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Autore: Read_This_Cookie_Dude    09/06/2015    3 recensioni
Erin Fitzgerald è un ragazzo molto pigro e svogliato nel fare qualsiasi cosa, per questo il padre lo costringe a cercare un lavoro estivo. E lo trova! Al nuovissimo e rimodernato Freddy Fazbear's Pizza, come guardia notturna! I sorridenti humanized animatronic, l'atmosfera gioviale, la pizza... il paradiso per Erin. Finché non scopre che la pizzeria nasconde un terribile segreto di cui il caro proprietario non gli aveva parlato (hehe... furbacchione...). Con un pizzico di comicità e thriller, dietro uno sfondo un po' demenziale, Erin racconta le sue spaventose cinque notti da Freddy. [TEMPORANEAMENTE SOSPESA/INCOMPLETA]
Genere: Comico, Demenziale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3
AIUTO!
 
Ore 10.00 AM Quando sono tornato a casa, piombando in cucina come una furia,  mia madre era già a preparare la colazione per papà e la piccola Izzie, e non appena mi ha visto le è scivolata la tazzina del caffè dalle mani, che ha rovinato a terra, frantumandosi. – Santo cielo, Erin! – ha esclamato sconvolta. – Sei pallido come un cadavere e hai una faccia! Si può sapere che ti è successo? –
Non le ho risposto perché mi stavo piegando in due per il fiatone e avevo le vertigini. Lei ha voluto a tutti i costi misurarmi la febbre, mettermi in testa un sacchetto di ghiaccio e prepararmi un’abbondante e grassa colazione, nonostante i miei tentativi di dirle che non avevo assolutamente fame e che volevo solo andare a letto. Quindi ho lasciato a metà la torretta di pancake anti calo di glucosio e ho bevuto solo un bicchiere d’acqua, sono salito in camera, sprofondato nel letto e ho dormito quattro ore. Ho sognato anche, ma durante i miei sogni, fatti di alette di pollo piccanti, concerti dei Linking Park e giornate in spiaggia, si infiltravano spesso spezzoni della notte passata, con il Bastardo di Las Vegas che entrava nel mio ufficio e allungava la sua sporca mano metallica non invitata sul bavero della camicia. Risultato: sono ancora più stanco di prima. Evviva…
Ancora non riesco a togliermi dalla mente quel sorriso visto attraverso la telecamera. Da incubo.
In effetti, forse è solo stato… No. Impossibile. Voglio dire, so distinguere un sogno dalla realtà, e poi, che cliché! In quanti film avrò sentito questa battuta?
Comunque il fatto è questo: lavoro in una pizzeria spettrale con all’interno degli animatronics assassini. Ma per il resto va tutto bene, eh! Sì, sì…
 
Ore 11.00 AM Il cellulare emette una vibrazione e noto che mi è arrivato un messaggio su Watsapp. È di Harvey, scritto sul gruppo.
 
Harvey
Oi Eri! :-) Come è andata la
prima notte di lavoro? Rispondi che
voglio sapere!
 
… E adesso? Non posso scrivergli “eh, sai com’è… a parte un ragazzo, barra coniglio, barra chitarrista assassino è andata abbastanza bene”, e non me la sento neanche di dirgli che è andato tutto alla grande e che ho mangiato patatine e ascoltato gli AC/DC tutta la notte.
Un altro messaggio, questa volta da parte di Lolita:
 
No! >o< Ce lo deve dire a quattr’occhi
davanti ad una bibita gelata! Tu e questi
cacchio di messaggi!
 
Harvey adora il suo cellulare come un dio sceso in terra e sta sempre su Watsapp, Ask., Facebook, invece Lolita è molto all’antica: non le piace mandare messaggi, preferisce incontrare la gente e parlare faccia a faccia piuttosto che da dietro uno schermo. Non ha tutti i torti, ma in questo momento preferirei mascherare la verità dietro mille pixel e faccine sorridenti. Non mi va di vederli.
 
Harvey
Okay. Erin, ci incontriamo a casa tua?
 
Lolita
Tra cinque minuti e preparami un bicchiere
di latte e menta.
 
Harvey
E poi dici a me! Un panino al burro d’arachidi
e sono in paradiso!
 
Lolita
-.- vabbè, facciamo direttamente un brunch
da Eri, no?
 
Harvey
Mica sarebbe una cattiva idea! *.*
 
Lolita
Vero? :D
 
Dicevo, non vorrei vederli, ma conoscendoli sono sicuro che si autoinviteranno, rimarranno per un brunch a base di latte alla menta e panini al burro d’arachidi e mi faranno due palle così coi loro battibecchi inutili su quanto possa essere salutare o meno mettere anche la nutella col burro, ho ragione? Ma che genio!
Rispondo:
 
Va bene, ma voi portate
la nutella
 
Ore 11.45 AM Lola e Harvey sono arrivati con la merce mezz’ora fa, Harvey ha portato la nutella, mentre Lolita, dopo averle chiesto la “parola d’ordine” prima di farla entrare e facendomi rimproverare da lei per la mia infantilità, ha infilato tutte le albicocche una per volta nella buca delle lettere prima che le aprissi, con il risultato che ora ci ritroviamo a mangiare frutta ammaccata.
- La parola d’ordine è Nicholas Flamel! – l’ho ammonita appena è sgattaiolata all’interno e questa, di tutta risposta, ha scosso la testa, facendo ricadere tutti i riccioli biondi davanti agli occhi.Avevo già preparato latte e menta in quantità e i panini carichi di burro d’arachidi che il mio nerd ha poi finito di riempire con un doppio strato di nutella, mentre la soldatessa lo guardava disgustata.
- Come fai ha mangiare tutta quella roba?? – gli aveva chiesto, stando bene attenta a proteggersi i pantaloni con stampa cachemire che erano a rischio di bombardamento di molliche e condimenti.
- Con la bocca. – aveva risposto Harvey. O buon Dio…Ora che siamo belli satolli e ci siamo fatti qualche risata, è il momento della resa dei conti, ma in fondo spero che si siano dimenticati…
- Allora, Eri, come è andato ‘sto lavoro? – chiede secco Harvey.Okay, come non detto (alzo bandiera bianca).
Non sono bravo a mentire quindi scarto da subito l’idea di dire che è andato tutto bene. Urlare loro in faccia che quel posto è infestato dai fantasmi e dagli spiriti sarebbe l’equivalente di firmare un contratto di vitto e alloggio a vita per il manicomio, ma anche dirglielo con calma stile Dr. House, con un bastone su cui reggermi e una mano in tasca: “Quel posto è infestato” e uscire di scena con uno sguardo da “Fuck, yeah” non sarebbe il massimo… ammetto di essermi lasciato andare con l’immaginazione. Tornando a noi, anche se raccontassi loro tutta la notte da mezzanotte alle sei, non mi crederebbero. Non trovo soluzione!
- Erin, sveglia! – sento uno schiocco avanti a me e mi risveglio dall’incantamento.
- Che è…? –
- Ti sei imbambolato cinque minuti fa! – esclama Lolita. – Che succede? –Dico la prima cosa che mi viene in mente: - Forse non mi va di parlarne. –
- E invece ora ce ne parli! Non abbiamo aspettato tutta la notte insonni per farci dire questo! – ribatte Harvey.Lolita gli lancia un’occhiataccia. – Secchione, piantala! – abbaia. – Eri, se dici così mi fai preoccupare! Di solito bisogna picchiarti con un piede di porco per farti stare zitto, e ora scappi fuori che non vuoi parlare?! – aggiunge.
Harvey sghignazza. – Hehe! Piede di porco… -
Lola gli tira addosso la confezione di pane prendendolo in piena faccia, senza distogliere lo sguardo da me. - Eri...? –
Basta! Io vuoto il sacco!
- Mi promettete di non ridere? –I due annuiscono. – Perché mai dovremmo ridere? – chiede Harvey.
Sospiro e comincio a raccontare.
 
Ore 12.00 PM Non ho tralasciato nemmeno un dettaglio. Adesso Lolita e Harvey mi guardano con gli occhi sgranati, sicuramente non sapendo cosa pensare di me.
Restiamo in silenzio per un tempo che mi sembra infinito, poi è Lolita a rompere il silenzio: - Erin, non puoi essere serio. – dice senza trattenere un ghigno canzonatorio.
Ecco, lo sapevo!
- Amico, non sapevo sapessi inventare storie così belle! – dice Harvey puramente stupito.
- Non sono storie, lo giuro. – cerco di convincerli, con un tono di voce patetico. – Non voglio tornarci in quel posto di merda! –Harvey e Lolita non la piantano di ridacchiare.
- Oh, dateci un taglio! –esclamo.
- Hehe! Scusa, Erin, ma la tua faccia in questo momento è stracomica! –Che palle!
- Okay, a parte scherzi, - dice Lolita. – anche se non ci avessi raccontato una balla pazzesca, sicuramente non eri lucido e la stanchezza ti ha giocato brutti scherzi. –
- Umph! Non ho immaginato nulla: quei cosi si muovono. –
- Ho un’idea! Stanotte ti faremo compagnia durante il tuo turno! – propone Harvey.Lolita sgrana gli occhi. So già a cosa sta pensando: a Freddy, l’orso abbraccia tutti. E la mia ipotesi viene affermata dalla seguente esclamazione della bionda militare: – Peccato! Perché credo sia improbabile che Mike ci dia il permesso di restare. –
- Allora questo pomeriggio andiamo alla pizzeria e glielo chiediamo. –Lolita sprofonda nella sedia, atterrita.
Sono fortunato: ho due amici che mi organizzano la giornata senza nemmeno consultarmi.
- Perché sei troppo pigro! – rispondono in stereo quando glielo faccio notare. 

Ore 2.00 PM Provo a contattare Mike chiamandolo al Freddy’s, ma dopo un’eternità che il telefono squilla mi risponde un tizio dalla voce roca (e noto anche un leggero accento italiano, tesovo?). – Freddy Fatzbear’s Pizzeria. Vuole ordinare?-
- Salve, aehmm… no, no! Non voglio ordinare… sono Erin Fitzgerald, la nuova guardia notturna. Devo parlare con Mike Goodman, è lì? –
- Coso, sono rilegato in cucina, come credi che io possa vedere il capo da queste parti?? E poi sto lavorando, non venire a disturbare gente che lavora per delle cacchiate, coso. – risponde aspro l’italiano. Coso? A me?? Ma a’ soreta!Sono sul punto di mandarlo a quel paese, ma riesco a trattenermi, gli chiedo gentilmente scusa per il disturbo e riattacco.
- Chi ti ha risposto? – mi chiede Harvey.Ho già detto che dopo il sostanzioso brunch i miei due amici si sono invitati anche a pranzo e hanno preteso di stare con me tutto il pomeriggio? No? Ebbene, è stato proprio così!
- Uno stronzo. – rispondo io. – Mi sa che dovremmo fargli una sorpresa. –Lolita sbuffa. – Possibile che non gli hai chiesto il numero di telefono così da contattarlo più facilmente?! –
Mi allungo sul divano, avvicinandomi a lei finché i nostri nasi non si toccano, i suoi occhi sgranati, e le sussurro: – Non farmi giocare la carta “ho-dimenticato-di-fare-benzina-e-sono-rimasta-a-secco-sulla-statale”-
Subito la mia amica diventa rossa e si innervosisce. – Piantala! – con uno schiaffo mi butta a terra.
Bah! Oramai ne ho ricevuti talmente tanti che non sento più nulla da questa guancia… e dal didietro (un bel dieci e lode in “calci in culo” per Miss Hudson!).
- Quindi, ripeti un po’, Bonnie il Bastardo di Las Vegas ha fatto irruzione nel tuo ufficio e stava per ucciderti?? – chiede Harvey, pulendosi gli occhiali con la maglietta.
- Sì-ì… È la millesima volta che me lo fai dire. –
- Ma perché lo chiami “Bastardo di Las Vegas”??- chiede Lolita.Faccio finta di pensarci un po’ su e poi dico: - Perché è un vero bastardo e mi ricorda i camerieri dei locali Playboy di Las Vegas. –
Lolita sorride malefica: - E tu come fai a sapere come sono i camerieri dei locali Playboy? –
Dopo questo la mia reazione è stata: sollevo il dito indice ammonitore, prendo fiato per parlare, ma poi capisco che Lola mi ha chiuso alla grande e preferisco ficcarmi in bocca un’albicocca intera.  
 
Ore 4.00 PM Siamo al Freddy’s, in cerca di Mike. Be’, in realtà stiamo vagando senza metà. Fa caldo anche qui dentro e i vapori delle pizze fumanti appena sfornate che escono dalla cucina non aiutano di certo! Sono sudato fradicio, e comincio ad emanare un odore anche abbastanza sgradevole.
Anche oggi i clienti abbondano: bambini strepitanti, accompagnati dai genitori notevolmente esausti e un po’ nervosi, entrano ed escono dalle sale che preferiscono. Lo Show Stage sembra il più popolare, ma io non ho intenzione di rientrarci, non dopo la notte scorsa!
Piuttosto faccio una capatina ai Coves.
- No, e dai! – si lamenta Harvey mentre lo trascino lontano dallo Show Stage. – Sei tu quello che si è messo paura stanotte! Non io! Voglio vedere Bonnie che suona la chitarra! –Lolita lo afferra per le gambe e ora lo teniamo sospeso come un cadavere da gettare in mare. – No! Tu vuoi vedere quell’animatronic mezza donna, mezzo pollo. – sibila Lolita, puramente imbarazzata dalle sue scenate. – Ma ti riporto alla realtà: neanche un sasso vorrebbe uscire con te, figurati un robot! –
Quindi, con almeno sessanta chili al trasporto, raggiungo il Kids Cove.
La scena è più o meno quella che mi aspettavo: Mangle è in piedi al centro della sala e i bambini le stanno addosso, tirandola per le braccia e stringendosi sulle sue gambe. Lei si tiene in equilibrio a malapena. Uno dei piccoli si arrampica sulla schiena dell’animatronic, quasi facendola rovinare a terra, e sale sulle sue spalle stringendo le orecchie da volpe meccaniche bianche e rosa per non cadere.
Per un momento, ma forse è solo la mia impressione, il sorriso onnipresente dell’animatronic si trasforma in una smorfia. Muove appena, appena le labbra, senza che un suono esca dalla sua bocca, componendo col labiale la parola “dolore”. Poi l’espressione gioviale ritorna e dice con voce metallica: - Attenti con le braccia, bambini: sono un po’ fragile! -
- Poverina! – commenta Harvey a testa in giù. – Non vorrei essere al suo posto. Deve essere terribile, non trovate? –
Lolita scrolla le spalle: - E’ programmata per questo. Non capisco come faccia a farti pena. –
- Okay, ma ora mi lasciate giù? È imbarazzante! –Io e Lola ci scambiamo uno sguardo intuitivo, annuiamo e lasciamo cadere Harvey a terra con un tonfo sordo.
- Il mio cu…~! – prima che Harvey possa finire la frase, un uomo in divisa, la stessa che ho indossato la notte scorsa, gli arriva dietro e gli chiude la bocca.
- Scusa, ragazzo, - dice, accennando ad un sorriso imbarazzato. – ma ti ricordo che sei in presenza di decine di bambini. Parlare in modo così volgare sarebbe inadeguato, no? –Harvey lo guarda un po’ perplesso e, una volta libero, si scusa con l’uomo.  - Mi chiamo Scott, - si presenta quest’ultimo. Dopodiché si rivolge a me. – Tu sei… - schiocca le dita tentando di azzeccare il mio nome. – Helen… Eren… -
Helen??
- Erin. – Lo correggo io porgendogli la mano. – Erin Fitzgerald. –
- Ah! Sì, scusa. – mi stringe la mano. – Sei la nuova guardia notturna, giusto? Ti ho notato ieri, quando parlavi con Mike. – incrocia le braccia intorno al petto e continua: - Mi sorprende vedere dipendenti così giovani. Guardia notturna, poi… Finora nessuno si era presentato per quel posto e Mike stava per cederlo a me. – mi guarda come per dire: “mi hai salvato la vita!”. Non è per caso che lui sa??Prima che io possa fargli qualche domanda a proposito, Lola mi anticipa: - A proposito di Mike, lo stiamo cercando. Sai dov’è? –
Scott scuote la testa. – Mi spiace, ma Mike oggi non è a lavoro. Aveva delle commissioni da fare, suppongo. –
- Be’, noi volevamo chiedergli se era possibile far compagnia ad Erin durante il suo turno. - dice Harvey, cingendomi le spalle con un braccio.
- Non saprei… - risponde Scott. – Provate a venire domani. -Harvey mi stringe ancora di più. “La trachea! La trachea!!” provo a mimare ora che il braccio del mio amico mi avvolge il collo.
- Ooh! Ma noi dobbiamo fargli compagnia stasera!! – si lamenta il secchione. – Possiamo fare una minuuuuscola eccezione per oggi? Please! –Scott sospira. – Be’, se ci tenete tanto… Ma io non centro nulla, eh! Mi raccomando, che Mike non venga poi a lamentarsi da me! – detto questo gira i tacchi e torna a lavoro, salutando con la mano.
- Contaci, Scott! Ci vediamo! – Harvey mi lascia andare e mi guarda a petto gonfio. – Visto? È stato facile. –
- Lo sai che hai fatto la figura della bimba minchia, West? – dice Lolita, guardando in basso, probabilmente vergognandosi di essere sua amica.
- Che linguaggio inadeguato, Miss Hudson! – canticchia Harvey in risposta saltellandole vicino. – Siamo in presenza di decine di bambini, vergogna! – 

Ore 4.30 PM Ce ne stavamo per andare, quando sentiamo la voce di Scott, proveniente dal Kids Cove, chiedere a tutti i bambini di uscire e andare nello Show Stage perché Mangle “ha sonno e vuole riposare”. Solo quando esce dalla stanza con altri suoi due colleghi capisco perché: tengono tra le braccia l’animatronic, la quale non ha un bell’aspetto: la copertura del braccio destro, dell’avambraccio, del polpaccio sinistro e del busto è stata smontata, lasciando scoperti endoscheletro, fili elettrici e circuiti. Anche la coda da volpe rosso ciliegia che aveva attaccata ai pantaloni, proprio come quella di Chica, è saltata e il cerotto sull’occhio le è stato tolto, mostrando l’orbita vuota. Ecco perché lo aveva…
- Ehi, Scott! – chiamo io. – Si è rotto un’animatronic? –
- È la quinta volta questa settimana! – si lamenta. – So che era già accaduto in passato. I bambini amano smontarla e rimontarla! Ma lo dovevamo immaginare, è il più esposto perché gioca e non resta sul palco a lungo. Hehe! Sembra un po’ la sua maledizione! –
- Che ci farete ora? – chiede Lolita.
- Se la manutenzione non si è stufata, lo faremo riparare, altrimenti resterà l’attrazione “smonta e rimonta" del locale, come avevano già proposto. –
- Ma questo non istigherebbe i bambini all’omicidio? – ribatte Lola.
Scott scrolla le spalle, ci saluta e porta Mangle, o quel che ne resta, nel backstage. 


Ore 6.15 PM Messaggio con i ragazzi.
Andate a dormire presto: stanotte
sarà una LUNGA notte
Lolita:
Ci sono abituata da anni ormai,
con chi credi di parlare?? ;-)
 
Harvey:
Anch’io! Vi ricordo che a scuola facevo
le nottate  per studiare, poi arrivavo la mattina
sveglissimo!
Per me non sarà un problema
 
Riposati comunque.
Credetemi, non sarà una passeggiata!
Harvey:
Ecco! Lui è allucinato e… poof! Diventa
responsabile
-.-“” Signore e signori, il prototipo
del ragazzo prodigio più brillante
della città…
Lolita:
TA RAN TA TAAAAA!! XD XD
 
Harvey:

 
Sono sicuro di non essere stato allucinato! E stasera lo proverò!
- Cazzo, sì che lo proverò!! -
- ERIN!! VIENI SUBITO GIU’!! RAGAZZACCIO, SOLO PERCHE’ ORA SEI MAGGIORENNE CREDI DI AVERE IL PERMESSO DI DIRE CERTE PAROLE?!?! NON SOTTO IL MIO TETTO!! – urla mia madre dal piano terra.
- LAGAZZASSHIO!! – le fa eco la marmocchia Izzie.Meglio darle retta e scendere subito.
 
Ore 7.00 PM Con le orecchie doloranti e la maglietta sporca della pappa di mia sorella, perché, per punizione, mi è toccato imboccarla (e solo mamma sa quanto io odi imboccare la marmocchia), vado finalmente a letto.
Dio, non ci credo che stasera tornerò lì! Buhuu!!
   
 
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