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Autore: BerserkerXfox98    23/06/2015    0 recensioni
bill remington un ragazzo normale di appena 18 anni conduce una vita serena, ha una ragazza che non ha mai potuto vedere se non in videochat a causa della distanza di lei dal suo paese ed è felice cosi, un giono conta di andare a incontrarla ma presto una tremenda guerra scoppia in tutto il mondo all'improvviso ma non si tratta di una guerra qualsiasi e i nemici che attaccano non sono umani, senza saperlo bill sta per essere coinvolto in qualcosa di molto più grande tanto che la sua vita cambierà per sempre....
[dicono che si nasca 2 volte... ebbene per te quel momento è giunto il momento della rinascita per te è oggi numero 91!]
Genere: Azione, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Correvo.... correvo.... verso dove? non c'era scampo e lo sapevo, non sapevo dov'ero diretto. una voce elettronica disse: -ATTENZIONE IL PROGETTO CYBERFOX PROTOTIPO 91-F È FUGGITO A TUTTE LE UNITÀ SOLDATO PRESENTI APRIRE IL FUOCO SUL RIBELLE RIPETO AVETE L'ORDINE DI ELIMINARE IL PROGETTO 91-F!- naturalmente parlavano di me... un cyborg con sembianze di una volpe.... un mostro non più umano ma una creatura, una creatura che era in grado di ragionare e provare emozioni e che si ricordava che era stato umano un tempo... superai un altro corridoio e svoltai a destra trovandomi di fronte ad un corridoio colmo di laser e telecamere automatiche con un arma montata sopra, a quanto pare avevo concluso la mia corsa. sentii le allarmi squillanti e la voce elettronica di un soldato annunciare -a tutti i cyberfox presenti si trova nell'intercapedine F bloccate le uscite e circondatelo non deve fuggire- attivai l'interfaccia di controllo del percorso ma il radar segnalava un ambiente sconosciuto non c'erano informazioni nel mio processore e per fuggire non avrei potuto continuare a girovagare a caso o mi avrebbero preso ed eliminato a breve, la mia scheda CPU ragionava in autonomo e velocissimo in 48,8 secondi avevo imparato a memoria tutte le funzionalità del mio nuovo corpo meccanico. ora velocemente analizzando l'ambiente attivai la vista ultravioletta cercando un terminale con cui potermi collegare e sottrarre le informazioni tenute in quello strano luogo in cui ero "rinato". trovai quello che cercavo, era dall'altra parte del corridoio armato di laser e telecamere, dannazione dovevo trovare un modo di superare quel punto. in quel momento arrivarono dal corridoio dietro di me 2 cyberfox da ricognizione di tipo 5C con delle armi leggere a impulsi elettrici e proiettili stordenti (era tutto scritto nell'interfaccia del mio schermo) -fermo 91 fa un passo e ti friggiamo il cuore- io dissi -tsk, non ce la farete con quelle armi- prima che nessuno potesse muovere un muscolo analizzai il mio arsenale e vi trovai delle granate al fosforo, persino per una macchina sarebbe stato difficile individuarmi. alzai le mani simulando una resa i 2 ricognitori ignari del pericolo vennero avanti con delle manette al plasma, avevano abbassato le armi e la guardia, appena furono a portata aprii la coda cibernetica sputandone fuori un paio di granate al fosfore che emisero un fumo rossastro. feci un salto acrobatico con capriola portandomi dietro di loro e con movimenti rapidissimi spezzai il collo a uno di loro e con la lama da polso aderente al braccio trafissi il secondo al cuore, non fu difficile vista la debole corazza per aumentare la leggerezza ed abilità in battaglia per fortuna avevo saputo essere più furbo. ora dovevo arrivare a quel terminale, il fumo ddella granata si diradò in breve dandomi una chiara visuale. secondo il sistema difensivo avrei dovuto eliminare le sentinelle e passare ma c'era un solo modo per farlo... poggiai le mani dietro le spalle e ne estrassi 2 letali lame rotanti come quelle di un saldatore, quel pazzo di kovic aveva ragione: ero unico, un arma vivente e pensante ma soprattutto avevo qualcosa che molti cyberfox non avevano: (apparte ovvio gli accessori extra,una CPU avanzata,un sistema di auto-difesa e di esplorazione quasi autonomo e una corazza di una lega metallica potentissima) delle emozioni ed i ricordi che stranamente non si erano cancellati. segnai la traiettoria visiva su ogni sentinella telecamera e scagliai le 2 lame che le fecero a pezzi una dopo l'altra ed infine grazie ai sensori magnetici tornarono a me. con una corsetta e passetti ben coordinati riuscii ad eludere la griglia laser sul pavimento ed arrivai al suddetto terminale. con l'indice destro da cui fuoriuscì una fiamma ossidrica fusi un poco la parete d'acciaio e ne tirai fuori un piccolo pannello pieno di fili elettrici. afferrai il mio cavo di interconnessione dietro il mio collo e lo collegai ad una piccola entrata USB, non appena fui connesso un energia incredibile mi circondò, mi sentivo benissimo! era come essere un tutt'uno col cyber spazio migliaia di informazioni che potevo prendere ed incanalare nel mio processore! c'era di tutto, manuali di battaglia cyberfox, tattiche dei soldati, assemblaggio di intelligenze artificiali, memorie esterne sui droidi, connessioni interplanetarie ai satelliti non saprei come descriverlo, provate ad immaginare di viaggiare con il proprio corpo su internet ed assorbire tutto ciò che vi circonda in pochissimo tempo come il download più veloce in vita vostra. arrivai finalmente alla mappa che cercavo ed il luogo dove mi trovavo: ero a bordo della Hephaestus, la nave ammiraglia da guerra cyber-fox ed il centro principale dove si assemblavano cyber-fox ed i cuori umani tenuti in stasi nelle celle frigorifere avrei voluto andare oltre ma subito dopo sentii come un altra presenza insieme a me nella rete. udii una strana risarina e una voce risuonò sullo spazio che mi circondava -è così... è qui che ti nascondi 91, credevi di sottrarci le informazioni ed connetterti sulle nostre linee senza che ce ne accorgessimo? peccato che ora sappiamo dove ti trovi- scoppiò a ridere e subito dopo tutto attorno a me si spense e divenne nero, riaprii gli occhi (se 2 vetrini rossi con le luci erano occhi) e mi scollegai rapidamente dal terminale, mi avevano escluso dalle linee e bloccato gli accessi a tutta la nave ma ora non mi importava, avevo la mappa della Hephaestus e tutte le sue informazioni, sapevo persino quanti soldati erano a bordo al momento: erano circa 2756 unità presenti se si escludono i 5941che erano fuori in esplorazione ed in battaglia. mentre analizzavo la mappa del gigantesco velivolo la voce agli altoparlanti annunciò -attenzione il progetto 91 si trova nel blocco 3 tutte le unità armate vicino a quel settore si diragano lì, il segnale di 2 unità da ricognizione è scomparso, fate attenzione potrebbe essere ostile- a breve mi sarebbero stati addosso, le vie di fuga ed i boccaporti erano stati sigillati e mi ci sarebbe voluto troppo a sfondare un singolo accesso ed analizzando a fondo la mappa restava un solo modo per uscire e non sarebbe stato facile, l'unica via d'uscita era la sala motori attraverso il condotto dove si brucia il carburante, in pratica avrei dovuto passare attraverso le fiamme dell'inferno! corsi rapido attraverso le sale ed i corridoi, molti cyber-fox mi vennero dietro gridando di fermarmi fui colpito da vari colpi al plasma ed al laser, alla fine raggiunsi il condotto di scarico del carburante dove i post bruciatori della nave la tenevano sollevata in aria. aprii il condotto ma venni circondato da vari cyber-fox armati con fucili d'assalto a proiettili laser e alcuni pucili a tripla canna plasma, un colpo era letale a distanza ravvicinata. sentii una voce che diceva agli altoparlanti: -91 mi senti? sono io tuo padre- tossicchio, era il dottor kovic il mio "creatore" e creatore di tutti gli altri cyber-fox -ascolta 91 so che sei confuso e probabilmente impaurito, il tuo cuore è quello di un ragazzino è normale- io urlai -stammi lontano, tu ed i tuoi mostri meccanici!- lui continuò -soldati riponete le armi non c'è bisogno di ucciderlo sarebbe uno spreco immane, ora 91 parliamo pacificamente ok? fa come ti dico e nessuno ti farà del male te lo prometto ragazzo- i soldati abbassarono le armi, io feci un passo verso l'unica via di salvezza, kovic disse -91 per favore non fare quello che penso, quella è una via d'uscita ma se entri lì ti friggerai come un uovo il calore emesso dai post bruciatori ti squaglierà la corazza e morirai, è questo che vuoi? io posso offrirti un altra soluzione se mi ascolti- io dissi più calmo -che cosa vuoi da me? perchè mi hai creato perchè...?- kovic disse -ragazzo mio, c'è solo stato un piccolo errore nel tuo programma, mi hai quasi ucciso eppure sono disposto a perdonarti, un padre premuroso perdona suo figlio anche se esso lo insulta, vieni con i tuoi fratelli, insieme scopriremo cosa ti è successo e risolveremo il problema, ti smonteremo e ti ricostruiremo più perfetto di prima senza la paura senza la tristezza ma terremo le emozioni che a te servono che ne pensi?- io dissi -ed i miei ricordi, volete togliermeli non è così??- kovic disse -non verrai privato dei ricordi se fai come ti dico io ed esegui gli ordini ok? ora puoi scegliere tra un nuovo futuro come comandante delle mie schiere cyber-fox o una morte orrenda in quel condotto sta a te scegliere ma sono sicuro che farai la scelta giusta ragazzo mio ormai sei uno di noi e lo sai perfettamente che non potrai mai tornare umano, pensaci bene- io non sapevo cosa dire, ancora una volta fissai le mie mani meccaniche che mi ricordarono che Bill Remington ormai era morto.... era morto all'esterno forse ma non all'interno e se sceglievo la via di kovic sarei morto anche dentro, non ero stupido, sapevo che voleva solo tranquillizzarmi ma in realtà mi avrebbe privato delle emozioni e reso una macchina ai suoi comandi... non potevo permettermelo. alzai la testa e dissi -kovic... ho scelto- -ebbene? cosa hai deciso- se avessi potuto sorridere lo avrei fatto, dissi -se la scelta è tra questo destino nefasto e la morte...scelgo la morte- -NO! FERMATELO!- urlò il dottore ma ormai era troppo tardi mi lasciai andare cadendo tra le fiamme dei razzi della Hephaestus venendo avvolto dalle fiamme e avvertendo segnali di dolore nei miei nervi cibernetici, sul mio schermo apparve il segnale di pericolo di temperatura eccessiva e che il mio corpo si stava surriscaldando, chiusi le palpebre in attesa della fine mentre cadevo attraverso la tubazione ma poi.... accadde qualcosa che non avrei mai pensato: entrò in gioco il sistema di raffreddamento automatico, il mio corpo espulse dei gas a temperatura sotto zero come dell'azoto liquido per raffreddare il metallo del mio corpo e subito dopo una nuova speranza si riaccese in me, non era finita! mi aggrappai alla parete e con le unghie di mani e piedi cercai di frenare la caduta mentre i gas continuavano a fuoriuscire dal corpo da vari fori , scintille schizzarono ovunque e purtroppo non riuscii a frenare in tempo.. venni espulso dal razzo A3 e caddi nel vuoto, il mio arsenale non comprendeva purtroppo paracadute o razzi ai piedi mi sarei sfracellato al suolo, a quel punto non avevo più speranza mi voltai sulla schiena guardando dall'alto la gigantesca nave volante e tutto il suo plotone diventare sempre più piccoli, chiusi gli occhi e sentii il crashhhhh del mio schianto al suolo, ero caduto addosso a vari pezzi di metallo ammassati e là rimasi per quasi 2 ore senza muovermi. [ ] nessun cyber-fox era venuto a recuperare i miei resti, l'interfaccia diceva che il mio corpo aveva subito parecchi danni, qualche pezzo era saltato ed i nervi erano stati danneggiati in più stavo perdendo liquido della batteria nel polmone sinistro... ma il cuore era intatto non so come. sentii delle voci che venivano verso di me, non sentivo bene il mio orecchio destro si era staccato danneggiando il mio sensore audio. all'improvviso mi trovai sopra 3 persone ma erano controluce, regolai l'ottica e potei vederli meglio: erano un uomo, una donna e un ragazzo di circa 15 anni, tutti e 3 vestiti come militari armati -che ci fa in questo mucchio di rottami questo cyber-fox?- disse l'uomo -non lo so non ha senso, forse dei ribelli lo hanno distrutto per prendere pezzi di ricambio e lo hanno mollato qui- disse la donna. il ragazzo si chienò sul mio petto e battè con le nocche -ehi! il suo cuore è intatto! è ancora funzionante attenti!- gridò -fatti da parte max- l'uomo e la donna estrassero dei fucili e mi puntarono, la donna disse -se è vivo liberiamocene in fretta- io rapidamente mi coprii con le braccia e supplicai -NO! VI PREGO NON SPARATE, NON MI UCCIDETE!- abbassai a poco a poco le braccia e ciò che vidi mi lasciò molto, molto perplesso. i 3 mi guardarono con un espressione quasi terrorizzata in volto come se avessi detto chissà cosa e rimasero a fissarmi mentre io fissavo loro mentre ancora faticavo a rendermi conto che ero vivo..... CONTINUA......
   
 
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