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Autore: MayQueen    11/06/2015    1 recensioni
"Il nome. Puoi tenerlo. I soprannomi esistono per questo. Tu sei Roger, io sono Syd."
***
"Barrett, Waters, Wright, Mason. Benvenuti alla EMI Music."
***
"Rilassati, Roger. Lasciati andare. Per una volta nella tua vita."
***
"Syd o il successo. L'amicizia o la fama. Devi scegliere. Ormai le cose non sono più compatibili"
***
"Fermami. Dimmi che sbaglio."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Roger Waters, Syd Barrett, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                      JUGBAND BLUES
 
..And I'm much obliged to you for making it clear
      That I'm not here...
I don't care if the sun don't shine
 And I don't care if nothing is min
e.... 
 
Era un vecchio furgone sgangherato, che sarebbe stato bianco se la vernice non si fosse da tempo scrostata lasciando esposte grandi zone di metallo arrugginito. Era appartenuto al padre di Roger e quando questo era partito per l'Italia era rimasto abbandonato per anni nel capannone di legno sul retro della sua casa di Cambridge.
Più di vent'anni dopo, quando il figlio si era trasferito a Londra, Mary Waters era stata più che contenta di concedergli di portarlo con sé: da tempo voleva liberare il capanno e la speranza che Eric tornasse a guidarlo si era completamente esaurita già poche settimane dopo la fine della guerra.

Non faceva una gran bella figura, bisognava ammetterlo: i furgoni che avevano noleggiato durante i tour in America o nei Paesi Bassi erano nuovi di zecca e sicuramente più comodi. Ma quando suonavano a Londra, i suoi sedili dall'imbottitura consumata e la scritta "PINK FLOYD" in nero e rosa fatta da Syd sulla fiancata facevano sentire la band a casa.    

Non era la prima volta che suonavano al teatro di Richmond e in quelle occasioni il tragitto del Floyd Van (come lo avevano sempre chiamato negli ultimi tre anni) era quasi sempre lo stesso. Dopo il successo di "The piper at the gates of dawn" il lavoro sporco di caricare e scaricare attrezzature e strumenti aveva cominciato a essere svolto da giovani roadies sottopagati, quindi a Roger restava solo da recuperare i suoi compagni e raggiungere il posto.
Costeggiava i giardini di Kensigton, pieni di vita e movimento anche di sera, raggiungendo il piccolo appartamento di Nick vicino a Notting Hill. Da lì, proseguendo lungo un  viale di case a schiera uguali l'una all'altra in perfetto stile vittoriano, arrivavano in Holland Park Avenue, dove viveva Syd. Il tratto fino all'appartamento condiviso da Rick e David, poco distante dal teatro di Richmond, era il più lungo e solitamente percorso in un'atmosfera di crescente attesa per il concerto che sfociava in chiacchiere continue e schiamazzi occasionali.

 Nick si sedette al posto del passeggero salutando allegramente Roger. Quello rispose con un cenno del capo, rimettendo subito in moto senza togliere gli occhi dalla strada.

"Allora, pronto per il concerto?" chiese il batterista già su di giri.

"Certo"

"Con che pezzo cominciamo la scaletta oggi?"

Roger scosse le spalle. Nick inclinò la testa, guardandolo perplesso. Era difficile capire il bassista, ma a volte era fin troppo evidente quando aveva dei problemi per la testa.

"Va tutto bene?"

L'altro non rispose. Continuò a fissare dritto davanti a sé. Nick lo vide stringere i pugni attorno al volante.
Spinse il piede sull'acceleratore.

Il batterista guardò perplesso case e macchine sfrecciare fuori dal finestrino del furgone.

"Ehi!" esclamò, quando si lasciarono Holland Park Avenue alle spalle alla velocità più alta permessa dal traffico londinese.

"Non passiamo a prendere Syd?"

Nessuna risposta.

"Roger?"

"Fermami. Dimmi che sbaglio."  La sua voce era asciutta, ma traspariva una nota di disprezzo.
"Hai visto come è andata ad Hastings. Non è più gestibile. Dobbiamo prendere una decisione. Gilmour se la cava alla grande, ci basta lui."

"Roger..."

"Fermami, Nick. Se puoi."

Nick lo osservò per qualche secondo, preoccupato. Lasciare Syd fuori dalla band che lui stesso aveva creato? Non era giusto. Ma ormai il chitarrista non solo non era più produttivo, era diventato addirittura dannoso per il gruppo.
Roger aveva ragione. Non poteva fermarlo e dirgli di tornare indietro a prenderlo. Non avrebbe potuto, non aveva motivazioni valide.
Sospirò e fissò lo sguardo fuori dal finestrino.

Il viaggio proseguì nel silenzio più totale.

Dopo venticinque minuti arrivarono del quartiere di Richmond, sulla riva sud del Tamigi. Richard e David li stavano già aspettando fuori dalla porta del loro appartamento. Quando Roger accostò loro salirono sui sedili posteriori del furgone salutando, per poi zittirsi notando il posto vuoto.
Un'occhiata all'ombra scura che aleggiava sugli occhi color ghiaccio di Roger fu sufficiente a fare capire loro che qualunque domanda sarebbe stata superflua.

Nessuno aprì bocca fino a quando non furono in vista del teatro. Solo a quel punto, Rick parlò.

"Ne sei sicuro?" Non c'era bisogno di specificare a chi o di cosa stesse parlando.
Roger sospirò, cominciando la manovra per parcheggiare il Floyd Van, che da tre anni sfoggiava con orgoglio poco motivato una scritta nera e rosa fatta dal principale fondatore e compositore della band.

"Fermami."  

Di nuovo, tutti si zittirono. Nessuno rispose. Nessuno contraddisse Roger. Nessuno capì che la sua non era tanto una sfida, quanto una richiesta disperata.
 


**********
Author's corner: Salve a tutti! Mi scuso in tutte le lingue del mondo per l'eternità di tempo che ho atteso per caricare questo capitolo...purtroppo l'ispirazione ha tardato a farsi sentire! ^^" Ho rivisto la mia idea originale perché mi sono resa conto che i capitoli avrebbero rischiato di diventare ripetitivi...se tutto va bene dovrebbero restarne 3 alla fine! 
Come sempre vi chiedo di lasciare un commento per farmi capire cosa va bene e cosa si può migliorare e sono a vostra completa disposizioni per chiarimenti di qualsiasi genere, soprattutto per quanto riguarda quanto è frutto della mia fantasia e quanto è documentato. 
Una precisazione a questo proposito: poco prima dell'uscita di Syd dal gruppo, lui e Rick dividevano un appartamento a Richmond. Qui ho deciso di mettere che Rick conviveva con David per pura necessità di semplificare ciò che succedeva nel capitolo :)

A presto! 

-May
  
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