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Autore: Defiance    14/06/2015    5 recensioni
Una breve One-Shot Natasha Centric. Post AoU. Rischio spoiler.
Dal testo: "Continuava a fissarsi, cercando in quelle figure delle risposte che non arrivavano mai: chi sono? Troverò mai il mio posto nel mondo? Sarò sempre il mostro che sono stata addestrata ad essere?"
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono. La storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.



I Made My Choice




 

Natasha aveva preso l'abitudine di rintanarsi in quella stanza e osservare la sua immagine riflessa in quegli specchi.
Tutta quella faccenda l'aveva provata molto, sia fisicamente, che psicologicamente, anche se non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce.
Continuava a fissarsi, cercando in quelle figure delle risposte che non arrivavano mai: chi sono? Troverò mai il mio posto nel mondo? Sarò sempre il mostro che sono stata addestrata ad essere?
Lo faceva più spesso di quanto si rendesse conto; dopo aver allenato la squadra dei futuri Avengers, come un automatismo, si dirigeva lì e ripensava a tutta la sua vita, si tormentava con i suoi pensieri e le sue domande, si chiedeva se fosse davvero una Avenger.
Poi arrivava il Capitano e la strappava via dai suoi incubi, ai quali partecipava senza fare domande: lui c'era e basta; e Natasha sapeva, lo sapeva davvero, che in qualunque momento avesse avuto bisogno di parlare con Steve, o se avesse voluto farlo, sarebbe stato disponibile ad ascoltarla e a risponderle con quei toni saggi e quel modo di fare d'altri tempi.
E inevitabilmente, l'avrebbe fatta stare bene.
Anche quella sera, il suo profilo comparve alle spalle della russa, autorevole e rispettoso dei suoi silenzi, come sempre.
"Natasha... Fury crede di aver trovato Banner" annunciò esitante, aspettando qualche secondo prima di vedere la reazione della Romanoff.
"Non andrò a recuperarlo io, questa volta." disse solo lei, con tono fermo, senza distogliere lo sguardo dallo specchio.
"Prima o poi dovrai perdonarlo, Nat"
Steve le si era avvicinato lentamente, fino ad affiancarla.
"Non ho nulla da dovergli perdonare. Anche se in quel momento non ne ero consapevole, ho fatto una scelta" 
Il Capitano restò in silenzio; stava cercando di tradurre quell'affermazione, ma la rossa lo fece per lui, abbozzando un sorriso.
"Potevo scomparire con lui. Potevo andarmene. Invece ho scatenato Hulk, perchè in quel momento avevo bisogno di lui per portare a termine il nostro lavoro. Non sono il tipo che lascia gli altri, soli, a combattere battaglie che potrei e vorrei combattere anche io. Soprattutto se tra questi 'altri', ci sono le poche persone a cui tengo" spiegò Natasha.
Era perfettamente consapevole del fatto che l'uomo al suo fianco capiva a pieno quello che stava dicendo, quello che provava.
"Quindi non sei pentita" le domandò indirettamente lui, studiandola con attenzione; la donna lo stupiva continuamente... aveva una personalità così complessa che era una continua sfida conoscerla e capirla, ma gli riusciva più facile che con chiunque altro.
Erano simili, nonostante le loro differenze.
"Ho fatto la mia scelta, Steve" ripetè lei "Non riuscirei mai ad immaginare la mia vita senza... questo" 
Spalancò le braccia ad indicare tutto ciò che li circondava e tutto ciò che facevano lì; notò che la sua voce chiedeva chiaramente di mettere un punto a quella conversazione.
Il Capitano allora annuì; lo capiva perfettamente: era lo stesso per lui e semmai la Vedova avesse voluto parlarne meglio, sapeva dove andare a cercarlo.
Decise di lasciarla sola, perchè era ciò che sembrava desiderare, ma prima che uscisse dalla stanza, la spia parlò di nuovo.
"Sai, in tutta la mia vita, c'è stato solo un periodo in cui mi sono sentita davvero a casa. O come se avrei potuto esserlo" 
Sussurrava, ma aspettò che il suo amico si voltasse di nuovo verso di lei, prima di proseguire.
"Con te. Quando facevamo squadra fissa"
Non lo guardava negli occhi.
Steve tornò sui suoi passi e la raggiunse; sapeva che a Natasha le dimostrazioni d'affetto non piacevano, ma d'altronde neanche lui era propenso a lasciarsi andare in quel senso, per ovvi motivi... In quel caso, però, sentiva di dover fare un'eccezione.
Così la voltò verso di sè, abbozzò un sorriso e l'abbracciò.
"Forse due persone che non hanno un posto al mondo, possono essere l'una la casa dell'altra" le mormorò nell'orecchio e la russa si strinse ancora di più al suo corpo possente.
"Dimmi che tu non te ne andrai, Steve. Dimmi che non mi lascerai"
La Vedova Nera non supplicava mai, ma il Capitano non si sorprese di quelle parole: era consapevole del legame speciale che li univa, lui riusciva a vedere sotto la sua fredda e dura corazza, lo aveva sempre fatto. 
"Mai, Natasha. Mai."







 
Angolo Dell'Autrice
Salve a tutti.
Sono tornata, anche se questa os non è niente di che.
Lo scritta tipo di getto in un'oretta, purtroppo sono piena di cose da fare, per cui non è venuta lunghissima... Potrei comunque riprenderla
in futuro, ho tante idee.
Okay, non ce la faccio proprio, io questi due li shippo troppo.
Detto questo, spero che la storia vi sia piaciuta.
Delle recensioni mi farebbero davvero tanto piacere.
A presto,
Bell :)
  
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