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Autore: BlackCrimson    17/06/2015    3 recensioni
( Per Favore immaginate la storia come se fosse un Anime o Manga )
In un tempo lontano, l'oscurità era riuscita a dare vita ai peggiori incubi dell'umanità, creando degli esseri immondi denominati creature della notte. Non tutte queste creature però costituivano una minaccia ma altre, non esitavano a bramare con sempre maggiore foga la vita degli altri.
Per questo motivo, venne istituito un ordine per combattere e limitare tali disgrazie. Coloro che ne facevano parte erano chiamati Hunter.
Elizabeth, una giovane cacciatrice, che però teme fortemente i vampiri, si troverà a sua insaputa a combattere al fianco di uno di questi. Riuscirà ad affrontare la sua paura e realizzare il suo sogno?
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Notte senza luna



 

Le gambe le tremavano ed il respiro era accelerato ed irregolare. Tutto il suo corpo era ormai allo stremo delle forze, incapace di muoversi  per via di quell'enorme stanchezza che la aveva assalita. 

Nonostante fosse migliorata di molto nel combattimento e nell’uso della magia, sostenere un combattimento di tale livello le era praticamente impossibile. 

Vincent era davvero troppo forte per lei e il suo potere magico era quasi del tutto esaurito. 

Sollevò lo sguardo in direzione dei suoi due compagni ancora impegnati a combattere con coraggio contro quel vampiro dal corpo lucente e dalle splendide, ma allo stesso tempo inquietanti ali nere.

Vincent continuava a schivare i loro attacchi con eleganza e velocità, senza togliere dal proprio volto quel sorriso fiero e malizioso. Il suo potere era aumentato notevolmente da quando avevano iniziato a combattere e sembrava non risentire di alcuna stanchezza. Oppure era solamente dannatamente bravo a nasconderla. Inoltre, le ferite infertegli precedentemente sembravano essersi risanate del tutto, compresa quella allo stomaco.

Al contrario di lui, invece, Keyn faticava a muoversi e i suoi colpi iniziavano ad essere deboli e imprecisi.
Soltanto Blaze sembrava cavarsela meglio di tutti e tre. Grazie al suo istinto e alla sua prontezza di riflessi, riusciva a tenere testa al purosangue. 

Tuttavia, era più che consapevole che non sarebbe bastato per sconfiggerlo. 

Suo malgrado dovette dargli ragione… In questa notte priva di luce, non aveva nessuna speranza di uscire vincitore da quello scontro. 

Nessuno di loro tre ne aveva.

 

« Hoy! Comincio ad essere giusto un po’ a corto di idee! » Annunciò dopo l’ennesimo attacco fallito.  « … Proposte? » 

Keyn evitò un’altra pioggia di lance ed arretrò rapido per portarsi al fianco del suo amico. 

« Nessuna… » Rispose ansimante e barcollando leggermente sul posto prima di ritrovare l'equilibrio. 

« Così non va bene! Questo tipo è veramente una seccatura! » 

Si lanciò nuovamente in un attacco frontale, facendo scontrare i suoi artigli con le lame dorate del purosangue. 

« Mi sto annoiando …  » Ammise Vincent rispedendolo indietro con uno slancio. 

Keyn approfittò subito della situazione per spostarsi alle sue spalle. Ma ancora una volta, Moore lo precedette e lo afferrò per un braccio. 

« … La mia pazienza comincia a scarseggiare, il che vuol dire che per voi le cose non si mettono affatto bene! » 

E nel mentre scagliò con violenza l’Hunter al suolo, frantumando le rocce sottostanti. 

« Keyn! » 

Elizabeth corse subito in suo aiuto e cercò di allontanare il purosangue con dei turbini di vento tagliente. Ma quello che ottenne fu solo un lieve venticello che il vampiro non si scompose nemmeno di evitare. 

« Sento che siete allo stremo delle forze… Eppure vi ostinate ancora a combattere… Siete solo degli stolti! » 

Nella sua mano comparve un’altra lancia dorata e prontamente deviò l’attacco di Blaze proveniente dall’alto. Il licantropo, sorpreso per tale mossa, cadde al suolo evitando per poco il suo compagno ancora a terra. 

« Ormai è più che evidente che non siete affatto forti come affermavate di essere... Vi credevo meglio di così »  

 

   

« Purtroppo ha ragione… » Disse piano Keyn, asciugandosi un rivolo di sangue dalle labbra con il dorso della mano.  « …Non possiamo più continuare… » 

« Già… Di questo passo finirà solo in un modo… E non si prospetta benevolo per noi! » Ringhiò Blaze a denti stretti. 

« Quindi… Cosa possiamo fare? » Chiese Elizabeth con voce tremante, mentre il panico cominciava piano piano ad impadronirsi di lei. 

« Potrei provare a trattenerlo così da permettere a voi due di ritirarvi … » Propose Blaze a bassa voce. 

« Non se ne parla… E’ troppo pericolo. E anche se riuscissimo ad allontanarci, come pensi di sfuggirgli? » 

« Tu hai un’idea migliore per caso? » 

Keyn non rispose, fermandosi a pensare per qualche secondo. 

« Va bene… Possiamo provare… » Sospirò poi « … Ma resterò io a combattere con Vincent! » 

« Ma se ti reggi a malapena in piedi! » 

« Tu sei molto più veloce di me in questo momento… e quindi l’unico in grado di portare in salvo Elizabeth e proteggerla nel caso vi raggiungesse! » 

« Eh? Io non voglio che nessuno di voi due rimanga qui da solo! Non con lui! » Intervenne Elizabeth mostrando una seria preoccupazione in volto. 

« Non c’è altra soluzione. Posso riuscire a farvi guadagnare abbastanza tempo per scappare » 

« Tu sei fuori di testa! Nel tuo stato attuale non ce la farai mai! » affermò Blaze. 

« Non se rimango in questa forma… » disse l’altro riuscendo nuovamente a riassumere le sue sembianze da vampiro. 

« Aaah! Hooy sei matto! » Gridò il licantropo precipitandosi immediatamente a coprire gli occhi di Elizabeth per impedirle di vedere. 

« Bl…Blaze! » Protestò lei incitandogli ad abbassare le braccia ma lui non cedette. 

« Che fai idiota? Guarda che lo sa… » disse Keyn con fare indifferente. 

« Eh? Che cosa…? Lo sa…? » 

Il licantropo si soffermò a guardarli entrambi con occhi increduli. Aveva percepito un atteggiamento più distaccato da parte della ragazza, ma non immaginava che potesse essere a causa di questo… Doveva ammettere però, che l'aveva presa piuttosto bene...

 

« Avete finito di complottare fra di voi?! » chiese Vincent con una nota di impazienza, interrompendo i pensieri del licantropo. 

Nessuno dei tre gli rispose e Keyn si rialzò in piedi portandosi davanti agli altri due. 

Sollevò lo sguardo in direzione del purosangue sospeso in aria e strinse ancor di più l’impugnatura della spada al suo fianco. 

« Al mio segnale prendi Elizabeth e corri il più velocemente possibile via di qui! » 

Disse rivolgendosi a Blaze.

Ma quest’ultimo non sembrò voler dare ascolto alle sue parole e si preparò ad attaccare. 

Keyn lo bloccò subito mettendogli davanti la lama della sua arma per impedirgli di proseguire. 

« Blaze… Per favore fai come ti ho detto… » Lo implorò guardandolo per un breve istante con la coda dell’occhio. 

Hergron strinse i pugni ai fianchi per la frustrazione. 

« Per quello che mi riguarda… Non so chi sia più idiota fra noi due… » 

Disse portandosi al fianco della ragazza. 

Keyn lo ringraziò mentalmente tornando a concentrarsi serio su Moore. 

« Asp… Aspettate! Io non sono d’accordo! » protestò Elizabeth decisamente contraria a lasciare Keyn a combattere da solo nelle condizioni in cui si trovava. 

« Potresti morire … » Sussurrò infine mentre gli occhi cominciavano di nuovo a farsi lucidi. 

« Ora! » Esclamò improvvisamente lui lanciandosi a spada tesa contro Vincent. 

Blaze scattò verso Elizabeth e la issò in braccio per poi dirigersi velocemente verso le profondità della foresta con l’intento di raggiungere la villa il prima possibile. 

 

« Avete istinti suicida signor Keyn? » Lo derise Vincent osservando i due allontanarsi. 

« Non badare a loro ma concentrati su di me! » 

Affermò l’Hunter circondando la spada in un vortice di fiamme rosse e nere. Di colpo, espanse il suo potere e costrinse Vincent ad arretrare nella direzione opposta per deviare i numerosi affondi diretti al suo petto. 

« Siete duro a morire… E decisamente testardo! »

Con un movimento fulmineo, colpì la spada del cacciatore con tale violenza da costringere Keyn a mollare la presa su di essa. Questa cadde pesantemente ad un paio di metri di distanza senza alcun rimbalzo.

Keyn imprecò fra se e arretrò nel tentativo di recuperare l’arma. 

Ma Vincent non gli concesse un tale lusso e partì al contrattacco. 

Due lame alle sue spalle lo seguirono nei movimenti. Alternandosi alle altre due lance strette nelle sue mani, continuarono ad infierire sull’Hunter. 

Keyn schivava a malapena i colpi e più di una volta venne ferito di striscio alle gambe e alle braccia. Ma non si diede per vinto ed evocò delle fiamme nere dalle sue mani. Scagliò le due palle di fuoco mirando al volto del purosangue. Lui le fece scontrare con le sue armi lucenti per proteggersi. 

Appena queste di dissolsero, una nube nera coprì la vista del vampiro dando l’opportunità a Keyn di recuperare finalmente la sua arma. 

- Ancora questi stupidi trucchetti Blacksword? - Ringhiò, ma l’altro non gli diede ascolto. 

Concentrò tutto il potere che gli era rimasto nella lama, facendola diventare incandescente. La mano con la quale reggeva la spada venne circondata ancora una volta da una fine corazza nerastra. 

Con una rotazione laterale, si portò al fianco del suo avversario. Si abbassò il più possibile per sorprenderlo con un fendente dal basso. 

La lama sibilò ed il colpo andò a segno scontrandosi contro il fianco scoperto del vampiro. 

Ma il metallo non sembrò raggiungere la sua carne, limitandosi soltanto a procurargli un altro taglio sulla casacca. 

Con sua sorpresa, il colpo era stato fermato dalla corazza dorata del vampiro, la quale non sembrava essersi minimamente scalfita. 

Vincent rise soddisfatto nel vedere la delusione farsi strada sul volto del suo nemico. 

« … Ops scusate, avrei dovuto urlare dal dolore per caso? » 

Keyn balzò all’indietro, fermandosi poco distante per riprendere fiato e facendo dissolvere completamente il suo potere. 

Respirava con avidità e il suo corpo tremava per la stanchezza. Digrignò i denti con rabbia, conscio del fatto di aver già raggiunto il suo limite. 

« Ahah fine dei giochi Blacksword? » sorrise malignamente Vincent avanzando verso l’Hunter. 

« E’ davvero un peccato… » 

Keyn sobbalzò ritrovandoselo improvvisamente alle sue spalle. 

« Ma state tranquillo… Prima di uccidervi ho pensato che sarebbe stato meglio farvela pagare a modo mio per quello che avete fatto… » 

 

 

 

 

« Blaze fermati! Dobbiamo tornare indietro! » Esclamò Elizabeth divincolandosi fra le sue braccia. 

Hergron però, continuò a tenerla stretta e a correre a testa bassa. 

« Se non lo aiutiamo… Keyn morirà! Vuoi veramente abbandonarlo in questo modo? » 

Lui sembrava ancora non ascoltarla e non si scompose minimamente a quelle parole. 

« Hai detto che voi due siete come fratelli! Allora se è vero ascoltami dannazione! »

« Stai zitta! » Gridò improvvisamente lui facendo scorgere tutta la sua preoccupazione. 

Lei si sorprese da tale reazione e lo guardò sconcertata, smettendo di muoversi. 

« Credi davvero che non me ne renda conto?… » Iniziò a dire abbassando la voce e trattenendo un impeto di rabbia. 

 « Credi davvero che non lo sappia… che potrei perdere il mio migliore amico?! »

Rialzò lo sguardo guardando davanti a se, lottando freneticamente contro la volontà di abbandonare li la ragazza e tornare a dare manforte a Keyn. 

Ma non poteva farlo… Come avrebbe potuto?

« Quello stupido… Quando si mette in testa una cosa non c’è verso di fargli cambiare idea… » 

Disse accennando un lieve sorriso rammarico. 

« Fa di tutto per far star bene gli altri ma non pensa mai a se stesso… » 

Elizabeth abbassò lievemente lo sguardo. 

Non sapeva più cosa dire. Si sentiva solo terribilmente triste.

Ancora una volta era lei che tutti quanti si ostinavano a proteggere… Soprattutto lui.  Ma per quale ragione si spingeva a tanto per qualcuno che non sapeva far altro che cacciarsi nei guai?

Un lampo dorato le passò a pochi centimetri dalle spalle, interrompendola dalle sue riflessioni. 

Blaze frenò bruscamente la sua corsa e per poco non cadde a terra. 

Lo sentì trattenere un piccolo gemito e guardare sconvolto ciò che gli era appena apparso davanti. 

Elizabeth seguì il suo sguardo e sgranò gli occhi per quello che vide. 

Vincent e Keyn si trovavano a pochi metri da loro, avvolti da una leggera nube nerastra che andava dissolvendosi nel vento. 

 

« Oh mio Dio… » Sussurrò lei portandosi entrambe le mani alla bocca. La sua attenzione si era soffermata soprattutto sulla figura di Keyn, steso a terra e tremante. I suoi occhi erano serrati per il dolore e nonostante le ferite, cercava comunque di far forza sulle braccia per alzarsi.  

« Stavate andando da qualche parte per caso? »

Domandò Vincent con un ghigno stampato in volto. 

Blaze rimise a terra la ragazza e la spinse dietro di lui. Era visibilmente infuriato, soprattutto perché aveva notato l’arma che Vincent stringeva nella sua mano. 

« Tu! » Ringhiò « Come osi tenere quella spada fra le tue luride mani? » 

« Oh? Ti riferisci a questa? » fece Vincent guardandola con noncuranza « Ho pensato che sarebbe stato un peccato lasciarla la… Dopotutto può sempre tornarmi utile… No? » 

Blaze irrigidì tutto il corpo, sentendosi ribollire il sangue nelle vene. 

Strinse con forza i denti per la rabbia « Maledetto… » 

Due gocce di un liquido rossastro macchiarono il terreno al suo fianco, attirando lo sguardo della ragazza. 

« Blaze… Stai sanguinando! » affermò lei notando il profondo taglio sul braccio sinistro di lui. 

« E’ solo un graffio comparato a quello che farò a lui! »

Elizabeth sobbalzò notando l’espressione dei suoi occhi. 

Sembravano colmare un ira cieca e le iridi ristrette gli davano un aspetto veramente inquietante. 

« Allora cosa stai aspettando? » Lo sfidò Vincent assottigliando lo sguardo, attendendo paziente che la sua preda cadesse nella sua tela. 

Blaze gridò verso il cielo e si preparò a scattare in avanti, ignaro delle piccole luci alle spalle del purosangue che puntavano nella sua direzione. 

« Blaze! » Elizabeth cercò di fermarlo ma si rese conto che era troppo tardi. Lui era già scomparso dalla sua vista e da quella di tutti gli altri. 

« Cosa?! » fece Vincent notando che non si era precipitato ad attaccarlo frontalmente diversamente da come si aspettava. 

Veloce si guardò attorno per individuarlo.

Due enormi massi oscurarono la sua visuale e veloce protese una mano in avanti per frantumarli con un fascio di luce prima che potessero schiacciarlo. 

Fra i numerosi blocchi di pietra che cadevano al suolo, scorse una figura al suo fianco con la coda dell’occhio. Sgranò gli occhi per la sorpresa nel vedere il licantropo guardarlo con un sorriso beffardo mentre sollevava il corpo del suo amico e scompariva subito dopo con grande velocità. 

Gliela aveva fatta. 

Blaze riapparse vicino ad Elizabeth ed adagiò Keyn sull’erba, aiutandolo a mettersi seduto. 

« Perdonatemi… » sussurrò lui stancamente. 

« E di cosa? » fece Blaze con tono tranquillo « Hai solo dimostrato di essere più idiota di me! » 

Keyn rise appena ma non commentò. 

 

« Che mossa inutile! » Sentenziò Vincent ridendo forzatamente. 

« Non fate altro che continuare la vostra agonia in questo modo!… Siete deboli ed è un dato di fatto! » Si chinò leggermente in avanti, spalancando le enormi ali nere. Il suo volto contratto in una smorfia adirata. « ... Questo scontro è durato fin troppo e mi sono decisamente stufato! »

Blaze e Keyn si fecero subito seri ed Elizabeth tremò per la paura. Quelle parole pronunciate con un simile tono non preannunciavano nulla di buono.

Vincent sollevò la spada avanzando verso i tre con passo lento.

« E’ giunto il momento di fare sul serio! » 

Scattò in avanti e Blaze fece lo stesso per affrontarlo. Il vampiro si mosse rapido e gli sfiorò un fianco con la lama della spada. Blaze non badò al leggero bruciore della nuova ferita e gli sferrò un pugno su uno zigomo con ferocia. Vincent non si mosse nemmeno. 

« Illuso! » 

Prima che il licantropo potesse muoversi, Vincent lo afferrò per il braccio nel punto in cui era stato ferito. Strinse con tale forza che persino Elizabeth riuscì a sentire il rumore delle ossa che si frantumavano sotto quella morsa d’acciaio.  

Blaze urlò per il dolore e subito dopo si ritrovò scagliato con violenza a parecchi metri di distanza. 

Elizabeth incominciò di nuovo a tremare in preda al puro terrore per via di quell’essere che si dirigeva minaccioso verso di loro. Non riusciva più a muoversi e non si scompose neanche quando Keyn si aggrappò leggermente a lei per spostarsi sulle ginocchia. Gli occhi rossi di lui brillarono e con evidente sforzo, riuscì a lacerare l’aria davanti a se con una mano. Una lama d’aura nerastra seguì quel movimento e si diresse verso il vampiro. Vincent alzò la spada verso il cielo e la tagliò a metà, producendo un’onda d’urto tale da sbalzare via i due Hunter. 

Elizabeth rotolò sul terreno e si fermò sbattendo la schiena contro la corteccia di un albero. Il respiro le si bloccò per qualche istante e un lancinante dolore le percorse tutta la spina dorsale. Strizzò gli occhi cercando di non pensarci e con difficoltà risollevò lo sguardo.
Anche con la vista sfuocata, riuscì a distinguere le due sagome a pochi passi da lei.
Keyn cercava di tirarsi in piedi dalla posizione a carponi quale si trovava, e Vincent si era praticamente fermato al suo fianco. 

« La mia idea era quella di ucciderti per ultimo… »  Disse guardandolo con disprezzo. 

Keyn soffocò un lamento non appena Vincent lo afferrò per la gola e lo sollevò in aria senza alcuna grazia. 

« … Ma in fin dei conti, non fa nessuna differenza. Tutti voi primo o poi percorrete la stessa strada verso la morte! » 

« Va… All’…Infer…no! » Tossì l’Hunter, incapace di sfuggire alla sua presa. 

 

Un istante dopo, un rumore metallico sferzò l’aria.
Seguirono altri piccoli suoni, ma in grado di far rabbrividire la pelle a chi gli ascoltava. 

La mente di Elizabeth sembrò fermarsi, così come il suo corpo. Lo sguardo, fisso difronte a lei ma incapace di cogliere il significato di quello che i suoi occhi le stavano mostrando. Per quanto la sua vista fosse ancora annebbiata dal colpo subito, aveva riconosciuto il gesto spietato che era appena stato compiuto proprio difronte a lei, seppur continuava a ripete a se stessa che non era reale.
Solo dopo qualche secondo, la consapevolezza di sbagliarsi si razionalizzò dentro di lei, facendole tremare lo sguardo e spalancare gli occhi in un muto dolore.
Senza rendersene conto, delle calde lacrime avevano già cominciato a scenderle copiose lungo le guance, per poi frantumarsi al suolo. 
Trattenne a stento i silenziosi singhiozzi, boccheggiando disperatamente in cerca di un po' d'aria che potesse darle almeno un po' di sollievo. Ma più il tempo passava, più il suo malessere aumentava.
Scosse la testa lateralmente e strinse con forza la terra fra le sue mani, quasi a volersi far male per potersi finalmente svegliare da quell’incubo orribile.
Ma non lo era… 

La lama della spada si ritrasse lentamente e senza esitazione dal petto dell’Hunter, facendoli emettere un altro gemito strozzato. Nuovo sangue fuoriuscì dalle sue labbra e dall'orribile ferita sul suo petto, andando ad aggiungersi a quello già presente ai suoi piedi. 
I suoi occhi tornarono chiari, ma privi di ogni lucentezza. 
Fissavano stancamente un punto imprecisato in lontananza, senza far trasparire nessun'altra emozione. 

Vincent mollò la presa, lasciandolo cadere sulle ginocchia. Le braccia abbandonate lungo i fianchi. 
Per un breve istante, lo sguardo vitreo di lui si incrociò con quello sconvolto della ragazza. 
Le palpebre iniziarono a socchiudersi lentamente, tremando nell’inutile sforzo di resistere all’imminente oblio.
Ma era una battaglia già persa in partenza.

Elizabeth trasalì quando lo vide chiudere gli occhi completamente e cadere in avanti per poi accasciarsi al suolo privo di ogni altra forza. 

« Noo… » mormorò appena con occhi colmi di lacrime.

« Nooo » Ripeté appoggiando la fronte sulla terra umida.
« Noooo!!! »

 

« Maledetto bastardo!!! » 

Un urlo attirò l’attenzione del vampiro, costringendolo a voltarsi. 

« Non te la farò passare liscia! » 

Blaze era di nuovo in piedi, più adirato che mai. Il braccio rotto disteso lungo il fianco e le spalle ricurve in avanti. 

« Te la farò pagare molto cara per questo! » 

Con un balzo si levò in aria, gridando contro il vampiro tutta la sua frustrazione. 

« Thz… Stupido lupo… » 

Vincent gli apparve davanti, afferrandolo con una mano per il volto. 

Trascinò il licantropo verso il suolo, sbattendogli la nuca contro la dura roccia. 

Il terreno cedette sotto tutta quella forza, andando a creare un nuovo cratere. 

« Visto che succede a prendersi gioco del proprio avversario? » disse Vincent in piedi davanti al corpo esanime del licantropo. 

Blaze si mosse appena in sua risposta. 

La testa sembrava dovergli scoppiare da un momento all’altro a causa del continuo e assordante ronzio impresso all’interno delle sue orecchie. La vista gli si era appannata e un gusto ferroso gli aveva invaso completamente la bocca. Nonostante tutto però, il suo desiderio di combattere non si era minimamente placato.

Graffiò il terreno con gli artigli, facendo leva con il braccio sano per tentare di alzarsi. 

Tuttavia fu costretto a fermarsi. 

Strinse i denti maledicendo ogni singola lama lucente sospesa a pochi centimetro dal suo corpo. 

« Se fossi in te me ne starei buono qui… » Affermò Vincent beffardo « … Sempre che tu non voglia porre subito fine alla tua misera vita… » 

Poi si girò dandogli le spalle, non badando ai continui insulti dell’altro rivolti nei suoi confronti. 

Ritornò a concentrarsi sul corpo del purosangue disteso a terra. 

Assottigliò lo sguardo pensieroso e riprese a dirigersi nella sua direzione. 

 

« Hooh… Siete ancora vivo? » Disse guardando Keyn riverso a terra con superiorità e disapprovazione. 

A quell’affermazione Elizabeth si riscosse leggermente, rialzando improvvisamente lo sguardo verso di loro. 

“Vivo?” Si ripeté nella sua mente con incredulità.

Poi realizzò.

Il corpo dell’Hunter era ancora la. Non si era ancora dissolto, il che voleva dire che c’era ancora tempo.
Quel briciolo di speranza le diede un’opportunità, e decise di coglierla al volo. 

Il dolore che prima le aveva serrato il petto si affievolì, lasciando al suo posto un senso di leggerezza. Riprese lucidità e immediatamente cercò il suo bastone con lo sguardo. Lo trovò ad un paio di metri di distanza da lei. Troppo fuori portata per lei. 

 

« Sfortunatamente devo aver mancato il cuore… » continuò Vincent sollevando con lentezza la spada verso il cielo.  « … Vedrò di porre subito rimedio a questo errore! » 

Elizabeth sobbalzò nel sentire quella frase. I suoi occhi si inorridirono di nuovo nel vedere quell’arma pronta a calare su Keyn per la seconda volta. Non c’era più tempo, doveva fare qualcosa e in fretta. 

Questa volta non sarebbe rimasta nascosta a guardare mentre i vampiri le strappavano via ciò che le stava a cuore. No, non poteva permetterlo ancora! 

Così raccolse tutto il coraggio e le energie che le restavano. Scattò in avanti sfiorando leggera il terreno, quasi come se una forza invisibile la sorreggesse lungo il tragitto. 

La lama a quel punto, iniziò la sua inesorabile discesa. 

 

« Ti supplico!!! FERMATI!!! »  

Quell'urlo di elevò verso il cielo come un canto disperato, riecheggiando per la valle desolata.
Senza alcuna esitazione, Elizabeth si gettò sul corpo esanime di Keyn per fargli da scudo. Chiuse gli occhi stringendosi su di lui e aspettò il colpo fatale trattenendo un fremito fra le labbra. Questa volta sarebbe morta veramente. E per l’ironia della sorte, lo avrebbe fatto nel tentativo di proteggere proprio un vampiro. 
No… 
Nel tentativo di proteggere Keyn… Infondo, non era un brutto modo di morire.

Passarono alcuni secondi ma il dolore stranamente non arrivò. 

Sollevò le palpebre diffidente e tremò nel ritrovarsi la punta della lama ferma davanti a suoi occhi. 

« Cosa pensi di fare? Togliti di mezzo ragazzina! » 

Lei deglutì ma non si mosse. 

« Sei sorda per caso? Ti ho detto di levarti! » 

Lei scosse la testa e rimase ferma. 

« Come vuoi! Allora… » 

« … Ti prego basta… » Lo interruppe lei. Alzò la testa, riuscendo a guardarlo direttamente in volto. Lui vacillò appena scorgendo gli occhi di lei. Erano arrossati per il continuo pianto e lo stavano supplicando con sincerità. 

« … Hai vinto tu… Sei il più forte… Quindi perché devi andare avanti con questa crudeltà?! »  

La sua voce era disperata ed irregolare per i continui singhiozzi. 

« Perché… tutti voi… Non sapete fare altro che uccidere e distruggere la felicità altrui? » fece una pausa « … Cosa ci trovate di così divertente? » 

Disse alzando la voce. Strinse gli occhi, chinando la testa verso il basso in un fremito di paura. 

« …Perché? …Perché deve sempre andare in questo modo? » 

Vincent la osservò silenzioso, seguendo con lo sguardo le piccole lacrime infrangersi al suolo. 

« … Non è giusto… » sussurrò infine lei. 

 

Lentamente il vampiro abbassò l’arma. La sua attenzione di spostò per qualche istante sul volto pallido e sofferente dell’Hunter per poi tornare su quello della ragazza. 

Come poteva un’umana come lei desiderare così tanto proteggere la vita di un essere come lui dopo che era arrivata persino ad odiarlo? Loro erano vampiri dal sangue puro! Una razza che per principio era temuta e disprezzata sopra ogni altra cosa. Non riusciva minimamente a comprendere la natura di tale gesto…  

 

« Siete davvero una donna interessante signorina Elizabeth… » Disse allora, mostrando nuovamente un sorriso malizioso. 

Si inginocchiò davanti a lei e le sollevò il mento con il pollice e l’indice della mano per costringerla a guardarlo negli occhi. 

« E ditemi… Cosa sareste disposta a fare perché io renda salva la sua vita? O per meglio dire, le loro… visto quell’essere senza cervello alle mie spalle… » 

Elizabeth spostò la sua attenzione su Blaze, il quale li stava guardando con preoccupazione mentre delle affilatissime lance lo bloccavano a terra. 

Poi tornò a guardare Keyn. La mano poggiata sulla sua schiena riusciva a malapena a percepire il respiro debole e sofferente di lui mentre una chiazza rossastra si espandeva a vista d'occhio sul terreno.

« Se … Se risparmierete le loro vite…  Io… » 

Parlare le risultò tremendamente difficile. Non riusciva a credere a quello che stava per dire.

« Io… » 

Sussultò non appena sentì uscire un piccolo lamento dalle labbra di Keyn. 

Inconsciamente, persino lui sembrava essersi reso conto delle sue intenzioni ed era certa che si sarebbe pronunciato assolutamente contrario a una decisione così irresponsabile e avventata. 

Ma data la sua situazione non poteva fare altro. Glielo doveva…

« … Sono disposta a pagare qualsiasi prezzo! Anche a rinunciare alla mia stessa vita!! » 

 

Vincent rimase impassibile davanti ad una simile risposta e mantenne un'espressione seria. I suoi occhi, invece, parvero nascondere un'attenta riflessione su cosa la ragazza gli avesse appena detto.
Restò a fissarla per alcuni secondi, senza proferire parola. Poi sorrise con le labbra, riassumendo di nuovo le sue sembianze normali. 

« Molto bene allora… » 

Assottigliò lo sguardo fissando le iridi chiare di lei con intensità, tanto da farla sentire profondamente a disagio. 

« … Ecco la mia proposta… »


Elizabeth iniziò di nuovo a tremare difronte agli occhi del purosangue. Man mano che i secondi passavano, la paura cresceva prepotente dentro di lei, invadendo ogni cellula del suo corpo. Sudò freddo, sentendosi il cuore accelerare di battito come se le dovesse uscire dal petto. Le tempie le pulsavano e deglutì forzatamente, sentendosi la gola improvvisamente secca.
Dopo un tempo che le sembrò non finire mai, riuscì finalmente ad interrompere quel tremendo contatto visivo. Si morse un labbro con frustrazione, guardando un punto indefinito sul terreno e controllando quanto più possibile il respiro. 

« Allora?… » La incoraggiò il vampiro. 

« Accetto » 

 

Vincent sogghignò soddisfatto e si rialzò in piedi, senza aggiungere altro in merito. 

« Bene! E’ giunta l’ora per me di andare! » Annunciò ad alta voce. 

« … Mi sono divertito anche troppo per una notte come questa! » 

Si incamminò tranquillamente nella direzione opposta. 

« Sono stanco e ho voglia di riposare un po’… » 

Blaze lo guardò stranito non appena gli passò davanti. Stava sognando per caso?

Vincent se ne stava davvero andando così all’improvviso? 

Serrò la mascella e si sforzò di pensare ad una possibile spiegazione plausibile per un atto imprevedibile come quello. Era certo che un essere come lui non abbandonava le sue prede per compassione o altro con tanta semplicità. 

« Oh giusto! Dimenticavo! » 

Il licantropo sobbalzò non appena vide la spada di Keyn impiantarsi ad un soffio dal suo orecchio sinistro. 

« Questa ve la restituisco! Non si addice al mio stile… » 

Prima che l’Hunter potesse rispondergli, Vincent sparì lasciando al suo posto solo una densa polvere nerastra. 

Le lance che bloccavano il licantropo, a quel punto, si dissolsero dandogli di nuovo l’opportunità di muoversi. Si rialzò a sedere portando la sua attenzione sulla ragazza. Sospirò con preoccupazione nel vederla accasciarsi su Keyn e piangere silenziosamente. 

Allora capì.

Qualcosa doveva essere sicuramente successo e lei probabilmente, ne era stata interamente coinvolta.

« Che cosa hai fatto Elizabeth? »





Ciao!!! Ecco un nuovo capitolo! :)
Onestamente non sono molto soddisfatto... Mi sembra si averlo scritto troppo in fretta... A voi, invece, come vi è sembrato?
Ho bisogno di consigli PLEASE! :)

Va bene... Allora... Tornando alla storia: Che proposta avrà fatto Vincent ad Elizabeth? Volete provare ad indovinare? :)
Ok è semplice! ahah

Al prossimo capitolo allora! Che spero di sbrigarmi a pubblicare! A presto!!! :)))
Angolo Ringraziamenti:
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Grazie infinite!:)

Grazie anche a tutti coloro che leggono! :)
CIAO! :)))

  
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