata sul sorridere civettuolamente ad uno studente con i dread per risultare gentile.
"Grazie mille" sbuffò Filippo seriamente scocciato.
"Per cosa, tesoro?" chiese lei ingenuamente, non aveva notato nemmeno l'aria infastidita del suo innamorato.
"Per l'interrompermi sempre, sbattendotene altamente della mia vita" non fece riferimento al flirtare con gli altri, ne avevano già discusso e lui si era arreso alla vanità radicata nella ragazza, ma non poteva tollerare anche di essere trattato come un oggetto d'arredamento.
"Ma sono io la tua vita" ribatté la ragazza, questa volta ben consapevole della brutta piega che stava prendendo il discorso.
Filippo si alzò di botto, trattenendo a stento un vaffanculo che gli era sorto dal cuore.
"Stavo scherzando" si scusò, più o meno convinta, la ragazza "mi interessa la tua vita, le prestazioni sessuali di Milo ... un po' meno" gli si avvicinò e gli intrecciò le braccia al collo, ma quel giorno Filippo era particolarmente determinato e voltò lo sguardo.
"Se non ti vado bene basta dirlo, anzi, sarò ben felice di farmi da parte" adesso fissava malamente l'ignaro ragazzo dai dread. Questa presa di posizione stava infastidendo Aurora, molto.
"Sei impazzito? Tu sei il mio ragazzo, chiaro? Non provare nemmeno a fare questi discorsi"
"Perché? Quanto piangeresti?" la sfidò.
Voleva la guerra? L'avrebbe ottenuta.
"Piuttosto che preoccuparti di quello che succederebbe a me, hai valutato le conseguenze che subiresti? Ti distruggerei, Filippo, farei di tutto per renderti l'ultimo essere di questo universo ... e ci riuscirei, lo sai" aveva sibillato queste parole con perfidia e, forse, con un pizzico di paura senza però allontanare il suo corpo da quello di lui.
"Senza contare che tu mi ami" aggiunse quasi con dolcezza.
Il ragazzo stava per ribattere, ma fu zittito da un bacio, molto più che appassionato e l'effetto non sarebbe stato molto diverso se avessero iniziato un rapporto sessuale. Tant'è che la ragazza ottenne presto quello che voleva, sentì il cuore di Filippo galoppare a riprova delle sue ultime parole e avvertì chiaramente un altro genere di reazione fisica ... un pò più in basso. A quel punto, solo a quel punto, si staccò dal ragazzo e andò via senza dire niente, lasciandolo con la consapevolezza che, nonostante tutto, l'amava davvero.
 
La chiave fece un po' fatica nella serratura, ma alla fine la porta si spalancò su un monolocale dalla vernice scrostata e il parquet macchiato.
"Tadaaa" esclamò Quasimodo ironico, ma segretamente davvero emozionato. Esmeralda si guardò intorno.
Pochi mobili riempivano lo spazio rendendolo quasi più triste: un angolo cottura, un tavolo di plastica bianca con due sedie di legno pieghevoli, una libreria traballante e un'altrettanto instabile scrivania, sopra una piccola rialzatura, che creava un ambiente a sé, occhieggiava un letto dalla coperta blu, l'unico pezzo accettabile di tutto il mobilio era un divanetto verde.
"Ovviamente è tutta da risistemare, ma è mia" puntualizzò orgoglioso il ragazzo.
"Ci serviranno i rinforzi, ma è fattibile" annuì Ez che subito iniziò a progettare in grande, non facendosi mancare consigli via sms da Megara con tanto di foto.
"Dobbiamo iniziare quanto prima i lavori" affermò sicura "ci servono pennelli, vernice, tappeti ... Dio, tanti tappeti!"
"Calmati tigre, non sono multimilionario" le ricordò Quasi.
"Oh, si trovano cose adorabili anche a poco prezzo, bisogna saper comprare" spiegò occupando il divano. Effettivamente era comodo.
Quasimodo la raggiunse con due birre.
"Ad una nuova avventura!"
"Ad una nuova avventura" brindarono.
Le discussioni su un possibile arredamento durarono ancora un po', per lo più impegnate dall'arringa della ragazza che stava facendo di tutto per convincere l'amico sul fascino delle tende viola e rosse che avevano notato il giorno prima, ma il ragazzo aveva pur sempre una dignità.
"C'è solo un problema, dovrei tornare a casa, quella vecchia, per prendere le ultime cose"
"E quale sarebbe il problema?"
"Frollo mi ha esiliato da quella villetta a vita, sono un ingrato alla fine" l'amaro che aveva in bocca si sentì tutto, in ogni sillaba, specialmente nel nome di quello che era stato suo padre.
"Ci vado io" affermò decisa Esmeralda.
"Non se ne discute!" Quasi non l'avrebbe mai permesso, aveva i brividi al solo pensiero della ragazza da sola con Frollo, era successo una volta ed era bastata.
"Non mi farà del male!"
"Non lo puoi sapere! Ecco perché non dormi da me da mesi, non lo puoi sapere".
Sapeva benissimo quanto Ez fosse testarda e questo lo terrorizzava
"Quasimodo, mi accompagnerà Febo, tranquillo" lo rassicurò.
Effettivamente questo servì a calmarlo, ma gli fece provocare una brutta sensazione che molti avrebbero identificato come gelosia.
Devi ricordarti che è la sua ragazza, non la tua. Sottolineò la sua coscienza, quella che proprio non aveva niente a che fare col cuore, ma che spesso aveva ragione.
Infatti non sono geloso e poi con lei passo del tempo splendido anche senza essere il suo ragazzo, facciamo molte cose divertenti provò ad autoconvincersi.
Si, e immagina quante cose "divertenti" fa con Febo. Scacco matto.
Si alzò e aprì le finestre dai vecchi infissi, trovandosi a pensare che il panorama non era per niente male.
"Quasimodo?"
Tornò alla realtà con un sobbalzo.
"Prometto che farò attenzione" disse Esmeralda senza aver capito i veri pensieri del ragazzo che si limitò ad annuire.
"Ordiniamo due pizze? Ho fame" si ritrovò a dire. Non aveva davvero fame, ma si era reso conto di quanto fosse prezioso il tempo con Esmeralda e di quanto fosse importante prolungarlo il più possibile.
Non è tua, quindi goditela prima che qualcuno venga a reclamare i suoi diritti gli aveva consigliato la coscienza prima di tornare a star zitta. Mangiare la pizza sembrava un buon modo per iniziare.
 
Posò il libro in russo nella gigantesca libreria, proprio vicino a quello in tedesco, preceduto da uno in francese e da un altro in tedesco.
Ognuno aveva i propri hobby, le proprie manie, ma quella di Jasmine era davvero strana: quando era nervosa o annoiata iniziava ad imparare una nuova lingua, in modo da potersi distrarre. Era bilingue di nascita e sicuramente poliglotta, data la facilità con cui andava avanti, ma che una ragazza di diciassette anni parlasse sette lingue non s’era mai sentito.
Inglese, arabo (madrelingua), francese, tedesco, spagnolo, portoghese, italiano e adesso si stava avvicinando al russo. Certo, non era sempre sciolta e con un accento perfetto, ma con un allenamento più intenso si riprendeva alla grande. Più lingue s’imparano, più è facile impararne nuove. Glielo aveva insegnato suo padre, diplomatico di professione, e l’aveva preso sul serio, anche perché voleva seguire le sue orme. Sognava di viaggiare e le risultava necessaria la capacità di farsi capire da tutti.
*miaooo*
Raja miagolò attirando la sua attenzione e i suoi grattini.
“Gattina viziata!” l’appellò con affetto e se la trascinò sul grande letto a baldacchino.
Lì, nella grande stanza lussuosa, per un momento si sentì davvero sola, fuori posto quasi. Meditò di chiamare Ariel per un take-away dell’ultimo secondo, ma conosceva Tritone abbastanza da desistere e si limitò ad accendere la radio (non lo stereo, le piaceva sentire le chiacchiere dei conduttori).  Ritornò sul lettone ripassando mentalmente le ultime nozioni di russo, quando partì una canzone d’amore e si ritrovò ad arrossire, ringraziando che non ci fosse nessuno a vederla. Infatti Jasmine aveva un segreto.
Non di quelli gravi e tremendi, un piccolo dolce segreto che adorava tenersi per se; non ne aveva parlato neanche con le sue amiche, troppo concentrate su Ariel al momento, e poi era una cosa davvero piccola e stupida … e ne era maledettamente gelosa.
Per farla breve lei, Jasmine Badr al-budūr, la rifiuta-pretendenti per eccellenza s’era presa una sbandata e anche bella forte! Dopo l’incontro al caffè aveva tenuto sott’occhio Aladdin, rendendosi conto che lo cercava sempre più spesso con lo sguardo e che sorrideva come una scema quando lo vedeva. Non gli aveva mai rivolto nuovamente la parola, ma il solo scrutarlo da lontano l’aveva fatta cadere in trappola. Aladdin era simpatico, gentile, più timido dei suoi comparozzi, ma probabilmente più intelligente e si, non era cieca, era decisamente carino … ok bello … diciamo pure dannatamente sexy.
Perché non gli si era avvicinata allora? Perché era un’idiota testarda e aveva deciso che non si sarebbe “abbassata a tanto”. Era un’idiota, si. In verità non sapeva nemmeno come comportarsi, aveva avuto tanti, troppi corteggiatori, ma non si era arresa a nessuno e adesso si sentiva una demente.
Inoltre era abbastanza rincitrullita da non rendersi conto che anche il ragazzo stava facendo le stesse cose ed era ugualmente cotto, ma il suo tenersi lontano non era dovuto dalla testardaggine, era semplicemente intimorito. Aveva visto Jasmine agire contro Flynn e Naveen, i conquistatori del mondo, e sapeva bene di che livello fosse … che speranze avrebbe mai avuto lui? Era solo un “normale” ragazzo, che usciva con dei pazzoidi e non poteva permettersi molto oltre un appuntamento al Mc Donald.
Se solo si fossero parlati … ma si sa, la comunicazione scarseggia oggigiorno.
 
Il ristorante, elegantissimo, aveva ancora tanti tavoli vuoti, miracolo giustificato dal giorno feriale. Il ragazzo pensò fosse meglio così, più intimità. Entrò scortando galantemente Charlotte, più bella che mai, e con lei si sedette vicino alla finestra che affacciava s’un roseto.
La ragazza era tutta presa dal sistemarsi al meglio e Naveen colse l’occasione per osservarla. La trovò graziosa con quella buffa piuma rosa tra i capelli e l’abitino Chanel abbinato, inoltre le doveva riconoscere un certo coraggio. Niente male.
Lotty sollevò lo sguardo e si ritrovò gli occhi nocciola di Naveen fissi su di lei. Arrossì.
“Sei carina quando t’imbarazzi” commentò lui distrattamente, ora era concentrato sul menù “Cosa prendi?”
“Oh, non saprei, quello che ti va”
Arrivò il cameriere e Naveen ordinò due piatti del giorno, pesce a quanto sembrava.
Continuò ad osservare Charlotte, a studiarne l’atteggiamento e il carattere, per sapere come meglio comportarsi. Le piacevano i complimenti, chiaramente, era molto decisa e frizzante quando parlavano di determinati argomenti, ma se la coglieva di sorpresa sembrava tornare una bimba ingenua dalle guance arrossate.
Faceva così con tutte le ragazze, si comportava come un cacciatore che analizza la preda, era questa la parte che trovava divertente, ma che a volte lo portava a pensare. Non era come Flynn, sempre spontaneo ed impulsivo, no, lui recitava, si creava una parte ad hoc per la situazione in modo da non sbagliare nemmeno un colpo … quindi, cos’è che le ragazze trovavano di tanto attraente in lui? L’aspetto? I soldi? La finzione? Qualcuno apprezzava davvero Naveen?
Sapeva che sarebbe bastato poco per scoprirlo, semplicemente doveva lasciarsi andare, ma non sapeva cosa sarebbe successo dopo e questo non gli andava bene. Però Charlotte sembrava sincera, magari …
“Cos’e che ti piace di me?” ecco, l’aveva chiesto e la ragazza si trovò di nuovo in difficoltà.
“Beh, wow che domanda curiosa” le sfuggì una risatina imbarazzata.
“Sei un bel ragazzo e sai come si trattano le donne, sei intelligente, elegante … una specie di principe azzurro direi, ecco perché mi piaci”
Naveen valutò con attenzione la risposta ricevuta, era lui il ragazzo descritto? Forse. E forse non era “no”, forse andava bene.
“E a te? Cosa piace di me?” azzardò Lotty, col volto seminascosto dal bicchiere.
“Avrai modo di scoprirlo, inoltre mi hai fatto un grande favore”
La ragazza non capì bene la risposta, ma la cena fu servita e non ebbe modo di ritornarci su. Tutto fu delizioso, non solo il cibo.
Si può tentare pensò Naveen si può tentare.
 

A.A.
Salve a tutti bocconcini alla Nutella *cerca vanamente di imbuonirseli*, sono tornata dall'oltretomba e l'ho fatto con un capitolo più introspettivo del solito (troppo?), in generale ne sono soddisfatta, spero che piaccia anche a voi ... se ho esagerato, però, fatemelo sapere!
Inoltre sto ultimando la shot Ade/Megara, ne sono contentissima e non vedo l'ora di sottoporla al vostro giudizio!!! La scuola è quasi finita, possiamo farcela, spero di non ritardare più così tanto.
Ringrazio davvero di cuore tutti voi membri di questa famiglia che si sta allargando tra recensioni e preferiti, vi adoro, e ringrazio il gruppo di facebook che mi aiuta davvero a migliorarmi. Spero di non deludervi.
Dopo tutto sto pathos, vi mando un bacione.
Alla prossima, 
Lyss 
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Disney / Vai alla pagina dell'autore: _Lyss_