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Autore: Annabeth_Granger1    12/07/2015    1 recensioni
Ciao gente! Tranquilli non vi libererete facilmente di me ;). Questo è un crossover tra Harry Potter e Percy Jackson. Sarà una minilong ambientata al campo mezzosangue quando Percy e Annabeth sono nel labirinto. Travis e Connor ne combineranno una delle sue e racconteranno tutto in uno dei loro diari. Che personaggi incontreranno i due fratellastri? Leggete e saprete. Spero vi piaccia.
Dal testo:
Ciao diario! Come va la vita? Ok, ora inizierò io a scrivere del giorno strampalatissimo di ieri perché Connor è inseguito da Juniper, la fidanzata di Grover, e le altre Driadi per uno scherzo innocente che lui ha fatto a loro. Ma va beh.
Genere: Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Connor Stoll, Travis Stoll
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Se 4 fratelli sono meglio (o peggio) di due.
CAP 2 E ULTIMO: CONOSCIAMO PERSONE STRAMBE E SIMPATICHE IN UN NEGOZIO STRAMBO E BELLISSIMO.

Travis: Appena ci avvicinammo al negozio, io e Connor notammo un cartellone viola con la scritta gialla che diceva:
Perché temere Chi-Sai-Tu?
Temi piuttosto
Non-la-fai-più
La Sensazione di Occlusione che opprime la Nazione!
A quanto mi era sembrato di capire, doveva essere un poster divertente, ma noi non capimmo il lato ironico. Nella vetrina di sinistra c’erano oggetti che giravano su se stessi, esplodevano, lampeggiavano ribalzavano e, per quanto strano e geniale possa essere, strillavano. Il grande uomo con il cappello aveva un sorriso gigantesco e continuava a far uscire dalla bombetta il grande coniglio meccanico (o così sembrava). Dopo che io e il mio fratellastro (che però io chiamo fratello) entrammo dentro notammo che non era pieno, ma pienissimo di gente. C’erano vari scatoloni con su scritto “Merendine Marinare: se vuoi saltare un ora di lezione ti serviranno!”. Bidoni con stani bastoncini riempivano una buona parte del negozio (che era molto grande). Alcuni erano più costosi di altri. Poi c’erano altre scatole con la scritta a caratteri cubitali che variava da “Autoinchiostrante”a “Autocorreggente” o ancora a “Rispostapronta”. Io non credevo che funzionassero davvero e quando io e mio fratello ci avvicinammo al bancone vedemmo un omino che camminava su una forca. C’erano anche espositori grandissimi, come uno di colore bianco con all’interno delle scatole con scritto “Sognisvegli Brevettati”. Vicino al bancone c’erano anche scaffali con scherzi comunissimi. Gli oggetti volavano dappertutto e Connor come al solito non resistette. Decise di comprare tutto. Non ho ancora capito se mio fratello è più credulone o spendaccione. Prese una pozione d’amore, una pozione polisucco (che trasformava una persona in un’altra solo mettendoci dentro un capello della persona di cui ci si vuole trasformare), un veritaserum (che era una specie di pozione della verità, o almeno questo era ciò che c’era scritto sull’etichetta).  Alla fine Connor andò a pagare. Davanti al bancone c’erano due tizi identici tra loro e all’uomo meccanico sopra l’insegna. Avevano i capelli rossi e gli occhi azzurri. Quando Connor estrasse le comunissime sterline (che lui ha di sicuro perché noi siamo stati un bel po’ di tempo a Londra con nostra madre e lui si porta un sacco di soldi come portafortuna), i commessi lo guardarono perplessi. Poi, si misero a ridere dicendo:”Ci stai facendo uno scherzo, vero?”. Connor sembrava più perplesso di loro. Guardò i soldi, che erano veri. Io mi avvicinai e dissi:”Che c’è che non va?”. I due commessi (che si vedeva da un miglio che fossero gemelli) invece di rispondere ci fecero un’altra domanda:”Dov’è la vostra bacchetta?”. io non sapevo di cosa stessero parlando. Poi mi girai e vidi che tutti avevano nelle tasche o in mano un bastoncino di legno. Forse dovevamo comprarlo prima in quelli scatolone vicino all’entrata? I gemelli ci dissero di andare sul retro. Noi li seguimmo tenendo la mano nella tasca dove c’era il coltello, nel caso qualcosa fosse andato storto. I due si fermarono e ci guardarono per un po’, nei loro completi color magenta. Poi il primo disse:”Voi non siete dei maghi vero?”. “CHE?” disse Connor, dando praticamente una risposta. I gemelli si guardarono preoccupati. Notai che erano molto simili a noi, malandrini al punto giusto e sembravano sempre volerti fare uno scherzo appena ti distraevi. Alla fine ci dissero:”allora come avete fatto ad entrare? È stato Tom il barista del pub qui vicino?”. A quel punto risposi io perché Connor li guardava, come se fossero degli alieni venuti da Marte, con la bocca spalancata: “No, noi non conosciamo nessun Tom”. “Sicuri di non essere maghi? Perché sentiamo un qualcosa di strano in voi. Poi il vostro coltello mi fa preoccupare!” disse il secondo che guardava il coltello che lo stupido di mio fratello aveva lasciato penzolare fuori da una mano. A quel punto loro puntarono le loro bacchette contro di noi. Io esasperato giocai l’ultima carta:”Noi non vogliamo farvi del male! Non siamo nemmeno maghi … o cosa cavolo siete. Se vuoi vi possiamo spiegare”.  A quel punto io e Connor (anche se era una cosa pericolosa la dovevano fare) raccontammo che eravamo semidei figli di Efesto e che l’unico posto sicuro per quelli come noi era il Campo Mezzosangue. Spiegammo anche che adoravamo fare scherzi ma tralasciammo
la guerra che c’era e c’è in questo momento, diariettuccio. Loro annuirono e non sembrarono molto sorpresi. Poi per ricambiare il favore ci raccontarono di essere dei maghi e che quello era il negozio di scherzi che loro volevano fare da quando erano piccoli. Raccontarono un poco della loro famiglia e della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Spiegarono che c’era una guerra anche nei loro anni con un mago che tutti temono anche di pronunciare e i suoi seguaci, i Mangiamorte. Raccontarono anche di un certo Harry Potter. Dissero anche che le cianfrusaglie che vendevano nel negozio erano vere e funzionavano, e che per sicurezza le provavano su di loro prima di venderle. Ci fecero provare alcune cose sul retro come dei cappelli che proteggevano dai vari sortilegi da maghi. Connor aveva gli occhi a forma di cuore, neanche stesse parlando con la fidanzata.
Connor: Sì,finalmente scrivo io! I sono fatto il cambio e ora lui è inseguito dalle Driadi. Comunque avevo gli occhi a forma di cuore perché adoravo le cose di quel negozio (sapendo specialmente che funzionavano) e inoltre avevo in mente di aiutare mio fratello con una questione …. di cuore. Solitamente gli voglio dar fastidio ma per una volta volevo aiutarlo. I commessi, che si presentarono chiamandosi Fred e George, ci fecero andare vicino agli scaffali e ci presentarono tutti gli oggetti, spiegandoceli. A quanto pare vedevano che noi eravamo davvero impressionati dai loro oggetti. Io non vedevo l’ora di comprare tutto il negozio. Quindi capii a quel punto il poster che c’era fuori,davanti alla vetrina, grazie anche al fatto che ci avevano raccontato della loro guerra contro Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato. Gli oggetti volavano, e più loro ci spiegavano, più percepii la loro passione per gli scherzi. Proprio come me e il testa di rapa di mio fratellino! Talvolta noi quattro ne combinavamo una. Come far cadere degli oggetti nel negozio o fare scherzetti un po’ a tutti. Perché eravamo diventati amici in meno di una giornata. Proprio come me e il testa di rapa di mio fratellino! Continuammo così per un po’ parlando anche con altri maghi. Dopo loro ci chiesero:”Ma come avete fatto ad entrare qui se nessuno vi ha lasciato passare?”. A quel punto gli spiegai che eravamo venuti in quel posto con una macchina spazio-temporale e che eravamo dei ragazzi provenienti dal futuro. Loro rimasero attenti per poi chiesero:”Volete che vi aiutiamo con la magia per far partire la macchina?” . Io a quel punto gli dissi:”Certo ma prima … potrei prendere quello che stavo per pagare prima? Vanno bene le comunissime sterline?”. La risposta venne quasi subito. Infatti Fred (o George?) mi disse:”Certo, tanto noi le sterline le usiamo per pagare i trucchi Babbani. Ma prima vorrei sapere a cosa  ti serve la pozione d’amore”. A quel punto io gli sussurrai all’orecchio il mio piano. Poi lui si fece una bella risata dandomi il cinque per poi raccontarlo al fratello. Travis mi guardò perplesso, senza sapere di essere parte del piano. Alla fine, dopo quell’attimo di perplessità,  scosse la testa in segno di disapprovazione. Così dopo che io pagai prendendo anche un po’di flaconi in più delle varie pozioni, e anche qualche altro oggetto, io, mio fratello, Fred e George, uscimmo dal negozio. Io e Travis entrammo nella macchina mettendo la data del giorno di ieri.  A dire il vero mancavano ancora 30 minuti alla partenza. Ma sapevamo di non far parte di quel mondo. E poi avevo come il sospetto che rincontreremo Fred, George e anche quel famoso Harry Potter. I due gemelli, a quel punto, puntarono la bacchetta contro la macchina, pronunciando qualcosa (in latino?) e la EfestoViaggiDiPiacereODiPericolo aprì il portale colorato. A quel punto io e mio fratello dicemmo:”Arrivederci, sappiamo che ci rincontreremo”. Il saluto dei gemelli non tardò ad arrivare:”Pure noi lo sospettavamo. Magari quando ci sarà una qualche apocalisse! Arrivederci”. detto questo noi venimmo risucchiati nel portale.
Beh, siamo ancora qui, no? Non c’è bisogno di dire che i figli di Efesto ce le hanno date di brutto. Ma la macchina ora funziona meglio che quando era nuova! Si può andare e venire senza che ci sia un orario stabilito. E per quanto riguarda il mio piano …. un giorno te lo racconterò. La storia, purtroppo è già finita, ma so che rincontreremo di nuovo Fred e George. Ne sono certo. Ora vado, devo fare il cambio con Travis perché deve essere stanco di sfuggire alle Driadi. Ma tranquillo, ci rivedremo di sicuro. Alla prossima, diariettuccio. 
Da Connor & Travis Stoll.

Angolo Autrice:
Ecco qui la storia è finita! So che è un po’ corta, ma come ho detto è una minilong (o mini-minilong?). Ma tranquilli sentirete ancora parlare di me. Infatti ci saranno due sequel di questa fic. Quello del piano di Connor penso che lo farò a breve. Per l’altro dovete aspettare ancora un po’. Almeno questo capitolo è più lungo del primo, no? Grazie per le visite all’altro capitolo e alle altre mie storie. Recensite però, per me è molto importante. Dedico questo capitolo ad Annabeth, la mia sorellina perché oggi é il suo compleanno! Beh, ora non ho altro da aggiungere. Alla prossima storia (che arriverà tra breve, o almeno spero).
Annabeth_Granger1. 
   
 
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