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Autore: shana8998    25/06/2015    1 recensioni
Di colpo la mia vita era cambiata con l'arrivo di Drey. Nulla aveva più senso , nulla sembrava essere reale se non la sua presenza accanto a me ed il fatto che di li a poco io sarei venuta a conoscenza di una parte della mia vita, di me che non sapevo appartenermi.
*E si incontrarlo mi stravolse letteralmente l'esistenza .
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uscita dal bagno con la sua maglia addosso e quel profumo che tanto riusciva a darmi alla testa intriso in ella , andai a sedermi sul bordo del letto. Mi feci il più piccola possibile rannicchiando le ginocchia potandole al petto stringendole saldamente con entrambe le mani. Le strinsi così forte che le nocche erano divenute bianche. Ero agitata , troppo ,per qualsiasi altro movimento.
Restammo in silenzio avvolti dal sottofondo del televisione per parecchio tempo finchè non fu proprio lui a rompere "il ghiaccio"..
-Guarda che non ti mangio mica se ti stendi qua su è?!-.
Il suo solito modo di fare beffardo e l'espressione divertita sul volto.
-Lo so perfettamente , ma preferisco comunque non incappare in situazioni...Come dire pericolose..-.Risposi allora con un fare molto simile al suo , tra lo sfottente ed il sarcastico.
Sogghignò.
-Come vuoi...-.Rispose molto tranquillamente, poi , incominciò a cambiare canale al televisore , una, due , tre volte .
Me lo voleva far seguire un cazzo di programma?!
Mi voltai nella sua direzione fulminandolo con lo sguardo , ma non riuscii a fermare un sorriso che mi guizzò sulle labbra , ricambiato al momento da lui.
-La finisci?!-. Perchè non riuscivo ad alterarmi come volevo? Perchè sulla mia dannata bocca non compariva una smorfia di disappunto anzi chè quel sorriso da ebete?
-Quando verrai vicino a me..-. Rispose proseguendo con quel dispetto.
-Allora continua pure..-. Tornai a voltarmi ,ma l'avevo visto mimarmi il verso e d'istinto lo mandai a cagare alzando il medio. Rise e sentii la sua voce che diventava più acuta ma non troppo. La sua risata quando si divertiva era del tutto diversa dalle altre tre o quattro che possedeva...Era stupenda.
Chiusi per un secondo gli occhi perdendomi in quel brevissimo suono.Lui non poteva vedere il mio viso in quel momento...E per fortuna!
-Sono un demone ,sai che non mi stanco, potrei andare avanti per ore..-.
Attesi ugualmente che la smettesse. Ovviamente non lo fece.
-E va bene! Va bene! rompi palle!..-. Mi portai a gattoni sulla parte di materasso libera stirando le gambe stese sulla seta.
Le guardai totalmente nude ed imprecai mentalmente per quella maglia che non riusciva a scendere nemmeno se tirata sulle cosce.
Lui mi guardò arricciando un labbro in una risata.
-Lo vuoi capire che non ti voglio fare niente ?....-. Nuovamente la voce era tornata profonda e lo sguardo riportato sullo schermo.
Avvampai imbarazzata.
-Scusa....Sono...Una stupida certe volte..-. La sua espressione mutò all'impatto con quella frase immediatamente prendendo una parvenza d'incredulità.
Drey ruotò su un fianco, il braccio sotto la testa a sorreggerlo.
-E perchè saresti stupida?Perchè hai paura di un demone? Io direi che provi ciò che ognuno dovrebbe provare, nulla di più , nulla di meno..-.
Sapeva rendere anche il più forte degli imbarazzi una sciocchezza da niente e io..Bè io amavo quel lato di lui così rassicurante.
-Hai ragione ...provo quello che chiunque dovrebbe provare..-. Non rispose e lasciai quella frase appesa su un filo di tela.
Che l'avesse capita o meno non mi interessava affatto. Che stavo rovinando tutto?Nemmeno.
-Il diavolo veste Prada....ahahaha Satana veste Prada Drey?..-.
-No direi più che ha fiamme roventi e catene nere avvolte al suo corpo, ma se ti piace di più ,vestito Prada, allora veste Prada-.
Risi di gusto.
Lui era ancora rivolto verso me e non nego che mi metteva in soggezione il modo in cui mi guardava , parecchio..
Mi scostò all'improvviso una ciocca di capelli castana dal viso, delicato che me ne accorsi solo per il brivido fugace che arrivò dopo quel tocco.
Sommessi un sibilo.
-Se tu andassi all'inferno Clair, ogni demone infuocherebbe l'altro pur di averti...-.
Ok, ora stava esagerando. Non che mi dispiacesse sentire i suoi complimenti ,anzi, ma a che pro? 
-I demoni amano Drey?..-. 
Soffocò una risata.
-No i demoni si ossessionano. Rubano l'anima della propria fonte d'ossessione così che lei possa appartenere per sempre al suo "ladro"...Così che lei non abbia più libero arbitrio e possegga solo il folle desiderio di restare con il demone che l'ha scelta...-.
-E se poi quel demone si stanca?-.
-...La uccide..-. Come poteva parlare di una cosa così crudele e disumana con tanta semplicità e disinvoltura?! Annegai un sospiro di terrore.
-E tu ? Tu hai mai ucciso la fonte di una tua ossessione?..-.
Attese un pò. 
-Io ho ucciso mia madre Clair...-.
Il sangue smise di circolarmi nelle vene, sentii come se tutto il mio corpo si fosse gelato , ero pietra...
-Che ...significa che hai ucciso tua madre!?-. Le parole uscivano a malapena.
-Le ho rubato l'anima e poi...L'ho uccisa.-.
Nonostante lui me ne stesse parlando tranquillamente , avevo scorto in lui un velo di ...Cos'era? Rabbia?Malinconia?Tristezza? O solo odio? Qualunque cosa fosse, riuscì ad alimentare la mia curiosità.
-Lei era umana e giovane , ed io quando nacqui venni portato direttamente all'inferno. Ovvio che li i tempi di crescita sono ben diversi e nel giro di qualche giorno ero già così come mi vedi oggi...Venni subito spedito sulla terra a..Insomma venni spedito qui...-. Si interruppe.
-E con questo?..-.
-Be..lei aveva avuto me più o meno a diciotto anni , ed io di lei e del demone che mi ha creato con quella donna non sapevo nulla...Perciò, si , feci di lei la mia ossessione...Sin dal primo momento che la vidi, nel mio cervello si scatenò l'irrefrenabile desiderio di possederla. Lei era mia , mia e basta..E ti garantisco Clair, che ogni demone l'avrebbe voluta con se..Era bella quasi quanto te...-. Aspettai che quel fiume di informazioni fluisse nella mia testa..
-Sarebbe come un umano che si innamora quindi..-.
-Diciamo...ciò che proviamo noi demoni è ben diverso è più una questione carnale e di possesso.. Insomma infondo siamo noi stessi che alimentiamo stupratori, pedofili e compagnia bella, non so se mi spiego..-. Si imbarazzò lievemente solleticandosi il capo con le dita sorridendo forzatamente.
Mi disgustava ciò che aveva detto. I demoni erano veramente esseri ripugnanti più della volpe cacciatrice , più del Goblin..
-E poi quando ti ha stufato...Le hai tolto la vita..-.
-Non è proprio così. Sai perfettamente che a me le cose troppo scontate non piacciono..Io l'ho portata a suicidarsi..-.
Era ancora peggio..
Un brivido di terrore percorse il mio ventre. L'intestino parve contorcermisi.
-Come hai fatto?..-. Le parole mi uscirono in un filo di voce tremante.
Si sporse verso me , verso il mio collo e poi più su , verso il lobo.
-Le ho sussurrato all'orecchio...-.
Il cuore mi si strinse in una morsa d'acciaio pesante.Tutto il corpo a partire dalle dita tremò e non la smise per tutto il tempo. Ero spacciata quindi? Avrei fatto anche io la sa fine?
Lo sguardo sbarrato. Lacrime di riflesso , incominciarono ad attorcigliarsi alle palpebre senza che scendessero sulle guance. Non avevo avuto così paura nemmeno quando il Goblin mi aveva attaccato. 
Ero finita nelle mani di un mostro che mi si sarebbe preso anima e vita , e non c'era alcuna via d'uscita.
-Lei alla fine si è lanciata dal balcone della sua stanza...-. Continuò ritraendosi nella posizione originaria.
-Che le hai sussurrato..?-.
 Perchè l'avevo chiesto!!
-Vuoi veramente saperlo?...-.
Lo scrutai ed i suoi occhi mi dicevano di abbandonare quella malata curiosità.
-Forse..No..-.
Si rilassò , ed il materasso si mosse appena.Scese nuovamente un silenzio angosciante ed accese la voglia di sapere se io avrei fatto quella stessa fine prima o poi.
-Lo farai anche con me?...-. Mi sembrò essere passata un'eternità da quando avevamo smesso di parlare. L'ansia era troppa.
-No.-. Rispose secco. -Per te ci sono progetti più grandi che finire nelle mani di un demone qualsiasi. Tu appartieni al volere di Satana Clair..Io per te non sono niente e nessuno e tale devo restare...-.
In un certo senso non mi sentii affatto sollevata. Si ok , non sarei morta per mano sua come suicida , ma lui..Una volta che avrebbe terminato la sua missione sarebbe sparito ed io ? Io sarei rimasta sola di nuovo con un peso maggiore sulle spalle una volta scoperto ciò che desidera da me il diavolo.E si , nonostante lui mi terrorizzasse , aveva poco a poco fatto si che io non potessi fare a meno di lui.
-Te ne andrai subito dopo la missione?..-. Forse da quelle domande si era capito un pò troppo ciò che stavo provando ..
-Ovvio! Che resto a fare!?..-. Ed infatti la sua risposta era tuonata secca.
-Capisco-.
Lo sapevo , ne ero certa , lui in quel momento mi aveva letto dentro.
Mi schiacciai con le spalle sul cuscino e qualche piuma mi accarezzò lievemente la pelle delle spalle.
Sospirai impercettibilmente.
Per fortuna , qualcuno interruppe ciò che stava succedendo bussando violentemente alla porta.
-Chi è?-. Domandai sobbalzando.
Il viso di Drey si era fatto serio quasi preoccupato.
Si alzò dirigendosi verso l'uscita del loft e girò piano, molto piano la maniglia.
La porta si spalancò all'improvviso ed il demone fu costretto a balzare indietro. Una palla fucsia luminescente aveva fatto irruzione nell'appartamento!
Forte luce, lapilli rosei ed un freddo polare piombarono come un tornado nella stanza.
Restai immobile tremando debolmente , avevo i muscoli troppo contratti.
Poi parve finire tutto ed una sagoma prese forma.
Un uomo? Una donna? Aveva un mantello nero , impossibile distinguerne le fattezze. Solo le mani , da scheletro , grigio morto fecero la loro apparizione dalla tunica pece.
Al dito un anello dello stesso colore della palla luminescente. 
Ai piedi un alone rosa.
-Seth!-. Il demone parve ritornare in possesso della propria calma, ora sorrideva alla testa di morto come se fosse un amico di vecchia data.
Lo scheletro salutò con un gesto della propria mano ossuta. Non parlava? Era muto?
Poi ,la situazione cambiò nuovamente. 
Le ossa di falangi e falangette artigliarono il cappuccio scendendolo sulle spalle lentamente portando alla luce un cranio grigio con dei capelli neri lunghi forse anche più dei miei, ed una vistosa corona di diamanti e pietre preziose.
Come d'incanto, dai piedi tornarono ad apparire, carne , nervi , muscolatura e pelle...
E quella testa di morto asessuata divenne una donna stupenda , con immensi occhi azzurri come il mare leggermente a mandorla e labbra sottilissime tinte da un forte rosso magenta.
Il mantello divenne uno stormo di corvi gracchianti che svolazzò nella stanza trasformandosi in polvere nera nell'arco di un battito di ciglia.
Ora il suo corpo si vedeva perfettamente e...
Aspetta un attimo! Terza , no quarta di seno , fianchi esuberanti , gambe lunghe e snelle e quella mise da professoressa di film porno? Brutta vacc..
Mi fissò e le comparve uno strano sorrisetto sulla bocca.
I nostri occhi si sfidarono e se fossimo state in un manga , o in un anime , bè..allora sarebbero uscite scintille nella loro linea d'aria!
-mhmhmh-. Sghignazzò soffocando una strana risatina.
-E' lei Drey?..-. Chiese poi rivolgendosi al demone in un modo che ..Oddio l'avrei presa a calci in bocca!
-Si..l'hanno attaccata una volpe cacciatrice ed un Goblin , perciò non ci sono dubbi.-. Rispose lui che sostava a braccia conserte con lo sguardo che cadeva in un punto sotto i miei piedi , ma in realtà non vedeva nulla. 
La donna si avvicinò attraversando la stanza in un modo che ..Insomma anche il più santo dei santi non avrebbe resistito , ed ero sicura che l'avesse fatto apposta.
Una volta che fu davanti a me mi prese il mento nella mano stringendolo lievemente fra pollice indice e medio.  I suoi occhi mi scannerizzarono. Pareva avermi guardato dentro.
Sorrise con malizia.
-Un vero bocconcino..-. Dalla fessura delle labbra uscì una lingua appuntita che le accarezzò con avidità.
-Lei non si mangia Seth..-. Vidi la delusione nei suoi occhi. La donna si ritrasse tornando in piedi.
-Che peccato!-. Esclamò con una vocetta infantile sbuffando.
-Allora? Paparino che vuole questa volta?..-.
Seth tornò a raggiungere il demone fermandosi spalla contro spalla.
-Mi ha detto di  portarti questa...-. Una fiammata arancione uscì dalle sue dita poi, sparendo lasciò modo di intravedersi una lettera apparentemente classica con tanto ti timbro infernale marchiato sulla carta a sangue.
La porse al giovane con un cenno elegante_e provocante al tempo stesso_della mano.
Gliel' avrei tagliata quella mano!
Poi , mentre Drey apriva la busta, lei appoggiò il suo bracciò alla spalla di lui mentre con l'indice della mano si divertiva a far dondolare la croce che portava come orecchino.
Un pugno si strinse involontariamente alla mia mano.
Tutte le demoni si comportavano così? O lei in particolare era vacca?!
Le iridi di Drey si scontrarono con le mie. Una smorfia leggera di divertimento apparse sulla sua bocca.
Che si fosse accorto del nervoso che stavo provando?
-Se questo è tutto..Puoi andare..-. Disse atono alla demone che stranamente sogghignò.
-Ora che c'è lei ..non me le dai più quelle attenzioni particolari..Drey?..-. Il suo tono era carico di malizia ed anche lo spostamento del suo corpo così tanto vicino a quello del demone aveva tutta l'aria di voler puntare proprio "li".
Che stronza! Quindi se lo scopava!!
Aveva in mezzo ai seni il braccio dell'aiutante di satana e lo teneva saldo con la presa di una mano mentre la sua coscia si strusciava ad una gamba di lui.
Una valanga di strane sensazioni mai provate prima mi rintronarono corpo e mente. La vista per la prima volta si appannò non per il pianto ma per i capillari infuocai che parevano aggrovigliarsi fra loro.
Guardai altrove , suppongo che la mossa che feci fu quella di guardare a terra ...Come una codarda.
-Va via Seth..-. Le parole del ragazzo seppur dette con estrema calma , parvero un tuono.
La donna si staccò da lui ed ora il ghignò bramante del corpo del giovane , era sparito.
-Divertitevi..-. Feci le corna scaramanticamente. Diciamo che gli auguri dei demoni non sono proprio la miglior cosa da sentirsi fare.
Sparì scomparendo fra mille corvi neri e finalmente la tensione sciamò con il loro sciamare.
Tirai un lungo respiro di sollievo , ma lo sguardo, ancora non avevo avuto il coraggio di riportarlo li dove sapevo esserci il demone.
Di colpo il materasso si abbassò e lui fu affianco a me, avambracci sulle ginocchia , lettera fra le mani , e lo sguardo cupo di chi aveva appena ricevuto l'elogio funebre di un parente.
Diedi un colpo d'occhio al foglio di carta. 
Ma dove sono le scritte???
Non leggevo nulla . Era semplice carta bianca.
Impossibile, forse solo i demoni possono leggerla. Riflettei sul momento.
-Che 'è scritto Drey?..-. Dissi con un filo di voce chiuso in un velo di timidezza.
-C'è scritto ...Il motivo per cui mi hanno incaricato di tenerti d'occhio...-. E allora perchè pareva fosse morto lui il gatto?
-Davvero!? E qual'è?-. Balzò la mia voce entusiasta.
Il demone si tirò su, gettando il pezzo di carta sul mobiletto sotto il televisore , passandosi una mano sul viso.
Lo guardai dalla mia posizione , e vidi tutta la preoccupazione che racchiudeva in se , in quel preciso istante.
-Non ci sono buone notizie?..-. Provai a ripetere.
-Lasciami stare ora Clair ok?...-. Il timbro stanco e l'espressione d'eterna tristezza.
Che gli stava succedendo?Cosa racchiudeva quella lettera? Incominciai ad avvertire la tensione accrescere vertiginosamente.
Mi feci silenziosa. Ovviamente non volevo si alterasse , conoscendone l'indole avrebbe potuto anche uccidermi. Perciò attesi.
Passò il pomeriggio e passò la sera.
Lui era stato tutto il tempo via , forse proprio all'inferno ed era ritornato solo all'imbrunire del cielo.
Dovevo essermi addormentata però, perchè non lo avevo sentito rientrare. Mi accorsi della sua presenza , solo quando il suo corpo si stesse acconto a me sul materasso e lo spostamento delle molle aveva fatto oscillare anche il mio.
-Sei tornato...-.Biascicai ancora addormentata.
Sentii una sua mano sfiorarmi il viso ed un sorriso involontario mi comparve sulle labbra. Adoravo il suo modo delicato di sfiorarmi ,così dolce come se non volesse "rompermi" ,tanto da chiedermi se lui fosse veramente un demone.
-Hai fame?..-. La sua voce si ridusse ad un sussurro.
Socchiusi gli occhi e lentamente tornai a vedere il mobilio della stanza.Le luci spente e solo il bagliore del Tv color con il volume ridotto al minimo, a descrivere ombre attorno a noi.
-Un pò..-.Mi meravigliai di quanta femminile dolcezza avevo dato al tono di voce.
Mi voltai verso lui. Su uno dei due comodini ad incasso , rigorosamente neri , sostava una bustina del Sushi Takeshi, uno dei ristoranti giapponesi più rinomati della zona.
Adoravo mangiare cibi orientali , ed adoravo ancora di più mangiarli se avevano forme o odori particolari.
Balzai seduta come se avessi avuto un richiamo primordiale.
-Aprila aprila!-. 
-Calmati , non ti agitare!-. Esclamò in un sorriso. Ogni volta che vedevo un sorriso di quel genere sulle sue labbra , era come se perdessi una parte di me. E restavo li , immobile a fissarlo con la speranza di non essere vista.
-Ecco..Avanti umana famelica, mangia..-. Scherzò , mentre mi porgeva una vaschetta con una brodaglia rossa che sapeva di mandorle.
Non me lo feci ripetere due volte, mi avventai sulla razione di cibo , non considerando che bè..Avevo tutta l'aria di essere un cane in quel momento.
-Tu non mangi?..-. Chiesi che già avevo terminato di ingurgitare l'ultimo goccio di brodo.
-Non ho fame.-. Sembrava essere tranquillo.
All'improvviso portò la sua mano alla mia guancia ed un dito a percorrere le mie labbra.
Sommessi un gemito. 
-Avevi della salsa sotto il labbro..-. Mi disse.Forse aveva cercato di tranquillizzarmi , oppure, nella peggiore delle ipotesi di togliermi dalla testa che qualsiasi suo gesto non fosse una carineria nei miei confronti.
Lui era un demone dopo tutto, ed io ...Io al massimo la sua bambola, il suo giocattolo preferito che ami tanto all'inizio , lo usi , lo curi e poi...Quando sei stufo lo getti.
Era sicuramente questo che mi aveva voluto far intendere.
Ma perchè ci penso!Lui non mi interessa , io non provo niente anzi vorrei che sparisse!
Portò il dito intinto del residuo di brodo , alla sua bocca mantenendo i suoi dannati occhi su di me. Che aveva voglia di vedere? Quanto potessi soffocare altri sospiri un pò pesanti? Oppure solo scrutare ogni mio muscolo che si irrigidiva nel vederlo fare certe cose? Perchè , Dio lui quando si comportava in quel modo era capace di farmi prendere fuoco in ogni punto più remoto del corpo.
Le mie labbra si schiusero involontariamente. Perchè mi torturi dannato stronzo!
Appena me ne accorsi le serrai e portai lo sguardo in basso , li dove credevo di trovarlo ad un miglio dal suo.
Ma avvampavo e sudavo. E non era affatto un bene. 
-Che hai Clair?..-. Come se non lo sapesse!
-Niente... Credo che quel brodo mi abbia fatto male...-. Piombai in piedi fuggendo a rifugiarmi nel bagno.
Le mie mani serrate al bordo del lavello ed il respiro che non voleva venir fuori, doveva proprio farmi così male? Era forse per questo che io non avevo mai voluto uscire con un ragazzo?
La porta si aprì e poi si richiuse ma non sbirciai nessuno entrare.
-Non volevo farti stare così..-. Il soffio del suo respiro andò all'unisono con l'incresparsi della mia pelle ed il voltarmi di scatto.
Avevo un'espressione in volto, terrificante , come un gatto quando soffia per la paura.
Sorrise portando una mano a coprire la sua bocca.
-Che hai da ridere adesso?-.
-La tua espressione...Era stupenda..-. Non la voleva smettere.
-Stupenda è un auto nuova , un regalo , una gattina ..NON LA MIA ESPRESSIONE!-. Sbraitai.
Le sue mani scivolarono sul lavabo , fino ad imprigionarmi .
E no! Questa volta non scese il mio sguardo lungo il suo corpo ma restò lì, sul suo volto.
Dolce ed allo stesso tempo arido, freddo, spietato. Gli occhi magnetici che poco ancora avrei potuto sostenere e la bocca sottile.
Ha uno smile sotto il labbro superiore.. scossi mentalmente il capo per dimenticare quel particolare.
- Drey...Finisci la tua missione e basta..Limitati a questo..-. Dissi con non poca fatica.
Avrei preferito di gran lunga poggiare il capo al suo petto e perdermi nel profumo che portava addosso più che allontanarlo così.
Sogghignò.
-Volevi sapere che c'è scritto nella lettera vero?-.
-Esatto...-. Il cuore mi voleva esplodere e batteva forte contro la cassa toracica tanto che strinsi il bordo del lavabo fino a farmi far male alle mani.
-Incomincerò a spiegarti i fatti da quando ho ricevuto quest'incarico..-. Ingoiai a vuoto.
-Satana in persona mi convocò all'inferno non più di una settimana fa, dicendomi che alcune delle anime trasportate da Caronte erano riuscite a fuggire dal Limbo...Lo scopo di quella fuga? Dovevano cercare il loro vaso di Pandora e..Quel vaso sei tu Clair..-.
-Io? E perchè? Io sono solo una studentessa sola che vive una vita comune!!-.
Mi fissò. -Clair, ripensaci , ripensa alla tua vita ...Ricordi tutto tutto?..-.
Feci una smorfia incredula.
-Tutto tutto...No , insomma , gli umani non ricordano i primi tre anni di vita..-.
-E i tuoi cinque? I tuoi sei? Da che età partono i tuoi ricordi Clair?..-. Il suo tono si fece più deciso.
-Ecco io...-.
-Non lo sai...-. Accennò l'ovvio con una smorfia compiacita.
-Non significa nulla...Io sono stata adottata ho subito un trauma è normale!-.Ribattei io convinta.
E diavolo lo ero veramente!
Sogghignò. -Tu non hai ricordi perchè i tuoi veri genitori te li hanno strappati via...Loro erano due entità...-.
-Entità? Fantasmi?-.
-ahaha no sciocca!..Un demone ed un ex umano ...-.
-Ah quindi io sarei un mulo?Una mezzo sangue ..-. Ironizzai.
-No direi più ...L'Eden..Sei ciò che ogni essere del paradiso o dell'inferno vorrebbe avere..Il più potente e spietato essere sulla faccia della terra ..-.
-Ahahahahahahaha-. Lo sguardo del demone si oscurò.
-Dai Drey , ma se ho a malapena le forze per correre durante l'ora di ginnastica!-.
-Questo perchè i tuoi poteri sono ancora assopiti... comunque.. sei sexy quando fai ginnastica..-.
-Drey!!!-. Gracchiai stridula portandolo a sorridere divertito.
Alzai gli occhi al cielo.
-Quindi che vuol dire? Che da un momento all'altro mi riempirò di corvi che mi volano attorno , sparirò e riapparirò tra le fiamme e via dicendo?-.
-Naa. Forse non ne farai nemmeno una di queste cose..Per ora sei un'arma che tutti vorrebbero possedere e basta ..-.
-E tu? Tu non mi vorresti possedere? Se sono così pericolosa e tutti mi bramano , perchè tu non dovresti?..-.
-Perchè io non sono un'anima perduta, ne un demone insoddisfatto..Diciamo che io mi sono schierato dalla parte dei buoni , all'inferno..-.
-Non sapevo esistessero demoni buoni..-. Scansai un suo braccio facendo largo al passaggio portandomi nella stanza adiacente.
-Non sai tante cose Clair...Però, per ora è bene così..-. Mi raggiunse appoggiandosi allo stipite della porta.
Mi accomodai sul letto fissandolo , adesso ce la facevo a mantenere lo sguardo ferreo. 
-Comunque..-. Allungò quella parola di qualche istante.
-Sappi che ora che le carte sono state scoperte , dobbiamo stare maggiormente allerta. Niente scherzi , fughe ,botte di testa ...Non ci tengo a rimetterci le penne..-. Incrociò le braccia e venni distratta dalla contrazione dei suoi muscoli.
-Non ne ho mai avute fin'ora ..-.
-Lo so..Ma..Le avrai ..-. Il suo ghignò saccente era ripiombato sul quel viso d'angelo caduto.
Sommessi una risatina.
-Tanto ci sarai tu ad impedire che succeda no?-.
-Non dare tutto per scontato...-. Abbassai lo sguardo, non volevo affatto entrare nel discorso "prima o poi sparirò" , perciò domandai altro.
-Drey...Come mi chiamo all'inferno?..-. Forse nemmeno lo volevo sapere. Il mio nome era Clair studentessa del Maximilian College di Manhattan, una ragazza dagli ottimi voti e nient'altro, nessun demone o arma letale , solo una ragazza..
-Proserpine...-.
-Potevano scegliere meglio i miei genitori..-. Constatai con sarcasmo.
-Uff, non ti va bene mai niente!-. Sbraitò lui.
-Perchè a te piace?!-. Mi piombò ad un millimetro dal viso ed il suo sguardo ammaliatore rapì il mio .
-No..A me piaci tu...-.
Tornai a soffocare. 
-Drey...-.
Credei di aver sentito una risata bassa , impercettibile. Lo stava facendo ancora. Mi stava torturando.
Mi afferrò entrambe le braccia , ed ora le avevo sul capo , premute sulla seta.
La sua bocca planò sul mio collo e scese lasciando una scia bollente al suo passaggio.
I gemiti che ingoiai non si contarono più.
E mentre la mia schiena si incurvava e la testa piombava nel caos più totale e si annullava subito dopo, lui , al contrario pareva goderne nel vedermi così.
Non riuscivo a smettere di sentire quella risata , forse nemmeno c'era mai stata. Era lui che mi provocava allucinazioni?
Una sua mano scese verso i miei fianchi, e le sue dita non lasciarono un singolo punto della mia pelle non toccato.
Mi passarono il braccio lente , ed intanto i brividi forti come scosse mi facevano tornare alla mente che ero viva. Poi passarono all'incavo della clavicola destra, mentre nella sinistra aveva già preso posto la sua lingua..E Dio ! Avrei voluto gridare , stringerlo, supplicargli di continuare , perchè se quella era la mia tortura ed io ne ero condannata , avrei voluto che fosse stato per l'eternità.
Raggiunse lentamente ,il bordo della maglia ed attese quel pò che bastò per farmi perdere ogni cognizione del tempo, della stessa me..
Poi le sue dita che io aspettavo bollenti ma si rivelarono fredde come il marmo , si insinuarono sotto la stoffa della maglia. Si..Li fremei per sentirle di più..
Ogni parte da lui sfiorata , pareva prendermi fuoco e congelarsi nell'immediatezza di un attimo..Arrivò sui fianchi, e l'inarcare della mia schiena portò il mio ventre a strusciarsi con il suo.. Ci potevo giurare , aveva ansimato. Poco , cancellato all'istante , ma lo aveva fatto.
Risalì verso l'alto , verso il seno, non ne potei fare a meno di artigliare la sua schiena quando le sue dita ne delinearono le forme toccando i punti più sensibili. 
Serrai le gambe e mi accorsi che eravamo perfettamente incastrati quasi da non riconoscere dove iniziasse lui e finissi io. Una , la sua , fra le mie che la stringevano ripetutamente , in spasmi convulsi , desiderati.
-Baciami Clair...-. 
In quel momento tutto crollò. Il terrore. Mettere i sentimenti, per me questo significava baciare qualcuno ...Ed io ero stufa di star male.
-Io...-. I suoi occhi erano tornati a trafiggere i miei..
Non potevo fare altro se non arrendermi a lui.
E così portai il volto leggermente in sù sino a raggiungere il suo e poi...Ricordo solo che le nostre labbra combaciavano perfettamente. Aveva incominciato con lievi carezze delle sue sulle mie, e poi morsi, dolci , delicati..Aspettò che le mie labbra si rilassassero , si schiudessero, per infilare la sua lingua.
Era morbida e sapeva di tabacco e..Merda l'amavo.
-Hai..Un piercing anche qui...-. Sibilai respirando a fatica , la prima cosa che mi venne in mente.
Si avvicinò al mio orecchio.
-Li ho in punti che tu nemmeno conosci...-.
Fossi stata sobria di quelle sensazioni gli avrei menato per una risposta del genere. Ma tacqui.
Lui sospirò e tornò ad alzarsi lasciandomi quasi nuda e alla sprovvista , mentre con fare rilassato si avvicinò ad un piccolo frigorifero accanto alla porta del bagno , cercando una birra al suo interno. Poi , prese una sigaretta accendendola , ed una piccola voluta di fumo invase rapida la stanza.
-Adesso rilassati Clair..-.
Si era divertito abbastanza per quella sera..
   
 
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