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Autore: Super_Steve the Hedgehog    06/06/2015    0 recensioni
Una guerra infuria nell'universo: vari pianeti si stanno ribellando al sistema. Le Galassie Unite ignorano il problema, ma quando una battaglia scoppia a Metropolis i Governatori delle varie galassie decidono di intervenire. Intanto Ratchet e Angela Cross indagano sui Lombax e sul loro collegamento con la rivolta, i due scopriranno non solo che esistono altri Lombax nell'universo, ma anche che devono essere addestrati per ricostruire l' ordine dei Cavalieri Lombax.
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clank, Nuovo personaggio, Ratchet, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Metropolis, Kerwan
 
Sasha
 
Ero seduta alla mia scrivania intenta a temperare tutte le matite. Passavo così le mie giornate da sindaco di Metropolis, immersa in nella noia. Niente tirannoidi estremisti vogliosi di sangue, niente attacchi da parte di scienziati malvagi con manie di grandezza e niente invasioni di alieni penta-dimensionali armati fino ai denti. Per quanto potessero sembrare cose orribili, avrei pagato pur di vivere un’avventura, combattere una battaglia o anche solo poter andare in giro per la città senza scorta. Ovviamente era impossibile, ero il sindaco di Metropolis dopo tutto e le giornate si ripetevano sempre calme e noiose.
-Signor sindaco!- tuonò una voce dall’ interfono – La scorta l’ aspetta nel parcheggio.
-Hm... Oh, scusa Elyos. Arrivo subito.- come potevo essermene dimenticata, avrei dovuto dare delle stupide medaglie senza alcun valore a Ratchet e Clank. Come se mi andasse. Non vedeva Ratchet da anni e non volevo vederlo, era dai tempi di Dreadzone che non si faceva sentire, dopo qualche anno si era fatto rivedere per la faccenda di Artemis Zogg, ma poi niente, scomparso di nuovo. E oggi pretendeva pure che gli dessi una medaglia.  
Avevo voglia di insultarlo pesantemente sul palco, ma non avrei fatto bella figura davanti ai miei elettori. Al massimo avrei potuto fargli un bel discorsetto dopo la premiazione.
Mi lavai, infilai gli abiti da cerimonia, diamine se odiavo quegli abiti, e mi uscì dall’ufficio. Salutai Anja, la mia segretaria, e l’Idraulico intento a riparare chissà quale gabinetto di chissà quale bagno. Passai davanti Eloys, il portiere ed entrai nel garage.
Avevo a disposizione una macchina per ogni giorno della settimana Daimoniana, e loro hanno settimane lunghe sedici giorni, ma la mia scorta sapeva che la mia preferita era la DeRilgar 500 di mio padre, era un semplice minivan, ma mi ricordava casa mia su Cazar.
 Entrai in macchina e vi trovai la mia scorta: un Rilgarien, due Kerwaniani e un altro Cazar, mancava Hermit, un Cartesian, sapevo fosse a casa dalla madre, su Torren IV.
 
La Piazza principale era piena di gente, Kerwaniani, Cartesian, Rilgarien, Cazar, Terachnoidi, Vullard, Fongoid e anche qualche Tirannoide. Non siuscivo a capire perché tante persone fossero entusiaste di ciò che hanno fatto quei due, capisco che siano degli eroi che hanno salvato tre galassie più e più volte, ma se avessero conosciuto Ratchet  come lo conoscevo io avrebbero saputo che persona di merda fosse.
I due mi aspettavano sul palco impazienti, evidentemente ero in ritardo, ma non mi importava. Cosa gli avrebbe fatto aspettare un po’ di più?
-Hm...hm.- mi schiarì la voce- Salve a tutti...- feci uno di quegli stupidi discorsi del tipo “quanto sono bravi e belli e bla bla bla...” come se ci credessi.  
Gli consegnai le medaglie e scesero dal palco. Dovevo solo fare qualche discorso sulla crisi che la nostra galassia stava attraversando prima di andare. La gente voleva sentire qualcosa di rassicurante dal rappresentante del consiglio:- Come ben saprete la nostra Federazione sta attraversando un brutto momento: i sistemi stellari Separatisti si stanno radunando a Snivelak, ma non dobbiamo preoccuparci, il Consiglio ha tutto sotto controllo.- mi dispiaceva mentire ai cittadini, il Consiglio se ne era totalmente sbattuto, credo che volessero affidare il problema a Ratchet e Clank, come sempre. - Bogon sta venendo setacciata per distruggere le cellule terroristiche, così come ogni altro sistema ribelle in tutte le galassie. La crisi sta venendo domata con sapienza e attenzione. Non c’è niente di cui preoccuparsi.
 Feci i dovuti convenevoli e mi diressi verso il palazzo presidenziale, non prima di aver mandato a chiamare Ratchet: volevo dirgli quattro paroline.
 
Ratchet
 
Clank mi stava dando i risultati dell’ ultima corsa di Hoverbike quando un Cazar dal pelo grigio con una cicatrice sul viso mi chiamò –Il Sindaco vuole parlarle.
-Ehm...- rimasi stizzito per un po’- Oh, sì. Il Sindaco. Le dica che sto arrivando.- cosa voleva Sasha? Sembrava così assente durante la cerimonia, quasi rassegnata.
Infilai gli Hoverscarponi e volai in giro per la città fino ad arrivare al palazzo. Durante la strada pensai a quel Cazar, ero sicuro di averlo già visto. Forse avevamo combattuto insieme, ma ne dubitavo. Possibile fosse quel presentatore di “Come perdere i pantaloni in pubblico, ma non la dignità”?
Sasha mi accolse bruscamente, mi fece sedere su una poltrona eccessivamente comoda e mi diede del tè, strano comportamento. Non mi aspettavo baci e abbracci, ma almeno un po’ più di calore. Dopo tutto erano anni che non ci vedevamo.
-Bene Ratche, – aveva un tono di voce freddo e duro, come di un rimprovero– è un po’ che non ci sentiamo. Allora, come va la vita? Ho saputo che hai liberato Polaris da un esercito di creature dimensionali di recente. Hai fatto altro?  Catturato qualche pazzo criminale? Ripristinato il continuum spazio-temporale? Abbandonato qualche ragazza in giro per l’ universo?
 – Non ho la più pallida idea di cosa tu stia dicendo.
-Quante altre ragazze hanno fatto la mia fine solo perché volevi andare in un’ altra galassia in cerca di avventure?- il suo tono passò dall’ accusatorio all’ incazzato nero.- Non credi che abbia sofferto quando te ne sei andato? Eri stato rapito da Tachyon, ero preoccupatissima. Poi sei tornato fresco come una rosa con Talwyn e non avevi occhi che per lei.- continuò così per dieci minuti, ma ormai non l’ascoltavo nemmeno più. Stavo riflettendo sulle sue parole: non l’ avevo mai vista da questo punto di vista. Ero io il cattivo stavolta, non avevo distrutto pianeti o galassie, avevo distrutto una persona, anzi due, c’era anche Angela, ma lei era scomparsa del tutto.
Sasha era distrutta. Continuava ad accusarmi, la sua voce era incrinata dal pianto, ma era troppo orgogliosa per piangere. Smise di parlare e mi guardò. Si aspettava una risposta, voleva sentire le mie scuse. All’improvviso il rumore di un fucile a flusso ruppe quel teso silenzio, mi lanciai su Sasha mentre il proiettile mi sfiorava l’ orecchio, un cecchino.
 
Clank
 
E fu così che iniziò il casino, il rumore di uno sparo amplificato da un eruttore sonico riecheggiò nella piazza del Palazzo e dal nulla apparvero soldati armati fino ai denti.
Attaccavano chiunque. Quando vidi un Argoniano avvicinarsi a me con fare minaccioso provai a lanciare una cronobamba, ma qualcuno mi colpì il braccio con una mazza prima che potessi farlo. Nella sparatoria riuscì ad avvistare Ratchet e Sasha uscire dal Palazzo Presidenziale insieme ad un Cazar grigio.
Io, però, non potevo unirmi a loro, ero bloccato a terra, calpestato e preso a calci da persone in fuga. Cercai di attivare la mia antenna e chiamare qualche microbot, ma nessuno rispose alla mia chiamata.
Intanto riuscì a capire chi ci stava attaccando: truppe separatiste. Erano mescolati tra la folla e aspettavano solo il momento in cui un cecchino, nascosto tra le guglie dei tetti, avesse sparato al Sindaco. Lo sparo sarebbe stato amplificato da un eruttore sonico e sarebbe stato il segnale stabilito per  cominciare a distruggere tutto, prima disordinatamente, poi sempre più ordinati e organizzati.
Mentre ragionavo sul loro possibile obbiettivo un plotone mi passò accanto, era capitanato dal Cazar grigio che aveva accompagnato Ratchet e Sasha. –Ehi, voi!- urlai- Aiuto!
-Signor Clank! Se ne vada subito, è pericoloso qui.- mi ordinò il Cazar.
-Sarei leggermente impedito da una forza maggiore.- gli feci notare che avevo il braccio e le gambe rotte.
-Ragazzi, raggiungete il Palazzo Presidenziale, ho un piano. Io porterò il signor Clank al sicuro, vi raggiungo il prima possibile.- il Cazar mi prese in braccio e si incamminò per le strade.- Il mio nome è Ben Torras, Capitano del Plotone Y. Piacere di conoscerla.
Devo ammettere che sapeva sparare, molte volte ci trovammo attaccati dai nemici, ma lui riusciva sempre a uscirne integro, più o meno: mentre passavamo per la sopraelevata A4 una pallottola gli perforò l’ orecchio, urlò di dolore, il sangue gli scorreva sul viso. –Signore, penso che dovremmo fermarci.
-Non c’è bisogno. Devo portarla al sicuro, non sarà certo una pallottola a fermarmi.
-Almeno gli spalmi sopra del Nanogel.- insistetti, lui annuì e, raggiunto un posto sicuro si spalmò il gel pieno di nanobot sull’ orecchio.-Bene, questo dovrebbe fermare l’ emorragia. Ora posso portarla in salvo?- riprese il cammino e in poco tempo raggiungemmo la stazione di Radio Kerwan, quello che immaginai fosse il luogo sicuro.
 
Ratchet
 
Dopo Clank arrivarono moltissimi civili, ma fuori dalla stazione la battaglia continuava. Torras si stava accertando dei feriti, ma credo che il suo vero obbiettivo fosse recuperare un mezzo.
-Se le interessa un mezzo, nel mio vecchio appartamento dovrebbe esserci il mio vecchio caccia.- non lo usavo da anni e avrei potuto usare l’ Aphelion.- La situazione non è delle migliori là fuori, magari se intervenissi...
Torras mi interruppe –Non voglio che civili disarmati partecipino alla battaglia.
-Non sono disarmato, ho la mia onnichiave.- estrassi l’arma di Azimuth, mi faceva ancora uno strano effetto tenerla in mano. Mi ricordava il Generale e la mia occasione di trovare i lombax.
-Quella in una vera guerra è inutile! Non siamo a Dreadzone!- quel tipo non mi piaceva per niente, mi trattava come se fossi un bambino troppo cresciuto. Avevo combattuto innumerevoli battaglie eppure i soldati continuavano a chiamarmi “Quello di Dreadzone” e a non considerandomi uno di loro. –Ora se non vi dispiace prendo in prestito la vostra nave e vado a spaccare qualche culo. - Era troppo sicuro di se, il piano non era nemmeno sensato, posto che aveva scelto per appostarsi era troppo esposto ai colpi nemici, ma chi sono io per giudicare, sono io quello che attaccava interi eserciti da solo.
Così il Cazar si allontanò, nella stanza rimanemmo solo io, Clank e qualche civile. Sasha sembrava scomparsa dopo il nostro salvataggio da parte di Torras. Un silenzio innaturale avvolgeva la stanza, totalmente contrapposto al disordine che regnava per le strade. –Penso che dovremmo andarcene di qui Ratchet, Talwyn sarà preoccupata.- Clank interruppe il silenzio. Appoggiai la sua scelta e ci dirigemmo verso l’ Aphelion, se non potevo combattere era meglio avvertire le altre galassie.
L’ Aphelion era parcheggiato in uno spazioporto poco lontano da Radio Kerwan, eravamo quasi arrivati davanti allo spazioporto quando un’ esplosione scoppiò sulla cima del Palazzo Presidenziale, Clank sobbalzò, doveva essere successo qualcosa al Plotone Y. I detriti mi sferzavano il viso mentre una coltre di polvere rendeva impossibile vedere a un palmo dal naso. In mezzo ai detriti riuscimmo a trovare l’ Aphelion, non sembrava  avesse danni molto gravi, il vetro era danneggiato ma per il resto c’ erano solo graffi. Saltammo a bordo, accendemmo i comandi e decollammo.
 
Orbita di Kerwan, Settore Wert
 
Il pianeta non era circondato da navi, non capivo da dove fossero arrivati i separatisti. Mentre mi allontanavo dal settore pensavo “è la prima volta che fuggo da un pianeta in pericolo”, mi sentivo in colpa.
-Senti Clank, forse dovremmo tornare.
-Sei sicuro che potremmo fare qualcosa con solo un onnichiave?
-Azimuth con questa onnichiave distruggeva eserciti di argoniani. La nostra non è una scusa, se possiamo aiutare qualcuno, perché non farlo? Sto invertendo la rotta.-  stavamo per rientrare nella troposfera quando un raggio laser ci sfiorò.- Hanno attivato il sistema di difesa planetario. – era impossibile avvicinarsi al pianeta, ogni nave alleata veniva respinta dal protocollo di difesa. – Nessun problema, possiamo eluderlo.- esclamai. Evitai un missile, schivai dei laser e attivai il turbo. Scattò la spia del radar, ci avevano agganciato. Una alleata distrusse il missile prima che potesse colpirci, ma venne colpita da un laser. Così come tantissime altre navi di pattuglia sull’orbita. Non potevamo attraversare quell’inferno di laser ed esplosioni. Fummo costretti a fuggire lasciandoci il pianeta alle spalle.

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Ed ecco la seconda stesura del primo capitolo, come promesso. Per i nuovi arrivati, questa è la prima storia di una serie compsta da tre capitoli, per ora. La serie avrà anche vari spin-off. Ogni storia sarà ispirata a film o a eventi sorici, questa ad esempio sarà ispirata a Star Wars.
Ringrazio ancora Iryael per l'aiuto che mi ha dato con la correzione.
Vi invito a recensire, ogni tipo di critica costruttiva è ben accetta.
Dall'angolo dell'autore è tutto.
Qui Super_Steve the Hedgehog, chiudo. 
  
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