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Autore: fly90    24/06/2015    5 recensioni
Tre amici, un centro commerciale, un mistero...
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NON PUO' ESSERE VERO.


CAPITOLO 5.



Dopo quello che le parve un tempo lunghissimo Serena riuscì a staccarsi dall'uomo.

Gli occhi gonfi e le lacrime secche sul volto.

Prese un grosso respiro tremante prima di guardare l'edificio cadente.

Prenditi il tempo necessario. Entra solo quando ti senti pronta.” le sussurrò l'uomo arretrando di un passo per guardarla in viso.

Serena non riuscì a replicare per paura che la voce non le sarebbe mai uscita dalla gola dove si era incastrata forse per sempre così, annuì lentamente convincendosi a muovere un passo dopo l'altro verso l'entrata.

Non appena superò quel che rimaneva della porta a vetri fu investita da una folata di aria gelida e dall'odore metallico del sangue.

L'accolse una vista orrenda.

La cassiera che l'aveva servita solo pochi minuti prima si aggirava attorno al nastro smarrita.

Apparentemente sembrava la stessa di prima ma ad un occhiata più attenta Serena vide che la gamba destra della giovane era dilaniata in più punti dove l'osso fuoriusciva completamente dalla carne martoriata.

Intorno a lei un fiume di sangue.

Eppure la giovane pareva non rendersene conto, non soffriva alcun dolore e sembrava

solo confusa.

Non si è ancora resa conto di quel che è successo.” la voce dell'uomo le arrivò da dietro.

M-ma come è possibile? Come...come può essere?” balbettò frastornata.

Ma non ci fu bisogno di aggiungere altro perché, appena qualche passo più avanti appena dietro la cassa, vide il corpo senza vita della ragazza semisepolto dai detriti caduti dal soffitto.

Vedi, lei come te non vede ciò che tu ora puoi vedere. Non sa di essere un anima senza corpo. Non vede le condizioni della propria gamba, non può farlo.” le spiegò con delicatezza cercando di non ferirla più del dovuto.

Serena si limitò ad annuire procedendo lentamente.

Le sembrava di essere piombata in un incubo o in uno di quei film dell'orrore che tanto le piacevano.

Peccato che ora non le sembrava più tanto divertente la “vita” di un fantasma o anima senza un corpo come la chiamava l'uomo.

Si costrinse ad andare avanti solo perché doveva trovare Ryan e Brianna anche se, d'istinto sarebbe solo voluta fuggire lontano da tutto quel orrore, da tutto quel sangue che sembrava traspirare dai muri stessi e ricoprire il pavimento lucido.

Altri corpi giacevano incastrati tra le macerie dilaniati e orrendamente sfigurati.

Fu costretta a fermarsi davanti ad una donna anziana che gridava aiuto in modo disperato cercando di sollevare una grossa pietra che le schiacciava il braccio destro.

La donna piangeva e urlava per il gran dolore ma per quanto ci provasse non riusciva minimamente a spostare la grossa pietra.

Dobbiamo aiutarla!” urlò Serena correndo verso la vecchina e cercando di far leva a vuoto.

Non puoi far nulla per lei.” le intimò l'uomo fermo davanti a lei con lo sguardo avvilito puntato sulla donna che ormai si stava indebolendo.

Ma non possiamo lasciarla morire così!” insistette tentando nuovamente.

Per quanto si sforzasse, le mani non riuscivano a far presa sulla pietra, come se fosse ricoperta di sapone.

Aiutami!” tentò ancora guardandolo arrabbiata.

Serena ti prego lascia stare. Non puoi farci nulla. Non possiamo cambiare il destino delle persone.” sembrò costargli un immensa fatica ammetterlo.

E solo allora Serena capì davvero.

Se non posso salvarla almeno le eviterò di morire da sola.” sussurrò sedendosi accanto alla donna che a poco a poco si stava spegnendo.

Non sapeva se l'anziana potesse in qualche modo sentirla ma sembrò calmarsi prima di prendere l'ultimo respiro e morire.

Fu difficile vederla morire, lei che si era rifiutata di entrare nella camera della nonna morente appena cinque mesi fa, eppure si sentì meglio al pensiero che la donna non fosse stata sola.

Chiamò tutto il coraggio che aveva dentro per alzarsi e procedere oltre in cerca degli amici.

Sperò con tutto il cuore di non dover assistere nuovamente ad una scena simile ma più procedeva e più la morte la circondava.

Le grida dei sopravvissuti la straziavano ma dovette farsi forza e seguire l'uomo che con passo lento procedeva alla cieca.

Presto arriveranno i soccorsi. Non è troppo tardi per qualcuno.” si limitò a dirle mentre osservava un bimbo raggomitolato contro la pancia del padre ormai morto.

E fu in quel momento che, sollevando lo sguardo dal bimbo, Serena sentì un senso di gioia nel petto ormai immobile.

Davanti a sé, ne era certa nonostante il ragazzo fosse di schiena, c'era Ryan.


ANGOLINO DELL'AUTRICE:

Ciao a tutti, eccomi col nuovo capitolo.

Vi dico che non so di preciso quanto sarà lunga la storia perché più scrivo e più mi vengono in mente altre cose quindi abbiate pazienza ve ne prego.

Secondo voi è davvero Ryan?

Serena troverà i suoi amici?

E cosa ne sarà di lei?

Al prossimo capitolo.

Un bacione dalla vostra Fly90.




  
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