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Autore: Tsuki82    24/06/2015    3 recensioni
...le si era scagliato contro come un lupo affamato...e finalmente seguì l'incoscienza, l'oblio...e rimase solo il nero ignoto del nulla...
Non si può mai sapere quando il caso giocherà la sua ultima carta ma ciò che ci rende migliori alla fine sono i ricordi e se questi vengono a mancare che cosa potrà mai succedere? Si può vivere vagando tra la gente come uno sconosciuto e non capire perché tutti si voltano a guardare? E quanto è vicina la pazzia in questi casi?
Scopritelo con me, in un viaggio che sconvolge le regole di un uomo e di una donna che si cercano all'infinito. Buona lettura.
Genere: Azione, Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: City Hunter
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Uragami se ne stava seduto in silenzio nel suo ufficio, le mani incrociate davanti la bocca, gli occhi sbarrati e, davanti a lui, una foto di sua figlia, legata ad un letto, imbavagliata e con una benda sugli occhi.

Perdonami, Kaori! pensò contrito, Non volevo metterti nei guai.

Una lacrima gli scese lungo la guancia.

Intorno c'era un silenzio funesto.

 

Nell'appartamento di Kaori, Saeko aveva messo tutto a soqquadro per trovare il ricevitore della microspia ma non c'era traccia di nulla che fosse anche solo simile a quello.

“Pensa, Ryo!” esclamò con speranza, guardandolo negli occhi, “Cerca di ricordare com'era la tua vita prima di...” s'interruppe.

Solo una persona sapeva bene cos'era accaduto quel giorno che segnò l'oblio di Ryo e non lo aveva ancora rivelato a nessuno.

In quel momento la porta di casa si aprì ed entrò Mick con aria furente.

“Kaori, dove diavolo er....” ma si bloccò vedendo il suo amico e la detective, “E voi che ci fate qui?” chiese con un nervoso traboccante, “Dov'è Kaori?”

Nessuno dei due rispose.

“Che diavolo è successo in questa casa? Mica ci saranno stati i ladri?” chiese ancora, guardandosi intorno, poi, ricevendo ancora una risposta silenziosa, si allarmò, “Saeko, cosa nascondi?”

Il suo sguardo era gelido, tanto che Ryo poté leggere nei suoi occhi la prossima mossa.

Fece un passo avanti ma lo sweeper si interpose tra i due, “Non è il momento di recriminare. Prima pensiamo ad uscire da questa situazione.”

Mick domandò con lo sguardo di cosa stesse parlando, ma invano. Sospirò e si lasciò cadere sul divano, “Non mi resta altro da fare!” esclamò con rabbia e con il piede colpì il pavimento, sollevando una mattonella, “Cos'è?”

Saeko e Ryo guardarono stupiti quello stretto buco che sembrava un passaggio segreto.

Lo sweeper afferrò un lembo di un saccone nero e tirò con tutta la sua forza, tanto che il sacco si strappò rigettando a terra il suo contenuto nascosto.

Riviste, vestiti da uomo e una serie di strani aggeggi elettronici che la detective riconobbe come ricevitori, “Eccolo!” esclamò afferrandone uno, “Come diavolo si accende!” sbottò rabbiosa.

Ryo glielo tolse dalle mani e in due semplici mosse lo mise in funzione.

Una spia rossa iniziò a lampeggiare insistentemente.

“Ma che...?” domandarono all'unisono osservando il puntino rosso.

 

 

“Mia cara dea della luce.” fece la voce, risvegliandola dai suoi pensieri, “A quanto pare il gioco sta iniziando!” esclamò con sadico divertimento.

C'era ancora buio nella stanza, ma ci si era abituata, “Che vuoi dire?” chiese, mettendo le mani contro il vetro dello specchio.

“Guarda tu stessa!” esclamò lo sconosciuto.

Da un punto in alto si accese una luce e, sulla parete vuota di fronte a lei, vide delle immagini come un film.

“RYOOO!” urlò con quanto fiato aveva in gola.

 

Nel salone dell'appartamento arrivò chiaro e forte l'urlo di Kaori e poi il silenzio.

“Non ci credo.” fece Saeko allibita, “È sempre stata qui, ma dove?” prese fiato, “Kaori, dove sei?” domandò ansiosa.

La risposta arrivò dal nulla.

“Inutile sgolarsi, cara la mia Detective Nogami. La bella prigioniera non può sentirvi, può solo vedervi, così come voi potete vedere lei, se volete.”

A quelle parole le luci si spensero e, come una proiezione cinematografica, videro la loro amica.

L'abito che indossava era leggermente più coprente del baby doll che le era stato offerto, ma ovviamente non copriva abbastanza.

Le gambe erano nude completamente, i capelli arruffati e la pelle pallida e squamosa.

“Chi diavolo sei? Cosa le hai fatto?” domandò Mick in un impeto di rabbia.

“Oh, gentile ospite non previsto, non ti preoccupare, ancora non le ho fatto nulla, ma siete sicuri che non le farò qualcosa? O meglio, che non si farà fare qualsiasi cosa pur di salvarvi la vita?” e scoppiò a ridere.

I peli si rizzarono sulle braccia di Ryo. Era in preda alla furia più nera.

“Mister Saeba, da quanto mi dicono i miei informatori, lei non ricorda nulla degli ultimi dieci anni, vero? Che peccato! Vorrà dire che ci divertiremo molto di più.”

La voce era fredda e pervasa da qualcosa simile al risentimento.

Ryo lo avvertì subito, “Devi essere qualcuno che si è messo sul mio cammino una volta di troppo, per parlare così!”

“Oh! I tuoi sensi sono gli stessi, noto. Bè diciamo di sì, anche se sarebbe più giusto dire il contrario. Sei tu che ti sei messo sulla mia e non è stato affatto divertente. Ma ci sarà tempo per le spiegazioni. Vi consiglio di accomodarvi e godervi lo spettacolo. La bella dea della luce è nelle mie mani e, stavolta, non ti servirà essere il migliore di Shinjuku per salvarla! La ucciderò, lentamente davanti ai tuoi occhi.” e con quelle parole interruppe la comunicazione.

 

Kaori aveva seguito tutta la scena, aveva letto i comportamenti dei loro copri e compreso che 'gli ospiti' erano finalmente arrivati.

“Che vuoi fare, codardo?” domandò con rabbia, battendo le mani contro il vetro.

La voce rise divertita, “Prendermi la mia rivincita, mi pare ovvio!” esclamò con gioia cinica nella voce, “Ryo mi ha tolto tutto e voglio restituirgli il favore.”

La donna si bloccò sul posto, “Che vuoi dire?”

Ci fu come un colpo di tosse che per un attimo distolse la sua attenzione, poi arrivò la risposta, “Sarai tu a decidere! Dovrai scegliere se è più preziosa la tua vita o la loro!”

“Spiegati.” fece spaventata.

“Non ti darò più acqua!” rivelò contento, “Di solito, una persona in salute e in un ambiente non troppo umido, ci mette circa tre giorni a morire di sete. Se mi chiederai acqua, io ucciderò uno di loro!”

La sweeper sorrise, “E come speri di riuscirci? Sono troppo forti per un coniglio come te che si nasconde dietro un vetro. Non riuscirai a vincere!”

Stava cercando di innervosirlo e sfidarlo allo stesso tempo, ma invano, “Tu dici? Io non penso. Si lasceranno uccidere per salvarti, perché potranno concedere la loro vita in cambio di acqua per te, ma ovviamente, se dovessero morire tutti, moriresti anche tu!” rise ancora, “Sarà un bel gioco in cui, in un modo o in un altro, vincerò io!”

Kaori deglutì.

Possibile che non c'era modo di scappare da quella prigione? E dove diavolo si trovava.

 

“È nel palazzo!” fece Saeko, “Dobbiamo trovarla prima dello scadere dei tre giorni.”

Mick sospirò, “Credi sia facile?” chiese depresso, “Questo idiota ha costruito una serie di infiniti passaggi che conducono ovunque nella città e cosa peggiore è che la microspia è qui ma Kaori non ce l'ha addosso. Come facciamo a sapere dove si trovi?”

Anche la detective sospirò. Mick aveva ragione.

Ryo sfilò la pistola dalla fondina e mirò verso la donna riflessa sul muro, “Fate silenzio.” disse e sparò.

 

Kaori avvertì un rumore sordo provenire dalla parete dove erano riflessi i tre.

 

Ryo aveva gli occhi chiusi concentrati su un rumore solo, il rimbombo del proiettile nel muro.

Sentì un cupo botto e sorrise, “Questo è il luogo giusto e ci vorrà meno di un giorno per girarlo tutto!”

“Io dico di no!” fece la voce sconosciuta, “Sarebbe troppo facile. Se vi muovete riempirò la stanza della dea della luce con un veleno alla nicotina che, una volta inalato, la ucciderà in meno di un'ora. Sei sicuro di voler provare a sfidarmi?”

Ryo sorrise, “Ti piace vincere facile, vero? Ma così che gusto c''è? Facciamo una vera sfida tra uomini. Mi darai trenta minuti per trovarla e se non ci riuscirò potrai avere la mia vita!”

La voce rise, “Troppo facile, non credi? Rendiamo il gioco più pericoloso. La casa è seminata di trappole che si sono attivate nel momento in cui ho acceso la prima volta gli altoparlanti. Trovale tutte e trentasette in un'ora e disinnescale senza farle esplodere. Se ci riuscirai aprirò la porta della stanza della donna e la lascerò libera, altrimenti, se dovesse esplodere anche solo una di quelle trappole, resterete in silenzio a guardarla morire di sete per tre lunghi giorni. Che te ne pare?” chiese ironico, “Ovviamente la sfida vale solo per te. Se ti farai aiutare o se i tuoi amici dovessero prendere iniziativa, le trappole scoppieranno tutte, a partire da quella che sta nella stanza della donna e la vedrete morire comunque, chiaro?”

Ryo sospirò. Un'ora era troppo poco per girare tutta la casa e trovare trentasette trappole, ma alternative non ce n'erano.

O guardare morire Kaori dopo tre giorni di agonia e pazzia da sete, o guardarla morire in meno di due ore per un veleno. Tra le due, era meglio la morte più veloce.

“Accetto!” disse e si liberò della pistola per non avere pesi inutili nella sua corsa contro il tempo.

 

Nel suo ufficio, Uragami prese la pistola che aveva comprato al mercato nero, per uccidersi se non fosse riuscito a salvare sua figlia, e prese una decisione.

“Non posso abbandonarla al suo destino. Mayuko non me lo perdonerebbe mai! Vuole bene a Kaori, tanto che sperava diventasse mia moglie.”

Si alzò in piedi e si diresse alla porta, “Spero solo di fare la cosa giusta!” esclamò e corse fuori come un pazzo, pronto a prendere il suo ruolo nel gioco.

  
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