Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: shana8998    08/07/2015    1 recensioni
Di colpo la mia vita era cambiata con l'arrivo di Drey. Nulla aveva più senso , nulla sembrava essere reale se non la sua presenza accanto a me ed il fatto che di li a poco io sarei venuta a conoscenza di una parte della mia vita, di me che non sapevo appartenermi.
*E si incontrarlo mi stravolse letteralmente l'esistenza .
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tornare ad aprire gli occhi fu più faticoso del previsto. Sembravano essersi incollati ,ed anche il movimento più naturale delle palpebre mi fece un male atroce , come se la pelle si fosse ferita in piccoli tagli. 
Imprecai mentalmente subito dopo , anche per le forti fitte allo stomaco e la nausea che non si era scomodata ad abbandonare il mio corpo.
Merda! Svegliarsi era stato peggio che svenire!
-Dove diavolo mi trovo..?..-. Attorno a me , il mobilio sconosciuto e la luce fioca di una mattina dalla temperatura più alta del normale . La testa ancora girava vorticosamente rendendo difficile anche il solo guardarmi attorno.
Ero sdraiata sopra qualcosa che ricordava un sacco di juta , coperta da un lenzuolo bianco leggero e la testa su qualche telo ripiegato a modi cuscino.
Dove cazzo ero finita? Quella non era affatto la casa di Drey!
Una vampata di cannella raggiunse le mie narici. Sentire quell'odore , voltarmi su un lato e vomitare fu un tutt'uno.
Maledizione! Imprecai in un filo di voce sgranando gli occhi sulla sostanza espulsa.
Ero veramente pietosa in quell'istante , tanto che mi feci schifo da sola.
Mi cadde lo sguardo sulle mani. Degli artigli e delle vene increspate , nemmeno l'ombra. Mi sentii sollevata. 
Corsi poi, con gli occhi su per le braccia. Dov'era la mia felpa?! 
Trasalii toccandomi il busto. Qualcuno mi aveva cambiata. Ora avevo solo una canottiera bianca a coprirmi. 
Fortunatamente gli shorts erano ancora al loro posto.
-Sei sveglia finalmente!..-. Mi voltai di scatto , l'attenzione riferita ad una voce femminile alle mie spalle.
Una ragazza , o forse una donna difficile a dirlo. Occhi chiarissimi, pelle olivastra ma non scura , vestita come una maestra delle elementari nell'ora  "buca", pantaloni nocciola e maglioncino dello stesso colore , si prestava a raggiungermi con un ampio sorriso materno sul viso.
Indietreggiai sul posto. Sia lei un altro demone?!
-Chi diavolo sei ?!-. Il mio tono non si rivelò dei migliori ed un pò me ne sentii in colpa, infondo mi aveva salvata.
-Crystal..-. La sua espressione non mutò.
La scrutai ancora osservandone il più possibile ogni particolare.
Alle orecchie indossava due perle pendenti , mentre al collo un ciondolo in oro bianco con rappresentato un minuscolo delfino sul pendaglio. Su uno dei due polsi un bracciale sottile di quarzi .
Figlia di papà la tipa! Ragionai sarcasticamente in testa.
-Come mai mi trovo qui?..-. Chiesi spostando lo sguardo attorno a me .
Sembravo essere in uno scantinato o qualcosa del genere. L'ingresso era chiuso da una tenda di velluto rosso che "oscurava" quella che sembrava essere la discesa di un garage. Le pareti panna ,ormai tinte da macchie di fumo che ricordava il colore dell'abbigliamento della donna,erano costernate da scaffalature stracolme di ogni sorta di oggetti , 
da libri a cacciaviti a cose ben più strane. L'ambiente aveva un non so che di dolce ed acre allo stesso tempo , ma comunque quel maledetto odore di cannella persisteva nel farsi sentire. Lo odiavo!
-Sei svenuta, ti ho trovata ai piedi di un vecchio palazzo malfamato della zona , non mi sembrava il caso di lasciarti li..-. Rispose molto serenamente senza stoppare la voce. Capii che in un certo senso stava dicendo la verità.
-Wow, esiste ancora qualcuno che si erige a buon samaritano..-. Feci una smorfia ed il mio tono non potè parere meglio del precedente. Il sarcasmo pungente era sempre stato un brutto difetto che non sapevo gestire.
Lei però sorrise divertita, e la cosa mi lasciò da pensare.
-Che hai da ridere!?..-. Sbuffai.
-Sei simpatica , sono sicura che piacerai anche ad Eleonor e gli altri..-.
-Gli altri?! Chi!!?-. Balzai in piedi all'istante non badando ad un forte capogiro che mi costrinse ad indietreggiare barcollando. Poi, qualcosa arrestò il tonfo a terra che era prossimo a venire.
Mi ritrovai a sbattere con qualcosa di caldo, di vivo. Il mio respiro si mozzò un istante ,  timorosa e non poco imbarazzata portai lo sguardo sulla mia spalla.
Una mano, sicuramente di un uomo. La mia mente volò ed i pensieri raggiunsero Drey per un istante, ma no, non poteva essere lui..
La pelle era diversa , l'odore era diverso , non era Drey..
Portai lo sguardo , allora, leggermente più in alto esitando ancora un istante. Un ragazzo alto , muscoloso quasi quanto il demone , con un sorriso stupendo sulle labbra e gli occhi color del mare che rendevano il suo viso uno dei ritratti più belli che avessi mai visto.
Capelli lunghi sotto entrambe le orecchie , ricci alla fine , biondi , anzi no , sembravano essere oro. Su un orecchio un minuscolo brillantino.
-Lui è Eleonor ...-. Lo presentò la ragazza gioiosamente.
-Perchè hai un nome da femmina?..-. Avrei voluto tirarmi un pugno nello stomaco , o strozzarmi con le mie mani per quella domanda di merda posta su due piedi...Che ebete!
Sorrise nuovamente.
-Tutti gli angeli hanno un nome da femmina...-. Intervenne ancora lei.
-Sei un angelo...-. Un filo di voce e poi la gola che si serra ed io che balzo in avanti liberandomi dalla presa tenue di lui sulla mia spalla.
-Aspetta , sei un angelo?!..-. Subito nel mio cervello, una sirena prese a lampeggiare con il codice di "allarme rosso".
Se lui era veramente un angelo , ciò significava che in quel preciso momento, la cara Clair stava rischiando la pellaccia!
 Ingoiai a vuoto e mi accorsi che dei tremolii impercettibili all'occhio, mi stavano pervadendo le gambe che ben presto avrebbero tremato come se stesse avvenendo un terremoto.
-Si, tutti noi siamo angeli...-. La ragazza scostò la tenda del tutto , e dall'alto della salita , gambe , voci e volti di uomini , donne e bambini , fecero capolino ad occhi ed orecchi miei.
Erano tutti vestiti o di azzurro o di nocciola con qualche particolare bianco o luccicante come i gioielli di lei o il brillantino di lui. Che si erano messi daccordo per caso?!
Non solo il modo di agghindarsi era familiare , ma anche gli stessi occhi , o il colore della pelle. 
-Dai vieni , che ti presento qualcuno di loro...-. Tornai a posare lo sguardo su di lei , sperando che dai miei occhi trapelasse la paura o qualsiasi cosa le potesse far capire che..Be non era il caso di mischiare un demone ad almeno un villaggio intero di angeli. Ma lei non capì ..E c'era pure da immaginarselo da una che ride sempre.
Accompagnata da questi due strani tizi , percorsi la salita a fatica , seppur lentamente pareva che il mio corpo si stesse riprendendo.
Crystal fischiò all'improvviso,mettendosi due dita fra le labbra richiamando l'attenzione di tutti e ...Merda! Mi sentii affondare da tutti quegli occhi verdi e blu puntati addosso.
Diventata piccola piccola con il cuore a tremila e l'intestino che non aveva ben recepito il concetto di calma , fui costretta a fingere di essere una trovatella qualsiasi , così sorrisi timidamente esclamando un "ciao" così a bassa voce , che nonostante fosse calato un tristissimo silenzio , solo le persone a meno di un metro da me lo sentirono.
-Lei è...Oh a proposito come ti chiami?..-. Già era partita strillando , come se fossi lo slogan di una festa fatto persona.
-Clair...Ma potres..-.
-LEI E' CLAIR!-. Non mi fece nemmeno finire la frase ed indubbiamente la mia espressione era divenuta un tratto punto tratto delle chat room.
La folla da silenziosa divenne un uragano di applausi , strimpellate di strani strumenti e risa.
Cazzo! Che giorno era? La festa del "viva la trovatella"?!
Mi atterrì ancor di più tutto quel clamore.
-Maledizione ma dovevi proprio gridare come un'oca il mio nome?!-. Sbraitai , afferrando per un braccio la ragazza così che la mia bocca potesse rimproverarla direttamente nel cervello inculcando le parole nel suo orecchio.
-eheh, eddai sono tutti felici..-. Proseguii con quel fare da pasticcino ripieno di glassa.Il voltastomaco ora me lo stava dando lei.
Sbuffai lasciandola andare e d'istinto mi portai le braccia incrociate sotto il petto.
-Va bene , ed ora che li hai fatti gridare , ridere e strimpellare facendomi passare per il fenomeno da baraccone di turno..Posso andarmene??-. 
-Sei ancora messa male, ma tranquilla ti lasceremo andare presto, prima però ti dovrai rimettere..-. La voce di lui mi fece salire vorticosi brividi sulla schiena. Non perchè mi piacesse , ma bensì perchè sin dal primo istante che le mie iridi avevano sfiorato le sue , qualcosa di terrificante era piombato nel mio petto. Come se in quel viso da bronzo di Riace si celasse qualcosa di terribile per la mia sorte.
Lo guardai e non replicai. Era sempre meglio starsene zitti in certi casi ,dopo tutto.
-Clair , perchè non vieni con noi , così ti offriamo qualcosa ..-. Due ragazzine , di massimo quindici anni con lunghi capelli castano scuro raccolti in ampie trecce , mi presero per entrambe le mani , invitandomi gentilmente a seguirle verso una baracca non molto lontana dall'ingresso del garage da dove ero spuntata fuori io.
Le seguii senza poter rifiutare , ed intanto realizzai dove potevo trovarmi.
Attorno a me , oltre alle baracche e qualche camper abusivo , c'era l'autostrada costeggiata da due piane di sabbia e terra chiara. Eravamo certamente fuori città ,e di preciso , non dovevamo essere che a meno di un chilometro dal primo benzinaio. 
La "Rute sixty-six"? Magari.. Avevo sempre sognato di finire li e poi a bordo di un'Harley Davinson percorrerla tutta fino all'ingresso del nuovo continente o per lo meno finchè non finiva.
Ed invece no , era solo la statale 29 , fuori da Manhattan , va be , poco male , se fossi dovuta scappare non ci avrei messo molto a raggiungere la città.
-Ecco accomodati..-. Mi fecero posto su una panca di legno posta di fronte ad una tavola imbandita con ogni ben di Dio.
-Mangia tutto ciò che vuoi..-. Fece una delle due sorridendo molto similmente a Crystal.
Guardai il piatto colmo sotto al mio naso. Seppur ci fosse di tutto , la fame era a zero e la nausea tonava di tanto in tanto a farmi capolino fra gola e bocca dello stomaco.
-Vi ringrazio , ma..Non ho molta fame , in realtà preferirei andare a stendermi..-. Mi alzai di scatto con la testa bassa per non  incontrare i loro sguardi presumibilmente delusi dalla mia reazione e veloce tornai verso il buco da dove ero uscita.
-Clair ma dove vai?..-. Anche Crystal parve esserci rimasta male , ma non mi interessò neanche che mi stesse parlano.
Non volevo restare li , volevo andarmene , volevo tornare a casa , volevo tornare da Drey.
Una volta che la penombra della stanza tornò ad oscurarmi la vista , mi rilassai respirando profondamente.
Le mani sui fianchi a sostenermi e la testa indietro a cercare aria da incamerare.
-Tutto bene?-. Sbarrai gli occhi d'istinto e lentamente li portai nell'angolo remoto della stanza , dove Eleonor stava mesticando su uno scaffale.
Merda!Merda!
-Emh..Ecco si io credo...-. Le mie gambe si muovevano da sole ed avevano tutta l'intensione di portarmi il più lontano possibile da lui.
-Non hai fame..?..-. Il suo tono pareva essere pacato , ma quelle domande sapevano di ovvietà stupida. Che sapesse perfettamente con chi aveva a che fare?
-No, effettivamente lo stomaco mi fa ancora male!-. Risi forzatamente.
-Ho visto..-.
Portai lo sguardo al fianco del giaciglio posticcio.
-Ah...Scusami..-. Nemmeno avevo pulito quel macello.
-Tranquilla.. Finisco di fare una cosa poi pulisco io..-.
Mi imbarazzai.
-Nono, pulisco io sta tranquillo.-. Ora , diciamo che seppur lui potesse essere uno di quelli che mi avrebbe fatto la pelle come supponevo , non mi aggradava l'idea che dovesse pulire il mio vomito!
-Se mi dici con cosa lo posso togliere ci penso io....-. Mi agirai con nonchalanse nell'angusta stanzetta cercando con gli occhi un panno o comunque uno straccio da poter usare per pulire.
-Tieni..-. Mi voltai di colpo quando il suo braccio apparve da dietro me , sfiorando il mio.
Diamine lo vedevo che qualcosa in lui non andava ..Ma cosa? I suoi occhi erano bagnati nei miei e direi che dal suo sguardo trapelasse anche l'intensione di fulminarmi.
-Grazie..-. Afferrai il panno aspettando che si allontanasse.
Mi chinai così per pulire , mentre lui era già tornato agli scaffali dall'altro capo della stanza.
-Eri ridotta parecchio male ieri sera..-.
Una fitta mi arpionò il petto.
-Eh già....-.
-Posso sapere che ti è successo?-. 
Maledizione ma un pacco di cazzi tuoi?!
-Credo di aver esagerato con ...L'alcol..-.Con l'alcol..Dio che scusa stupida!
-Ah, capisco.-. Calò un'altra manciata di minuti di silenzio fra noi, riempita solo dal rumore di boccette di vetro con il quale smanettava lui.
-Bene..-. Tornò "alla luce" con in mano una boccetta simile a quelle di cortisone ed una siringa ad attingere 
direttamente dal foro sul tappo.
-Che devi fare con quella!?-. Chiesi spaventata.
Lui mi raggiunse mentre ero ancora china.
-Adesso sta ferma , non ti farà male..-. Una sua mano toccò il mio collo afferrandolo delicatamente ,anche se a me quella presa parve la più solida mai sentita, e per il tempo di una puntura d'insetto , l'ago penetrò la carne della mia nuca facendomi sommettere un sibilo.
-Fatto...-. Il timbro profondo e quel "Fatto" detto a bassa voce non mi furono d'aiuto.
Quando tornai libera dalla sua mano balzai dritta , incazzata come una iena.
-Che cos'è quella roba che mi hai iniettato?! Volete uccidermi!?..-. I freni inibitori sulla mia lingua si erano 
definitivamente rotti.
- Se questa è la vostra intensione io..-.
Mi fermai quando sulla sua bocca apparve un sorriso divertito.
-Che ridi?..-.
-ahahah , è un antibiotico naturale sciocca , serve per abbassarti la febbre...-.
-Ho la febbre..-. Lo sguardo ruzzolò in un punto vuoto a terra mentre la voce usciva come un'esclamazione sommessa. 
Avevo fatto una figura del cavolo rischiando pure di rivelare tutto!
-Pensavi veramente che ti volessimo uccidere?..-. Eleonor si era accomodato su un vecchio sgabello girevole di colore rosso e con le braccia incrociate poggiate al suo minuscolo schienale ed il mento su di elle, mi fissava dondolandosi lentamente a destra e sinistra con la seduta.
Il suo sorriso seppur snervante era veramente meraviglioso. Aveva qualcosa...Qualcosa che forse nemmeno Drey possedeva.
-Non vi conosco, mi avete raccolta dalla strada e nessuno ve lo aveva chiesto , ed in oltre mi avete detto che siete ...Insomma voi siete..-.
-Angeli?...-. Terminò la frase lui con un accento di voce che ricordava il sarcasmo.
-E si quelli...Cioè voi non siete umani!...-.
-Nemmeno tu..O sbaglio?..-. La sua voce si era fatta sicura e ferma in ogni singola parola. Anche lo sgabello aveva finito di volteggiare.
Cristo! Allora era come pensavo , se ne era accorto sin da subito!
-C...Ma che diavolo dici! Certo che sono umana!.-. Alzai la voce presa dal panico cercando di negare l'evidenza in tutti i modi. 
Ma la mia espressione evidentemente turbata mi tradì.
Sorrise lui , certamente volendomi dire "ehy bellezza non mi venire a raccontare stronzate" e sbiancai del tutto io.
-Cosa ridi ora?...Prima mi dai della "non umana" e poi ridi?!-.
-Clair, dimmi , quando mi guardi..Cosa vedi?..-.
Mi gelai. Effettivamente , prima che la sua immagine si sgranasse per bene , attorno a lui vedevo solo un forte bagliore bianco , accecante , odioso...Gustoso...
Ingoiai a vuoto.
-Chi ti dice che io non veda nulla oltre alla tua faccia?-.
-I tuoi occhi...-.
Diamine era sicuro di ciò che diceva !
-Che hanno i miei occhi?...-. Il tono della mia voce si fece fermo all'istante.
-Quando vedi l'anima di qualcuno, i tuoi occhi si bordano di un nero più evidente che copre quasi del tutto il grigio fumo...Tutti i demoni hanno questa particolarità....-. Concluse allungando le parole nell'ultima frase , tanto che mi giunse come un sibilo beffardo.
Ecco , lo aveva detto esplicitamente "so che sei un demone". Adesso non mi restava altro che fuggire o avrei veramente rischiato le penne.
Da quanto mi aveva detto Drey , gli angeli non sono altro che cacciatori ed hanno lo scopo di sterminare tutti i demoni usciti dall'inferno , proprio come lui ...o me ...
-Con questo? Ok mettiamo caso io fossi realmente un demone ...Che dovrebbe succedermi? Mi uccideresti?..-. Avevo risposto lui con un ampio pugno di sarcasmo senza nemmeno motivarlo, chiaro dovevo per forza essere un demone se sprizzavo così tanta noncuranza da tutti i pori!
Sogghignò. 
-Se tu lo fossi stata per "intero"...Probabilmente a quest'ora non saresti nemmeno qui a parlarmi...Ma tu non lo sei ...Quindi...-.
Non lo ero?Ma che diavolo stava dicendo?! Ormai avevo appurato anche io quale fosse la mia natura dopo la notte precedente.
-Ok , sono anche umana e con questo?...-.
-No...Non c'entra l'essere "umana"..-. Si alzò e venne verso di me. Una volta raggiuntomi mi prese per le spalle facendomi ruotare su me stessa con delicatezza. I miei occhi ora erano puntati al riflesso di uno specchio rotto infondo alla stanza.
-Quello che hai di umano , è solo il tuo corpo...La tua anima è macchiata ..La vedo...Ma non è del tutto demoniaca. Tu Clair sei un angelo caduto...Metà d'anima è pulita e di un colore oro raggiante , metà è nera come la pece macchiata di rosso sangue ...-. 
-E'...Così che vedi la mia anima?...-. La domanda venne posta con un sibilo incredulo.
-Tu , come tutti i demoni e gli angeli non puoi vederla , ma lei è così che si presenta ai miei occhi...-.
-Ehy aspetta un attimo! Che diavolo ti conti!?-. Mi scansai da lui velocemente tornando a fissarlo negli occhi cobalto e poi continuando a parlare con tono alterato.
-Come sarebbe a dire un angelo caduto?!..Cos'è?-.
-E' un angelo che ha fatto un patto con il diavolo , un angelo tipo Lilith...Si è venduta al diavolo perchè le regole del paradiso le stavano strette ...E tu , o meglio...Proserpine ha fatto lo stesso....-.
Restai non poco turbata da ciò che l'angelo mi disse. Non riuscii a controbattere ne a porgli ulteriori domande a riguardo tranne una , la più importante a mio dire , in quel momento.
-Quindi voi mi avete salvata solo perchè la mia metà pura tornasse ad emergere così da farmi tornare angelo?..-. Non ero stupida , ci ero arrivata sin da subito , nel corso della nostra "chiacchierata".
-Esatto..-. Un pugno nello stomaco, fu quella risposta.
Non volevo essere un angelo e forse nemmeno essere un demone. Probabile che tutti quei cambiamenti nella mia vita da meno di un mese a quella parte mi avevano stancato psicologicamente.
Avevo ucciso, mangiato anime , ero stata male ed avevo sofferto avendo saputo perchè ,essendo demone, in tutti quegli anni della mia breve vita ero stata assente "dall'esistere", ed ora? Ora ero anche un angelo, perciò anche quel poco che avevo saputo di me si era vanificato con un non-niente.
Diamine , non avevo chiesto io di vivere queste situazioni! Basta con il "brivido", basta con l'essere apatica ed insofferente, io stavo male , male per davvero ed ero stufa di tutti quegli stravolgimenti.
-Senti , io non ne so niente delle mie origini , ne voglio più saperlo..Sono quella che sono stata fino ad un mese fa , una ragazzina normale come tante altre... Niente fame di anime , niente incontri con angeli e demoni , niente morti , niente di niente. Perciò ora lasciami in pace ...Domani me ne andrò da questo posto e voi..nessuno di voi , potrà fermarmi..!-. Lo scansai con una spinta dell'avambraccio uscendo nervosamente dal fondo del garage.
Dovevo riprendere aria , in quel momento mi sentivo soffocare!
Arrivata all'esterno però , fu anche peggio. La notte non si era fatta attendere stendendo il suo velo plumbeo sull'intera vallata e le anime degli angeli presenti ora, risaltavano ancora di più.
Maledizione se mettevano fame!
Cercai comunque di non vederle , ma loro mi ronzavano persino nei timpani , così forti da non poter distogliere l'attenzione dal loro splendore candido.
-Cristo! Che dovrei fare? Una strage?...-.Dissi quasi dentro me portandomi entrambe le mani alla testa.
-Dovresti tornare dentro...-. Il soffio di Eleonor in uno dei due orecchi , mi fece sbarrare lo sguardo.
-Qui fuori non è sicuro ne per te ..Ne per tutti gli angeli presenti...-. Aggiunse con il suo solito timbro pacato.
Purtroppo aveva ragione. Le mie mani , le vene , stavano mutando un'altra volta. La fame cresceva più velocemente e mi piegai in uno spasmo doloroso.
-Avanti andiamo...-. Mi invitò a camminare poggiando un suo braccio attorno alle mie costole. Non mi opposi.
-Per quanto ancora soffrirò così?..-. Una volta che tornai a sdraiarmi sul quel giaciglio provvisorio, di juta l'unica cosa che mi venne da dire fu quella.
Eleonor bagnò un panno in un secchio d'acqua che aveva appena riempito, poi accucciandosi verso me , lo appose alla mia fronte.
-Presto passerà..Quando la tua vera natura , la prima in assoluto, spunterà fuori non soffrirai più. Il tuo corpo non sentirà più i morsi della fame , ne il dolore..-.
Distesi del tutto ogni muscolo del mio corpo tornando a fissare il soffitto nocciola sbiadito.
-Adesso riposati...-. Tornò ad alzarsi e fece per uscire. Solo una volta che lui fu via, riuscii a chiudere gli occhi e finalmente il sonno prevalse su tutto.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: shana8998