ciao...
ok oggi non riuscirò a pubblicare un nuovo capitolo dell'altra storia "L'alloggio Segreto", ma visto avevo questo capitolo pronto ho deciso di pubblicarlo.
Vi ricordo che questo è il penultimo, il prossimo sarà quello finale. Mi scuso per i miei continui ritardi o giorni sballati nella pubblicazione, ma passata la sessione di esami prometto tornerò ad essere più diligente...
e adesso Buona Lettura XD...
Capitolo 13.
Finalmente
la scuola era giunta a fine dell’anno scolastico. Ziva e i
suoi amici erano
stati promossi all’anno successivo con ottimi voti, e adesso
si potevano
gustare pienamente l’estate. Erano arrivati a metà
Luglio molto velocemente, e
quel fine settimana segnava i primi sei mesi di relazione per Tony e
Ziva.
Per
quel sabato i ragazzi, con Netti, avevano deciso di passare una
giornata al
mare. Avevano invitato anche i loro amici, ma avendo già
preso tutti altri
impegni decisero di andare solo loro quattro. Durante quella settimana
Ziva era
stata a comprare dei costumi nuovi, per se e per Asya. La bimba era
molto
eccitata per la gita del sabato, infatti Ziva non aveva fatto altro che
parlarle del mare e di come avrebbe potuto giocare sulla spiaggia,
tanto che in
quei giorni la parola mare fu uno
dei
nuovi vocaboli più usati dalla bambina.
Il
venerdì pomeriggio, i ragazzi, si ritrovarono per fare un
po’ di spesa e
preparare il necessario per un pranzo fresco da mangiare sulla
spiaggia.
Stavano finendo di sistemare tutto nel frigorifero di Ziva, quando
furono
raggiunti da Nettie.
“ragazzi
ho qualcosa da dirvi” iniziò la donna
“domani non verrò al mare con voi, mi ha
chiamato una mia amica e ci siamo organizzate per vederci con un gruppo
di
colleghi” spiegò la donna.
“ooh
se preferisci zia rimandiamo anche noi” propose seria Ziva,
“non
ci pensare nemmeno cara, voi andate e divertitevi. Poi Asya
è talmente
emozionata che se domani non andate al mare ne resterebbe delusa, anche
se è
ancora così piccola. L’unica cosa che chiede
è di fare tante foto, la voglio
proprio vedere nel suo nuovo costumino” rispose sorridente la
donna.
La
mattina dopo mentre tutte le donne Levi si stavano preparando per le
loro
uscite, Nettie notò lo strano atteggiamento della nipote,
così lasciata Asya
nel suo letto a cancelli per pochi minuti, raggiunse la ragazza nella
sua
camera.
“tutto
bene Ziva?” chiese la donna entrando in camera, ma Ziva non
rispose subito
troppo concentrata ad osservare i costumi che aveva comprato.
Sul
momento in negozio non aveva dato peso alla cosa, ma adesso si rendeva
conto
che avrebbe passato al giornata su una spiaggia con molte persone
intorno a
lei, e con Tony vicino mentre lei avrebbe indossato un semplice due
pezzi. La
cosa di essere così esposta agli occhi degli altri, in quel
momento, non la
esaltava.
“questa
del mare non penso sia stata una buona idea” disse Ziva,
tremando leggermente.
“oh
non dire sciocchezze tesoro” intervenne Nettie “sei
preoccupata di dover stare
in costume?” chiese la zia.
“no…cioè
si, sono preoccupata. Ho paura di come potrei reagire in spiaggia. Non
sono mai
stata così esposta negli ultimi due anni e sono un
po’ spaventata” spiegò Ziva.
“bhe
proprio per questo oggi devi provare. Sarai con una persona di cui ti
fidi e
che non ti farebbe mai del male e non permetterà a nessuno
di fartene. E poi
prima o poi devi provare e meglio togliersi il dente subito che
rimandare. Se
poi vedi che non sei a tuo agio nessuno ti vieterà di tenere
il vestito sopra
il costume, se ti farà sentire più
protetta” incoraggiò Nettie,
“hai
ragione. Basta aver paura non ho fatto niente di male ed è
l’ora che cerchi di
vivere la mia vita nel modo più normale possibile”
si incoraggiò la ragazza,
prendendo uno dei costumi dal letto e ritirarsi in bagno a prepararsi.
Il
viaggio in macchina verso la spiaggia passò molto bene, e
senza imprevisti con
Asya, la quale fortunatamente non ebbe disturbi dovuti dal lungo
viaggio.
Una
volta a destinazione trovarono uno stabilimento balneare con poche
persone e
noleggiarono due lettini con l’ombrellone, in modo da essere
più comodi con la
bambina piccola. Una volta sistemato tutte le loro cose, Tony non
esitò a
togliersi la maglia e rimanere in costume, lo stesso fece Ziva con la
figlia.
Lasciandola con un costumino rosso a gale e a pois neri. Una volta solo nel suo
costumino e fatta
sedere sulla sabbia, Asya cominciò a ridere meravigliata. Si
alzò sulle sue
piccole gambe e urlava felice e vedere la sabbia scorrere tra le
piccole dita
dei piedi. Si chinò a raccogliere con le mani una manciata
di sabbia e
mostrarla ai due adulti, i quali la guardavano estasiati e divertiti.
“ima
mare” disse la bimba porgendo la sabbia alla madre, facendo
ridere la ragazza.
“no
amore questa è la sabbia, il mare è
quello” disse Ziva chinandosi a prendere
tra le braccia la bimba e indicandole la grande distesa
d’acqua davanti a loro.
La
bambina guardò meravigliata tutta quell’acqua
“mare?” chiese indicando con la
mano davanti a se.
“si
amore quello è il mare” confermò Ziva
posando un bacio a schiocco sulla guancia
della figlia.
“Ony
maree” disse Asya voltandosi verso Tony, per indicare la sua
nuova scoperta al
ragazzo.
“si
Asya quello è il mare e presto noi andremo a farci il
bagno” disse esaltato il
ragazzo che stava abbassando la macchina fotografica, dopo aver fatto
delle
fantastiche foto alla bambina e a Ziva. Infatti Tony era stata molto
tempestivo,
e mentre Ziva spiegava alla figlia quale era il mare, lui ne aveva
approfittato
per fare delle foto, riuscendo ad immortalare l’espressione
stupita della bimba
alla scoperta del mare.
“vieni
tesoro andiamo a sentire com’è
l’acqua” disse Ziva avviandosi verso il bagno
asciuga dove arrivavano le piccole onde, seguita da Tony.
Come
un’onda raggiunse i piedi dei ragazzi, Ziva provò
a mettere in terra la figlia,
ma Asya appena sentì arrivare l’acqua fredda sui
piedi urlò spaventata e si
aggrappò alle braccia della madre per tornare in braccio.
“ehi
tesoro che succede? Ti sei spaventata?” chiese premurosa
Ziva, mentre la figlia
si sporgeva per vedere l’acqua bagnare i piedi della madre.
“principessa
non devi avere paura. Guarda come si divertono i piedi in
acqua” disse Tony
sbattendo un po’ i piedi sulla sabbia molle, provocando
piccoli schizzi, “vedi
fanno chaf chaf e si divertono” continuò il
ragazzo con una voce buffa, facendo
ridere la bimba che incuriosita iniziò a sporgersi di
più dalle braccia di
Ziva. Una volta posati i piedini a terra, Asya provò ad
imitare Tony e trovando
la cosa divertente cominciò a ridere e sbattere le mani
insieme.
“ima
chaf chaf” disse la piccola guardando Ziva, in attesa del suo
consenso la quale
sorrise incoraggiante mentre prese la macchina fotografica dalle mani
del
ragazzo e si cimentò lei a fare molte foto ai due che
giocavano.
“vieni
Asya andiamo a prendere la tua ciambella e facciamo subito il bagno ora
che il
mare è calmo” disse allegro Tony prendendo al volo
la bambina e appoggiarsela
sulla spalla come un piccolo sacco di patate, cosa che fece ridere
tantissimo
la bimba.
Una
volta agli sdrai, Tony aspettò che Ziva gli passasse la
ciambella da gonfiare
per poi posare la bimba sulla sdraio con la madre. La bimba saltellava
felice
sul lettino, mentre Ziva la sosteneva per evitare che cadesse.
“mare
chaf chaf” continuava a ripetere la bimba, mentre Ziva si
impegnò a metterle
più protezione solare e sistemarle il cappellino che aveva
portato.
Mentre
Tony gonfiava la ciambella notò che Ziva ancora non si era
tolta il vestito che
aveva sopra il costume. Immaginava che poteva avere un problema a stare
solo in
costume, ma dato aveva accettato la gita al mare aveva creduto che si
sentisse
pronta. Sentendosi osservata Ziva incontrò gli occhi di Tony
e capì che il
ragazzo era preoccupato per qualcosa.
Come
la ciambella fu pronta Tony si avviò verso l’acqua
quando notò di non essere
seguito, si voltò e notò Ziva guardarlo.
“ehi
non venite?” chiese Tony, fingendosi ignaro del problema di
Ziva. Voleva
aspettare a chiederle direttamente le domande che gli passavano per la
testa.
“maree
ima” ribadì Asya vedendo Tony vicino
l’acqua e loro ancora ferme sul lettino.
Vedendo il volto speranzoso della figlia, Ziva prese un bel respiro e
lentamente si tolse il vestito sopra il costume, per poi prendere
velocemente
la figlia tra le braccia. Un po’ per conforto un
po’ per protezione. Una volta
vicini a Tony, Asya volle farsi mettere nuovamente a terra e
iniziò a sbattere
i piedi nelle piccole pozze di acqua davanti ai ragazzi. Tony si
avvicinò a
Ziva, la quale aveva già avvolto le sue braccia intorno a se
stessa, in segno
di protezione.
“sono
molto orgoglioso di te” sussurrò il ragazzo
nell’orecchio di Ziva, lasciandola
sorpresa.
“nessuno
ti farà del male” rassicurò Tony,
vedendo che Ziva annuì con la testa per
indicare che aveva ascoltato ciò che le aveva detto.
“e
comunque WOOOW togli il fiato” si complimentò Tony
posando un bacio veloce
sulla guancia della ragazza, la quale non fece neppure in tempo a
reagire che
Tony era già sfuggito a prendere Asya
tra le braccia e iniziare ad entrare in acqua.
Appena
riscossa dai suoi pensieri, Ziva raggiunse Tony e la figlia, la quale
si stava
già divertendo a sgambettare dentro l’acqua
sostenuta da Tony. una volta
raggiunti convinse la figlia a indossare la ciambella a forma di
coccinella,
mentre con Tony la facevano girare intorno a loro. mentre Asya giocava
e
sbatteva le mani n acqua, mentre i ragazzi tenevano a turno la
ciambella, Ziva
si avvicinò a Tony abbracciandolo la dietro. Tony
spostò il braccio x
abbracciarla meglio e portarla vicino a se.
“grazie”
sussurrò Ziva sporgendosi verso di lui e Tony ne
approfittò per darle un dolce
bacio sulla bocca. Un bacio ricambiato con un pizzico di passione in
più
rispetto al solito. Il resto della giornata passò molto
piacevolmente. Asya era
talmente affascinata dall’acqua che tenerla sotto
l’ombrellone dopo pranzo non
fu molto semplice. Per fortuna i ragazzi riuscirono a distrarla
giocando con la
sabbia, dato che dalla troppa eccitazione quel pomeriggio non ne volle
sapere
di dormire. I ragazzi riuscirono comunque a godersi la giornata di sole
e
rilassamento, godendo anche dei molti baci che si scambiarono. Dopo un
ultimo
bagno e aver fatto merenda con un gelato decisero che era
l’ora di tornare
verso casa, in modo da non rischiare di attardarsi troppo per strada.
Riuscirono
a tornare dal mare puntuali per l’ora di cena. Asya, che
aveva dormito per
tutto il viaggio di ritorno, cominciò a risvegliarsi appena
Ziva la slacciò la
seggiolino in auto. Una volta in casa notarono che Nettie non era
ancora
rientrata. Ziva stava per chiamarla quando notò un messaggio
nella segreteria
telefonica, era da parte della zia che l’avvertiva di non
preoccuparsi, ma con
le amiche avevano deciso di rimanere a dormire fuori quella notte e
sarebbe
rientrata la sera seguente.
Visto
avrebbe passato al serata da sola Tony accettò il suo invito
a cena, così
mentre Ziva era impegnata a fare un bagno veloce alla figlia, il
ragazzo si
occupò di ordinare delle pizze per cena. Mentre aspettavano
le pizze Ziva
decise di preparare alla figlia un biberon di latte caldo con dei
biscotti, in
modo da non metterla a letto senza cena. La bambina, che era
già pronta per la
notte con il suo pigiama caldo, crollò quasi subito mentre
pocciava il suo
biberon. Ziva cullò alcuni minuti la piccola prima di
alzarsi e portare la
figlia a dormire nel suo lettino.
Quando
riscese in salone poco dopo, trovò Tony che stava pagando il
fattorino con le
loro pizze. I ragazzi decisero di mangiare sul divano mentre vedevano
un film
alla tv. Una volta cenato rimasero accoccolati abbracciati a vedere la
fine del
film.
“grazie
per la bella giornata” disse Ziva, una volta che il film
terminò
“non
devi ringraziarmi. Poi è stato un ottimo modo per
festeggiare questi sei mesi
insieme” rispose Tony,
“non
riesco a crederci che sono già sei mesi, anche se in
realtà mi sembra di stare
con te da sempre” sussurrò Ziva, ottenendo in
cambio un bacio delicato sulle
labbra.
Rimasero
ancora un po’ abbracciati sul divano in silenzio godendosi
semplicemente la
vicinanza dell’altro.
“meglio
se vado adesso” disse Tony, muovendosi un po’ dal
divano per sciogliere
l’abbraccio,
“in
realtà Tony stavo pensando..” iniziò
incerta Ziva
“cosa?”
chiese interessato il ragazzo,
“visto
che a casa sei solo e io e Asya siamo sole…bhe ecco
perché non rimani a dormire
qui questa notte?” chiese Ziva, un po’ imbarazzata;
“wow
mi piacerebbe molto, ma ho solo un cambio in macchina non ho un pigiama
o una
tuta in cui dormire; forse è meglio se ci vediamo
domani” disse agitato Tony.
il ragazzo sarebbe rimasto molto volentieri a dormire a casa di Ziva,
ma visto
non aveva le cose necessarie con se non voleva farla sentire scomoda o
farla
agitare.
“non
è un problema per me Tony, veramente”
spiegò la ragazza,
“è
solo che non voglio farti sentire scomoda in qualche modo”
provò a spiegare il
ragazzo,
“oh
Tony grazie, ma io mi fido completamente di te”
esclamò la ragazza,
“ok
allora se sei sicura, rimango volentieri” rispose sorridendo
Tony,
“sicurissima”
disse Ziva alzandosi e trascinando Tony in piedi “adesso vai
a prendere la tua
borsa in macchina e andiamo a letto” continuò Ziva
alzandosi sulle punte e
lasciare un bacio a stampo sulle labbra del ragazzo.
Una
volta chiusa tutta la casa, e aver controllato Asya, i ragazzi si
chiusero in
camera di Ziva. In quel momento realizzarono di essere entrambe in
imbarazzo.
Non avevano mai passato un’intera notte insieme da soli in un
letto; certo per
la notte dell’ultimo dell’anno avevano dormito
vicino sullo stesso divano, ma
era successo involontariamente. Ora erano uno davanti
all’altro impacciato su
come muoversi, su cosa fare o dire.
“vado
a fare una doccia veloce, ti preparo degli asciugamani così
dopo la puoi fare
anche te, va bene?” chiese timidamente Ziva,
“certo
va bene” rispose Tony, cercando di mostrarsi tranquillo.
Una
volta sotto la doccia cercò di ritrovare un po’ di
calma. Si sentiva anche
stupida a sentirsi così agitata. Sapeva che Tony non avrebbe
fatto nulla senza
il suo permesso, ma in quel momento si chiedeva se non fare nulla era
proprio
quello che voleva. In quei mesi aveva cominciato ad apprezzare le
carezze del
ragazzo e i suoi baci. Sapeva che se si fossero spinti oltre non le
sarebbe
dispiaciuto, e di sicuro sarebbe stato tutto molto più
piacevole rispetto a ciò
che ricordava, ma aveva sempre paura dell’atto in se.
Comunque cercò di non pensarci
troppo e decise di rimanere calma, se doveva succedere qualcosa tra
loro
sarebbe successa al momento opportuno. Ripresa la calma finì
di fare la doccia
e decise di tornare in camera. Purtroppo si accorse di non aver preso
con se il
pigiama che usava per dormire, così fu costretta a coprirsi
con il suo
accappatoio e tornare in camera.
Trovò
Tony seduto rigido sul letto, pure lui pareva perso nei suoi pensieri.
Il
ragazzo si riscosse appena sentì Ziva entrare in camera e
senza volerlo scattò
in piedi dal letto sorpreso. Ziva era avvolta nel suo accappatoio e
Tony non
poté fare a meno di non notare la gambe nude in vista;
quelle gambe stupende
che aveva avuto la fortuna di osservare tutto il giorno in spiaggia.
Ziva notò
di essere osservata attentamente da Tony e arrossì
leggermente. Ricomponendosi
un attimo, il ragazzo riuscì a prendere gli asciugamani per
lui e raggiunse il
bagno.
La
doccia servì anche a Tony per rilassarsi maggiormente,
così quando tornò in
camera era in uno stato d’animo più tranquillo.
Come
rientrò in camera Ziva non c’era,
immaginò subito che era tornata a controllare
Asya, così mentre l’aspettava decise di sistemare
i suoi vestiti, stava per
infilare a letto quando Ziva lo raggiunse in camera.
La
ragazza indossava una canottiera semplice ed un paio di pantaloncini,
mentre
Tony aveva deciso di indossare il costume a pantaloncini pulito e una
maglietta
di cotone bianca.
“cos’è
Tony sei pronto per un bagno in piscina?” disse divertita
Ziva notando
l’abbigliamento del ragazzo,
“non
ho altro a parte i boxer da indossare di comodo per dormire e non
volevo
metterti a disagio” spiegò imbarazzato Tony,
“oh…..
grazie per il pensiero” sussurrò Ziva
“ma se il costume è scomodo non farti
problemi a causa mia” continuò la ragazza,
però senza muoversi da dove si
trovava vicino alla porta di camera.
Notando
il nervosismo della ragazza Tony le si avvicinò prendendole
una mano nella sua.
Lentamente la fece appoggiare nel suo abbraccio iniziando a
massaggiarle
leggermente la schiena tesa.
Ziva
si rilassò subito tra le braccia di Tony e si
appoggiò più che volentieri al
petto del ragazzo. Una delle mani del ragazzo dalla schiena
salì fin dietro la
nuca della ragazza e lentamente le tolse la pinza che sorreggeva i suoi
capelli, facendo ricadere i riccioli lungo la schiena. Ziva sorrise
leggermente
e si strinse di più nell’abbraccio rilassandosi
ulteriormente. Fu così che Tony
cominciò a lasciare una scia di baci sulla guancia, il collo
e la spalla di
Ziva, seguendo un percorso e fermarsi nei punti che sapeva le piacevano.
“forse
è meglio se dormo sul divano stanotte”
sussurrò Tony all’orecchio della
ragazza,
“no
resta qui” rispose subito Ziva sporgendosi a baciarlo sulle
labbra “stai con me
Tony” continuò la ragazza riprendendo a baciarlo
mentre lo spingeva verso il
letto.
Il
ragazzo rimase un attimo sorpreso dall’iniziativa presa da
Ziva, ma appena si
riprese approfondì il bacio. Erano ancora in piedi vicino al
letto persi nei
loro baci sempre più profondi, con i loro respiri sempre
più corti quando le
loro mani cominciarono a muoversi, quasi con vita propria, e si
spingevano ad
accarezzarsi sempre più intimamente. Le mani di Ziva
seguivano un percorso che
andava dalla schiena al petto muscoloso del ragazzo fino a seguire gli
addominali della pancia per poi tornare sulla schiena. Quelle di Tony
erano più
audaci, infatti oltre ad accarezzare la ragazza nei punti che ormai
aveva
imparato come sicuri si azzardò a far scorrere le mani sotto
la canottiera e
passare al contatto diretto con la pelle calda di Ziva. Lentamente
risalì i
fianchi fino a sfiorare dai lati i seni della ragazza.
Quel
gesto fece sobbalzare e tremare Ziva.
“ehi
ti ho spaventato? Se è troppo mi fermo”
sussurrò con poco fiato Tony,
“no
no va bene” rispose altrettanto scossa Ziva,
“ma
stai tremando” si preoccupò ancora il ragazzo
“lo
so” confermò Ziva allungandosi per lasciare una
scia di baci sul collo del
ragazzo “ma non penso che sia dalla paura” disse
appena interruppe le sue
attenzioni.
“oh
ok” disse il ragazzo riprendendo i suoi baci lungo la
mascella della ragazza
“ma se è troppo prometti di dirmelo? Non voglio
farti paura, o peggio ancora
del male” continuò Tony, passando dalla mascella
alle labbra.
“te
lo prometto, ma per adesso sto bene” rispose Ziva appena
interruppero
l’ennesimo bacio. Rimasero per alcuni secondi fermi e
ansimanti a guardarsi
negli occhi.
“Ziva
io voglio tanto poter fare l’amore con te”
bisbigliò il ragazzo distogliendo lo
sguardo dal volto della ragazza, vergognandosi un po’ del suo
desiderio
espresso così apertamente. A sorpresa Ziva si strinse
maggiormente contro il
corpo del ragazzo.
“penso
di volerlo anch’io Tony, ma ho bisogno che facciamo piano
ok?” spiegò Ziva
“tutto
quello che vuoi e se è troppo ci possiamo fermare ogni volta
che lo desideri,
basta che me lo dici” ribadì Tony, volendo
assicurarla che avrebbe rispettato
tutti i suoi tempi. Con calma ripresero ad accarezzarsi e baciarsi da
dove si
erano interrotti. Questa volta quando le mani di Tony sfiorarono un
seno di
Ziva le cose non si fermarono, ma aumentarono
d’intensità. Lentamente Tony
cominciò a spogliare la ragazza, mentre lei imitava i suoi
movimenti aiutandolo
a liberarsi della sua maglia e il costume. L’unico indumento
che li separava
erano le mutandine della ragazza. Con dolcezza Tony fece sdraiare Ziva
sul
letto e senza affrettare niente si sdraiò vicino a lei
continuando a baciarla
sulla bocca. La ragazza stava acquistando maggiore sicurezza nelle sue
carezze
tanto che una delle sue mani si spinse fino a toccare Tony nella sua
zona più
intima, cosa che lo fece sobbalzare piacevolmente sorpreso. Prima che
le cose
procedessero il ragazzo si alzò dal letto, assicurando Ziva
che sarebbe tornato
subito, ma prima aveva bisogno di prendere una protezione da poter
usare in
caso avessero continuato. Appena tornò a letto ebbe la cura
di prendere il
lenzuolo e coprire i loro corpi, gesto di cui Ziva fu molto grata.
“sei
bellissima” sussurrò Tony riprendendo a coccolare
la ragazza, alla quale sfuggì
un piccolo gemito che sorprese anche lei.
“sei
sicura di voler continuare?” si assicurò ancora
Tony accarezzando il volto di
Ziva, spostandole alcune ciocche di capelli dalla fronte,
“non
mi voglio fermare, ma…ma sono anche un po’
spaventata” rivelò Ziva respirando
un po’ d’aria per calmare l’ansia.
“ehi
basta che mi guardi per vedere che sei con me; ci sono io qui con te e
nessun
altro” disse Tony mentre Ziva annuì non staccando
mai il suo sguardo dagli
occhi di Tony.
Con
delicatezza Tony sfilò l’ultimo indumento
rimanente tra di loro e senza fretta
ricoprì il corpo di Ziva, la quale tremò
leggermente e sorrise nervosa. Senza
mai farle dimenticare che era con lui, Tony riprese a baciare
profondamente
Ziva, la quale ad ogni bacio e carezza di rilassava sempre di
più, fino a che
con molta cura e attenzione i due ragazzi si unirono perfettamente.
Dopo un
primo momento d’immobilità, per accertarsi che le
cose andassero bene,
lentamente cominciarono ad amarsi sempre più profondamente e
in modo più
sciolto e rilassato.
Una
volta che tutto finì i due ragazzi rimasero abbracciati e
con i loro corpi
intrecciati, non volendo perdere la vicinanza appena sperimentata.
Erano
distesi faccia a faccia in silenzio confortevole. Tony si sporse
leggermente
per lasciare un dolce bacio sul naso della ragazza, la quale sorrise.
Mentre si
allontanava un po’ dal volto di Ziva notò gli
occhi pieni di lacrime della
ragazza.
“ehi
che succede?” chiese subito preoccupato, asciugando con il
pollice una lacrima
che scendeva lungo la guancia.
“niente
sono solo una sciocca” scherzò su se stessa Ziva,
“stai
bene? Ti ho fatto male?” chiese insistente Tony
“sto
bene davvero” rispose Ziva, accarezzando una guancia del
ragazzo
“queste
lacrime sembrano dire il contrario” constatò Tony,
“non
sò perché sono così emotiva, credo sia
solo perché è stato tutto perfetto non
avrei mai immaginato qualcosa di così perfetto, ed
è solo grazie a te” sussurrò
la ragazza, baciando le labbra del ragazzo. A queste parole Tony si
sentì
sollevato, ma aveva ancora un dubbio che si voleva togliere anche se
probabilmente la risposta non gli sarebbe piaciuta particolarmente.
“dimmi
la verità Ziva ti ho fatto male?” chiese premuroso
e vedendo lo sguardo della
ragazza abbassarsi capì la risposta, sentendosi deluso di se
stesso.
“all’inizio
un po’, ma Tony è normale credimi non è
colpa tua” provò a spiegare Ziva,
“ma
avrei dovuto fare più piano o attenzione, mi
dispiace” si scusò lui,
“non
devi scusarti è normale che abbia sentito un po’
di dolore non ho avuto chissà
che pratica in precedenza e quello che è successo in passato
è avvenuto ormai
da molto tempo è del tutto normale che ho sentito un
po’ di dolore” spiegò la
ragazza “ma credimi è stato solo per un attimo e
la piacevolezza di tutto
superava totalmente quel dolore. Non devi rimproverarti di nulla, sei
stato
perfetto con me. ok?” disse infine Ziva,
“ok”
disse poco convinto Tony,
“che
dici se proviamo a dormire un po’. Asya domani mattina si
sveglierà di buon
ora” disse la ragazza,
“hai
ragione meglio se riposiamo un po’”
acconsentì il ragazzo stringendo nel suo
abbraccio la ragazza
“buona
notte amore” disse Ziva baciando nuovamente Tony,
“buonanotte”
rispose sorridendo lui.
Ziva
stava per entrare nel mondo dei sogni quando avvertì Tony
iniziare a
massaggiarle delicatamente andando dalla schiena all’altezza
dei reni per
passare alla pancia all’altezza dell’anca. La
ragazza capì subito che cercava
di alleviare con quei massaggi delicati quel po’ di dolore
che aveva provato in
precedenza durante la loro unione.
soddisfatti? spero di si.
Al prossimo capitolo XD