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Autore: daimler    14/06/2015    13 recensioni
ciao a tutti è la mia prima long spero che vi piaccia, per prima cosa ci tengo a dire che non è tutta farina del mio sacco ma la storia è ispirata al telefim life unspected anche se ci sono moltissime variazioni e nel proseguire la storia prenderà una strada diversa dal telefim. Nashi ha passato tutta la sua vita trasferendosi da una famiglia affidataria all'altra. Ora, arrivata a sedicianni anni, decide di farla finita e di chiedere di diventare una minore emancipata. Per farlo, però, dovrà rintracciare i genitori naturali....
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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EI!!  buona sera a tutti !! c'è l'ho fatta!!! questo è l'ultimo capitolo della storia, e questa settimana a livello lavorativo è stata terrificante, ho avuto pochissimo tempo nel scrivere e non pensavo di fare in tempo, ma fortunatamente c'è l'ho fatta, e sono anche contenta di come sia uscito il capitolo.
Prima di lasciarvi al gran finale volevo ringraziare tutti, ma tutti tutti, non tralasciando nessuno!!
A tutti quelli che hanno recensito, che sia stato un capitolo o più di uno
a quelli che hanno messo la storia tra preferiti/seguiti/da ricordare
e anche a chi ha letto semplicemente!
Questa storia è stata il frutto di tutto il tempo passato a leggere romanzi rosa, vedere telefilm  teen drama e le varie fantasticherie che il mio cervello crea quando conosco qualcuno (si lo so sono pazza, ma chi non immagina qualcosa di schifosamente romantico e contorto quando conosce una persona interessante?"). Sono veramente felice di aver terminato la storia e di non averci messo secoli, sono contenta del risultato, non mi sarei mai aspettata tante recensioni e tante persone nel leggerla. Detto ciò mi farebbe piacere nel ricevere Recensioni o anche messaggi privati per sapere se il finale era quello che vi aspettavate, spero di non avervi deluso!!
un bacione e magari chissà.. alla prossima?

~Di Natsu. Lucy lasciò la presa dalle braccia di Michelle indietreggiando di qualche passo ad occhi sgranati al suono di quel nome, di Natsu, le aveva detto lei lasciandola con lo sguardo perso nel vuoto e un'espressione sconvolta. Lucy era così confusa da non sentire più i lamenti e le scuse ripetute  di Michelle, la donna la guardò dispiaciuta " ero solo una stupida ragazzina ingenua pensando che con una telefonata avrei sistemato tutto" si giustificò e solo dopo qualche minuto Lucy tirò su lo sguardo focalizzando l'attenzione in lei, "quando è successo?" ebbe solo la forza di chiedere, con un filo di voce. Michelle la guardò notando che non sembrava più arrabbiata, ma avvilita "il giorno prima che  partoristi" rispose incominciando a raccontarle poi di come aveva recuperato il numero telefonico di Natsu, con furbizia era riuscita ad averlo tramite la Fairy High. L'aveva chiamato, una conversazione di pochi minuti in cui Michelle gli rivelava le condizioni di Lucy e l'ospedale in cui si trovava "lui non mi disse niente se non un grazie prima di chiudere la chiamata" continuò Michelle, "quando ho visto Nashi dietro la tua porta quel giorno, pensavo che fosse venuto a prendervi" soffiò incerta, non voleva spezzarle il cuore più del dovuto. Lucy si ricordò di un dettaglio seguito poi da molti altri,  la guardò triste "era venuto" sentenziò lasciando Michelle incredula. Lucy si sedette accanto a lei, occhi negl'occhi e mani intrecciate,  Michelle la guardò con pena, "ne sei certa?" chiese e Lucy annuì affranta "sapeva il giorno del compleanno di Nashi" rispose con voce rotta dal dolore. Michelle le passò una mano sulla spalla facendola poi scorrere su e giù per il braccio stringendosela al fianco "mi dispiace non volevo farti arrabbiare" ma Lucy scosse la testa tenendola appoggiata al petto della donna " sei stata l'unica a volermi aiutare,  papà sapeva tutto dall'inizio e non ha mosso un dito per me e Nashi" mugolò non riuscendo a trattenere le lacrime, Michelle sospirò pesantemente, conosceva anche lei i modi autoritari di suo zio ma mai lo avrebbe  immaginato capace di tale freddezza e insensibilità , non disse a voce ciò che pensava al momento dell'uomo non era di certo d'aiuto a Lucy. Le posò l'altra mano sulla testa circondandola in un abbraccio materno, capendo il perché di quella sfuriata iniziale, "come credi che l'abbia saputo?" chiese con voce ovattata e Lucy scosse la testa, le lacrime le impedivano di parlare. Si tirò su sciogliendo l'abbraccio con Michelle, la donna le asciugò le lacrime con le mani "non piangere più" soffiò trattenendo a stento le lacrime a sua volta, vedere Lucy in quelle condizioni la spezzava "l'hai superato quel dolore, ormai è morto e sepolto, oggi sei felice e non devi permettere al passato di rubarti ciò, ok?" continuò dolcemente non perdendo il sorriso., Lucy sospirò riempendo i polmoni con tutta l'aria possibile. "Natsu era venuto, era venuto da me" esordì una disperata Lucy con voce flebile stringendo le spalle , Michelle con espressione dubbiosa si portò una mano a reggere il mento  "perché credi che sia andato via senza dirti niente?"  chiese curiosa, quell'atteggiamento non aveva senso per lei. Lucy chinò il viso non rispondendo concentrandosi su una cosa che era sfuggita a Natsu quel giorno all'ospedale, Michelle arricciò le labbra pensando a varie ipotesi  "forse ha avuto paura e nonostante la buona volontà nel venire, il panico a preso il sopravvento" ipotizzò  con la mano ancora sul mento,  picchiettandosi un dito sulla guancia, ma Lucy tirò su il volto guardandola con occhi scuri, la sua espressione era cambiata non era più triste e desolata ma qualcosa di molto più pericoloso si era acceso in lei " è stato mio padre a fermarlo" sibilò lasciando Michelle attonita. Lucy si tirò su di scatto, doveva andare immediatamente da lui e strappargli la verità su quel giorno di sedici anni fa, Michelle allungò una mano verso di lei "aspetta come fai a dirlo?" "Natsu parlava di scelte, diceva che l'aveva fatto per noi perché pensava che fosse la cosa giusta, ma non sarebbe mai venuto fin li se l'avesse pensato dall'inizio" farfugliò aprendo la porta di casa, Michelle tentò di andargli dietro ma Lucy la fermò "devo farlo da sola" disse soltanto andando via non lasciando a Michelle altra scelta.

Jude era nel suo ufficio, intento nello studio di alcune pratiche, sollevò il viso nel sentire il rumore della porta aprirsi. Lucy fece la sua comparsa camminando poi verso di lui, camminava lenta e pacata ma dal viso non sembrava trasparire nessuna espressione positiva, Jude la studiò attentamente, "dovresti chiedere il permesso prima di entrare" la rimproverò ritornando a fare ciò che stava facendo prima. Lucy si fermò davanti a lui "e tu papà? tu c'è l'hai chiesto a noi il permesso di entrare nelle nostre vite? di interferire nelle nostre scelte?" chiese con voce piatta stringendo il manico della borsa, lo sguardo puntato su di lui. Jude continuò a vagare con gl'occhi sui fogli lasciando firme qua e la "è stato Loki a licenziarsi non l'ho di certo allontanato io, per me era un buon partito e te lo sei lasciato sfuggire così" la rimbeccò non degnandola della sua completa attenzione. Lucy fece un sorriso tirato, di scherno " già, Natsu invece non l'ho era" gettò con ironia, Jude si fermò, bloccato da quel nome, tirando su di scatto il viso la guardò con aria severa e fredda,  Lucy invece ricambiò con disprezzo "come l'hai scoperto? ti hanno forse chiamato dall'istituto? o  dall'ospedale?" farfugliò agitata, voleva saperlo ma la risposta che Jude le diede, l'addolorò ancora di più, "l' ho saputo fin dall'inizio, ti ho fatta controllare appena sei andata via di casa, non sono mai stato uno stupido e sapevo che mi stavi nascondendo qualcosa" Lucy sentì una stilettata dolorosa  al cuore, non solo per quella rivelazione, ma per il tono in cui Jude l'aveva buttata fuori, freddo e distaccato. Calò il silenzio in quella stanza, il tempo che Lucy assorbisse tutto di quella frase,  i suoi occhi si fecero scuri  "tu lo sapevi, lo sapevi dall'inizio e per tutto questo tempo non hai fatto niente per me" ringhiò disperata, la voce di Luy si spezzò, quel dolore era troppo per non riuscire a trattenere le lacrime, ma Jude rimase comunque impassibile non toccato da quel dolore "invece ho fatto molto, per tutti e tre" ribatté asciutto. Lucy lasciò correre le lacrime sul viso senza asciugarsele, ciò che aveva intuito a era vero "sei venuto quel giorno vero? il giorno in cui ho dato alla luce Nashi" chiese in modo retorico ricevendo come risposta uno sguardo rassegnato, Jude ormai non poteva più nasconderglielo "e non eri l'unico, c'era anche Natsu" continuò Lucy sventolando una mano in modo agitato verso di lui. Jude si scostò dalla scrivania, si tirò   strusciando la sedia sul pavimento per poi raggiungere le vetrate, le braccia intrecciate dietro la schiena e lo sguardo austero rivolto verso il panorama " ero venuto ad accertarmi che dessi in adozione il bambino,  quando l'ho visto" rivelò con voce ferma "era li davanti alle vetrate e io mi avvicinai osservandolo, non dimenticherò mai il modo in cui guardava sua figlia" Lucy non disse niente, dalla sua bocca uscivano solo suoni strozzati dovuti a quel pianto, le lacrime copiose che scendevano dal viso le impedivano l'uso della parola. Jude ruotò il volto verso Lucy, "era venuto a prendervi, anche se lui non me l'aveva detto l'avevo capito" Lucy sospirò pesantemente "che cosa hai fatto?" chiese disperata. Un sorriso amaro si dipinse sul volto dell'uomo "gli ho detto che era solo un ragazzo e avrebbe potuto godersi la vita in un altro modo, che non c'è l'avrebbe fatta a fare il padre, gli ho offerto perfino dei soldi, ma lui niente, era fermo sulla sua scelta" . Lucy si portò le mani sul cuore "Natsu" soffiò con voce rauca e spezzata dal dolore, si asciugò le lacrime con i palmi delle mani aspettando in silenzio ciò che il padre avesse ancora da dire. Jude si passò una mano tra i capelli nervosamente, la sua freddezza si stava in qualche modo intaccando " così gli ho detto che non era alla tua altezza, che lui non ti avrebbe mai fatto felice" Lucy spezzò definitivamente quel silenzio, " eccome se l'avrebbe fatto " rispose fiera di Nastu. Non pianse più, gli voltò le spalle ma prima che potesse uscire suo padre la fermò a parole "ho fatto quello che era giusto fare" sentenziò facendo aumentare la rabbia in Lucy, "giusto fare?" ripeté sarcastica, voltandosi  si avvicinò a lui non temendolo, con sicurezza "forse era giusto per te, hai diviso le vite di tre persone solo perché la mia non andava sulla stessa lunghezza d'onda della tua" sbottò inviperita puntandogli un dito contro "abbiamo chiuso Papà" concluse poi avviandosi verso la porta definitivamente. Ignorò gl'ordini e le urla  di Jude nel ritornare indietro, non l'avrebbe più assecondato, ormai non ne aveva più timore ma solo pena.

Un nuovo giorno sorse, era pomeriggio quando Nashi seduta al bancone del Fairy Tail guardava accigliata Grey "e non ha detto nient'altro?" chiese interrogativa, Grey scosse la testa poggiando i gomiti sulla superfice in legno "ha detto che voleva stare un po' da solo" spiegò a una Nashi interdetta. La ragazzina poggiò il mento sul suo pugno chiuso rimuginando a ciò che era successo qualche attimo fa, lei che entrava raggiante al Fairy Tail in cerca di Natsu non trovandolo, Grey le aveva spiegato poi che Natsu si era diretto al campetto. Nashi ancora pensierosa spalancò un sorriso nel vedere Lucy  giungere verso di lei "ciao" la salutò gioiosa. Lucy puntò verso di lei stringendola forte e mozzandole il fiato tanto da lasciarla perplessa "mamma che-" "dove Natsu?" chiese con il sorriso sulle labbra lisciandole una ciocca di capelli. Grey e Nashi la guardarono sbigottiti "al campetto" rispose laconica "ma aspetta ha detto di voler restare sol-" provò Nashi slanciando una mano in avanti, ma Lucy era già uscita.  La ragazza roteò solo la testa scrutando Grey a occhi sgranati contraccambiando lo sguardo con l'uomo.

Col sorriso sulle labbra e il cuore che batteva forte, Lucy si dirigeva a grandi falcate verso il campetto, questa volta sarebbe stata lei ad andare a prendere il suo amore, si, perché Natsu era l'amore della sua vita e questa volta niente le avrebbe impedito di stare con lui. Dopo essere uscita dallo studio di suo padre Lucy era tornata a casa, e per tutta la notte aveva pensato a Natsu, lui l'amava allora, e l'amava ancora e lei doveva dimostragli che era così anche per lei.
Si bloccò all'improvviso nel vederlo, girato di spalle intento a palleggiare svogliatamente, Lucy inspirò l'aria per riempirsi i polmoni, gonfiò il petto e con sguardo sicuro si portò verso Natsu.
Il giovane avvertì dei passi, girò il capo e nel vedere Lucy sobbalzò appena, leggermente sorpreso nel vederla. Chinò poi lo sguardo verso il prato smangiato dal terriccio, giochicchiando con il pallone e abbozzando un sorriso "avevo detto all'imbecille di non voler vedere nessuno".  Lucy sopirò unendo le mani tra di loro, avvicinandosi a lui "perché sei qui?" chiese poi guardandola intensamente, "te lo devo dire un'altra volta, e tu devi solo starlo a sentire" disse  sicura, Natsu sgranò gl'occhi e Lucy si avvicinò un po' di più a lui azzerando le distanze, "io ti amo e non mi arrenderò finché non staremo insieme" soffiò cercandogli le labbra, Natsu si lasciò sfiorare dalla sua bocca, inebriandosi per un istante di quel profumo che lo faceva impazzire "non basta solo questo" emise con un filo di voce, ma Lucy incominciò ad accarezzarlo, sul viso, sulle braccia con tocchi morbidi e sensuali "si che basta amore mio" soffiò con passione. Inconsciamente Natsu sorrise facendosi trasportare dalle emozioni che solo Lucy gli dava, ma un' immagine nella sua mente comparì, lui che teneva i polsi di Lucy stretti tra le mani e lei che le urlava in lacrime tutto il suo rancore. Quante altre volte sarebbe successo?
S'incupì a tal punto da scostarsi "no, non basta" mormorò flebile, "quell'odio per averti lasciata non l'hai mai cancellato, ogni volta che litigheremo tu lo tirerai fuori e io.. io non potrò sopportarlo" si passò una mano dietro la nuca con espressione amareggiata, la donna  scosse il capo, ma non servì a trattenerlo, Natsu le diede le spalle intento ad andarsene. Lucy stese una mano invano "no, Natsu aspetta ti prego" tentò con disperazione, ma Natsu avanzò senza ascoltarla, Lucy chinò il capo stringendo i pugni dalla rabbia, perché faceva così?? lui l'amava, lei lo amava, perché doveva rendere tutto così difficile? doveva fermarlo non poteva andare via così.
Natsu proseguì nel camminare finché non percepì un colpo proprio sulla sua spalla, sobbalzò nell'impatto improvviso con il pallone. Si girò di scatto strabuzzando gl'occhi "che diamine?" ringhiò verso Lucy, "so tutto!" sbottò lei allargando le braccia lasciando Natsu perplesso "Natsu so tutto, eri venuto a prenderci, perché non me l'hai mai detto?" continuò avanzando verso di lui. Natsu sorrise amaramente non guardandola direttamente "perché? cosa sarebbe cambiato? io vi ho lasciato in quell'ospedale non cambiando la storia" si strinse nelle spalle portando le mani a fregarsi le braccia, lo sguardo deluso ma Lucy si avvicinò nuovamente  a lui "Natsu io ti ho perdonato"  e prima che Natsu potesse ribattere con quello che Lucy già sapeva, l'ho interruppe prontamente "e non perché ho saputo questo" mise in chiaro creando in Natsu una smorfia basita. Lucy sorridendo gli circondò il braccio con il collo, tirandosi su appena con le punte e avvicinando il volto al suo,  specchiandosi negl'occhi di Natsu che nel fra tempo le aveva poggiato le mani sui fianchi per tirarla a se "non mi serviva saperlo" mormorò Lucy solleticandogli il torace con le dita "non mi lasciare di nuovo, cambiamo la storia" disse prima che Natsu le afferrasse il viso tra le mani e la baciasse con trasporto. Si baciarono intensamente, Natsu si scostò poggiando la fronte contro la sua, il viso ancora tra le mani e gl'occhi persi in quelli cioccolato della compagna "ti amo Luce" sussurrò facendola sorridere come non aveva mai fatto. Ritornarono a baciarsi, ma si dovettero staccare a causa di quell'improvviso colpo di pallone all'altezza delle spalle di entrambi  "ei" brontolarono all'unisono. Di fronte a loro, poco distante, Nashi li guardava seria, le mani sui fianchi e il volto contratto in una smorfia semi disgustata "dico lo sapete quanto possa essere raccapricciante vedere i propri genitori sbaciucchiarsi in quel modo?  potrei avere un trauma della crescita" ironizzò fintamente infastidita, Lucy mugolò qualcosa, più che altro rantoli e Natsu rimase perplesso, quel poco giusto il tempo di afferrare Nashi e tirarsela contro per stringerla insieme a Lucy. Una risata cristallina da parte di Nashi, placò qualsiasi timore che si era creato in Lucy, per un attimo aveva pensato che la ragazza non avrebbe accettato una relazione tra lei e Natsu, se sole avesse saputo tutto quello che aveva combinato nei mesi scorsi...

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Quel giorno di luglio era caldo, decisamente caldo, e il meteo annunciava l'estate più torrida degl'ultimi diciasette anni.  Erza con occhio critico e precisione diede il tocco finale con alcuni ciuffetti di panna qua e la, si portò poi le mani sui fianchi, guardando con fierezza quell'enorme torta tutta panna e fragole.
"Meravigliosa, come sempre" nel sentire la voce di Gerard, Erza si girò di scatto per poi annuire sorridente "ho mancato a quella dell'anno scorso, è il minimo per farmi perdonare" disse ritornando a studiare attentamente la torta, ma le mani di Gerard intorno a suoi fianchi la fecero desistere "non parlavo della torta" le soffiò in un orecchio attirandola a se, premendosela al petto. Erza increspò un sorriso, poggiò la saccapoche sul tavolo per intrecciare le sue mani a quelle dell'uomo. Erza sospirò felice, erano passati tre mesi da quel giorno in aereo porto e il loro amore andava ancora a gonfie vele "dovremmo andare" brontolò con poca voglia strofinando il naso sulla sua guancia liscia. Gerard scrollò appena le spalle, la strinse ancora più forte per poi liberarla dalla morsa con cui la teneva legata a se "ci penso io" la rassicurò,  prese la torta con cura spostandosi verso un'altra sala, li l'avrebbe inscatolata. Erza diede una sistemata sul bancone passando uno strofinaccio e buttando gl'attrezzi sporchi nella lavastoviglie, si guardò intorno e si diresse verso l'uscita per raggiungere Gerad, arrivata all'interruttore del locale  si voltò lanciando un ultimo sguardo al laboratorio della sua pasticceria. Un'espressione orgogliosa le si dipinse sul viso, avevano inaugurato un mese fa e da allora le cose erano andate sempre meglio, gl'affari andavano bene ed Erza ne era più che felice, presto avrebbe risaldato il debito con Gerard, anche se l'uomo le aveva ripetuto fino allo sfinimento, che quei soldi erano un regalo e non un prestito. Arrivata alla sala del negozio vide Gerad intento a legare quel grosso fiocco rosa sulla scatola "stupendo, come sempre" esordì la rossa avvicinandosi a lui. Gerad le sorrise radioso,  quell'oscurità del passato sembrava affievolirsi ogni giorno sempre più, "sto migliorando lo ammetto" gongolò concentrandosi poi sul fiocco, ma Erza gli portò una mano sul viso, accarezzandolo con amore "non parlavo del fiocco".

"ei stupido non lo vedi che è storto!" ringhiò Natsu a braccia conserte, Grey si girò meccanicamente, con le braccia tese e lo striscione in mano lo guardò truce, sibilò gelido "perché non lo fai tu allora? idiota" i due continuarono la loro sfilza di epiteti e insulti sotto lo sguardo atono di Juvia e Lucy. La prima sospirò esasperata mentre la seconda si avvicinò come una furia ai due "volete farla finita babbei! Nashi presto sarà qui e ancora dobbiamo finire con gl'addobbi!!"  ringhiò a denti affilati, la sue espressione ricordava uno squalo in quel momento. Grey finì di attaccare lo striscione, scese dal bancone con un salto picchiettandosi le mani tra di loro, Juvia lo raggiunse amorevole passandogli un bicchiere d'acqua, Grey notò lo sguardo turbato della donna "tutto bene?" chiese interrogativo, Juvia scrollò le spalle " e che mi sembra che mia stia sfuggendo qualcosa" ma poi sorrise scuotendo la testa "non farci caso" disse sventolano una mano dall'alto al basso.

Nashi camminava a fatica con un certo timore, Wendy dietro di lei con le mani sui suoi occhi "si può sapere che stai facendo?"  chiese perplessa avanzando con passo insicuro, ma Wendy rispose con un risolino mal trattenuto, la fermò di colpo "arrivati" esclamò Wendy, lasciandole gl'occhi liberi. Nashi li aprì trovandosi davanti alla porta del Fairy Tail, storse il naso voltandosi verso Wendy " Perché qui?" chiese stranita, e Wendy spiegò le labbra in un sorriso, Nashi inarcò un sopracciglio per poi inclinare la testa di lato "l'hanno fatto di nuovo" sentenziò con una punta di soddisfazione. Wendy portò le mani dietro la schiena "ti fingerai almeno sorpresa?" chiese dolce e Nashi annuì, spinse la porta del Fairy Tail trovandosi nel mezzo di una festa sorpresa, la sua festa di compleanno.

La festa andò avanti con allegria, Levy, Lucy ed Erza, una accanto all'altro parlavano del più e del meno, Levy improvvisamente si portò una mano sulla testa, il volto cereo e gl'occhi persi nel vuoto, la ragazza sembrava star poco bene. Prontamente Erza la fece sedere sedendosi poi accanto a lei, Lucy preoccupata, seduta all'altro lato le prese la mano "Levy cosa hai?" chiese con timore, la ragazza scosse la testa "mi sta capitando spesso, sarà il caldo"  farfugliò ricomponendosi e sorseggiando quel bicchiere d'acqua che Cana le aveva portato, la donna si sedette di fronte a lei guardandola con sospetto, "e anche quella stupida nausea, sono giorni che rimetto dopo aver mangiato" continuò Levy attirando sguardi eloquenti tra le tre, Cana si sporse portandosi una mano a reggere il mento "Levy, quando hai avuto il ciclo l'ultima volta?" chiese furba, Levy scrollò le spalle "be il mese scors-" ma si bloccò sgranando gl'occhi, forse non ne era così sicura, si voltò di scatto verso Lucy "no" gettò con incredulità, ma Lucy le sorrise con un ghigno compiaciuto "credo proprio di".  Erza e Cana, dopo uno sguardo complice, strusciarono le proprie sedie per lasciare sola Levy. Lucy le accarezzò i capelli, Levy sembrava preoccupata "be magari non è sicuro" provò a confortarla, Levy puntò lo sguardo verso Gajeel intento a scannarsi con Natsu, sospirò pateticamente "e che stiamo insieme da così poco" gettò poi sconsolata "non so se lui.." chinò il capo, ma Lucy le sorrise incoraggiante, passandogli i palmi delle mani sulle spalle.
Nashi era felice, quella festa per lei le aveva riempito il cuore di gioia, le mancava qualcosa per essere felice completamente, Romeo. Il ragazzo sarebbe partito proprio oggi per Crocus e due non avevano messo in chiaro ancora il futuro della loro relazione. Lo vide arrivare e facendosi forza andò verso di lui, era ora di prendere una decisione, i due uscirono fuori per stare un po' da soli.  Anche Gajeel era stato trascinato per una spalla fuori dal locale da Levy.
Lucy intanto,  abbracciò calorosamente Michelle "mi dispiace così tanto che tu vada via" le mormorò realmente amareggiata, ormai aveva fatto abitudine alla convivenza con la donna. Michelle si scostò da quell'abbraccio tenendole le mani sulle braccia, sorridendole "ti verrò a trovare spesso, lo prometto, ma e ora che io vada" disse con una punta di dispiacere, si era trattenuta per tutto quel tempo proprio per il compleanno di Nashi, ma era ora di tornare a casa e progettare un nuovo futuro, stava bene con Lucy, ma sapeva che non poteva stare da lei per sempre. Le due si salutarono ancora un po' finché Michelle con i lacrimoni uscì dal Fairy Tail, il treno sarebbe partito fra qualche ora. Lucy la seguì con lo sguardo posizionandosi davanti alla vetrata, le braccia conserte e lo sguardo triste, le sarebbe mancata Michelle. Un sorriso le si increspò sulle labbra nel percepire le braccia forti di Natsu avvolgerla sul ventre, un bacio sul collo e il suo respiro caldo, Natsu guardò fuori vedendo Levy agitata e Gajeel cereo come un cencio "cosa succede?" chiese stranito "credo che avrai la soddisfazione di veder svenire Gajeel" scherzò lei. Natsu inclinò il viso incrociando quello di Lucy, inarcò un sopracciglio e nel vedere Lucy sorridere furbamente capì cosa stesse per succedere a Gajeel "o" emise con stupore ritornando alla scena che gli si parava davanti. Lucy strinse le mani di Natsu "Levy pensa che... ecco-" "non preoccuparti" la rassicurò Natsu, Lucy tornò a guardare fuori, giusto il tempo per vedere Levy saltare addosso a Gajeel in lacrime di gioia e lui stringersela a se. Lucy sospirò sollevata,  tirò indietro la testa poggiandola sul petto di Natsu "niente rovinerà questa giornata" soffiò strofinando il naso a quello di Natsu.
E se fuori Gajeel teneva ancora stretta Levy in piena commozione, a qualche metro più in la, un'altra coppia doveva affrontare i propri problemi. Romeo seduto accanto a Nashi, lo sguardo sorridente rivolto verso Levy  e Gajeel "loro hanno avuto il loro lieto fine" soffiò triste voltandosi verso Nashi "e noi? noi c'è l'avremo?" chiese poi facendo sospirare Nashi, intrecciò la mano con la sua "non è stando insieme che lo avremo" sentenziò consapevole "ci potremmo vedere appena e le paranoia  ci consumerà fino ad ucciderci". Romeo annuì, anche lui la pensava così "sei la cosa più bella che abbia mai avuto, non voglio ricordarti come la peggiore" mormorò lui sfiorandogli la bocca con la sua, "allora ci lasciamo" soffiò Nashi, gl'occhi chiusi e le labbra che sfioravano quelle di Romeo. Un bacio, l'ultimo, Romeo si tirò su " avremo anche noi il nostro lieto fine" disse sicuro "buon compleanno Nashi" soffiò un'ultima volta. Andò via, lasciandola li seduta su quel marciapiede. Nashi lo guardò finché non scomparì dietro l'angolo, una lacrima le solcò il viso "ciao Romeo" disse soltanto scacciandosi via la lacrima dalla guancia.
La festa era nel vivo, e Nashi era rientrata,  ad aspettarla davanti alla porta c'erano Natsu e Lucy visibilmente in pena, un sorriso tirato da parte di Nashi "ci siamo lasciati" soffiò amareggiata "l'abbiamo fatto per noi" disse poi accettando quella carezza materna da parte di Lucy. Nashi li lasciò senza dire più niente cercando Chelia e Wendy nella folla della festa, aveva terribilmente bisogno di sfogarsi, Natsu allungò una mano per fermarla ma Lucy lo bloccò poggiandogli una mano sulla spalla "ei, è più forte di quanto credi" esordì facendo inclinare il viso di Natsu verso di lei, "lo so" rispose poi fiero. I due rimasero li, mano nella mano con il volto verso Nashi, "sembra un sogno, noi tre insieme"  sorrise Natsu e Lucy si accoccolò a lui "si" annuì. Lucy vagò con gl'occhi in modo sereno ma quando puntarono casualmente sulla porta sussultò "Natsu" lo chiamò con voce timorosa "si?" rispose lui vago, il sorriso ancora sulle labbra, non guardandola direttamente "ora dobbiamo fare i conti con la realtà" disse preoccupata indicando con il dito la porta del Fairy Tail, davanti ad essa con sguardo serio e sopracciglia aggrottate vi era il giudice Poliuska.
"Shhh, o ci sentiranno!!" rimbeccò Lucy, l'orecchio schiacciato alla porta dell'ufficio di Natsu e lo sguardo concentrato, Natsu appiccicato a lei "Grey riesci a sentire qualcosa?" bisbigliò all'amico, ma Grey chinato scosse la testa "sei inutile!" ringhiò Natsu beccandosi uno sguardo assassino da parte del moro "non con te che continui a chiudermi se sento qualcosa!" latrò indispettito, bastò uno sguardo demoniaco da parte di Erza a farli deglutire e tacere una volta per tutte. A braccia conserte stava di fronte a loro, Nashi era entrata con Juvia e il giudice ormai da un po', con tutto quello che era successo nelle ultime settimane, si erano tutti totalmente dimenticati che quel giorno si sarebbe tenuta l'udienza per l'emancipazione della ragazza. Lucy balzò all'improvviso "via via" squittì alzandosi di scatto, travolgendo Natsu in quel movimento, i tre si allontanarono in tempo prima che la porta si aprisse facendo la sua comparsa una perplessa Juvia "stavate origliando?" chiese inarcando un sopracciglio, "cosa sta succedendo?" chiese Natsu irrequieto. Juvia si chiuse la porta alle spalle, "mi sono dovuta sorbire una serie d'insulti ed epiteti poco signorili da parte di quel mostro in toga" sbuffò bronciata "oggi Nashi doveva presentarsi in tribunale e data la sua assenza il giudice ha deciso di venire di persona" concluse poi accoccolandosi a Grey che teneramente la consolò accarezzandogli la testa  "il giudice vuole parlare da sola con Nash ora" affermò poi. Lucy si passò le mani tra di loro con nervosismo "potrebbe accettare l'emancipazione o toglierci l'affidamento" balbettò nervosa ma la mano di Natsu sulle sue la sollevò da qualsiasi dubbio "ei, non c'è la toglierà nessuno, non adesso che ci siamo ritrovati"  le schioccò un' occhiolino d'incoraggiamento e Lucy annuì sicura.
Intanto nell'ufficio Nashi stava seduta di fronte a Poliuska, avevano parlato molto e Nashi le aveva raccontato quei lunghi dodici mesi passati in compagnia di mamma e papà, e che si era pentita della mancata adozione, aveva tralasciato i veri motivi che l'avevano spinta nel rifiutarla sostituendoli con paure e stupidi timori. Il giudice la guardò seria "sicura della tua scelta? ho guardato le carte e questa volta potrei concederti l'emancipazione" disse con tono serio " Con la borsa di studio vinta alle competizioni sportive, la Fairy Hig potrebbe garantirti un alloggio studentesco, hai anche un lavoro al Sorcere Magazine e con quello potresti mantenerti" elencò il giudice sfogliando un  fascicolo e Nashi sorrise al ricordo dei campionati estivi conclusi qualche settimana fa, nonostante il problema avuto quel giorno alle qualificazioni era riuscita lo stesso a partecipare ai campionati  e portare la coppa alla Fairy High. Il preside Gaelbog aveva deciso di premiare la sua tenacia e volontà d'animo con una borsa di studio. Ma Nashi scosse la testa cortesemente "sono sicura" ribadì, si alzarono per salutarsi ma prima che il giudice potesse uscire Nashi la fermò "c'è un altra cosa che vorrei".

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Quel giorno di luglio era decisamente caldo, Nashi si lisciò con le mani l'ampia gonna color pastello, una ciocca di capelli dietro l'orecchio e un sorriso non troppo tirato "dite cheas!!" urlò Levy con la macchina fotografica tra le mani pronta a scattare, un occhio chiuso e un labbro tra i denti.  Nashi si rilassò subito dopo lo scatto, sciogliendo la posa e Wendy corse verso Levy "vediamo, vediamo" disse curiosa mentre Chelia si avvicinò più pacatamente. Nashi si guardò intorno, i suoi genitori non erano ancora arrivati e a breve sarebbe iniziata la cerimonia. Un leggero soffio di vento inaspettatamente fresco le accarezzò il viso, rinfrescandola per qualche secondo,  voltò poi lo sguardo verso le tre, sbuffò un sorriso a mezza bocca nel vedere quella smorfia disgustata di Wendy nella visione della foto,  si avvicinò stringendo a se il foglio degl'appunti che aveva preparato per la cerimonia, "Levy hai idea di dove siano i miei genitori?" chiese ironica ma con una certa preoccupazione, quel giorno era così importante per lei. Levy diede un'occhiata all'orologio da polso "dovrebbero essere già arrivati" puntualizzò facendo aumentare l'ansia a Nashi, "e sembra essere scomparso anche Gajeel" pigolò poi la donna accorgendosi della mancanza del compagno. Nashi sospirò per poi sorridere alla vista della sua famiglia , sventolò una mano e con l'altra a mezza coppa vicino alla bocca, urlò "ei siamo qui!!" Cana rispose euforicamente saltellando verso di lei, l'abbracciò fortemente "è il grande giorno!" gioì soffocandola in quella morsa affettuosa "ei Cana lasciane un po' anche a noi" esordì Erza. Nashi sorrise felice "zia" la salutò calorosamente abbracciando anche lei, facendosi scompigliare i capelli da Gerard. Cana si guardò intorno "Grey e Juvia?" chiese interrogativa "pensavo fossero già qui", Nashi puntò un dito verso l'entrata "sono già dentro hanno preso i posti, a breve la cerimonia avrà inizio" rispose con mezza agitazione, Levy ricontrollò l'orologio "forse sarà meglio entrare, vado a cercare Gajeel" sospirò con velata preoccupazione, voltando le spalle al gruppo e guardandosi intorno, il cortile era affollato e Levy pregò mentalmente che Gajeel non si fosse allontanato troppo. Nashi si corrucciò "dove sono?" esasperò nervosamente, ma ecco che dal ciglio della strada l'auto di Natsu sbucò all'improvviso strappandole un sospiro di sollievo, " vi aspettiamo dentro"  la informò Erza prendendo sotto braccio  Gerard e avviandosi insieme a Cana verso l'entrata.
Nashi annuì distratta inclinando  il viso verso la strada sentendo i lamenti disperati di Lucy "sono grassa, terribilmente grassa" piagnucolò la donna tendando invano di scendere da sola dal' auto. Sorrise ancora nel vederla teneramente in difficoltà "non sei grassa, sei bellissima" la consolò Natsu con amore prendendole la mano, aiutandola a scendere dall'auto. Nashi si avvicinò ai due, "c'è ne avete messo di tempo!" li rimproverò divertita, poggiando poi una mano sul pancione di Lucy, che ormai al nono mese di gravidanza, era sempre più grosso. Lucy sbuffò sonoramente "non riuscivamo a chiudere la zip" pigolò stanca non lasciando la mano di Natsu, "sei bellissima, comunque" aggiunse poi increspando un sorriso materno sulle labbra. Nashi arrossì lievemente stringendosi nelle spalle "grazie" mormorò, "anche tu" aggiunse poi sincera lasciando un'ultima carezza sulla pancia, puntò poi lo sguardo su Natsu sospirando ansiosamente "ei non devi preoccuparti, andrà tutto bene" la rincuorò poggiandole una mano sulla spalla stringendogliela con amore, anche Lucy intrecciò la mano con la sua, "siamo orgogliosi di te" soffiò incominciando a fare gl'occhi lucidi "oggi ti diplomerai e noi siamo così felici" continuò facendo tremare un labbro dalla commozione, "e ora la smetto prima di allagare la Fairy high, stupidi ormoni" mugolò Lucy con voce rotta dal pianto, facendosi aria con le mani verso gl'occhi strappando un sorriso divertito a Natsu e Nashi. Ancora tutti e tre uniti si guardarono felici,  era passato un' anno dopo la conferma di Nashi al giudice, erano rimasti insieme ed erano successe molte cose. La prima , la più evidente , Lucy era rimasta incinta rendendo pazzo di gioia Natsu e felice Nashi per l'arrivo di un fratellino. 

Levy era ancora intenta a cercare Gajeel quando finalmente lo individuò,  di fronte a un albero  con le braccia flesse leggermente in avanti e lo sguardo attento, Levy sorrise nel vederlo compiere quel gesto, e senza essere vista gli scattò una foto. Gajeel sentendo lo scatto della macchina fotografica inclinò il viso curioso "gamberetto?" mugugnò focalizzando poi l'attenzione di nuovo su quel piccolo fagotto rosa che reggeva. Levy si avvicinò lenta "ei" soffiò passandogli una mano dietro la schiena, lisciandogliela con lenta dolcezza,  Gajeel sorrise senza staccare lo sguardo dalla piccola Lily, continuando a tenerla sollevata per farà giocare con le foglie dell'albero "io e il granchietto ci stavamo annoiando" spiegò prima che Levy gli chiedesse cosa ci facesse li. La donna annuì e quando Gajeel abbassò la piccola stringendosela al petto, ella strofino il naso con il suo in modo materno, "sta per cominciare" disse Levy alzando gl'occhi nocciola, incrociando quelli del compagno, intrecciarono le mani per dirigersi verso la palestra, dove si sarebbe tenuto la cerimonia dei diplomi. 

"dovremmo andare" soffiò Nashi commossa dalla situazione "ancora un po'" rispose Natsu stringendosele addosso entrambe, facendo attenzione al pancione di Lucy,  un bacio tra i capelli della donna e una stretta alla spalla di Nashi  "ora possiamo andare" permise Natsu ammorbidendo la presa su di loro, mostrandogli il sorriso più bello che avesse mai fatto.
La palestra della Fairy High era sta adibita alla perfezione per la cerimonia dei diploma, era stato sormontato un palco e di fronte ad esso sistemato le sedie per gli spettatori. Il caldo si faceva sentire più prepotentemente all'interno di quel locale nonostante la grandezza e le due porte aperte che davano sul cortile, dovuto all'affollamento di amici e parenti venuti per la cerimonia. Nashi sul palco era seduta accanto a Wendy e Chelia e al resto degli studenti che quel giorno avrebbero conseguito il diploma, deglutì fortemente stringendo tra le mani il discorso che proprio lei avrebbe dovuto tenere. Respirò a fondo e decise di distarsi nel pensare a qualcosa di diverso per deviare la tensione, il preside Gaelbolg aveva appena cominciato il suo commiato e ,  Nashi che aveva assistito alle prove durante la settimana, sapeva di quanto fosse lungo e sarebbe stato solo agonizzante farsi torturare dall'ansia. Roteò gl'occhi facendo una sintesi dell'anno appena passato, le cose a scuola erano andate sempre meglio, la sua media si era alzata tanto da far parte del comitato studentesco insieme a Wendy e durante l'anno si era anche impegnata nello sport senza conseguenze sulla sua salute,  qualificandosi per la seconda volta ai campionati e aggiudicandosi  di nuovo la borsa di studio. Aveva fatto più domande ad università diverse e molte di loro avevano accettato la sua richiesta, ora doveva solo decidere dove andare, l'idea di andare a Crocus l'allettava molto ma non voleva lasciare i suoi genitori e neanche Wendy, Chelia sarebbe partita per Margaret a fine estate, e Nashi non se la sentiva di lasciare sola Wendy, probabilmente sarebbe rimasta a Magnolia. Lo spostamento d'aria che si creò accanto a lei la informò che il preside Gaelbog aveva finito la sua lunghissima e noiosissima arringa, Wendy infatti si era alzata raggiungendo il leggio, ora toccava a lei dire qualcosa. Nashi si morse un labbro dal nervosismo, a breve sarebbe toccato a lei, maledizione a Wendy e a quei suoi occhi cucciolosi, era stata lei a convincerla nel fare quel stupido discorso "hai lottato per frequentare questa scuola, chi meglio di te può dargli l'ultimo saluto?" le aveva detto a mezza bocca e braccia incrociate sul petto, con gl'occhi luccicosi e lei aveva ceduto,  Wendy l'aveva fregata un'altra volta.
Chinò il viso verso il foglietto degl'appunti, ormai tutto spiegazzato, qualcosa scattò nella sua mente, un ricordo capace di farle increspare un sorriso sulle labbra.  Quel giorno era il quattro luglio, ed erano passati esattamente due anni dall'incontro con Lucy e Natsu, con mamma e papà, come ormai lei li chiamava. Due anni fa si trovava nella stessa situazione di quel momento : un foglio in mano stretto a tal punto da renderlo uno straccio, un ansia terribile ad attanagliargli lo stomaco, angosciata e spaventata dal futuro. Roteò la testa cercando Lucy e Natsu nella platea, erano li seduti uno accanto all'altro con lo sguardo rivolto verso Wendy. Lucy aveva la testa lievemente poggiata sulla spalla di Natstu, una mano sulla pancia intrecciata con quella dell'uomo, il braccio di Natsu poggiato sulla sedia di lei, sorrise felice, due anni fa era sola, ora invece aveva una famiglia, una famiglia vera.
L'applauso fragoroso che percepì l'istante dopo l'avvertì che sarebbe toccato a lei, si tirò su sistemandosi per l'ennesima volta la gonna ampia, un "forza" bisbigliato da Chelia a dita incrociate e lo sguardo complice di Wendy che ora stava giungendo verso di lei, rilassata per aver terminato il suo di discorso, le fecero assumere uno sguardo fiducioso, ora toccava a lei. Nashi si avvicinò al leggio, strinse le mani sulla struttura in legno tanto da sbiancarsi le nocche,  si schiarì la voce  "Sono qui oggi pensando al futuro e a quello che ci aspetta. Non avrei mai pensato di poter stare quassù  guardando così tante persone che amo"  la voce se dapprima tremante diventò più calma incrociando gli sguardi dei suo famigliari in platea "in procinto di diplomarmi con tutti voi!!!!"  esultò poi sicura inclinando il viso verso il gruppo di studenti, strappando fischi e un lieve applauso da parte loro.  Nashi sorrise, e senza leggere ciò che aveva preparato diede voce a quello che c'era nel suo cuore " Tutti mi hanno detto di scrivere solo quello che so, be so che due anni fa non sarei mai stata in grado di scrivere questo discorso e non mi sarei mai immaginata di andare all'università" ammise sicura " so che nel mio tempo passato qui ho imparato molto di più di quanto avrei potuto sono riuscita a capire argomenti che non ero neanche in grado di scrivere, come la fisica che ho amato, perché le leggi della fisica sono fondamentalmente le leggi della vita. Nonostante l'imprevedibile caos intorno a noi, ci sono delle costanti universali, queste costanti non cambiano mai, anche quando tutto intorno a loro cambia" Nashi era sicura di quello che diceva , non era più tesa "La vita è piena di incognite e quando queste incognite sono troppo opprimenti ci sono le costanti che dobbiamo tenere, come i nostri amici" uno sguardo verso Chelia e Wendy, commosse dal quel discorso "Coloro che sono stati nella nostra vita, insieme a noi ogni attimo, anche nei momenti più duri, come quelli che avrebbero potuto andarsene, ma hanno deciso di rimanere" Grey strinse forte la mano di Juvia , Gerard si voltò verso Erza guardandola con un  sorriso "come i nostri genitori, perché non saremo qui senza di loro che ci aiutano ad alzarci quando cadiamo, che vengono quando li chiamiamo, che rispondono quando bussiamo" la voce di Nashi si frammentò per un istante, i suoi occhi lucidi e lo sguardo pieno d'amore verso i suoi genitori  "Tutti noi abbiamo imparato cosa è un anno luce, e questi anni insieme sono stati il nostro anno luce, gli anni in cui tutto è diventato più luminoso, e abbiamo imparato che i punti luminosi nella nostra vita non sono semplici luci, ma costanti, e non importa dove andrò o cosa farò,  voi siete la mia costante" pronunciò fiera guardando Natsu e Lucy, commossi per quel discorso. Nashi si rilassò di colpo, un sorriso malizioso verso i suoi compagni "NON DIMENTICATE MAI LE VOSTRE" urlò di gioia scatenando un' applauso generale, perfino Lahar, anche se con moderazione, applaudì atono di fronte al discorso di Nashi. La ragazza guardò verso la platea, vedendo per intero la sua famiglia, Erza e Gerard, Cana addirittura commossa, Grey e Juvia, Levy, Gageel e la piccola Lily tra le braccia della madre, e poi Lucy e Natsu, orgogliosi e felici. La mano del preside sulla sua spalla la fecero sussultare appena, "brava Dragneel" le bisbigliò compiaciuto, lasciandola andare verso Wendy  e Chelia. Nashi sorrise, con la mente ritornò a un anno fa, durante quel colloquio con Poliuska, Nashi aveva negato l'emancipazione richiedendo una seconda adozione, ottenendola poco tempo dopo, e inoltre aveva chiesto anche quel cambio di cognome, non che ne avesse bisogno per sentirsi parte integrante con la sua famiglia, ma sapeva che era quello il cognome che le era sempre appartenuto, perché non farlo sapere a tutti?

Dopo la cerimonia, molti si erano spostati al Fairy Tail, Natsu aveva organizzato una festicciola, ovviamente e molti erano andati li per rilassarsi dopo tutta quella tensione accumulata.
Natsu stava salendo le scale dell'appartamento,  ormai erano mesi che non viveva più li, durante la festa, Cana  le aveva detto di salire su in casa perché c'era qualcosa di cui doveva parlargli. Aprì la porta trovandosi davanti un Grey girato di spalle dagl'atteggiamenti al quanto insoliti per lui. Con una mano tesa in avanti, contemplava quel cofanetto che aveva tra le dita, farfugliando parole e proposte, sospirò pesantemente   " ti stai divertendo vero?" ghignò Grey voltandosi verso l'amico, Natsu poggiato allo stipite della porta a braccia conserte e un sorriso strafottente ad incorniciargli il viso "no"  mentì sardonico avvicinandosi poi a lui". Natsu cambiò quel ghigno strafottente in uno sguardo confortante "ti dirà di si, ne sono sicuro" creandogli un sorriso d'aspettativa.
Una risatina furba fece voltare i due, Cana a braccia conserte e sguardo malandrino li stava osservano già da un bel po' "ei perché ci hai fatto venire qui?" chiese Natsu sfilandosi le mani dalle tasche per incrociarle al petto, anche Grey con sguardo curioso corrugò le sopracciglia, domandò "non potevi dircelo sotto?" ma Cana scosse la testa sorridendo comunque, poggiò il palmo della mano sul pilastro portante dell'appartamento osservandolo con sguardo tenero "questa casa, per la prima volta mi sono sentita in famiglia" sospirò facendo sorridere i due. Si avvicinò poi a loro "Natsu" chiamò "questa è casa tua, ma ormai sono mesi che vivi con Lucy e tu Grey, se tutto andrà bene.." ironizzò incrociando le dita, schioccandogli le dita "andrai via anche tu". Natsu la guardò dolcemente "Cana sai che puoi restare qui" ma la donna scosse la testa, "e che vedervi prendere le vostre strade, ecco mi ha fatto venir voglia di prenderne una anche io" i due si guardarono basiti spostando poi lo sguardo verso di lei "io e Bacchius andremo a convivere" affermò sicura "cercherò di trasferirmi prima della nascita del bambino, così tu, Lucy e Nashi  verrete a vivere qui". Grey sorrise e Natsu, be Natsu assunse uno sguardo da beota, con gl'occhi lucidi e un sorriso felice si avvicinandosi a lei, allungando una mano verso la sua pancia "ooo Cana, avrò un nipot-" ma prima che potesse finire Cana gli rifilò un pugno sulla testa "non sono incinta!!" ringhiò a denti affilati. Natsu si massaggiò la testa e Grey si avvicinò a loro, trovandosi uno di fronte all'altro "siete i fratelli che non ho mai avuto" disse commossa, si unirono in un abbraccio e Natsu le posò un bacio tra i capelli, nel giro di un anno e mezzo quei tre erano cresciuti più di quanto avessero fatto negl'altri anni della loro vita.
Lucy stravaccata su una sedia, si sventolava con una mano per placare quel caldo che la soffocava, accanto a lei Nashi "ei" giunse Natsu mettendogli  una fetta di torta sotto al naso, "amore" soffiò lei leccandosi le labbra. Natsu si sedette accanto a lei circondandole con il braccio il collo, Nashi si guardò intorno "gliela detto?" bisbigliò, Natsu ghignò "sta per succedere!" disse compiaciuto.
Juvia era seduta, i pugni a reggere il viso e lo sguardo sognante verso il pancione di Lucy, le sarebbe piaciuto anche a lei un giorno essere mamma, e sopra tutto essere la mamma dei figli di Grey, sospirò roteando gl'occhi verso l'uomo, "juvia c'è una cosa che ti devo dire" esordì Grey suscitandole preoccupazione. Grey s'inginocchiò a terra tendando di tirare fuori dalla tasca qualcosa, Juvia lo guardò perplesso "ti è forse caduto qualcosa?" chiese chinando il capo verso di lui.
Nel percepire quell'urlo femminile in molti si voltarono trovandosi davanti Grey steso in terra con Juvia su di lui intenta a soffocarlo di baci e a ripetere come un mantra una sfilza di "si" . Nashi con il busto girato e un braccio sulla spalliera della sedia sorrise di gusto, Juvia aveva accettato la proposta di matrimonio di Grey, si voltò verso i suoi genitori ghignando sardonica "papà zio Grey è stato molto più coraggioso di te" Natsu scrollò le spalle "non direi" mugolò. Lucy sorrise stringendogli la mano, mostrando quella fede al dito, "hai pianto quando me l'hai chiesto" disse sorniona strappando un risolino a Nashi. Sei mesi prima i due si erano sposati, nessun evento in pompa magna, ma una semplice cerimonia con gli amici di sempre, e una promessa, stare insieme per sempre. Nashi li guardò con amore spostando poi lo sguardo verso le vetrate "vengo subito" spiegò tirandosi su e avanzando verso la porta. Natsu la seguì con lo sguardo interrogativo, Lucy sospirò stanca "Natsu non abbiamo deciso ancora il nome" sbuffò stanca accarezzandosi la pancia, attirando la sua attenzione. Natsu la guardò sorridente, poggio l'orecchio sul pancione "potremmo chiamarlo, Happy" esclamò raggiante tirando su di scatto la testa , Lucy si accigliò "happy?" chiese atona, percependo un calcio da parte del bambino, sobbalzò appena per poi guardare Natsu felice "ed Happy sia!"
Intanto la figura di un' uomo seduto sul sedile posteriore di un auto di lusso guardava dal lato opposto della strada la festa in corso.  Lo sguardo serio, velato di malinconia, Jude sobbalzò appena nel trovarsi davanti Nashi all'improvviso "non lo dice, e nonostante il dolore che gli hai provocato le manchi sai?"  esordì la ragazza guardandolo sorridente, non era la prima volta che notava la sua presenza spiarli di nascosto. Jude si voltò verso l'autista "credo che voglia ancora del tempo" disse asciutto facendo cenno poi all'autista. Nashi si scostò appena quando l'auto partì, osservandola fino a scomparire, mancava tanto anche a lui, ma era vero  che Lucy aveva bisogno di tempo ancora, ma era fiduciosa, sapeva che un giorno padre e figlia si sarebbero ricongiunti.

Con le mani intrecciate dietro la schiena si avviò verso il Fairy Tail, trovandosi davanti Natsu e Lucy, "che facevi?" chiese lei sospettosa, "salutavo un amico" rispose lei. Rientrarono e la festa proseguì in allegria. Nashi era spensierata, accanto a Wendy e Chelia, le tre progettavano un'estate da passare insieme. A settembre Chelia si sarebbe trasferita a Margaret per frequentare l'università di Lamia scale, mentre Wendy era stata accettata al Fairy Hills di Magnolia e Nashi aveva deciso si frequentare la medesima. Wendy si scostò una ciocca dietro l'orecchio "non devi farlo per forza" le disse approfittando dell'allontanamento di Chelia. Nashi la guardò accigliata "parlo di Fairy Hills, non devi frequentarla per me" continuò stringendole una mano, "anche se saremo divise, noi tre resteremo comunque amiche" Concluse Wendy. Nashi sgranò gl'occhi, provò a dire qualcosa, ma si paralizzò completamente nel vedere tra la gente una figura a lei non indifferente, Romeo era li.
La festa si era ormai conclusa, tutti andati a casa e Nashi seduta sul suo sgabello del Fairy Tail stava chiacchierando ormai da un bel po' con Romeo. Quando l'aveva visto tra la gente, il suo cuore aveva fatto una capriola, si era poi alzata, incoraggiata dalle sue amiche, ed era andata a salutarlo. Non era la prima volta che si rivedevano dopo la loro rottura, durante quell'anno Romeo si era recato durante le feste e qualche Week-end a Magnolia e i due si erano incrociati inevitabilmente. Nashi si scostò una ciocca dietro l'orecchio, arrossendo a pena al suono di quel "sei bellissima" soffiato da Romeo, era passato un' anno e quei complimenti la portavano ancora in paradiso. Romeo si tirò su, "partirò fra una settimana, non farò in tempo per il tuo compleanno quest'anno" soffiò amareggiato e Nashi si avvicinò a lui "ti rivedrò prima che tu parta?" chiese speranzosa, Romeo le sorrise avviandosi verso l'uscita. Nashi sospirò giocherellando nervosamente con le dita, pensando a quello che succedeva tra loro ogni volta che si rivedevano, ovvero  finivano col fare sesso. Era successo a Natale, nella cantina del Fairy Tail alla festa della vigilia, e poi durante quel week-end in macchina, quando lui si era offerto di darle un passaggio, e altre innumerevoli volte. Si erano lasciati, ma nessuno dei due aveva iniziato una nuova relazione, e si, si  erano lasciati ma si amavano ancora e  quando si vedevano era inevitabile finire a fare l'amore.
Ancora con lo sguardo rivolto verso la porta, la voce calda di Natsu attirò la sua attenzione, si voltò vedendo Natsu e Lucy sorridenti, si avvicinò curiosa "che c'è?" chiese sorridendo d'aspettativa. Natsu le porse  una busta "il tuo regalo per il diploma" esclamò stringendosi poi Lucy su un fianco, Nashi sorrise aprendo la busta con frenesia, ma la sorpresa fu molta nel vedere quel biglietto per Crocus, inarcò un sopracciglio incrociando le braccia sotto il seno, tenendo il biglietto fra le dita "se è per andare a trovare Romeo non mi semb-" "guardalo bene" la interruppe Lucy. Nashi sciolse la posa delle braccia scrutando il biglietto con le sopracciglia aggrottate "solo andata?" lesse interrogativa, sollevando poi lo sguardo su Lucy e Nastu. I due sorrisero, annuendo entrambi "a settembre andrai all'università di Crocus" sentenziò Natsu lasciandola basita "sappiamo che è li che vuoi andare e non devi restare qui per noi" continuò Lucy materna. Nashi rimase senza parole, come avevano fatto a capirlo? quell'università, aveva visitato il sito senza aspettative, innamorandosene subito dopo, e quando aveva ricevuto la conferma positiva della richiesta il suo cuore aveva gioito, ma il timore di  creare un dispiacere a suoi genitori con la sua partenza l'aveva fatta desistere nel parlarne con loro, ma ciò non era bastato a non coinvolgerli. Lucy fece calare le braccia lungo i fianchi "è che ora che stiamo insieme, io non volevo rovinare tutto" sospirò dispiaciuta, ma Lucy e Natsu l'abbracciarono sollevandola da qualsiasi dubbio "niente ci dividerà ormai" sussurò Natsu, si scostò asciugandole quella lacrima dal viso "e poi verrai a trovarci spesso no? sopra tutto quando arriverà Happy!" Nashi aggrottò le sopracciglia inspirando con il naso, volgendo uno sguardi interrogativo verso Lucy, la donna scrollò le spalle rassegnata per poi ritornare ad abbracciarla.

Il caldo non sembrava diminuire, la stazione dei treni di Magnolia era semideserta quel giorno di Luglio, Romeo con la borsa da viaggio a tracolla e il biglietto in mano stava aspettando il treno svogliatamente. La sua attenzione fu attirata da quel tocco improvviso, le braccia esili di Nashi l'avvolsero da dietro stringendolo forte. La ragazza poggiò il capo tra le sue scapole, intrecciando le mani in quelle di Romeo "ei, sei venuta a salutarmi?"  soffiò lui, sorridendo, ma Nashi scosse il capo "no" sussurrò facendolo voltare, guardandola interrogativo. "io voglio stare insieme a te, ti amo ancora, anzi non ho mai smesso, " disse lei sicura, sollevando appena il viso per guardarlo negl'occhi, Romeo portò una mano a sfiorarle il viso "anche io, ma ciò non cambia quello che abbiamo detto un anno fa" precisò "sei disposta ad aspettarmi?" domandò poi con timore "no" rispose lei lasciandolo basito, non capiva quell'atteggiamento, "sarai tu che dovrai aspettare me, almeno fino a settembre" gettò Nashi cingendogli le braccia intorno al collo, "sono pronta per quel lieto fine" soffiò un'ultima volta tirandolo a se in un bacio mozzafiato.
Intanto in lontanza Lucy e Natsu, stranamente calmo, stavano assistendo alla scena, Nashi che spiegava tutto a Romeo e lui che la prendeva tra le braccia felice, facendola roteare, tutto contornato da  risate cristalline.  I due intrecciarono le mani, voltandosi e avviandosi verso l'auto "già so che mi mancherà tantissimo" sospirò Lucy a occhi lucidi, accarezzandosi con la mano libera la pancia. Natsu se la portò su un fianco posandole un bacio  sulla tempia "anche a me, ma sai credo che il piccolino ci distrarrà molto" disse ghignando punzecchiandogli con un dito l'enorme pancione. Lucy sorrise guardandolo con i suoi occhioni splendenti "Natsu, credo che Happy abbia voglia di gelato al cioccolato" chiese birichina e Natsu annuì.

Progetti una vita, sicuro che accadrà quello che tu vuoi, ma il destino ti colpisce all'improvviso cambiando i tuoi piani, stravolgendo quella vita che credevi perfetta, proprio quando meno te lo aspetti.  FINE

   
 
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