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Autore: Aven90    03/06/2015    1 recensioni
Ricordate Christian Jackson e le sue vicissitudini nel cercare il serial killer delle Pillole? perfetto, questa storia è ambientata tre anni dopo e lo vede ancora una volta al centro della scena! Quando ormai tutto sembrava finito, ecco che si ricomincia a danzare sul filo di un nuovo assassino seriale.
Genere: Commedia, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“E così non ha visto niente e ha solo trovato il corpo della sua amica a terra, vero?” chiese Christian Jackson, per conto del commissario Whiskers, il quale non aveva ancora smesso di togliere quegli occhi languidi dal corpo in reggiseno della ragazza morta. Anthony invece ci riuscì perché fu preso a sberle da Mary, il che fece sussultare di gioia Lucinda, la quale aveva scommesso con Christian sul felice amore fra l’ispettore e l’agente.

Felice, o comunque stabile. Forse. Quarantadue.

“Sì” disse Betsy dopo aver consumato tre pacchi di fazzoletti di marche diverse. E sì, anche quelli di Peppa Pig. Sapete, quelli odorosi che a quel punto profumerebbero di bacon. “Voglio dire… sniff! Era così giovane, così bella e piena di vita!”

“Sì” disse Christian. Poi si rivolse al commissario “Whiskers, credo che la ragazza dica la verità. Ha versato abbastanza lacrime per una vita intera, tanto che stavo per annegare, voiddire (= dunque, perciò, in qualche modo). Non può averla ammazzata lei e poi pentirsi per chiamare la polizia”

Whiskers osservò il corpo di Amanda essere portato via dall’ambulanza. “Non c’è nemmeno bisogno di fare l’autopsia… sei colpi di pistola e accanimento sul cadavere. Nemmeno Anthony saprebbe fare una cosa del genere! Anthony!”

“Dica, capo!” da notare come comunque si dessero del lei.

“Com’è che avresti detto di uccidere?”

“Non me lo ricordo più! Ahahahahaha!” e cominciarono a ridere e darsi i pizzicotti a vicenda. Al che, Christian capì una cosa fondamentale: l’ispettore e il commissario ridevano se sottoposti a forte stress.

In effetti, c’era di che stressarsi, al punto di darsi fuoco e buttarsi dal nono piano di un palazzo: non solo gli omicidi erano diventati due in due giorni, ma il simbolo 24/7 sbucava timido dal muretto che delimitava il marciapiede con la vasta distesa di terra confiscata alla mafia.

La mafia… che c’entrasse qualcosa? La vittima pagava il pizzo regolarmente o era evaditrice? Sei colpi a sangue freddo e tagli profondi… solo la scientifica poteva dire quale cosa era stata fatta prima, anche se Whiskers aveva detto che prima era stata freddata non voleva dire che fosse vero. Whiskers una volta aveva detto di aver visto un’astronave aliena parcheggiare sotto casa sua e ricevere una multa poiché in doppia fila, ma Christian indagando si rese conto che era il primo di aprile e che l’astronave l’aveva fatta lui per il sollazzo di sua figlia.

Per quello le parole del commissario andavano e venivano come il riflusso del mare.

24/7. Due omicidi e lo stesso simbolo. C’era un serial killer pazzo e poteva essere anche lui stesso.

“Ispettore Anthony…” “Non parlo con i monopalla”

Christian sbuffò e guardò da solo nella cartelletta delle indagini. Perfetto: la vittima del giorno prima era morta fra le 17,50 e le 18, quindi restava da capire a che ora fosse morta quella donna.

Forse Christian aveva trovato il significato di 24/7. Ma non ne era ancora molto sicuro, anche perché c’era l’enigma del tipo di arma del delitto da risolvere.

“È strano” disse Brad, una volta tornati in ufficio. “Prima ha sfondato il cranio di quel tipo con una probabile mazza da baseball, adesso ha… freddato, forse, una povera ragazza che stava messaggiando col suo zito”

Al che, arrivò trafelato un tizio alto, dai capelli neri e dal fisico possente. Era agghindato per una Cresima, pensò Christian.

“Unn’è a me zita? Fatimilla virir’!” (= ov’è ubicata la mia fidanzata? Fatemela osservare)  sbatté anche i pugni sul tavolo, quel fesso.

“Calma, calma” disse Whiskers. “Ou, ma co’ ccu sta parrannu? E cu ti fici tràsiri?” (= La prego di contenersi, poiché sta colloquiando con un ufficiale della polizia. Inoltre, non mi spiego qual soggetto l’ha fatta entrare in codeste stanze.)

“Giusto, mi scusi…”

“E che sono, sarto, che mi dice mi scusi?” (= NB: “mi scusi” può essere interpretato come “mi può scucire”, per questo Whiskers si chiede se in realtà lui sia un sarto, il che non lo escluderei a priori

“Comunque” tagliò corto il tizio “mi chiamo Josh Patterson, e sono il figlio di Caleb Patterson, proprietario della Patterson Industries. Sa quella degli orologi… Patterson, no limits!”

“Aaaah, minchia! I soldi ti escono dal culo?” chiese Mary, sfacciata come sempre.

“Esatto, chérie” rispose Josh, facendo con gli occhi un gioco seducente che qualche gallinaccia trovava affascinante. “Mi stavo giustappunto chiedendo la mia compagna dove l’avete messa. È una perdita terribile per me”

Brad e Hilary si scambiarono un’occhiata eloquente: non si sarebbe detto.

Nemmeno Whiskers sembrava avere abboccato, così chiese “Prima di risponderti, vorrei farti io una domanda” mise i piedi sul tavolo e congiunse le dita “Dov’eri ieri sera alle sei del pomeriggio?”

Egli non aveva idea di quando Amanda fosse morta, disse solo il primo orario che gli venne in mente.

“Ero sulla mia barca per passare un fine settimana con… con la morta” disse Josh, sbuffando. Sembrava più dispiaciuto per il weekend perduto che non per l’effettiva scomparsa della tizia.

“C’è qualcuno che può confermarlo o è una delle tue fantasie?” chiese Anthony, dopo aver bevuto un lungo caffè arabico.

“Ma voi lo sapete chi è mio padre?” chiese Josh, squadrando i due capi.

“Sì, quello che fa gli orologi di merda! Caspita, l’accattavu ajer’ e rurò ri Natale a Santo Stiefano!” (= l’ho acquistato giusto ieri, tuttavia è durato pochissimo. Gli eventi narrati si svolgono ad ottobre, lungi dal Natale e da santo Stefano Protomartire, è solo un modo di dire) disse Brad, sboccando e tirando fuori da chissà dove un orologio rotto.

Josh fece spallucce e se ne andò, non prima di avere sentito la solita frase di rendersi sempre reperibile.

“Bah” sospirò Whiskers. “Non so proprio cosa dire. Uh?” squillò il telefono, con la suoneria Sono bravo, sono bravissimo messa a tutto volume.

“Whiskers” disse. Poi Christian lo vide arricciare le labbra e dire solo un “Se vabbé” e chiudere il telefono.

“Signori” proseguì rivolto ai presenti “la vittima è morta dopo aver ricevuto sei colpi di pistola, quindi possiamo dire che sono i tagli da coltello ad essere accanimento di cadavere. Inoltre, la vittima è morta presumibilmente alle diciotto di ieri sera. Pertanto, prenderemo in considerazione l’omicidio di… quello di ieri… come si chiama?”

“Maximilian Tessalonica” suggerì Brad.

“Esatto, lui, e quello di Amanda dal reggiseno nero in pizzo, come seriali. Ergo, c’è un serial killer che si diverte ad ammazzare proprio durante l’orario di uscita e scrivere poi quel messaggio cretino. Ventiquattro barrato sette. Ovvero ventiquattro ore per sette giorni. Chiunque ci sarebbe arrivato”

Jackson ebbe un lampo. Ma certo! allora aveva visto giusto, solo che aveva paura di dirlo!

“Quindi… l’assassino ucciderà per altri cinque giorni?” chiese un’orripilata Hilary.

“Esatto, il che vuol dire che dopo quei cinque giorni scomparirà nel nulla, rendendo poi i caso archiviabile senza soluzione” disse ridendo Whiskers. “Siamo. Nella. Merda. Anthony, passami un’arancina”

Anthony aveva giustappunto comprato le arancine, però per mangiarsele solo loro due e godere dell’invidia altrui.

 “Questo è tutto quello che sapete fare? Mangiare arancine? E i morti? Il caso da risolvere?” protestò Hilary, che essendo nuova non aveva ancora compreso l’andamento delle cose.

“Frovachi tu allova” disse il commissario, masticando energicamente.

Hilary aprì dal suo pc la documentazione sul caso e provò a risolverlo seduta sulla sua sedia girevole rosa a cuoricini.

Non capì assolutamente nulla del linguaggio burocratico e forense con cui era stato scritto tutto e infatti dopo quattro secondi buttò la testa sulla tastiera e si addormentò, mandando per errore trenta malware a trenta diverse aziende.

“Ecco, questo succede a chi crede di sapere tutto, visto?” disse Whiskers, gustando la terza arancina. “Non sappiamo nulla sul criminale. Ha ucciso con la mazza da baseball, ma non sappiamo se è un giocatore dilettante, professionista oppure se l’ha comprata apposta per sbatterla in testa al tizio, poi. L’autopsia” estrasse il referto dal fax “dice che i proiettili appartengono a una Magnum 44, la celebre pistola a sei colpi. Potremmo partire da questa pista”

“Non facciamo che ha scelto questa pistola perché sa che ce ne sono tante in giro?” chiese Brad.

“Silenzio, sciocco” disse Mary, che stava seduta sulle gambe di Anthony.

Jackson non era convinto. Come mai all’assassino non importava lasciare quella pista ovvia? Sapeva che non l’avrebbero mai preso, proprio come pensava Robert?

“Lucinda” chiamò, e lei si scosse dal suo sogno pieno di Christian nudi che ballavano la macarena, come se fosse bello a vedersi. “Quanto dista la via Robin Williams dalla via JRR Tolkien?”

Lucinda fece una veloce ricerca su Google Maps e calcolò “A piedi ci vogliono sedici minuti”

“Brad, prendi nota: fra le due vittime ci sono sedici minuti di cammino” e detto quello cominciò a cercare i negozi dove potevano vendere una Magnum 44.

“Commissario, vorrei andarci io, a interrogare i negozianti” disse Jackson, ma Whiskers sospirò.

“Monopalla, non è che perché sei un agente devi sempre offrirti volontario, poi scocci! Allora! Jackson e Lucinda andranno a interrogare i negozianti di armi, mentre Brad e Hilary, che di solito non fanno niente…”

“Seeee, niente!”

“Silenzio, sto parlando!” e lanciò loro una pallina di carta “dicevo, voi due andrete a consultare l’archivio della polizia per vedere chi HA il porto d’armi”

Così Whiskers, Anthony e Mary rimasero senza fare nulla.

“E noi che facciamo?” disse Mary, la quale sperava di poter avanzare di grado da un momento all’altro. Il fatto era che l’Ispettore Anthony le aveva detto espressamente “verrai promossa quando meno te lo aspetti”, così dal canto suo la donna girava sempre con la pistola d’ordinanza, per poi fregare il posto a loro e comandare come una donna dispotica.

“Noi… beh, noi abbiamo anche un sacco di cose da fare” rispose Whiskers, solo che non aggiunse altro, e si piombò in un silenzio rotto solo dal tic tac dei secondi.

L’Ispettore Anthony sbadigliò. “Bah. Penso che vedrò un attimo questa cosa del baseball”

“Partita?” chiese Mary, scandalizzata.

“No, tesoro” ribatté lui. “Ma dovrà pur esserci qualcuno che sa. Un testimone, un qualcosa, un alieno che passava di là, e dai”

Siccome nessuno di loro sapeva indagare, Christian e Lucinda andarono in qualsiasi negozio di armi, e raccolsero molte informazioni.

“Oh sì, da me è stato acquistato questo fucile che…”

“Quarantaquattro magnum, zio!”

“Ah no, allora no”

Questo fu quello che successe quando si trattò con un negoziante che neanche sapeva cosa fossero le Magnum. Anzi sì, visto che fino a tre mesi prima se ne sbafava a tignité. (= in grande quantità, mi riferisco al gelato)

Così, se fra una pomiciata e l’altra Christian raccoglieva le sue informazioni, Brad e Hilary indagarono sui porti d’armi.

“Ehi, hai visto quel link su facebook che fa troppo ridere? Gente che crede di essere l’ombelico del mondo… ignorando di essere il buco del culo! Ahahahahah! Buco del culo!”

Ecco perché Brad era solo un agente semplice. Ad ogni modo, anche Hilary rise e andò a controllare su facebook (dal computer della polizia) e persero tempo a mipiacciare quelle pagine squallide, e chi se ne frega se c’erano ancora molte persone da controllare.

Anche Christian ebbe parecchie difficoltà.

“Suvvia, uno che chiede se sono state vendute 44 Magnum non può che volerne una…” disse a un certo punto un’altra negoziante, apparentemente ignara di stare parlando con un poliziotto in divisa.

“Seee, ma io ce l’ho una pistola, non vede?” e la fece vedere, la classica Beretta, anche se Lucinda pensava a un’altra pistola.

“Beh, allora sono sicura che ne vuole una di riserva” disse la negoziante.

“Nooo! Ma che parlo, arabo?” Christian sbatté la testa sul bancone, frustrato. In realtà Lucinda si fece avere la lista degli ultimi articoli venduti in quei tre mesi e risolse la questione.

“Sei una maga!” si complimentò il suo compagno.

“Ehehehehehe, ti pare che sono solo sexy?” chiese Lucinda. Era vero: per ogni grande uomo c’era dietro una grande donna. Oppure, come in questo caso, per ogni agente di polizia c’era sempre una donna che faceva le cose.

Così ebbero qualcosa su cui riflettere, una volta tornati in centrale.

“Il cerchio si stringe” disse Whiskers, confrontando i due fogli di carta sulla sua scrivania. “Vero che abbiamo pochissimo tempo, ma adesso, grazie anche all’infaticabile mio lavoro (aveva passato tutto il suo tempo a giocare a freccette) sappiamo che sono state vendute centoquarantacinque Magnum 44 ed esistono a Musgans solo novantacinque porti d’armi. C’è qualcuno che imbroglia, e fra questi c’è sicuramente il nostro serial”

Ridacchiò, Whiskers, ma non era molto più vicino alla soluzione rispetto a prima. 

 

 

 

 

E adesso che accadrà? Lo scopriremo un'altra volta, nel frattempo visualizzate numerosi! 

   
 
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