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Autore: Fonissa    09/07/2015    1 recensioni
*dal testo*
Ognuna di noi è sporca di sangue e piena di ferite. Avremmo mai una vita normale? Molto probabilmente no. Ci guardiano l'un l'altra e ci abbracciamo. In quel momento non mi importa di niente. "Staremo insieme, per sempre."
Genere: Horror, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Cos...cos'è appena successo?” sussurro, impaurita.

Non ne ho idea...” mi risponde Ib, tremando.

Dopo qualche secondo in cui rimaniamo ferme senza nemmeno osare respirare, ci stringiamo e avanziamo il lungo corridoio, dove alla fine troviamo una porta di legno scuro. Dopo averla aperta, ci troviamo in una stanza con quattro tavolini, rosso, verde, viola e blu, con tre bambole degli stessi colori, anche se manca la viola. Di fronte a noi c'è una porta chiusa.

Questo è semplice...

Si, anche troppo

Io rimango per un po' immobile. Quelle bambole mi fanno tornare in mente brutti ricordi. Assomigliano così tanto a quelle che fabbricava mio padre... Chiudo gli occhi è prendo un gran respiro. Non è il momento per farsi prendere dai flashback.

Riordiniamo le bambole in modo che ognuna sia sul tavolino del proprio colore, poi apriamo la porta. Quel che vediamo mi meraviglia. Ci troviamo in un ampio giardino al coperto, ma molto luminoso. Al centro si trova una panchina e dietro un albero. Ci sono due porte, una a destra e una a sinistra. La via di fronte a noi è sbarrata da dei rampicanti molto alti, e agli angoli ci sono grossi cespugli di rose rosse. Ib sta guardando con sguardo vitreo i cespugli. All'improvviso, le scende una lacrima, poi un'altra, rimanendo ancora immobile e senza emettere alcun rumore.

Ib...” Mi avvicino a lei, abbracciandola. Di fronte a noi, vedo Madotsuki sussurrare qualcosa a Viola. Questa si avvicina a noi.

Faremo meglio a sbrigarci ad uscire da qui, non sei d'accordo?” Ib annuisce, asciugandosi le guance.

Andiamo verso la porta di destra e ci troviamo in un posto molto cupo e angusto, fatto completamente di pietra. Vicino a noi c'è un tavolino con sopra un libro, intitolato “Le piante parlanti”. Ib si avvicina, iniziando a leggere.

Le signorine fiori sono belle e possono parlare. Queste hanno alcune caratteristiche. I fiori bianchi sono i più belli del giardino. Quando sono toccati dalla pioggia i loro petali luccicano. Le erbacce rosse sanno tutto. Ma a volte mentono, quindi stai attenta quando conversi con loro. I fiori gialli sono amorevoli. Il polline prodotto da questi fiori può dare vita o uccidere

Ci mancavano solo i fiori a dar fastidio qui dentro” dico, sbuffando.

Proseguiamo per il corridoio di fronte a noi, dove troviamo due celle una affianco all'altra, separate da un cartello con su scritto 'medicina' e una gabbietta con dentro un uccellino. Sentiamo una voce provenire dalla seconda cella:

“Medicina... ne avete un po'?”

No” risponde Viola seccamente. Non sentiamo più alcuna voce.

In fondo al corridoio, troviamo le erbacce rosse che sussurrano tra di loro, senza minimamente importarsene della nostra presenza. Leggermente deluse, usciamo e attraversiamo l'altra porta, quella a sinistra. Qui, troviamo una cosa molto strana: quattro piante gialle sono su delle sedie intorno al tavolo, intente a chiacchierare prendendo thè e torta. Mentre io e Madotsuki restiamo ad ascoltare i fiori, Ib e Viola ispezionano meglio la stanza.

“Onestamente, lei è così noiosa” dice la prima pianta.

“Qualcuno la ucciderà? Se qualcuno la uccidesse... ah si, noi potremmo creare il nostro splendido polline” dice più piano la seconda.

“Oh cielo. Voi avete delle grandi braccia” esclama la terza rivolgendosi a noi.

“Pensa, senza lei, noi saremmo i fiori più belli del giardino” sentenzia alla fine la quarta.

I fiori più belli... in questo momento, sono i bianchi i fiori più belli, giusto?” mi sussurra Madotsuki.

Esatto... hanno detto che potrebbero dare il loro polline. Se mi ricordo bene, può uccidere o curare... ma certo! Il prigioniero!

Appena finisco di parlare, Viola e Ib vengono verso di noi.

Ho provato a guardare oltre quella porta -dice Ib indicando una porta di legno scuro- ma non si vede niente

Io ho trovato questo” e ci mostra un teschio non molto grande.

Io inizio a spiegare quel che hanno detto i fiori e il mio piano.

Ma come uccidiamo il fiore?

Potrebbero saperlo le erbacce rosse...

Ritorniamo dalle erbacce, che iniziano a parlare non appena ci vedono.

“Volete sapere come uccidere il fiore? Non ricordo bene come si faccia... penso che possiate o tagliarlo o esportarlo dal terreno” dice una.

“Esportarlo o togliergli i petali sono entrambi modi per ucciderlo” dice un'altra.

“Non c'è modo di uccidere il fiore, dovreste solo arrendervi” dice l'ultima, a cui nemmeno diamo ascolto. Mentre andiamo fuori, notiamo un altro teschio uguale a quello di prima su una sedia vicino al libro che avevamo letto prima. Viola prende anche quello.

Appena usciamo fuori, ci avviciniamo al fiore bianco, che si trova vicino all'albero.

“Ehy ciao, come state?” ci chiede. Senza aspettare altro, tutte insieme togliamo i petali al fiore. Cos'è il fiore più bello del giardino senza i suoi petali? Niente. Ed è proprio questo che rimane, il nulla, a parte un po' di polline che brilla. Lo raccolgo, mettendomelo in tasca, e ritorniamo dai fiori gialli. Queste stanno ridendo, felici della morte dl fiore bianco. Io mi avvicino a loro.

“Oh? Oh giusto, la nostra promessa. Tieni” e detto questo, la prima piante fa cadere un po' del suo polline nelle mie mani. Io lo metto nella tasca opposta dell'altro polline.

Qualche minuto dopo, siamo davanti alla cella del prigioniero, passandogli il polline da sotto le sbarre. All'inizio sembra contento, ma poi sentiamo una scossa che fa cadere la gabbietta liberando l'uccellino.

“SENZA QUELLA NON POSSO USARLO!” urla la voce.

Noi corriamo via, ritrovandoci in mezzo al giardino. Appena alzo lo sguardo, mi accorgo che la via che prima era bloccata dalle piante ora è libera, mentre l'uccellino ci vola sopra. Andiamo per quella via, e ci troviamo in una stanza con due scaffali e davanti a noi un fiume colorato. Appena ci mettiamo piede, appaiono dei numeri sul muro.

00:14

00:13

00:12

Appena capiamo che è un conto alla rovescia, iniziamo a rovistare negli scaffali. Io prendo una boccetta con una bottiglietta, Ib trova un altro teschio, poi corriamo fuori e riprendiamo fiato.

Ne ho abbastanza...di questa casa...

A chi lo dici...

Usciremo presto, ve lo prometto

Quando siamo corse via dalla stanza di destra, ho notato un corridoio dietro il tavolino con il libro. Forse dobbiamo andare li

Annuiamo, seguendo Ib nel corridoio. Questo ci conduce a due porte, una normale di legno e una fatta di sbarre. Attraversiamo quella normale, dove troviamo prima un altro teschio, e poi procedendo una piccola stanza con un quadrato fatto di teschi messi in vari modi a cui però mancano gli angoli e una leva.

E' un indovinello. Ib, riesci a risolverlo?

Ovviamente

Ib prende i quattro teschi, studia per qualche minuto il quadrato, poi mette i teschi seguendo una logica a noi sconosciuta. Alla fine tira la leva e si sente uno strano rumore provenire dalla stanza a fianco.

Troppo facile

Stiamo per gioire, ma appena ci giriamo vediamo uno scheletro gigantesco venirci incontro. Giriamo il quadrato e ci dirigiamo verso l'uscita, chiudendo la porta proprio in faccia allo scheletro. Ci appoggiamo alle pareti per riprenderci, e dopo qualche minuto andiamo nella stanza con la porta fatta di sbarre. Qua troviamo un piccolo laghetto. All'improvviso ho un'idea. Prendo i petali del fiore bianco e li metto nella bottiglietta, poi ci metto un po' d'acqua. Questa inizia a emettere una luce molto intensa.

Ora possiamo attraversare la stanza buia

*ANGOLO AUTRICE*
SONO QUI. LO GIURO. Ho solo avuto un piccolo blocco della scrittrice, tutto okay. Allora, il prossimo sarà l'ultimo capitolo della parte di viola, ma... ci saranno ancor amolti capitoli su questa FF ;)
Sciao sciao
-Animalia

  
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