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Autore: shana8998    14/07/2015    1 recensioni
Di colpo la mia vita era cambiata con l'arrivo di Drey. Nulla aveva più senso , nulla sembrava essere reale se non la sua presenza accanto a me ed il fatto che di li a poco io sarei venuta a conoscenza di una parte della mia vita, di me che non sapevo appartenermi.
*E si incontrarlo mi stravolse letteralmente l'esistenza .
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suo respiro sulla mia pelle non bruciava esattamente come quello che ricordavo essere di Drey. No , affatto , il suo respiro sulla mia pelle era più come una brezza fredda e piacevole.
Mi teneva stretta a se baciandomi dolcemente la fronte ed io automaticamente mi sentii autorizzata a stringermi al suo fianco.
-Sei stata bene questa notte?..-. Sommessi un respiro trasalendo impercettibilmente. Non che mi avesse chiesto chissà cosa, quella era una domanda che da un anno a quella parte le mie orecchie udivano spesso uscire dalla sua bocca , all'incirca ogni mattina dopo esserci consumati durante tutta la notte, ma nonostante ciò, ogni volta che mi domandava se ero stata bene , il mio cuore si arrestava un istante immotivatamente.
-Certo...-. Risposi con un filo di voce e fu già tanto che riuscii a "cacciarlo".
Schiacciai la testa sul suo petto ed i suoi battiti lenti e rilassati mi entrarono dentro tanto che non seppi più distinguere i miei dai suoi.
Mi accarezzava. Amava farlo quando spogli di tutto , preoccupazioni comprese, ci coccolavamo sotto le lenzuola del lettino nella sua roulotte.
Mi portai su di lui con entrambe le mani puntate al materasso. Una alla destra della sua spalla ed una alla sinistra, alcune ciocche dei miei capelli scesero affianco al suo viso , e lui non potè fare a meno di riportarmeli sulla schiena.
-Che hai intensione di fare signorina Fuller?..-. Il suo sorriso non nascose un amabile velo di malizia.
-Lei signor Eleonor l'angelo, che dice?...Cosa pensa che io voglia  fare?-. Non perdevo mai occasione di "sfidarlo",alimentando il suo lato umano più carnale.
Mi afferrò la schiena così che entrambi potessimo ruotare su un fianco.
Restai a fissarlo qualche istante. I raggi del sole che entravano nell'abitacolo illuminando il suo viso e parte del suo corpo , rendevano perfetta ogni sua linea. Era così bello, così dolce e delicato con me... Dio , forse lo amavo...
Fissò le mie iridi intensamente e lo trovai quasi strano.
-Che c'è che non va?..-.
La sua espressione si era incupita e non poco, ma no , non era la prima volta che succedeva quando i nostri occhi si scontravano.
E purtroppo sapevo perfettamente il motivo. Tempo addietro, era stato lui stesso a dirmelo: i miei occhi.
Quegli occhi troppo chiari per essere quelli di un angelo ma troppo chiari anche per essere quelli di un demone. Quegli  occhi , appartenevano a qualcosa di molto più pericoloso.
Ed involontariamente lui me lo ricordava sempre quando trovandosi a combattere con loro , si gelava.
-Niente...-. Era inutile cercare di capire perchè dopo tutto quel tempo che avevamo passato assieme ancora non si fidasse di me.
Si portò verso la mia bocca distruggendo ogni mio tentativo di respingerlo per parlare di quel problema. E spinse più forte verso le mie labbra quando cercai di emettere il suono di una domanda. Era inutile! Con Eleonor non ci si poteva parlare.
Scese verso il mio collo costernandolo di baci intensi e morsi non dolorosi, ma la mia testa era li, dove le sue mani scorrendo , stavano "giocando". Non ci volle molto perchè il mio corpo si inarcacasse verso l'alto e la mente dimenticasse perchè ero stata furibonda attimi prima.
Era delicato , che quasi non lo sentivo premere il suo ventre sul mio , ma sentivo che dentro me c'era qualcosa che mancava in quel momento, come se ogni cosa che facesse anche la più sporca non fosse mai abbastanza.
Fu dentro me , ed in quel momento serrai gli occhi. Non l'avrei dovuto fare...
Non accadde subito , ma quasi alla fine. Quasi quando entrambi stavamo per raggiungere l'apice , che li vidi...Due enormi occhi neri striati d'argento.
Il sangue mi si gelò nelle vene e sarei voluta scappare , perchè , Dio, sapevo perfettamente di chi fossero quegli occhi...E mi tormentavano ormai da una settimana , spiandomi nella mente ogni volta che ero assieme all'angelo.
"Drey finiscila...Lasciami in pace".
Non potei far a meno di pensarlo. Non contento del fatto che mi aveva letteralmente abbandonato adesso doveva anche torturarmi la testa!
Pregai perchè quel momento terminasse all'istante e fortunatamente non durò ancora molto.
Crystal aveva bussato alla porta della roulotte. C'era uno sciame di Ghoul da cacciare , ed era emersa dritta dall'inferno appropriandosi della Seul Street.
-Arriviamo!..-. Per Eleonor , il suo "lavoro" veniva prima di tutto.
Si alzò di colpo dalla branda recuperando i suoi indumenti e ricomponendosi velocemente.
Nemmeno mi degnò di uno sguardo , la fretta lo accecava.
Uscì dalla casa-mobile chiedendo informazioni a Crystal. Potevo sentirli parlare concitatamente e chiaramente , mentre lo sportello della vettura ancora urtava lo stipite sbattendo avanti ed indietro. 
Mi buttai all'indietro comprimendo il corpo intero al materasso e non riuscii a frenare un sospiro.
Odiavo quando mi lasciava sola , perchè diamine! Io avrei voluto passare ogni momento della mia vita con lui..
O forse , quella era solo una favoletta messa in scena da me , per giustificare la solitudine che avevo incominciato a provare un anno prima .
Il soffitto della roulotte , in quel preciso istante, mi parve l'unico che riuscisse a sostenere il mio sguardo...Possibile che fossero così atroci i miei occhi tanto da riuscire a mettere in fuga anche colui che dice di amarmi?
-Clair..Vestiti sei compresa anche tu nella missione di questa mattina...-. La voce di Eleonor mi fece balzare seduta sul posto.
Sarei stata impiegata per l'ennesima mattinata ad uccidere demoni minori , che non facevano altro che sussurrarmi nella testa la parola "traditrice"...Che bella prospettiva d'inizio giornata!
Mi alzai in fretta dalla branda , rivestendomi alla bene e meglio fiondandomi all'esterno , dove, Ammok , l'angelo superiore (ed anche l'unico che avesse un nome da uomo), stava già dettando disposizioni.
-Buongiorno , Clair...-. Il suo , non era stato affatto un buongiorno ma un messaggio ben preciso scritto in trasparenza fra le righe , che diceva qualcosa tipo "buongiorno...La prossima volta mettici di più mi raccomando".. Un cazziatone  insomma!
Feci un cenno con il capo portando le mie iridi chiare a bagnarsi per terra . Il minimo che potessi fare per sfuggire dal suo sguardo severo più di quello di un padre al primo dopo sbornia della figlia.
-Bene, Amy, Erasmus, e Carret si sono già diretti nel punto dove è stata captata la presenza di un portale... A raggiungerli come stavo dicendo prima saranno Crystal , Eleonor e Clair...Sapete perfettamente ciò che dovete fare senza che ve lo rammento vero?!..-.
Che lo domandava a fare tutte le volte? Tanto anche se non avevamo la più pallida idea di cosa dovessimo fare a lui frega, fra un cazzo e meno di un cazzo!
Sbuffai mentalmente. Sia perchè odiavo essere svegliata o disturbata la mattina presto , sia perchè cazzarola ! Io e Eleonor stavamo assieme da un anno ormai ed il tempo che ero riuscita a trascorrere intimamente con lui contato e sommato dava come risultato meno di un mese...
Insomma in parole povere non avevamo mai tempo di vederci.
Di colpo i due angeli spiegarono le loro ali biaanche e lucenti ,pronti per raggiungere il punto indicato. Inutile a dire che a me era stato vietato di mostrare le mie e che infondo era stata quasi una fortuna ..Io non sapevo nemmeno spiegarle quelle stramaledette ali!
Eleonor mi cinse la vita ed i miei piedi si staccarono dal suolo lentamente.
Ormai non avevo più paura di volare. Lui , mi aveva sempre portata in quel modo da quando avevo incominciato a cacciare con loro.
E per me , solcare il cielo vedendo l'intera città sotto le mie gambe non era altro che fonte di gioco. Mi divertivo a pensare che in quel momento stessi calpestando , radure, prati , strade , che tutto il paese fosse come una casa delle bambole ed io ne fossi la proprietaria...Che gioco di merda..
-Che livello sono i demoni questa volta?..-. Alzai lo sguardo verso l'angelo, sorrideva o forse scambiai la sua espressione per un blando ghigno bonario, ma non mi guardava e non lo fece nemmeno dopo la mia domanda.
Mi dissi che doveva pensare "alla strada" proprio come quando si guida , ed infondo speravo che fosse realmente così.
Speravo che lui non mi stesse evitando con gli occhi , ma che fosse solo concentrato...E seppur poi rispondeva sempre in modo carino e aggraziato , faceva male lo stesso.
Non ero stupida , non lo ero affatto...Lui mi amava e provava repulsione per me allo stesso tempo.
-Non alto, ma ci hanno chiamato in sei perchè ne sono di numero , elevato..-.
E si, anche in quel momento il suo tono di voce mi era parso pacato e rassicurante..Come sapeva fingere bene Eleonor..
Non gli chiesi più nulla finchè i miei piedi non tornarono a toccare il cemento di una delle traverse di Seul Street.
Dietro quel vicolo , coperta dal buio mi sentii stranamente a casa , e non potei far a meno di soffocarmi i polmoni con l'odore di muffa che la invadeva.
-Guardali sono li..-. Crys e lui , già stavano ispezionando la strada con lo sguardo, acquattati come volpi e pronti per scattare. 
Mi voltai quasi con disinteresse , annoiata da tutti quegli animaletti verdi, viola e blu che con le loro risatine sottili e malefiche si divertivano a creare scompiglio per la città.
Demoni minori , in grado di distruggere cavi elettrici , tubature dell'acqua o di destabilizzare la rete di telecomunicazione della città..Stupidi demoni che in fondo non servivano nemmeno per il cavolo , ma che quando morivano gettavano strilli così acuti da riuscire ad uccidere chiunque li udisse...Chiunque tranne la sottoscritta ovviamente...
Ed infatti, gli angeli costretti a portare para-orecchi fatti apposta , mandavano sempre me a fare il lavoro sporco...Sfaticati!
Nemmeno dovetti guardare sul volto i miei due compagni. Scattai con la mia falce argentata fra le mani , saltando fra una panchina ed un cofano della prima macchina che si opponeva sulla mia strada, sferrando sciabolate quandunque uno di quei cosetti puzzolenti di uova marce , si incontrasse con la mia persona.
Ne erano sette  quelli che erano toccati a me , mentre gli angeli se ne erano presi tre al massimo quattro, come al loro solito.
Santo Dio! Ma dovevo essere per forza sfruttata in quel modo!?
Una palletta verde con quattro zampette ondeggianti e due occhioni gialli mi si piazzò davanti.
Rideva o meglio sogghignava con la sua enorme bocca che circondava quasi tutto il suo corpicino circolare grande poco più di una mela.
-Sei più brutto degli altri te...-. Constatai ironicamente , sfiorandolo con un'occhiata d'indifferenza.
Rise ancora.
-Clair ..Perchè ti sei schierata con quei mostri ?..-. La vocina stridula e l'aria da "paraculo" stampata in volto.
-Come sai il mio nome?!...-.
-ihihih..All'inferno sei popolare, ogni demone dal più potente al più scarso parla di te...-.
-Wow, non sapevo di essere una star...Adesso però che ne dici di tornarci all'inferno?!-. Già avevo l'arma pronta e le braccia tese per sferrare un colpo.
-Aspetta!Aspetta!..-. Incominciò a dimenarsi istericamente sotto e sopra nel vuoto.
-Che c'è?!-. Chiesi abbastanza scocciata.
-Credo che ti interesserà sapere ...Che qualcuno, o meglio alcuni , ti stanno cercando...-.
-Alcuni chi?-. Alzai la voce. Mi ero allarmata nonostante sapessi che quel tipo di demone era in grado di inventarsi qualsiasi storia pur di farla franca.
-Demoni importanti...Del livello di Belfagor!..-.
Merda. Se quel cosetto aveva nominato quel nome ,senza temere di implodere come succedeva spesso se un demone minore pronunciava il nome di un demone maggiore, allora doveva per forza essere vero!
La mia freddezza però non mutò.
-Allora vai a dire a Belfagor che Clair lo aspetta...-. Sferrai un colpo netto e la palletta verde ricoperta di liquame giallognolo si divise a metà. L'urlo che il suo corpo emise, fu tremendo, il più acuto mai sentito e quasi riuscì a farmi sanguinare le orecchie.
Stordita ma in buono stato , tornai a raggiungere gli altri, quando però mi accorsi di essermi allontanata un bel pò da loro finendo in una delle strade principali della città , sommersa da pedoni frettolosi intenti a raggiungere il loro posto di lavoro.
Passare in mezzo a quella folla, mi sembrò più complicato di quello che pensassi.
Mi pareva di essere in una grande discoteca all'aperto dove suoni , odori ed inserzioni pubblicitarie dei grandi schermi appesi alle mura dei palazzi si mescolavano fra loro creando un odioso e sottile baccano. Avrei cancellato tutto ciò che mi circondava in quel momento, così da poter piombare nel silenzio più assordante che una città deserta potesse regalarmi.
Ma non bastava questo! No , perchè lo stomaco da qualche minuto a quella parte aveva preso a fare enormi capriole ogni volta che le mie iridi sfioravano la luce di un'anima.
Maledizione, stare in mezzo alla gente era divenuto così complicato ultimamente!
Pensavo che fosse finita da un pezzo la storia della "mangiatrice d'anime", erano mesi che non mi succedeva più..Ed invece ora , era come se su di me fosse ripiombata la vita che conducevo prima del villaggio..
Fame d'anime, dolori ed il maledetto presentimento di non essere mai sola.
Che quel demone avesse avuto veramente ragione? Incominciai a realizzare che forse qualcuno mi stesse braccando sul serio, erano troppe le coincidenze  e poi..Io avevo visto i suoi occhi ed il mio sangue si era gelato , e ciò mi stava mandando letteralmente in shock.
Spintoni , urti , gente sudata e nervosa...Che schifo che era la città. Al villaggio tutto quel caos non era possibile nemmeno immaginarlo.
Non ero più abituata.
Percorsi a fatica metri di strada che mi parvero chilometri interminabili, cercando di avvicinarmi il meno possibile al respiro di tutte quelle persone..Non le volevo di certo uccidere e farmi beccare!
Cercando di vedere dove terminasse quella folla mi sporsi con lo sguardo al di là delle loro teste constatando che non mancava molto alla fine di quella bufera d'anime gustose.
Poi qualcosa mi fece restare come imbambolata per un istante. Un profumo. Il suo profumo , e brividi vorticosi mi partirono dall'interno stesso ,di me.
Le dita delle mani , mi tremarono involontariamente. 
"Non è lui Clair , non è lui!". Volevo serrare le palpebre sperando di cancellare quel pensiero, ma loro erano sbarrate e fissavano in un punto preciso nel vuoto. Poi una spallata di un uomo grasso ,così grasso che mi coprì l'intera visuale. 
Tornai in me trasalendo impercettibilmente. 
Quando la sua imponente figura lasciò il mio campo visivo...Avvertii subito il cuore esplodermi.
Una figura maschile , lontana da me ma non troppo. Lo stesso taglio di capelli ,gli stessi tatuaggi e lo stesso abbigliamento del primo giorno che avevo incontrato Drey...Se solo non avessi ricordato che lui avesse i capelli neri e gli occhi del medesimo colore , mentre quel giovane li aveva castani e gli occhi color ghiaccio , avrei giurato fosse lui in carne ed ossa.
Non era lui , no! Ma allora perchè se ne stava fermo li , in mezzo a tutta quella gente e mi fissava dritto nelle pupille? Nessuno riusciva a reggere il mio sguardo, nessuno..Tranne lui in quell'istante...
Un folata di vento ed ancora il suo profumo nelle narici..Merda! Era lui ne ero certa!
Non ragionai più , le gambe lo fecero per me. 
E così corsi. Corsi a perdifiato , spingendo persone , cose , saltando ogni ostacolo. Corsi senza nemmeno pensare se fosse realtà quella che vedevo con i miei occhi. 
-Drey!..-. Gridai il suo nome e lacrime cocenti scesero sul mio volto bruciandolo.
Lui mi mancava mi era sempre mancato . Non importava quanto tempo ero potuta stare assieme ad Eleonor o quello che mi faceva provare , a me , quel demone, mancava visceralmente.
Ero li, a poco pochissimo da lui , quando due donne mi attraversarono di colpo la strada costringendomi a rallentare il passo e distogliere l'attenzione..Fu fatale. Quando tornai ad alzare lo sguardo , ero nel punto esatto dove doveva esserci lui , ma lui non c'era.
Mi guardai attorno ancora ed ancora .Tutto inutile la sua immagine era rimasta una folgorazione durata il tempo di qualche istante.
Ancora con lo sguardo lo cercavo ed ora avevo compiuto un altro passo in avanti. Mi sembrò di essere nel preciso punto dove i suoi piedi avevano toccato terra e si, il suo profumo in quel punto era forte, fortissimo.
Mi venne naturale socchiudere gli occhi ed ancor più naturale sorridere malinconicamente.
Volevo urlare in realtà. Volevo urlare e piangere e poi magari fuggire rendendomi conto che occhi indiscreti mi avrebbero vista matta.
Non lo feci e ben presto dovetti negarmi anche l'idea poichè Eleonor era piombato alle mie spalle come una coltellata.
-Clair..Va tutto bene?...-.
Non mi voltai , non doveva vedere il mio viso.
-Si andiamo...-. Fortunatamente ero sempre stata brava a camuffare la voce e non lo feci accorgere di nulla.
Andai avanti io. Poco distante gli altri angeli invisibili agli umani, ci attendevano. 
Dio solo sa, cosa avevo dentro in quel momento.
Rabbia , gioia , delusione e l'irrefrenabile voglia di vederlo ad ogni costo il tutto accompagnato da quel maledetto sapore di lui che non si sa per quale motivo sentivo sulla mia pelle , sui vestiti, ovunque.
Mi domandai se lo avessi mai rivisto almeno un volta, e pregai che potesse accadermi ,ma forse ...Non sarebbe mai più successo.
Tornati al villaggio , non andai nella roulotte di Eleonor come al solito , bensì tornai nel fondo del garage sperduto nella radura. Volevo restare sola , volevo stare con l'immagine di Drey nella testa e basta.
Ore dopo il giovane angelo mi raggiunse. Era notte e quel buco di garage doveva essere occupato da una famiglia di angeli che ci aveva raggiunto da poco , perciò fui costretta a tornare nella sua roulotte.
Mi cambiai in fretta infilandomi una canottiera trovata per caso nell'armadietto dell'abitacolo finendo sotto le coperte sparata.
Lui si sdraiò affianco a me. Il silenzio era pungente.
Lo sentii sospirare all'improvviso e poi incominciare a parlare. 
Esitava nelle parole ma voleva sapere cosa mi stava succedendo, era preoccupato.
-Nulla...Mi manca la mia vita. Mi mancano le mie amiche...-. Avevo risposto al suo "che hai?", e poi lui non aveva aggiunto più nulla spegnendo la luce e voltandosi dal lato opposto.
Mi feriva vederlo così. Anche se in realtà avevo sempre pensato che lui fosse un freddo calcolatore e che l'amore per me non fosse altro che un guinzaglio che mi teneva lontana dai demoni. 
Avevo avuto sempre una manciata negativa di pregiudizi su quel ragazzo, ed ora come ora mi attanagliavano la mente più che mai.
Mi portai ugualmente più vicino a lui , e lo abbracciai da dietro comprimendo la testa nell'incavo delle sue spalle.
-Buonanotte....-. Sussurrai al suo orecchio ed un'immensa sensazione di colpevolezza mi cullò il sonno di quella notte.
   
 
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