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Autore: amilcara95    21/06/2015    1 recensioni
La vita dei fratelli Alastair e Alexandra era sempre stata dominata da un unico desiderio: conoscere il loro padre.
Sarebbe anche stato facile se non fosse stato Flynn Carsen e se non fosse stato il Bibliotecario e il capo di un' organizzazione segreta che proteggeva il mondo dalla magia e soprattutto dalla misteriosa Confraternita del Serpente, da secoli in conflitto con la Biblioteca.
AVVISO IMPORTANTE!
Storia sospesa a tempo indeterminato, non la voglio però lasciare incompiuta.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Carsen, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 1

Benvenuti in Biblioteca, signori Noone

 

Alastair e Alexandra durante il tragitto in metropolitana erano rimasti silenziosi, non sentivano il bisogno di parlare perché sapevano esattamente cosa passava nella testa dell' altro, ad essere onesti non serviva essere gemelli: entrambi erano ansiosi e agitati perché avevano paura di fallire e non essere accettati, non tanto da Charlene, che conoscevano da tutta la vita, ma dagli altri in Biblioteca e soprattutto da Flynn.

I ragazzi non sapevano quale fosse la situazione sentimentale del padre perché Charlene si era sempre rifiutata di parlarne; pensando alla burbera contabile della Biblioteca Alexandra non poté che sorridere: fin da quando erano piccoli la donna era sempre venuta a trovarli, accertandosi anche che Nicole stesse bene ed assumendo per loro il ruolo di nonna paterna visto che per ovvie ragioni non avevano conosciuto Margie Carsen.

Fu Alastair a rompere il silenzio, chiedendo alla sorella con un livello di paranoia oltre il consentito:" Secondo te come mi devo comportare con Charlene? Non la vedo da dieci anni! E se poi ci saranno altri candidati? Alla sua classica domanda "Cosa le fa pensare di essere il Bibliotecario ?" non so assolutamente cosa rispondere se qualcuno fosse lì a sentire! La nostra identità deve rimanere segreta!"

La ragazza per tutto il monologo del fratello aveva alzato gli occhi al cielo e mormorato mezzi insulti, alla fine aveva sbuffato infastidita e si era limitata a dirgli:" Sta tranquillo, andrà tutto bene."

" La fai facile tu, Charlene ti riconoscerà immediatamente e così tu andrai in Biblioteca mentre io rimarrò qui a New York!"

" Alastair Flynn Noone" iniziò a dire la ragazza con un tono che non ammetteva repliche " adesso smettila con queste paranoie, mi sta venendo mal di testa! Ti ricordo che per parte di madre apparteniamo a una famiglia di Guardiani mentre da parte di padre, per il poco che sappiamo, ti posso dire che siamo figli del più grande Bibliotecario di sempre. Detto questo basta paranoie, non ti si addicono; torna ad essere il solito nerd che sa tutto di tutto, ti preferisco in quel modo anche se stento a crederlo."

Alastair non poté che sorridere grato alla sorella e dire:" Grazie, ne avevo bisogno, credo che questo sia il mio lato Carsen che viene fuori all' improvviso."

" Ora capisci perché ti servo? Da solo ti faresti scoprire in mezzo minuto e addio piano di avvicinamento."

"Sorella così mi ferisci! Dovresti avere più fiducia in me!"

Alexandra scoppiò a ridere e rispose:" Se lo dici tu... Ora non perderti nel tuo iperuranio personale, é la nostra fermata."

Gli ultimi minuti di camminata furono piacevoli e tranquilli, i due ragazzi chiacchierarono del più e del meno soprattutto per tenere a freno il nervosismo; una volta giunti in biblioteca iniziarono immediatamente a cercare un qualche segno di altri candidati ma non videro nessuno, voleva forse dire che erano in ritardo? Oppure erano gli unici ad aver ricevuto la lettera quel giorno?

Decisero di non perdere tempo, sapevano cosa pensava Charlene riguardo i ritardi, e quindi andarono a cercare direttamente la donna nel suo ufficio; lo trovarono senza difficoltà ma rimasero esitanti davanti a quella porta chiusa per qualche istante.

La loro situazione di stasi venne interrotta quando un uomo, che non aveva più di trent'anni a quanto sembrava, uscì furioso a passo di carica esclamando:" Quella donna é pazza, una totale psicopatica! Voi due andatevene adesso finché siete in tempo!"

Appena ebbe finito di parlare si sentì distintamente gridare " Il prossimo!"

Era una voce femminile, sicuramente di Charlene, glaciale al punto che ad Alastair vennero i brividi lungo la spina dorsale, il ragazzo non la ricordava così acida e soprattutto spaventosa; stava per fare un passo indietro quando si sentì addosso lo sguardo che non ammetteva repliche di sua sorella quindi si fece forza ed entrò.

Il ragazzo si ritrovò in una sala immensa e luminosissima quasi totalmente spoglia, ad eccezione di una sedia in cui si sedette quasi subito e di una scrivania dall' aria antica a cui era seduta Charlene: anche se non la vedeva da più di dieci anni la donna era rimasta identica a come la ricordava; a quel punto Alastair ebbe l' impulso di correre da lei ed abbracciarla ma si trattenne, voleva arrivare ai quaranta.

Charlene dal canto suo guardò il ragazzo senza lasciar trapelare la sua curiosità: gli sembrava di conoscerlo ma non ne era sicura, gli ricordava poi Flynn sia nell' aspetto che nel modo di fare; le venne il dubbio che quello fosse Alastair, non  ne era sicura dato che non lo vedeva da prima che partisse per l' università; a ben guardarlo era sicuramente lui, ne era sicura, questo significava che anche Alexandra era nei paraggi.

La donna allora decise di volersi divertire così disse con il tono più cattivo che le riuscì:" Mi dia la lettera che le é arrivata, devo capire che colloquio devo farle. E si sbrighi, il tempo é denaro!"

Alastair obbedì senza esitare, non voleva dimostrarsi terrorizzato, quando tornò a sedere si sentì rivolgere la domanda da lui più temuta

" Cosa le fa pensare di poter essere il Bibliotecario?"

" Ho letto moltissimi libri..."

Sentendo quella risposta Charlene ebbe un déjà vu risalente a venticinque anni prima, sapeva esattamente come sarebbe andata a finire anche questa volta perciò decise di tastare immediatamente le intenzioni di Alastair; a valutarlo come Bibliotecario avrebbe pensato Flynn.

La donna disse fredda:" Non faccia lo spiritoso, con me non attacca. Mi dica qualcosa che la qualifichi come Bibliotecario e non come semplice libraio."

Il ragazzo ci rifletté per un istante, decise poi di seguire quello che gli suggeriva l' istinto così disse:" É da tutta la vita che mi preparo per essere scelto: ho più di venti lauree e parlo qualsiasi lingua conosciuta; va anche aggiunto che ce l' ho nel sangue: mio padre é un Bibliotecario."

" Bene, mi dica allora chi é suo padre."

"Flynn Carsen, dovresti conoscerlo Charlene. Tu stessa gli hai fatto il colloquio."

A quel punto Alastair si aprì in un sorriso quando vide che la donna si era addolcita, era tutto finito adesso; Charlene andò ad abbracciare il ragazzo per poi esclamare:" Guarda come sei cresciuto! Per un momento non ti avevo riconosciuto; dato che sei qui immagino tu abbia raggiunto il tuo obiettivo, sono fiera di te. Adesso però inizia la parte più difficile... Sappi che io, Judson e tua sorella saremo sempre al tuo fianco. Alex smettila di origliare ed entra, lo so che sei sola li fuori."

La ragazza fece come le era stato detto ma non si trattenne dal dire:" Potevi torchiarlo di più, così mi togli tutto il divertimento. Immagino sappiate già che a me é arrivata la lettere da Guardiano."

Lanciò poi uno sguardo significativo a Charlene che voleva dire chiaramente: dobbiamo parlare in privato; la donna intese alla perfezione così disse ad Alastair:" Devo sistemare alcune cose di carattere burocratico con tua sorella, perché intanto tu non ci aspetti nella stanza qui affianco e ti siedi un attimo? Mi sembri ancora sconvolto."

Il ragazzo fece come gli era stato detto così una volta sole Alexandra disse:" Meno male che é ancora mezzo intontito dall' ansia che aveva, normalmente non avrebbe accettato una scusa così banale."

" Figurati, so come trattare con voi Carsen. Fammi indovinare, mi devi parlare di qualcosa di serio e importante ma non vuoi che Al sappia."

" Esattamente, so che la Guardiana che ha preso il posto di mamma quindici anni fa l' ha sostituita in tutti i sensi. Voglio sapere tutto di lei, in che rapporti é con papà e se ho altri fratelli."

" Dritta al punto come al solito; come hai scoperto di Eve?"

" Ah, é così che si chiama... Che nome banale. Charlene, non sarò intelligente come Al ma anche io ho preso il cervello dei Carsen. Mi é bastato fare due più due: il fatto che non volevi dire niente a riguardo era piuttosto sospetto così sono venuta qui e ho fatto un paio di domande alle persone giuste."

" Bene, sappi che nonostante tutto Flynn non ha dimenticato Nicole, ha avuto qualche storia ma mai nulla che durasse più di sei mesi, devi ringraziare la Biblioteca. Quindici anni fa ha conosciuto Eve, sta con lei soprattutto perché inconsapevolmente gli ricorda tua madre; non hanno figli anche perché con i vari impegni che hanno si vedono di persona qualche giorno al mese."

Alexandra assimilò tutte le informazioni ricevute, poi disse a Charlene:" Grazie per avermi detto la verità, ora credo che dovrò essere sincera anche io; sai vero che se non mi piacerà non mi comporterò bene con lei indipendentemente da quello che dirai?"

Charlene rispose sorridendo:" Lo so, ora sarà meglio andare da Alastair o inizierà a collegare."

Raggiunto il ragazzo Charlene disse seria:" Adesso aprirò una porta che vi farà arrivare direttamente in Biblioteca, saremo in Oregon quindi dovrete abituarvi al jet leg il prima possibile.

Per i primi mesi penso che verrete solo addestrati ed eventualmente mandati in missioni semplici, affiancati da qualcuno che vi supervisioni e che vi aiuti in caso di necessità.

Al, tu in quanto polymathes sarai affidato direttamente a Flynn , Judson e Jenkins quindi non farti scoprire immediatamente, tuo padre reagirebbe malissimo nonostante abbia capito qual' é il suo destino.

Alex tu invece starai con gli altri Guardiani, non mostrare subito tutto quello che sai fare; ti suggerirei anche di non innamorarti di nessun Bibliotecario ma non dipende da nessuno.

Ancora qualche raccomandazione e ho finito:io in questo momento vi sto spiegando cosa fa la Biblioteca per prepararvi, capirete da soli quando dire la verità, mi fido e poi voi non mi avete mai vista prima di oggi."

Alastair sbuffò e disse annoiato:" Charlene, ti voglio bene, lo sai, ma la predica te la potevi risparmiare: ci é stata già fatta. Ci hanno anche detto di mostrarci stupiti di ogni cosa."

A quel punto Charlene, capendo che non c'era più niente da dire, aprì la porta che in un secondo scarso li porto dall' altra parte del paese.

In Oregon quel giorno si respirava un' aria di attesa da parte di tutti: Charlene prima di andare a New York aveva avvisato che era giorno di selezioni, la Biblioteca aveva spedito lettere sia per aspiranti Bibliotecari che per aspiranti Guardiani quindi tutti, dall' ultimo arrivato a chi era ormai un veterano, erano curiosi di vedere chi sarebbero stati i nuovi acquisti e ovviamente già giravano le prime scommesse.

Anche chi teoricamente doveva essere imparziale era curioso: Flynn non essendo impegnato in missioni fondamentali per il destino del mondo( erano le uniche a cui partecipava da anni) era nel suo ufficio assieme a Jenkins, l' unico responsabile ad essere libero, ad attendere l' arrivo delle nuove reclute; per rompere il silenzio il Bibliotecario chiese cordiale:" Secondo te come saranno le nuove reclute?"

" Flynn, so molte cose ma non ho ancora il dono della preveggenza."

Il cinquantenne sbuffò per poi aggiungere:" Jenkins, sei davvero noioso. Era solo per fare conversazione! Ad esempio a me piacerebbe che arrivasse qualche Guardiano in più, fanno sempre comodo e finalmente anche un polymathes: in quindici anni non ne é ancora arrivato nessuno degno di questo nome."

" Non sarebbe male avere qualcuno con un minimo di cervello ma con i giovani d' oggi non ci spererei troppo; sappi che i polymathes, come li intendiamo noi almeno, sono molto rari: da quello che so l' ultimo prima del tuo arrivo è diventato Bibliotecario nell' 800; credo che per un po' ti dovrai limitare ad insegnare la magia.

Per quanto riguarda i Guardiani sappi che ne abbiamo a sufficienza, anche se tu hai dimostrato che un Bibliotecario esperto può cavarsela tranquillamente da solo, se correttamente addestrato."

L' ex eterno studente si perse nei ricordi: ripensò ai primi mesi in Biblioteca, quando Nicole lo aveva aiutato a migliorare in tutte le cose che servivano per sopravvivere che non erano scritte sui libri; erano stati i sei mesi migliori della sua vita, in quel periodo era stato davvero felice: aveva tutto quello che aveva sempre sognato.

Nonostante conoscesse Nicole da poco aveva anche intenzione di farle la proposta, era convinto fosse lei quella giusta; quel giorno però lei lo aveva lasciato dicendogli solo che un giorno avrebbe capito il perché e che sarebbe sicuramente diventato il più grande dei Bibliotecari.

Da allora Flynn non aveva avuto più relazioni degne di quel nome, di solito veniva lasciato a causa del suo lavoro; aveva perso le speranze e si era rintanato in Biblioteca fino a quando non era arrivata Eve, il fatto che fosse così simile a Nicole aveva inconsciamente spinto il Bibliotecario ad avere una relazione che, per quanto stabile, aveva i suoi limiti: si vedevano per pochi giorni al mese visto che erano entrambi sempre in giro per il mondo; ad entrambi però andava bene e quindi non si erano mai posti problemi di sorta.

Perso nei ricordi il Bibliotecario non si era accorto dell' arrivo di Charlene, che notando lo sguardo perso disse:" Flynn, torna tra noi. Questa volta abbiamo una nuova Guardiana e un Bibliotecario; ti farà piacere sapere che é un polymathes."

Jenkins si intromise:" Davvero interessante, va avvisato Judson, ci penso io."

Rimasti soli Charlene chiese senza giri di parole:" A cosa pensi?"

" Ad essere onesto non lo so esattamente, ho in testa una confusione assurda. Te ne posso parlare questa sera da soli? Non che non mi fidi di Judson, ma preferisco parlare con te."

Sia Flynn che Jenkins avevano nominato il  vecchio Bibliotecario perché, nonostante avesse finto la sua morte, era vivo e vegeto poiché immortale: aveva inscenato la sua morte per far si che Flynn potesse compiere il suo destino, era poi stato scoperto quindi da quel momento era semplicemente rimasto nell' ombra.

Charlene ebbe a mala pena il tempo di dare una risposta a Flynn perché subito dopo arrivarono in quell' ufficio le nuove reclute; quando Flynn li guardò in faccia rischiò un tracollo nervoso: i due ragazzi appena arrivati erano inequivocabilmente figli di Nicole Noone, la ragazza era identica a lei mentre il ragazzo oltre ad avere i suoi occhi aveva una certa somiglianza somatica con la donna.

Eventuali dubbi vennero spazzati via quando i due gli vennero presentati come Alastair e Alexandra Noone; questo particolare mise in moto il suo incredibile intelletto, che gli permise di capire alcune cose dei ragazzi: avevano al massimo venticinque anni, Alexandra aveva sicuramente il carattere della madre viste le pose e i tic che aveva; il Bibliotecario non aveva compreso solo due cose: chi era il loro padre, visto che avevano il cognome materno e chi era davvero Alastair visto che non era riuscito ad inquadrarlo completamente; alcune cose non tornavano: era come se, sapendo delle doti di analisi del Bibliotecario, il ragazzo avesse deciso di eliminare qualunque particolare rilevante.

Le sue riflessioni erano durate qualche istante così Flynn  disse cordiale:" Benvenuti in Biblioteca, adesso immagino sarete piuttosto confusi su quello che vi sta succedendo. Anche se sicuramente Charlene vi avrà già detto qualcosa voglio dirvi che state per intraprendere un' avventura straordinaria. Alaster, Alexandra, la vita in Biblioteca non sarà per niente facile, é inutile negarlo, sarà però anche incredibile e riuscirà a far emergere il meglio da voi stessi; per quanto intelligenti, forti o astuti potrete essere con il giusto impegno migliorerete sicuramente. Voi poi avete anche un potenziale notevole: se non sbaglio e, non credo di sbagliare, essere figli di vostra madre vi aiuterà. La vostra somiglianza con Nicole é incredibile, soprattutto per quanto riguarda lei, signorina Noone."

Alexandra fece ricorso a tutte le sue doti di attrice per esclamare con un tono sufficientemente stupito che risultasse convincente:'" Davvero? Conosce nostra madre?"

Flynn rispose con un sorriso nostalgico:" Si, lei è stata la mia guardiana nei miei primi sei mesi come Bibliotecario venticinque anni fa."

Alastair invece non disse nulla, stava riflettendo su quanto era successo: Flynn aveva capito che erano figli di Nicole dal cognome e dal fatto che Alexandra era identica alla madre, se lo aspettava, era prevedibile visto che da quanto sapeva il QI del Bibliotecario superava ampiamente i duecento punti; il problema era capire se lui sapeva di essere il loro padre o meglio, se l' aveva capito... Alastair si ritrovò a sperare che Flynn non guardasse negli occhi Alexandra o che in lui vedesse solo i tratti materni, che non erano sufficienti a nascondere la sua identità se  l' avesse osservato con occhio critico.

Le riflessioni del Carsen più giovane vennero interrotte da Flynn che disse:" Dato che qui in Oregon é pomeriggio inoltrato per oggi direi di non farvi fare nulla, i vostri allenamenti inizieranno domani; adesso prima di mostrarvi i vostri alloggi vi vorrei presentare almeno i miei collaboratori più stretti. Charlene la conoscete già, lei é la contabile quindi ricordatevi le ricevute. Adesso seguitemi vi presento gli altri."

Detto questo Flynn lasciò il suo studio per incamminarsi, seguito dai due ragazzi, lungo un corridoio che li portò in una sala rotonda piena di scaffali colmi di libri e piena di porte, la più grande era larga almeno due metri e mezzo e sicuramente portava in Biblioteca; il Bibliotecario però andò verso una lavagna su cui erano appuntati dei nomi, dopo avergli dato una rapida occhiata commentò:" Ragazzi, stranamente tutti i Bibliotecari e Guardiani che volevo farvi conoscere sono in missione o ad addestrarsi da qualche parte. Qui ci sono solo Jenkins e alcune reclute... Visto che avete già conosciuto Charlene non voglio turbarvi più del dovuto. Vi accompagno ai vostri alloggi, prima però dovete superare un piccolo test."

Ai gemelli gelò il sangue nelle vene, possibile che fossero già stati scoperti? Si rilassarono leggermente quando Flynn aggiunse:" Alaster, cosa c'é di più importante della conoscenza? Alexandra, se ti dovessi trovare a scegliere sacrificheresti tuo fratello per salvare il mondo?"

Il primo rispose immediatamente, con un tono malinconico che non sfuggì al Bibliotecario:" L' amore in ogni sua declinazione: che sia l' affetto verso un amico, l' amore tra i membri di una famiglia o il legame tra una coppia senza di esso, anche con la conoscenza assoluta, la vita non avrebbe senso."

La sorella si limitò a dire:" Non lo farei, c'è sempre un' alternativa. Farei di tutto per capire come salvare sia mio fratello che il mondo; essere un Guardiano significa proteggere chiunque quindi non sacrificherei mai qualcuno che devo tutelare. Piuttosto darei la mia vita."

Flynn sorrise, quei due ragazzi stavano dimostrando una maturità ben superiore alla loro età; disse quindi:" Bene, test superato. Sono fiero di voi; adesso seguitemi, vi accompagno alle vostre stanze. Sono camere singole dotate di tutto il necessario, compresa una mappa della Biblioteca e una tabella con i vostri orari."

I gemelli annuirono così seguirono, senza sapere cosa dire, il Bibliotecario lungo uno dei corridoi; man mano che camminavano Alastair ebbe la sensazione che stessero seguendo uno schema preciso, quasi fossero i rami di un albero visto che ad ogni bivio partivano due corridoi non perpendicolari.

Arrivati a destinazione Flynn disse cordiale:" Alexandra questi sono gli alloggi femminili, entra pure. Troverai una sala comune e li sicuramente qualcuno ti troverà una stanza libera. Per i tuoi bagagli tranquilla, appena avrai scelto una stanza un particolare incantesimo farà arrivare in automatico tutte le tue cose; se poi avrai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere."

Alexandra ringraziò e entrò come le era stato suggerito; Alastair e Flynn rimasero quindi soli, il Bibliotecario allora disse:" Alaster, sei un polymathes. È una cosa rara anche per la Biblioteca, sappi che l' ultimo arrivato, prima di te ovviamente, ero io. In virtù di questo fatto devi essere addestrato al meglio perciò sappi che principalmente ti addestrerai con me, ti affiderò ad altri solo quando sarò impegnato in missioni che richiederanno la mia presenza e a cui tu non sarai ancora pronto. A proposito di questo fatto, é utile che tu conosca il mio mentore, sappi però che non ne devi fare parola con nessuno: solo Charlene e Jenkins sanno che è ancora vivo e così deve rimanere."

Sentendo quelle parole Alastair venne colto da un connubio di emozioni: era emozionato e felice per l' occasione di poter trascorrere del tempo con il padre ma al contempo era anche preoccupato, infine era anche curioso di conoscere finalmente Judson e poter liberamente parlare con lui; non fece però trasparire nulla, limitandosi a conversare normalmente con Flynn per i brevi secondo che lo separarono dalla sua stanza.

Quando fu solo non poté che sorridere: ce l'aveva fatta, era in Biblioteca.
  
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