Anime & Manga > Un fiocco per sognare, un fiocco...
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Autore: Himechan    16/01/2009    6 recensioni
Una ragazza misteriosa, Pokotà non parla più, il pericolo e l'amore... Himi e Dai Dai più uniti e distanti che mai
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivarono al cospetto della regina, offrendogli in dono il ragazzo incosciente. Lei scrutò a lungo le due principesse. Poco dietro di sé, una teca lievemente brillante, in cui riposava la principessa dai lunghi capelli color dell’oro. Nell’altra, LUI.
Minako e Hanae si inginocchiarono davanti alla creatura della distruzione e delle tenebre.
Le sue parole furono secche, gelide, brutali.
“Lei dov’è? Perché non è qui?”. Era molto indispettita e contrariata. I piani non procedevano come avrebbe desiderato. Nell’oscurità scintillavano solamente i suoi occhi, brillanti come tizzoni di fuoco.
Fu Minako la prima  a parlare, come sempre.
“Purtroppo per il momento abbiamo fallito mia regina, ma in compenso abbiamo preso il suo stupido amico… Lui sarà la nostra esca. Vedrai che Himechan non tarderà a seguirlo e a raggiungerlo… Lo raggiungerebbe in capo al mondo se potesse…” rivolse tra sé e sé un sogghigno malefico. Non riusciva davvero a comprendere il sentimento che legava quei due… Lei non aveva mai conosciuto un sentimento simile, né tantomeno le era mai passato per la mente che potesse essere qualcosa di unico, di speciale, di indistruttibile, qualcosa che andava aldilà del semplice interesse e della pura convenienza. Mai, neppure per il suo stesso sangue aveva provato qualcosa di simile da cui quei due erano legati… Illusi…Poveri illusi. L’amore? Una parola vaga, ne aveva sentito parlare da quegli stupidi terrestri… Le ragazzine che regalano i cioccolatini al ragazzo di cui sono innamorate il giorno di San Valentino, le coppiette che vedeva passeggiare al parco, mano nella mano, la carezza di una mamma al suo bambino… tutte sciocche e banali e inutili dimostrazioni di affetto. Le veniva la nausea. Tutto ciò era inconcepibile, talmente lontano dalla sua realtà e da quella della sua famiglia. Eppure dentro di sé serbava un segreto molto più grande… Quello… quello poteva chiamarsi…forse poteva chiamarsi… l’amore di cui tanto parlavano??? Lei per LUI avrebbe sacrificato la vita… se solo la sua anima lo avesse permesso gliela  avrebbe portata in dono… Allora… Allora questo poteva definirsi… Amore verso un suo simile?? Non lo sapeva… probabilmente  il suo era un sentimento molto più nobile ed elitario, nessuno avrebbe potuto comprenderlo, neanche la sua gemella Hanae dalla quale tuttavia era legata da qualcosa di indissolubile. Ma Lui…Lui…lo avevano sempre protetto…Lui era sempre stato così fragile fin da quando era venuto al mondo… sempre così etereo, e impalpabile con quei capelli tanto simili ai propri e  la pelle bianchissima, di porcellana… così piccolo ed indifeso. Lui. E Daichi ormai faceva parte del loro disegno malvagio. Non potevano più tornare indietro. Sarebbe tornato utile molto presto affinché la portasse dritta dritta dove avrebbero voluto.
Il piano dunque era chiaro. Attirarla con una trappola, farla scoprire, facendo in modo che lui la facesse fuori definitivamente.
“Voi NON avete minimamente capito! Non abbiamo più molto tempo….” Si girò verso di Lui, inerte e indifeso, creatura fragile e salvezza del loro popolo “Non abbiamo più tempo per tergiversare… Il tempo dei ripensamenti ormai è concluso. O portiamo a termine immediatamente la missione oppure…non ci sarà scampo…per nessuno di noi…. Sono stata abbastanza chiara??”
Minako si inchinò nuovamente “Sì mia regina…”. Nel cuore una dolorosa consapevolezza: la loro vita derivava da quella di Lui. Indissolubilmente. Il suo svegliarsi dall’oblio dipendeva solamente dall’ultima stilla di energia necessaria che avrebbero strappato dalla ragazzina dal fiocco magico. Dal suo sogno più grande che serbava nel cuore tanto gelosamente, un sogno puro e splendente che avrebbe dato nuova linfa per sempre, dando nuova vita e nuova speranza al loro regno ormai decaduto da tanto, troppo tempo. L’ora del riscatto era giunta.
“Portatemela qui. In un modo o nell’altro” disse la loro sovrana in tono perentorio. E il modo in cui lo disse non lasciava scampo ad alcuna replica o ripensamento.


“Matsuyama! Matsuyama!!” Himi gli corse incontro disperata stringendogli le braccia con le mani, scuotendole con forza. Lo guardò incredula, gli occhi sgranati, ancora incapace di comprendere pienamente ciò che era accaduto. Era stato tutto così rapido e improvviso che stentava a crederci. “Tu… Tu…Cosa ci fai qui? Come facevi a sapere che ero qui?” gridò con il respiro affannato, ancora scossa e spaventata dagli eventi.  “Sai qualcosa…Io lo so!! Tu devi dirmi cosa sai!! Devi parlare!! Devi parlare hai capito!” lo scuoteva con forza, rabbiosamente, ma lui sembrava quasi non avere reazione “Dai Dai è stato rapito, ti è chiaro questo? E io non Posso permettere che gli facciano del male!!” gridava in lacrime, in preda alla più cupa disperazione ma lui girò lo sguardo dall’altra parte, mordendosi il labbro inferiore per non guardare il viso della piccola Himi rigato di lacrime. Si odiava per questo, ma del resto i suoi poteri finivano lì…non aveva potuto far nulla perché le principesse portassero via con sé Dai Dai.
Era rimasto fermo, immobile, completamente impotente, aspettando che il dramma si compisse.
“Guardami!! Matsuyama guardami accidenti! Come facevi a sapere dov’era la casa di Minako? E come facevi a sapere che io e Dai Dai ci trovavamo qui?? Parla!! Hai capito??” gli ripetè incalzandolo, cercando di suscitare in lui una qualche reazione.
“Himi…Io..Non…” Si sentiva un vigliacco…non riusciva nemmeno a guardarla in faccia talmente si odiava… e lei in quel momento odiava lui per non aver impedito che Dai Dai venisse portato via.
“Tu sai come arrivare nel loro mondo non è vero? Tu lo sai non è così Matsuyama??” di colpo le venne in mente qualcosa… qualcosa di terribile e istintivo… e se… se lui fosse stato una creatura malvagia…né più né meno delle due gemelle? Una brutta sensazione la pervase improvvisamente in tutto il corpo, raggelandola.
“Ma-Matsuyama mi spieghi tu chi sei in realtà??”. Indietreggiò di un passo, con espressione dubbiosa, spaventata, incredula. Lui allungò una mano a toccarla ma lei si spostò come se fosse rimasta fulminata “Dimmi chi sei!”
“Fidati di me…” le disse lui, semplicemente tendendole una mano, guardandola con occhi improvvisamente gentili… “Fidati di me… Vuoi.?” I suoi occhi di velluto scuri erano dolci come una carezza sul viso… un viso… qualcosa o qualcuno che conosceva bene… “Matsuyama…io…io voglio solo…solo ritrovare Dai Dai… Non posso…” un nodo alla gola le impediva di parlare… era così scossa e tremante per quello che era successo… e tutto per colpa sua…ora lui chissà dov’era. Quasi senza accorgersene, impercettibilmente gli tese una mano, esitando, tremante, e lui gliela strinse con forza. Gliela prese tra le sue in una stretta salda e forte. Chiuse gli occhi. E fu un attimo. Un lampo. Una sensazione stranissima, di calore e leggerezza e incredibile tranquillità. Li riaprì di colpo e ciò che vide la lasciò senza fiato. Attorno a sé un paesaggio desolato, oscuro, pervaso da un silenzio assordante. “Matsuyama…?? Matsuyama??” Si guardò attorno, ma lui non c’era più. Così come era apparso così era scomparso. Si guardò il palmo delle mani ancora incapace di credere a tutto quello che stava capitando. Sul palmo della mano destra c’era scritto qualcosa…qualcosa… “Segui il sentiero di luce. Esso ti condurrà da Lui”. Il sentiero di luce?? Ma dove?? E cosa… Si voltò dietro di sé, alla ricerca di un punto di riferimento, di una luce, di qualcuno  o qualcosa che la guidasse in quel luogo tenebroso e oscuro. Davanti, accanto e dietro di sé il nulla. Non riusciva assolutamente ad orientarsi, né a trovare un qualche punto di riferimento, ma ormai era chiaro che fosse stato Matsuyama a trasportarla in qualche modo lì, grazie ai suoi misteriosi e indecifrabili poteri. Che fosse il segnale che tanto cercava?? Che non fosse solo un caso per cui si trovava in quel posto tanto strano e inquietante?
Poco più avanti nel buio più assoluto, le parve di scorgere una pallida luce color della ametista, che rischiarava appena l’ambiente circostante… Come una specie di guida, di lungo sentiero interminabile. Senza fine.
“Segui il sentiero di luce. Non esitare” dicevano le parole scritte sul palmo della mano con calligrafia nitida, precisa.  Forse, ovunque l’avrebbe condotta, ovunque l’avrebbe accompagnata, quel sentiero di luce fioca rappresentava la sua speranza,… la sua speranza di salvezza e quella di Dai Dai… Forse qualcuno la stava portando da lui…o forse era un gioco malvagio e perverso a cui la stavano costringendo le principesse delle tenebre, fattostà che doveva rischiare. Qualunque cosa sarebbe successa. Qualunque cosa sarebbe accaduta, ovunque sarebbe andata, nel cuore sentiva forte la certezza che quel sentiero fioco la portava alla risoluzione di tutto… al principio e alla fine della sua avventura… e alla ricerca di Dai Dai.

Eccomi finalmente, dopo varie vicissitudini a postare il nuovo capitolo… Lo so, lo so probabilmente mi starete odiando perché vi ho fatto aspettare tanto e perché vi lascio sempre sulle spine ^^ ma spero prossimamente di farmi perdonare  ^^ Purtroppo ultimamente gli impegni sono stati tanti, l’ispirazione poca e il tempo per dedicarmi alla fic ancora di meno… Perdono perdono ai miei carissimi e amatissimi lettori  : )))
Ringrazio come sempre le ultime recensioni di AUSTRALIA, ANGIERICCIO, BARBIDOLUZZA, SHOUJINA94 and last but not least la fantastica poetessa LUISINA… Vi adoro tutte quante e adoro anche chi apprezza la fic leggendola solamente e l’ha messa tra i preferiti!! Spero di risentirci presto!!!

Bacio grande.
Himechan
   
 
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