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Autore: Cinziart_96    12/07/2015    1 recensioni
Immaginate.
Immaginate di poter cambiare l'Universo. Di Tempo, Spazio e Materia avrete bisogno.
Immaginate che questi tre poteri fossero nelle vostre mani. Scorressero nella vostra mente.
Immaginate cosa potreste cambiare in meglio... tutto.
Però non tutti sono di buon cuore come voi, no.
C'è chi vuole rifare tutto a sua immagine.
C'è chi vuole il potere sopra ogni altra cosa.
C'è chi, non riuscendo a controllare i tre poteri, perde se stesso.
Ma immaginate qualcosa di ancora peggiore. Creare un intero Universo solo per porgli fine.
* * *
--->Seguito della FF: "Dottore, abbiamo un problema."
NON è strettamente necessario averla letta per la comprensione dell'attuale storia.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Nuovo personaggio, TARDIS
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The parallel Universe

Il Dottore lasciò la presa sul braccio di Alexandra solo quando quelle spiacevoli sensazioni di instabilità e nausea lo abbandonarono completamente, segno che erano atterrati. Ancora non sapeva se era arrivato tutto intero, ma quantomeno era arrivato.
Lasciando anche l'avambraccio di Iris, il Signore del Tempo aprì lentamente gli occhi sbattendo più volte le palpebre per togliersi quella sorta di intontimento che gli annebbiava la mente. Aprendo per la seconda volta gli occhi in quel parallelo.
Lara si staccò dal gruppo, le dita ben attaccate a quel disco luminoso che, da giallo, ora brillava di un arancione intenso su tutti i bordi.
-Sono... arrivata nel parallelo giusto?- chiese lei fissando il disco forato iniziare a spegnersi lentamente.
Il Dottore azzardò un passo barcollante nella sua direzione, prendendole l'oggetto dalle mani. -Sì, siamo nel posto giusto. Vedi che il colore scuro è su tutta la circonferenza? Vuol dire che l'energia che ha assorbito viene da qui.-
-Ma si sta spegnendo.- fece notare Alex un po' preoccupata.
-E' vero. Ma non è assolutamente un problema. Alla fine ero riuscito a caricare solo l'1% di energia. E' normale che si scarichi subito.- spiegò lui ridando la Bussola energetica a Lara.
-Dottore... io non saprei dove metterlo un CD così grande.-
-...ma quante volte te lo devo ripetere? Non è un CD!- disse esasperato, riprendendo lo strumento.
-Rimane il fatto che non mi ci sta nelle tasche dei jeans!- ribatté lei incrociando le braccia.
-Lo tengo io.- concluse il Dottore facendolo scomparire con un gesto veloce in una delle tasche del suo lungo cappotto.
Fece appena in tempo a guardare il parcheggio quasi pieno in cui erano atterrati che un dito gli toccò il braccio debolmente.
-Che c'è ora?-
Iris lo fissava con curiosità, cercando di sbirciare all'interno delle sue tasche. -Come hai fatto?-
-A fare cosa?-
-A far stare un CD... un disco così in quella tasca.-
Il Dottore affondò le mani nelle tasche e le sue dita sottili vennero a contatto con una serie di oggetti dalle forme più strane, tra i quali anche la Bussola energetica che aveva appena introdotto.
-Tasche più grandi all'interno.- concluse con una semplicità disarmante, godendosi soddisfatto le prevedibili reazioni delle amiche.
-Allora dicevamo.- cominciò incamminandosi verso il grosso edificio. -Universo parallelo!- disse cercando di dissimulare la sua crescente preoccupazione. -Non dovrei nemmeno essere qui.-
Le tre ragazze gli corsero dietro, interrompendo la loro conversazione telepatica su come quelle sue tasche potessero avere una logica del TARDIS del 'più grande all'interno'.
Iris guardò il suo orologio da polso, subito accanto al bracciale in cuoio con la pietra blu. -Tenendo conto che tutti gli universi sono uguali, ma un po' diversi, a quest'ora le... 'altre noi' dove potrebbero essere?-
Il Dottore sbirciò il quadrante dell'orologio della ragazza. Erano quasi le due meno venti. Aveva pranzato con loro per un pomeriggio...
-Con tutta probabilità sono nel bar della scuola.- concluse rimanendo fermo di fronte alle porte d'ingresso.
-Mmh... e allora perché siamo qui fuori?- si lamentò Alexandra. -Forza, entriamo!- esclamò abbassando la maniglia.
-Piano!- disse lui. -Ricordi? Non dobbiamo farci vedere. E voi in particolare non fatevi notare dalle vostre alter ego.-
-Sì, dai.- rispose Lara aprendo la porta.-Ce lo ricordiamo, stai tranquillo.-
-No che non sto tranquillo.- mormorò quello in un bisbiglio che nessuna delle tre udì minimamente, troppo concentrate su quello che gli si presentava loro davanti.
-Guarda!- esclamò la ragazza castana indicando un muro spoglio.
-Sì. E' un muro.- rispose Iris afferrandola per il braccio e trascinandola via. Sarebbe stata capace di perdersi anche in una scuola simile alla sua; poi trovarla quando poteva materializzarsi in giro, poteva risultare a dir poco impossibile come impresa.
-Ma io intendevo.... nel nostro liceo qui c'è un corridoio!-
Dopo un paio di svolte, tutto il gruppo arrivò in prossimità della porta del bar, da cui proveniva un vociare confuso, risate e un caotico via vai di ragazzi e insegnanti.
-Non ti resta che trovarle.- disse Alex incrociando le braccia. -Avanti! Cos'è che hai?- chiese notando il Dottore fermo immobile.
-Non... so che cosa dire.- mormorò. -Come posso presentarmi dopo quello che è successo? Cosa faccio? Vado da loro e poi cosa? Cosa dovrei dire?- disse più che altro a se stesso, arretrando di un passo.
Come poteva essergli venuta in mente un'idea del genere? Era impazzito del tutto.
-Se non vuoi parlare io eviterei di farmi vedere.- disse Iris. -Farebbe meno male come addio.-
-Oh, ci sono!- esclamò Lara. -Lasciale un biglietto con scritto qualcosa.-
Il Dottore annuì. -Questo è già più fattibile.- rispose frugando nelle tasche del cappotto e della giacca gessata. -Ma dove...? La penna è qui.... un foglio...-
Per avere entrambe le mani libere si infilò tra i denti la penna blu, ma del foglio nemmeno l'ombra. Tutto quello che riuscì a trovare fu la carta di una bustina di zucchero strappata.
-Dopo ciò che ho scoperto non voglio sapere cosa ci fa nella tua tasca una busta di zucchero usata.- esplicitò Alexandra prendendogli dalle mani quel misero pezzo di cellulosa. -Dai qua. Provo a renderlo qualcosa di un po' più presentabile.-
Lui la lasciò fare, lanciando un'occhiata in giro per controllare che nessuno accidentalmente passasse di lì. La ragazza premette la carta tra i palmi delle mani dolcemente e chiuse gli occhi. Una luce verde si irradiò per qualche secondo dalle sue dita poi il Dottore non vide più una cartaccia da buttare, ma un bel foglio di carta color crema, leggero e grande almeno il triplo della bustina di zucchero iniziale.
-Grazie, Alex. E' perfetto.- commentò prendendo il foglietto, ammirato.
Rimaneva solo un ultimo problema, pensò con un sospiro.
-Non dirmi che non sai cosa scrivere.- commentò Iris sperando di sbagliarsi.
Ovviamente ci aveva azzeccato in pieno.
-Tu entra, intanto. Va loro vicino e vedrai che ti verrà in mente qualcosa.- suggerì Lara spingendolo nel caos del bar.
Immediatamente il Signore del Tempo si trovò circondato da una moltitudine di persone che si spostavano da un punto all'altro portandosi dietro giacche, cartelle, borse e cartellette piene di disegni. Ma il Dottore aveva occhi solo per tre ragazze, sedute insieme a uno stesso tavolo. Al contrario di tutto ciò che succedeva loro intorno, rimanevano in silenzio, isolandosi dal caotico movimento che vorticava tutt'intorno al loro tavolino rotondo in plastica.
Senza farsi notare, il Dottore si sedette su una sedia vicino a loro che trovò miracolosamente libera. Appoggiò foglio e penna sul tavolino mentre chinava la testa in avanti per non farsi riconoscere.
-Tutto bene, Lara?-
Iris, pensò lui un attimo prima di alzare lo sguardo e accertarsi fosse lei.
Quei suoi modi un po' distaccati, freddi, ma pieni di significati nascosti e contorti, imbrigliati nelle pieghe del Tempo, non riuscivano sempre a domare uno spirito meraviglioso, carico di vita, che ogni tanto saltava fuori con forza.
-N... No.-
Quella parola trascinata, sofferta, fece perdere un battito ai cuori del Signore del Tempo. Era così simile alla 'Lara' del suo Universo che ne rimaneva scombussolato. La stessa semplicità e cura nei gesti, sempre un po' infantili e teneri. Ma gli occhi erano completamente diversi. Velati di dolore questi, ardenti di fuoco vivo negli altri.
-Sapete... dovremmo dimenticare tutta questa storia.-
Il Dottore distolse gli occhi da quelli di Alexandra. Aveva ragione. Dovevano dimenticarsi di lui, sarebbe stato tutto molto più semplice. Più razionale. Fingere che fosse stato tutto un sogno, un'illusione della mente.
Lentamente prese in mano la penna blu e gli tolse il tappo, soppesando le parole da poter scrivere.
Con il tempo lui sarebbe diventato solo un nebuloso ricordo, una pagina consumata e sbiadita della loro esistenza. Purtroppo però Iris non era della stessa idea.
-...Non voglio dimenticare il suo sguardo quando gli hai detto che ha le tasche del cappotto più grandi all'interno, i suoi abbracci. I suoi sorrisi.-
Il Dottore appoggiò la punta della penna sul foglietto e una moltitudine di pensieri nebulosi e inconcreti gli andarono ad affollare la mente, impedendogli di concentrarsi. Quando vide le sue mani piegare il foglio, pregò di aver scritto la cosa giusta. Intravide le ragazze abbracciarsi, cercando di colmare il vuoto che aveva lasciato nei loro cuori. Avrebbe tanto voluto avvicinarsi a loro, dire qualcosa di stupido solo per vederle sorridere un'ultima volta.
Ma non lo fece.
Si limitò ad alzarsi e lasciare con discrezione il suo breve messaggio sul loro tavolo, proprio al centro, prima di mischiarsi tra gli studenti e uscire dalla stanza. Come se non fosse mai stato lì.
-Oh, eccoti!- esclamò Iris. -Allora, com'è andata?-
-Mh. Sì, tutto okay.- rispose lui evasivo, lo sguardo ancora puntato all'interno del bar.
-Allora andiamo!- disse Alex incamminandosi. -Non vieni?-
Il Dottore rimase a fissare le tre ragazze aprire il foglio che aveva lasciato. -Sì... arrivo subito. Voi... voi uscite intanto. Io arrivo.-
Tornò a osservarle: Iris stava ripiegando a metà il foglietto, Alex guardava Lara, che finalmente sorrideva. Il Signore del Tempo piegò leggermente le labbra in un sorriso, guardando le amiche abbracciarsi. Una lacrima minacciò di cadere, ma con un respiro orgoglioso la ricacciò indietro con forza.
-Credo che non avresti potuto fare nulla di meglio.-
Il Dottore si voltò, notando che, al contrario di ciò che si aspettava, Lara non era andata via.
-Dici? A me sembrava una cosa così stupida...-
Lei scosse la testa, decisa. -Le ho guardate, sai. Volevano solamente un saluto. Come... Uhm... Come l'ultima pagina di un libro.-
-Io detesto i finali.- disse lui prendendole gentilmente una mano e incamminandosi nel corridoio.
-Oh, beh, noi umani abbiamo un sacco di esperienza con i finali. Anche se ad alcuni potrebbe non piacere, è giusto così. Non si può lasciare tutto in sospeso.- poi aggiunse, notando l'espressione corrucciata di lui. -Mi sbaglio?-
-No, no. Hai ragione.- rispose subito il Signore del Tempo. -Solo che è molto più semplice dire 'Arrivederci' piuttosto che 'Addio'.- le fece notare aprendo la porta per uscire dal liceo.
Fuori, Alexandra e Iris si guardavano intorno, elencando sulle punta delle dita tutte le minime differenze che riuscivano a individuare tra questo Universo e il loro.
-Ah, eccovi finalmente!- esclamò Iris distogliendo lo sguardo da un edificio giallino che si affacciava annoiato sulla via. -Alex! Non c'è nemmeno quella casa là in fondo! Quindi ora sono a dieci differenze, perciò ho vinto!- concluse ridendo.
L'amica incrociò le braccia, sbuffando spazientita. -E devo forse ricordarti che hai viaggiato nel Tempo per vincere?-
-C... Come fai a saperlo?-
Lei sorrise, alzando un sopracciglio. -Non si noterà mai una persona che va a nascondersi dietro le macchine e che poi salta fuori dicendo di aver trovato sette differenze. Ma figurati!-
Iris arrossì, alzando gli occhi. -Beh, sotto un certo punto di vista, forse...-
-Se avete finito di giocare, noi siamo pronti.- intervenne il Dottore con un sorriso divertito.
-Concordo!- disse Lara allungando le braccia verso le sue amiche. -Prossima fermata: il TARDIS del Dottore!-
Alex le corse incontro, afferrando con una mano quella di Lara e con l'altra quella del Signore del Tempo, che chiuse il cerchio attaccandosi a Iris.
-Mmh... mi è venuta fame a guardare tutte quelle persone mangiare la bar.- mormorò chiudendo gli occhi.
-Ah, ma non è possibile!- fu l'ultimo commento di Alex prima di sollevarsi da quell'Universo.
Il Dottore aveva già chiuso gli occhi e si era preparato alla partenza quando quella familiare sensazione di instabilità iniziò a diffondersi dal basso ventre a tutto il corpo. Ancora non riusciva a togliersi dalla testa le espressioni spaventate delle ragazze. Aleggiavano tra i suoi pensieri come un monito, un rimprovero per ciò che aveva fatto. Per come le aveva abbandonate.
“Ehi, Dottore. Non pensarci più.”
La voce tranquilla di Lara arrivò dai margini della sua mente con tenerezza, portando con sé anche un po' di quella musica su cui vengono cullati gli Universi.
Ebbe un fremito improvviso, sia per la melodia, sia per la connessione telepatica con la ragazza. Si sentiva riscaldato da quella voce, quasi non fosse una mente umana a parlare, ma una lingua di fuoco.
“Avranno un bellissimo ricordo di te, quelle ragazze.” Il Dottore sorrise, rincuorato, mentre l'ennesimo capogiro lo riportava a bordo della sua Nave Spaziale.

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Note Autrici:

Tempo: Fin troppo caldo... Ed estremamente in ritardo
Luogo: Teatro (aria condizionata inclusa)

*Una folla di persone o possibili varianti vanno ad accomodarsi sulle poltroncine, riprendendosi dal sole caldo che lentamente sta facendo bollire ogni essere vivente presente sulla Terra. Sul palco il sipario è ancora chiuso, ma si sente un leggero brusio provenire da dietro le quinte, quando finalmente il sipario si apre e appare con un'andatura piuttosto rigida, una Yuki selvatica*
Yuki: S-Salve a tutti! *fa un sorriso imbarazzato* Allora, ehm... Sì, ecco. Oggi è il 12 luglio, ed è da almeno due mesi e mezzo forse che non aggiorniamo. Come avrete capito, se avete letto quella specie di “avviso” pubblicato qualche tempo fa, saprete che abbiamo dovuto affrontare la temibilissima maturità! *dun dun DUUUN*
 Personalmente è stata un'esperienza alquanto traumatica, ma tranquilli, siamo sopravvissute! :)
Ora. Probabilmente vi starete chiedendo per quale motivo vi stia dicendo tutto questo. Molto semplice: nonostante abbiamo appena finito gli esami e ci stiamo ancora riprendendo, la pubblicazione della storia riprenderà con regolarità a partire da oggi! ...A meno che qualche Dalek o forza maggiore ce lo impedisca. Nel caso vi faremo sapere. u_u
Immagino anche che vi stiate domandando come mai sul palco ci sia solo io. Bene, perché me lo sto chiedendo pure io. Da quel che so, sono andati tutti in vacanza o non hanno voglia di lavorare. E chi deve fare il lavoro sporco? Ovviamente io! *borbotta cose senza senso sottovoce*
Cooomunque! Allora, avete letto il capitolo? :) Vi piace? Ora finalmente sapete come ha fatto il Dottore a lasciare sul tavolo quel bigliettino.
*coff coff* E ora, Signori e Signore, posso finalmente annunciare la sorpresa che avevamo accennato precedentemente nell'avviso.
Su Tumblr abbiamo aperto un blog in cui pubblicheremo principalmente disegni, ovviamente realizzati totalmente da noi tre, inerenti alla storia di Lara, Alex e Iris. E' ancora in fase di lavorazione, speriamo in ogni caso che possa farvi piacere. ^__^
Il blog è questo QUI. :)

Detto questo, concludo queste interminabili Note e auguro a tutti voi lettori, da parte anche del Dottore e da noi autrici, di passare delle fantastiche vacanze! :D *la ragazza se ne va correndo via, mentre il sipario si chiude*

 

La storia è basata su fatti e personaggi creati e appartenenti alla BBC e a chiunque ne detenga i diritti. La storia non è scritta a scopo di lucro, ma solo per nostro puro diletto. 

  
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