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Autore: alessandroago_94    03/06/2015    9 recensioni
Questa è una raccolta di poesie molto semplici. Ognuna narra di sentimenti, di luoghi e di situazioni diverse tra loro, insomma, ci sarà un po’ di tutto. Ringrazio già tutti coloro che vorranno entrare e dare un’occhiata a questi miei piccoli scritti.
Genere: Generale, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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1915-2015

1915-2015, PER NON DIMENTICARE

 

 

 

 

Sarajevo era nel caos

la Mano Nera allungava le sue lunghe dita

fin sopra agli arciduchi

spegnendo le loro vite come se fossero state solo candele.

 

E tu, piccola Italia, cosa centrasti in tutto ciò?

Volevi forse Trento e Trieste, oppure un po’ di gloria?

Sei entrata in guerra in ritardo contro i tuoi vicini

con cui un tempo giurasti fratellanza nella Triplice Alleanza.

 

Eri solo una ragazza inesperta e cenciosa

corteggiata dall’Inghilterra e dalle sue promesse

mentre cercavi invano di spidocchiarti

nei cieli di un’Europa al tempo ricca di splendore.

 

Fu così che tantissimi ragazzi giovani, i tuoi stessi figli,

vennero strappati alle loro famiglie come se fossero

alberi pronti a diventare legna da ardere

per essere gettati in un campo che non odorava di vita ma di morte.

 

Il fango delle trincee

avvinghiava i loro pensieri rendendoli folli

e pieni di paura, in fondo erano solo giovani contadini

che neanche sapevano leggere e scrivere.

 

Senza neppure una lingua comune

un intero esercito fu mandato allo sbaraglio

giovani vite che mai tornarono dai loro cari

che li attesero invano.

 

Solo fosse comuni e tombe sconosciute a ricordare

che quegli esseri umani erano venuti al mondo solo per combattere

una guerra non loro,

una guerra tra imperatori e re.

 

Madri e padri di una giovane e fresca nazione

piansero per la prima volta tutti insieme, da nord a sud

per la più grande mattanza di quegli anni

talmente tanto implacabili da aver cancellato ogni razionalità.

 

E cosa fu infine la vittoria

se non una beffa tragica, uno scherzo

basato su un fiume rosso sangue

e su una disfatta memorabile?

 

Nessun senso, nessuna logica

solo un mattatoio

solo il rinnego della vita

solo la fine di ogni speranza.

 

Una, due e tre medaglie furono consegnate all’onore.

Ma quale onore?

Uccidere è forse un onore,

bombardare e distruggere dà forse dignità?

 

Piove incessantemente sulla battigia della società

che oggi tutto dimentica, tutto assorbe e allontana

mentre il passato si riavvicina al futuro a grandi falcate.

Non possiamo dimenticare proprio ora.

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

Ciao a tutti! Lo so, oggi avrei dovuto inserire questa nota all’inizio della poesia, ma ho preferito poi lasciarla in fondo al testo, in modo da non prepararvi e da lasciarvi leggere il componimento senza pregiudizi. So anche che ho avrete capito già dal titolo di cosa parlava, e magari alcuni di voi si saranno annoiati leggendola. Spero che non sia stato così, e che vi sia piaciuta J

Questo è un piccolo componimento, quasi un tributo, che ho scritto per ricordare il centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale e per l’entrata nel conflitto dell’Italia, che come tutti ben saprete, attese fino al 1915 prima di prendere una sua parte, visto che inizialmente si dichiarò neutrale.

So anche che questa è una raccolta di drabbles, e che questa poesia non lo è, e chiedo scusa, però l’ho inserita per una buona causa, diciamo così. Ci tenevo ad onorare questa tragica ricorrenza perché per me è importante non dimenticare tutte le vite stroncate da questa follia.

Infine, spero che la poesia vi sia piaciuta, non è il massimo ma è quello che mi è venuto. Penso che uno che scrive poesie debba anche far passare qualche messaggio ai lettori, e spero di esserci riuscito. Peace and Love for ever a tutti voi, accompagnato da un grande e caloroso abbraccio J a presto J

 

   
 
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