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Autore: Spiritromba    20/06/2015    5 recensioni
| STORIA INTERATTIVA| ISCRIZIONI CHIUSE |
~Melissa ha ormai perduto totalmente le speranze di avere un'estate decente: i suoi importantissimi tre mesi di pausa verranno consumati inutilmente tra amici di genitori e nonni che sanno solo dirle "quanto sei cresciuta" e due bambini che piu' che bambini sono demoni...professionisti.
Ma proprio quando tutto sembra perduto (introduzione da libro fantasy) sua zia riuscira' a farla andare in un campeggio popolato da persone di tutte le varieta' e colori possibili. Come un arcobaleno.~
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In quel campo c'erano tutti i caratteri esistenti: l'Invidioso, il Timido, lo Scontroso, il Nerd, lo Sportivo, il Gentile, il Musicista, il Lettore, il Creativo, lo Sbadato, l'Amante dell'Occulto e il Festaiolo.
E allora...io cos'ero?
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E cosi’ e’ iniziato il mio primo giorno di vacanza VERA al Campo Estivo. Come vi ho gia’ detto, non avevo la minima idea di cosa ci fosse, in realta’, in quel posto. Ma ora ritorniamo al giorno della mia partenza...

 

 

Bordeaux

 

D’un tratto sentii il telefono squillare nel corridoio, e subito dopo mamma rispondere in fretta e furia. Io ero ancora a letto, capelli scompigliati, borse sotto gli occhi perche’ la sera prima ero stata eccitatissima e non avevo minimamente dormito, pigiama tutto spiegazzato e nulla, nulla di precedentemente preparato per andare al Campo. 

“Tesoro? Su, forza, esci da quel mucchio di coperte insudorate e cominica a farti la valigia, che tua zia sta per venire a prenderti!” sbuffai e presi le prime cose che mi capitavano in mano per poi buttarle in un enorme zaino mimetico che non ricordavo mi fosse mai servito per qualcosa. Per fortuna l’unica cosa che scelsi con cura furono i miei vestiti. Eh, gia’, vi sarebbe piaciuto arrivare al vostro primo Campo Estivo con addosso un completo da lavandaia? Senz’altro vi avrebbero chiesto “Ehi, dove te lo sei procurato quello?”, ma di certo non avreste fatto una gran bella prima impressione...

Quando salii in macchina sembravo un militare che partiva in missione, visto anche il modo strappalacrime in cui mi saluto’ mia madre, tanto che zia Cynthia mi chiese: “Uh-uh, ma li’ si gioca anche a paintball?” e io risposi: 

“Sto partendo in missione, mia cara, potrebbe anche essere l’ultima volta che ci vediamo!”

~ * ~

Mentre l’auto azzurra si avvicinava sempre di piu’ alla tanto sospirata meta estiva, cominciai a sentire una strana angoscia. Le gambe mi tremavano leggermente, le mani strette sulle ginocchia, e una strana forza gravitazionale che mi attirava sempre di piu’ al sedile. E se ci fossero quelle persone che non perdevano l’occasione di prenderti in giro? Se mi avessero preso di mira? Se l’estate l’avrei passata chiusa in camera per paura loro? E se...

Tanto mi stava scoppiando la testa dai “se” che non mi ero accorta che la macchina aveva gia’ parcheggiato e la zia era gia’ uscita dalla porta. 

“Mels, stai bene? Ti vedo un po’ depressa...” dato che in quel momento avevo paura di sembrare un dissennatore assonnato davanti a tutti, cercai di togliermi l’ansia di dosso. Anche se rimaneva sempre attorno a me, come un alone scuro che mi vorticava attorno.

“Ehi, ciao!!” mi voltai subito in direzione della voce, per vedere una ragazza alta e dai capelli biondo cenere con lo statush rosa stringermi vigorosamente la mano. “Io sono Hope! Tu?” 

“Mi chiamo Melissa, ma se vuoi chiamami pure Mels” risposi un po’ imbarazzata. “Sei appena arrivata, giusto? Ma non ti preoccupare, tanto qua di amici ce ne faremo a palate!” e subito mi guido’ in corsa verso il centro di un prato ben rasato e circondato da anigiosperme e conifere che si estendevano a perdita d’occhio. C’era una specie di cerchio per accendere fuochi, e tutt’intorno altre due ragazze sedute su dei massi. Mi sedetti sul primo che trovavo e mi guardai attorno: proprio accanto a me c’era una ragazza di circa la mia eta’ dai capelli molto scuri, gli occhi verdi con addosso una canotta bianca e una gonna nera che mi guardava con aria misteriosa e interrogativa. “Ma sei fidanzata?” mi chiese facendomi sobbalzare. “No...perche’?” lei si alzo’ e mugugno’: “Oh nulla, solo per chiedere.” 

Ero ancora a bocca aperta dietro a quella ragazza, quando Hope e un’altra ragazza mi sussurrarono all’orecchio “Lei-sa-di-teee!” 

~*~

Ad un certo punto chiamarono dentro una grossa villetta dalle pareti rosse me, Hope e Alicia (si’, cosi’ si chiamava l’altra ragazza, migliore amica di Hope) per venire a conoscere gli altri ragazzi. Arrivammo in un piccolo salottino con le tende ricamate dove Jake, l’organizzatore del Campo, ci avrebbe spiegato le regole necessarie alla nostra “sopravvivenza”. Senza di nuovo accorgemene, ero finita vicino ad un ragazzo dallo sguardo maligno ma dal fisico di quelli che si impiegano come pazzi nello sport. “Ehi Nutkins vacci piano!” sentii la voce di Hope dall’altra parte della stanza. “Perche’, hai qualcosa in contrario se osservo una nuova arrivata?” non sembrava molto in vena di discutere con Hope. “Ti credi tanto bravo con gli sport da poter fare quello che vuoi? Be’, allora ti aspetto domani per una gara di skateboard!” lo sportivo sorrise, combattivo “Bene, affare fatto, voglio proprio vedere chi vincera’!” esclamo’ stringendo la mano di Hope. “Io voglio farvi da colonna sonora!” disse con orgoglio Alicia, alzando in aria la sua chitarra. L’indomani avrei proprio voluto vedere chi avrebbe vinto. 

~*~

Subito dopo le regole, Jake ci sistemo’ nei nostri alloggi, uno per le ragazze e uno per i ragazzi. Nella nostra, che era con le pareti verniciate di rosa, ci mettemmo a fare le presentazioni. “Io sono Kotori Kirishima, vengo dal giappone e adoro i videogiochi e le cose pupazzose!” disse una ragazza dai capelli corti e neri e gli occhi a mandorla che dormiva sul letto sopra il mio.

“Bleah” sputo’ una ragazza totalmente vestita di nero e con un look a dir poco  Gotico. “Ah, si’ tu come ti chiamavi? Elana?” chiese Kotori smarrita alla ragazza gotica. “Elena Normatt. E penso che tu sia un po’ troppo superficiale.” la corresse fredda. Mentre le due si stavano squadrando in mo-

do a dir poco antipatico, la ragazza soprannominata “Lei-sa-di-te” e seduta sulla sua grossa valigia nera chiese “Scusatemi tanto, ma credevo che qui fossimo sette femmine, io ne vedo solo sei.” la risposta le fu data dal rombo di una lussuosa macchina argentata. Subito, tutte e sei corremmo spedite verso l’autovettura, mentre Elena continuava con quei suoi discorsi: “Nah, per me sei erano gia’ troppe, figuriamoci sette...” ed era indecisa sul tornare dentro o meno, quando dalla macchina usci’ una ragazza. 

Era vestita con un prendisole azzurro, dei cortissimi jeans arrotolati sulla coscia, e un paio di sandali bordeaux. I capelli rosso fragola erano sovrastati da un piccolo cappellino di paglia dalla fascia viola brillantinato. Poi, la macchina se ne ando’ come se nulla fosse successo. “Ehm...ciaoo...” provarono a fare Alicia, Hope e Kotori. “Levatevi di mezzo. Devo sistemare la mia roba.” rispose velenosamente la nuova arrivata.

~*~

“Io da quella sto alla larga, non voglio che influenzi la mia allegria!” disse Hope davanti al fuoco, indignata. Erano le otto e mezza di sera e ci eravamo tutti seduti attorno al fuoco per cenare a mo’ di campeggio. L’unica che provava piacere a stare con la nuova arrivata era Elena, anche se a volte l’altra tendeva a isolarsi a lungo dietro agli alloggi femminili facendo chissa’ cosa. 

Kotori si era messa a parlare con un ragazzo di nome Henry a parlare di videogiochi e cose tenere, ma anche di torte, cosa per cui Henry andava matto. Infatti portava sempre addosso un grembiule da cucina a strisce viola con sopra disegnate delle ciliegie. In quel momento, pero’, parlavano dei kawaii, di cui Kotori gli faceva vedere alcune foto sul suo nuovo smartphone.

Alicia, invece, insegnava qualche nota a Xavier, un ragazzo dai capelli neri avvolto in una larga felpa col cappuccio. Notai che stava ritraendo piu’ volte Alicia sul suo block-notes nell’atto di suonare la chitarra. Li vedevo proprio bene insieme. Hope ci provava con Kendall, il ragazzo sportivo, ma anche se Kendall mi era da sempre sembrato cotto di Hope, non rivolgeva in quel momento una particolare attenzione alla ragazza. 

Il ragazzo di nome Dylan Jane se ne stava da solo con un libro posato sulle gambe, in un angolino in disparte del cerchio di pietre attorno al fuoco.

Infine c’erano altri due ragazzi che non avevo visto prima che parlavano animatamente di fiori: uno era molto alto e magro, dai capelli biondo cenere  e una sciarpa a coprirgli la bocca, l’altro era piuttosto basso, con i capelli neri, e sembrava molto timido. Pero’ sembrava sentirsi a suo agio in quella situazione. 

D’un tratto Alicia, rivolgendosi a Hope, le chiese: “Ehi, aspetta, io ti ho gia’ visto da qualche parte...si’, sulla copertina di un giornale di Gossip con Harry Styles, il cantante degli One Direction!” 

“Ah, io ce l’ho vista anche piu’ di una volta con la band al completo.” aggiunse “Lei-sa-di-te” mentre rileggeva il libro terzo della Divina Commedia.

“Be’, si’, perche’ Harry e’ mio fratello!” Elena sputo’ la sua bibita non appena 

senti’ quella frase. “CoSa...?” Hope non si arrese: “Non e’ mica uno scherzo, io di cognome mi chiamo Styles, andate a vederlo sull’anagrafe! Se volete quando mi verranno a prendere vi faro’ fare degli autografi, anche se e’ un tantino impegnato negli ultimi mesi...” 

E questo era solo l’inizio, perche’ quell’estate se ne sarebbero viste delle belle!

 

TO BE CONTINUED...

Angolo Autrice: Ciao a tutti! Finalmente sono riuscita ad iniziare la storia, e mi scuso tanto con voi se i vostri OC non si sono visti molto all’azione! Vi propongo di fare una votazione di voi lettori per decidere cosa faranno i nostri personaggi nel prossimo capitolo! Oggi la scelta tra le attivita’ (che mi dovrete comunicare tramite recensione) sara’ tra: 1) Partita di pallavolo in spiaggia;

Gioco dell’assassino in casa; 3) Gara di torte in faccia.

Per ora e’ tutto,Ciao!!
Spiry

  
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