“Di sessioni di Conventional Weapons”

Gerard ha lo sguardo puntato sul capo di Frank, e le dita intrecciate a quelle di Lindsey.

E tutto ciò è sbagliato, lo sanno tutti e tre. Il problema? Due di loro lo accettano, l'altro no.

Lindsey gli lascia la mano e la testa di Frank continua a essere voltata. Gerard sospira. Ha vinto troppi premi quel giorno, e il suo unico desiderio è di tornare in albergo, anzi, a Los Angeles, anzi, in New Jersey.

“Bel posto, il New Jersey. Cioè, è un posto di merda. Però è il posto più bello del mondo” sussurra Gerard, senza averne l'intenzione.

“Cos'hai detto Gerard?”

“No, nulla”

Lindsey non lo chiama 'Gee'. Non l'ha mai fatto. Lindsey lo conosce fin troppo bene, e sa che quel soprannome è personale, è della sua famiglia, è dei My Chemical Romance, è della famiglia dei My Chemical Romance.

In realtà, Lindsey di solito lo chiama 'amore', ma apparentemente ha giudicato inutile farlo quando Frank Iero è dietro suo marito.

A volte, Gerard si chiede come abbia fatto a sposare una donna del genere.

“Gerard, almeno fingi di far attenzione allo schermo, sta passando il momento dello- ecco, del 2013”

Sullo schermo lampeggia una scritta che fa più o meno così “il 22 marzo 2013, con una lettera, i My Chemical Romance hanno annunciato il loro scioglimento.” e poi continua, dicendo una marea di cazzate su come la band, la sua band, la loro band, rimarrà sempre nei loro cuori.

Cazzate, un casino di cazzate. E Gerard non lo sopporta. Ricaccia indietro una lacrima

“Bene ragazzi, anche questa di Conventional Weapons se ne è andata, ci vediamo per le ultime due quando volete voi” sorrise il manager, uscendo dalla stanza.

“Ottimo gente, quando siamo pronti per la prossima?” disse Mikey, allegro. Stranamente allegro, vista la situazione con Alicia. Gerard si preoccupò addirittura.

“Non so, io vorrei stare un po' con Christa”

“E io con le gemelle e con Miles”

Scuse. Tutte scuse. E le parole uscirono da sole dalla bocca di Gerard.

“Ragazzi, credo che questa sia la fine”

Silenzio.

“Sì, della tua omosessualità”

Gerard emise una risatina nervosa. Non avevano capito niente, niente. Gli occhi iniziarono a pizzicargli. Non piangeva mai tanto, lui, solo qualche lacrima sfuggente.

“No, la fine di noi”

“Ora si mette a scrivere un fumetto nuovo” rise Frank, provocando a Gerard un dolore allo stomaco. Come faceva a abbandonare così una persona del genere? Quella persona che l'aveva tirato su più volte di quante se ne potesse ricordare, quella persona da baci nella pioggia, film a Halloween, baci sul palco, tinte fatte a mano, baci sul letto, baci, baci, tutto ciò che Gerard era, era merito di Frank Iero.

Ma Gerard non era in sé, Gerard non esisteva.

“Ragazzi, i My Chemical Romance non esistono più. È finita. Non siamo più quelli di una volta. Non siamo più noi. I My Chemical Romance non sono più una band. Sono soltanto un'idea.”

Aveva detto tutto d'un fiato Gerard, e senza aspettare le reazioni dei suoi fratelli era uscito dalla stanza.

Chiuse la porta. E, dopo tanto tempo, ricominciò a piangere, pianse mentre tornava a casa, quella casa che non esisteva più senza 'Gerard dei My Chemical Romance', ma lui ormai non era più Gerard dei My Chemical Romance, era solo Gerard, Gerard. Senza la sua appendice, senza la sua vita, e allora casa sua cos'era dov'era, cosa significava?

Ignorò tutte le chiamate, tutti i messaggi, tutte le carezza di sua moglie, tutti i giochi di sua figlia che non aveva mai visto il padre piangere, ignorò quella vita che non era più la sua.

Finito. Tutto finito.

Andato, e che mai sarebbe tornato, non si voleva illudere.

I My Chemical Romance si erano appena sciolti, eppure lui non aveva mai sentito i My Chemical Romance più vivi.

La presentazione della loro band finì. Ora toccava alle altre, quelle che non avevano fatto soffrire i loro fan. Quelle che erano ancora vive.

Lindsey gli prese la mano e, come intuendo i suoi pensieri, mormorò al suo orecchio:

“Gerard. Voi siete ancora vivi. Siete ancora qui. Siete ancora nei loro cuori. Siete ancora vivi.”

“Lynz...”

“Sì?”

“Non l'hanno ancora accettata”

Sua moglie sospira.

“E te, Gerard? Te l'hai accettata?”

Gerard non risponde. E in quell'esatto momento gli occhi di Frank Iero incontrano i suoi.

E siamo all'inizio, dall'inizio, in quel bar fumoso del 2001.

Ah, i My Chemical Romance. Che storia, quella.

angolino della piagnucolona di turno

Buongiorno per la seconda volta, persone.

Sempre un piacere rivedervi.

Dunque, non sono pienamente nel pieno delle mie facoltà mentali. I My Chemical Romance significano troppo per me, e questo capitolo è stato un parto.

I My Chemical Romance non mi hanno salvata, mi hanno cambiata, mi hanno aiutata a capire chi sono veramente.

È difficile, per me, accettare che “non esistono più”.

Quindi mi scuso per eventuali errori, o per troppe emozioni rilevate, o per qualunque cosa, perché in questo momento sono in lacrime.

Probabilmente niente è andato come me lo immagino io, e niente stasera (inizia alle 18:15, mi pare, all'orario GMT.) andrà così, magari non ci saranno neanche loro quattro. Pazienza.

Questo è il mio sogno, e volevo condividerlo con voi.

Ve se ama

Keep Running,

gaia