Crossover
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Autore: sethele    18/01/2009    2 recensioni
Cinque ragazzi: Hyoga, Sanji, Zoro, Saori e Nami. La loro vita quotidina, tra i classici amori, amicizie e litigi, tutte cose tipiche dell'adolescenza!!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Mi vuoi dire che diavolo aveva Zoro?”
Nami chiuse di scatto il libro che teneva sul bancone, causando un rumore sordo.
Il ragazzo non aveva ancora detto a nessuno quello che Zoro gli aveva rivelato, cioè che gli dava fastidio che la sorella potesse fare certe cose, e continuava a rimandare di parlarne a Nami, aspettando di rimanere da solo con lei.
E così lei lo aveva trascinato nella biblioteca pubblica, decisa più che mai a scoprire il motivo dello strano comportamento del fratello.
“Ecco…devi sapere che Sanji…un po’ di tempo fa, mi ha…” cominciò il ragazzo, ma non riuscì ad andare avanti.
Nami gli prese la mano e la strinse tra le sue. Capiva che era una cosa imbarazzante per Hyoga, per cui cercò di semplificargli le cose.
“Ti ha…”
“Mi ha…dato un preservativo!” sbottò tutto d’un fiato.
“E Zoro te l’ha visto?” domandò la rossa, che iniziava a capire tutto.
“Esatto…gli ho dato il mio portafogli quando eravamo negli spogliatoi perché doveva metterci una cosa, ma mi ero completamente dimenticato di quello che avevo dentro!”
Nella mente della ragazza tutti i tasselli andarono al loro posto: il comportamento del fratello in palestra, la sua reazione al titolo della canzone e l’esitazione di Hyoga nel confidarsi con lei.
“In ogni caso non sono affari suoi! Ho solo un anno in meno di lui…deve smetterla di voler fare il fratello maggiore geloso. So scegliere quello che è più giusto per me!”
Per dire questo aveva alzato notevolmente il tono della voce, procurandosi un richiamo dalla bibliotecaria.
“Forse è meglio uscire…andiamo a studiare a casa mia” osservò Hyoga, chiudendo i suoi libri e quelli della ragazza.




Ciao…ti andrebbe di venire a prendere un gelato con me?
Se si, passo sotto casa tua alle quattro e mezza!

Ran continuava a rileggere il testo del messaggio inviatole da Sanji, ancora incredula.
Non si sarebbe mai aspettata che il biondo si sarebbe fatto avanti così presto…certo, era innegabile che si piacessero a vicenda; proprio per questo aveva accettato!
Era già pronta, con la borsa sotto braccio, quando il campanello suonò.
“Ciao, io esco” urlò, rivolta a sua madre, mentre percorreva i pochi passi che separavano la sala all’entrata.
La porta perfettamente oliata si aprì, rivelando dall’altro lato della casa Sanji.
“Ciao” salutò questi, dopo aver deglutito come un tredicenne che stava per chiedere per la prima volta a una ragazza di mettersi con lui.
“Ciao” ricambiò Ran, rinchiudendosi la porta alle spalle e scendendo i pochi gradini col ragazzo.
Anche se era appena iniziato Maggio, faceva già molto caldo; Sanji indossava un paio di jeans a pinocchietto che gli arrivavano poco sotto il ginocchio e una maglietta a mezze maniche rossa.
“Grazie per l’invito…con questo caldo un gelato è l’ideale!” esclamò la ragazza, nascondendo l’agitazione che provava per quell’uscita.
“Ma di che…anzi, grazie a te per aver accettato! Mi hai reso molto felice”.
Ran sorrise, abbassando lo sguardo a causa di un lieve imbarazzo.
“Andiamo al parchetto? Li c’è un chioschetto; possiamo mangiare il gelato passeggiando o seduti su una panchina” propose Sanji, guardandola mentre iniziavano a camminare uno accanto all’altra.
“Ottima idea!” rispose quella, mentre con la fantasia vagava su quello che sarebbe potuto succedere da lì a poco.
Arrivarono al chiosco e Sanji comprò i due coni: cioccolato e fragola per lui e amarena e stracciatella per lei.
“Ti va se ci sediamo?” domandò Ran, indicando la più vicina panchina libera.
Faceva così caldo che camminare sarebbe stata una tortura!
Si sedettero, continuando a leccare i bordi del gelato e parlando, cosa che non avevano smesso di fare da quando si erano trovati.
Durante un’avvincente conversazione che col senno di poi sarebbe sembrata stupida, Ran si dimenticò del dolce che aveva in mano, il quale iniziò a sciogliersi, colando verso il basso.
“Oh, cavolo…” mormorò, guardandosi il palmo ormai sporco e appiccicoso.
“Aspetta” rispose Sanji, tirando fuori dalla tasca un pacchetto di fazzoletti e correndo per pochi metri fino alla fontanella del parco, dove bagnò uno dei fazzolettini!
Tornò indietro, ricambiando il sorriso che gli lanciò Ran, e lo passò sulla mano da pulire.
Non appena la pelle dell’uno toccò quella dell’altra, entrambi sentirono una scarica elettrica dentro, all’altezza dello stomaco e si guardarono.
Gli occhi si perdevano in quelli altrui, in un ipnotico abisso.
Il biondo intrecciò le dita in quelle di Ran, per poi chiuderle in una tenera stretta.
Il movimento che fecero entrambi fu talmente spontaneo che non si accorsero che stavano facendo avvicinare i volti, per concludere l’azione con un bacio.


Con un colpo secco Hyoga chiuse la porta della sua camera, dopo esservi entrato dopo Nami.
Lungo tutta la strada la ragazza aveva continuato a insultare Zoro, sostenendo che doveva farsi i fatti suoi, mentre il biondo cercava di farla calmare.
Nami si era subito sdraiata sul letto, e lo stesso fece il ragazzo dopo essersi tolto le scarpe da tennis.
“Senti Hyoga…mi daresti il tuo portafogli?”
Uno sbuffo uscì dalla bocca del biondo, mentre tirava fuori dalla tasca dei jeans l’oggetto di pelle nera.
“Hai ragione…è meglio buttarlo, così evitiamo casini!” esclamò, estraendo il preservativo e mettendosi seduto sul letto, pronto ad alzarsi per dirigersi verso il cestino.
“Ho detto che voglio buttarlo?” chiese Nami, le guance rosse per l’imbarazzo, mentre ributtava il suo ragazzo sul letto.
“Eh? Amore…non dobbiamo farlo solo per far un dispetto a Zoro!” protestò Hyoga, guardandola negli occhi e prendendola per mano.
“Non lo voglio fare per dispetto…”
“Nami…io ti amo e ti aspetterò fino a quando sarai pronta!” sussurrò il biondo, appoggiando le labbra sulle sue, ma la rossa si scostò.
“Dobbiamo farlo perché ci amiamo…io ti amo…e sono pronta!” detto questo lo baciò!


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Sicuramente non basta dire che mi dispiace!
Questo capitolo l'ho iniziato a metà ottobre e l'ho finito solo una settimana fa! E' stato (e purtroppo lo è ancora) un periodo in cui dedico molto poco tempo alla scrittura!
Però non lascerò in sospeso neanche una sola delle ff che ho iniziato!
In compenso la trama dei prossimi capitolo è ben chiara nella mia testa, a parte un piccolo particolare che mi farò venire in mente al più presto!
Mi auguro veramente che il prossimo capitolo non esca tardi!
Grazie a tutti coloro che leggono, mi rende sempre molto felice sapere che i miei lavori vengono almeno letti!
  
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