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Autore: Xenix universo 16    14/07/2015    2 recensioni
Dopo la seconda stagione di Highschool DXD...
E la storia di Xenix il demone.
Genere: Avventura, Comico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Altri, Koneko Toujou, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4-Dispersi nella foresta.
 
Era ormai il terzo giorno di allenamento. Koneko aveva deciso di spostarsi più a Nord per l’allenamento odierno, nel bosco, con gli alberi e la difficoltà maggiore di vedere il nemico, avrebbero allenato anche i sensi di udito e tatto.
“Allora, Koneko, quando arriviamo?”
“Voglio spingermi un po’ più a nord, per non disturbare l’allenamento degli altri…Muoviti.”
Xenix sbuffava, non sapere dove andava lo irritava. Koneko, calma come al solito, mangiava una merendina al cioccolato, mentre camminava tra gli alberi.
Poi un Crack, Xenix la fermò, era un rumore che veniva da sotto di loro.
“Shhh…” poi il terreno cedette, facendoli cadere in una buca con aghi al margine iniziale. I due caddero di sedere per terra, Koneko fece una smorfia silenziosa di dolore, Xenix si tenne il braccio, era stato ferito da qualcosa. Alzarono il viso per guardare che diamine di buca era. Una buca perfettamente tonda, scavata apposta per farci cadere qualcuno, e a giudicare dagli spuntoni era proprio per demoni.
“Guarda, Koneko. Quelle punte sono fatte di luce, ecco perché mi hanno ferito”
“Di luce… chi metterebbe una trappola di luce nella foresta degli inferi..?”
“Questo terreno, una volta, era un terreno di battaglia nella grande guerra tra le tre fazioni degli angeli ed i Gremory. Probabilmente una vecchia buca di un angelo caduto, o di un semplice angelo. Dobbiamo trovare il modo di uscire, ma volare è impossibile, le ali si squarcerebbero al contatto con gli spuntoni… vediamo..”
Xenix cercava un punto da sfondare, come una grotta sotterranea, dato che l’unica uscita apparente era il buco dalla quale erano caduti. Koneko, intanto, aveva scartato un’altra merendina e se la stava tranquillamente mangiando.


Issei si stava allenando, Rias seduta sulla sua poltrona a pensare ad una tattica per battere i nemici più forti del torneo. Attaccarli direttamente puntando subito al re non avrebbe funzionato, gli Harem dei nobili erano migliori del suo, magari non con personaggi particolarmente dotati, ma sicuramente esperti in combattimento e completi, con otto pedoni, due torri, due alfieri, due cavalli, una regina ed ovviamente il re. In più un Satana, o l’arcangelo Michael erano troppo forti persino per lei, ed i leader degli angeli caduti avevano armi principalmente di luce.
 
Xenix e Koneko erano chiusi in quel buco ormai da un paio d’ore, non c’erano altre vie di fuga, dovevano aspettare che qualcuno li venisse a cercare,  i loro compagni avrebbero potuto spostare la terra con gli aghi sopra senza ferirsi, e i due avrebbero potuto fuggire da quel buco.
Xenix guardava la ragazzina mangiare tutte quelle merendine col suo classico modo calmo e da brava ragazzina, mentre il suo stomaco brontolava. Aveva fame ogni circa due ore, uno stomaco che nessun demone aveva. Quantità industriali di schifezze e cibo ogni poche ore e non ingrassava di un chilo, e non era perché si allenava continuamente, Xenix aveva una fisionomia diversa dagli altri.
“Siamo qua da una vita, ed io non mangio dalle sette di stamattina. Almeno dammene una.”
“No…”
“Oh, ma dai…” Lo stomaco del ragazzo fece un enorme brontolio, e la ragazzina dai capelli bianchi lo guardò mangiandosi la sua merendina.
“Ok, ma solo una…”
“Mpfh, ma che gentile!” Il ragazzo prese una merendina e la mangiò in un boccone solo. “Senti, ieri quando sei crollata ti ho messa a letto e…”
“Non mi avrai toccata in strani punti, pervertito?!”
“No, cos- NO! Prima che me ne andassi, hai tirato fuori dalla gonna una coda, e quasi miagolavi.”
“…”
“Sei una…”
“Si, lo sono.” La ragazza raccontò la sua storia (Che ho messo più avanti nei capitoli, qualcuno mi ha fatto notare che, anche se non posso metterla ora, dirvi "guardate l'anime" è poco professionale), e raccontò che lei era la sorella con i poteri sotto controllo, affidata a Rias che la aveva trattata bene sin dal primo giorno, poi abbassò lo sguardo, quasi infilando la testa tra le gambe.
“Sono un mostro, non un demone.” “Un mostro? Nah, sei solo una ragazza demone gatto. È abbastanza fico.”
“Fico? Beh… tu sei strano.”
“Io? Ovvio, sono un demone della famiglia reale vissuto per secoli in solitudine, sono di certo un po’ pazzo. Comunque sta’ tranquilla, tua sorella non ti prenderà mai per portarti con se.”
“E tu come lo sai per certo, nemmeno la presidente è abbastanza forte.”
“Perché non ho intenzione di lasciarti andare con dei demoni assassini, ovvio. Magari Rias non è abbastanza forte da difenderti da sola, ma non ho intenzione di starmene a guardare mentre te ne vai.”
“Tu vuoi…?” “Si, voglio che tu rimanga con me- ehm… con noi. Sei la nostra torre, come me.” Poi la ragazza abbassò lo sguardo mettendo la parte della testa tra le gambe, tanto da nascondere naso e bocca, e fece un piccolo sorriso, mentre il ragazzo guardava verso l’alto cercando un’uscita.
 
Ormai era tardo pomeriggio, tutti avevano terminato gli allenamenti e si erano riuniti nella casa dei Gremory.
Xenix e Koneko non erano andati a pranzo, ma magari si erano dati un sacco da fare con gli allenamenti, anche se erano le 18:00 e ancora non si erano visti. Essendo estate avevano luce ancora fino alle 21:00 circa, quindi Rias mandò dei gruppi di guardie a cercarli, magari erano caduti in un imboscata di un randagio.
“Ragazzi, noi facciamo l’ultimo gruppo, dobbiamo trovare i nostri amici. Andiamo.”
“Si presidente!” I ragazzi corsero fuori, dovevano trovare i loro amici che potevano essere in pericolo.   
Gasper, Asia ed Issei stavano andando a piedi, Gasper aveva ormai affinato le tecniche di blocco temporale, ed Asia era più veloce nelle cure, mentre Issei stava pensando ad una nuova magia.
“Se avessimo Xenix sarebbe facile, ha un ottimo olfatto, potrebbe rintracciare l’odore di Koneko”
“Si ,peccato che stiamo cercando proprio lui.” Asia sottolineò l’illogicità delle parole di Issei, mentre Gasper stava in silenzio a camminare vicino alla ragazza.
“Vorrei la mia scatola, ora…”
“Ancora la scatola? Ma non te n’eri liberato, Gasper?”
“No, è sotto il letto, se ho paura mi ricordo che posso sempre rifugiarmici. Ed ora ne ho parecchia!” Il ragazzino si mise il sacchetto in testa, con quel coso era inquietante, con le lucette rosse degli occhi che uscivano dai due buchi del sacco.
“G-gasper, evita di farlo, sei inquietante così.”
Intanto Xenovia e Kiba avevano fuori le spade, pronti ad un eventuale attacco di un randagio. Xenix e Koneko non erano i tipi da farsi battere facilmente, se erano stati sconfitti era un demone o un prete molto forte.
“Spero non sia quel Freed, ha tre schifose spade sacre. Le distruggerò tutte, è una promessa.”
“Si, preferisco vederle distrutte che in mano a quello sbandato schifoso. E deve pagarmela per avermi chiamato puttana, giuro che lo massacrerò.”
Alla viola non andava giù essere chiamata lurida puttana da uno schifoso randagio, per di più uno che bestemmiava il suo stesso Dio. (anche se io non sono un gesuita, ma ok).
Rias e Akeno non avevano parlato molto, non per litigi o simile, ma non avevano molto da dirsi in quell’occasione. Al calar del sole erano tornati tutti al rifugio, senza aver trovato niente.
“Sono sicuramente a Nord, li cercheremo domani. Le notti qui sono fredde, e quei due si vestono sempre leggeri, spero siano al chiuso, anche se sono due torri le loro proprietà difensive sono solo fisiche, il freddo ed il caldo li sentono comunque.”
Rias era preoccupata per le sue due torri, non sapeva dove fossero e come stavano. Issei andò a consolare la sua “dolce presidente.”
“Non sono due tipi che si fanno mettere sotto, staranno benissimo. Magari si sono solo persi nel bosco.”
“Avrebbero usato le ali per volare e dall’alto orientarsi.”
“Ehm…già. Allora forse sono così presi dall’allenamento che non vogliono smettere. Xenix ieri si è allenato fino alle quattro del mattino, e Koneko se viene battuta deve assolutamente migliorare, forse Xenix l’ha sconfitta e stanno continuando a battersi.”
“Spero tu abbia ragione, Issei. Beh, oggi voglio dormire con te, anche se siamo a casa mia ed i miei potrebbero vederci.” La ragazza si spogliò totalmente, come quando Issei se la trovava a letto la mattina. Il ragazzo arrossì totalmente, anche avendola vista spesso nuda si arrapava sempre alla sua visione. Poi entrarono anche Xenovia ed Asia, per parlare con Rias, e videro i due a letto, Rias nuda.
Asia arrossì di gelosia. “I-ISSEI-KUN! S-se la presidente dorme nuda con te voglio farlo anche io!!”
“A-asia.”
“Ah, certo A            sia, vieni pure!” Rias era molto aperta a queste cose, finché nessuno metteva materialmente le mani addosso al suo Issei.
“Beh, lui è quello che mi deve mettere incinta, quindi voglio starci pure io!”
Xenovia si spogliò a sua volta infilandosi nel letto, aveva ancora i preservativi in tasca per fare le prove e voleva ancora essere messa incinta dal ragazzo, dormire nuda con lui era un buon modo.
Infine entrarono Akeno, Kiba e Gasper.
“Oh, cielo, tutte nude con Issei. Non è giusto, voglio esserci anche io.”
“A-akeno-san!”
“Mpfh, e va bene, ma dormiremo e basta, ok Akeno?”
“Ma certo” La ragazza sorrise.
Gasper mise la sua scatola vicino al letto e ci si infilò. “Gasper vuole dormire con gli amici, non da solo!”
Poi Issei guardò Kiba.
“Hey, tu, principe azzurro, non ci pensare nemmeno a spogliarti ed entrare nel letto con me. Se vuoi dormi a terra come Gasper, ma vestito.”
“Ahahah non avevo intenzione di venire a dormire con te, vado in camera mia.” Poi il ragazzo se ne andò. Issei lo aveva in tiro, ed era totalmente rosso come un peperone. Asia e Rias lo stringevano spingendo i seni contro schiena e petto, e Xenovia era dietro ad Asia, stringendo sia lei che Issei, mentre Akeno stringeva la presidente come Xenovia con Asia.
Issei faticava a prendere sonno, con ben otto seni addosso che lo stringevano forte, mentre le quattro ragazze e Gasper, per terra, si erano addormentate. Era praticamente circondato da ragazze, dato che anche Gasper era vestito da tale e con un corpicino da ragazza che la prima volta che lo aveva visto gli era piaciuto un sacco (GAAAAAYYYYY!).
 
Ormai notte, iniziava a fare freddo, Xenix aveva solo quella camicia, abbastanza pesante ma smanicata. Koneko aveva una maglia a maniche lunghe ma molto leggera, ed iniziava a tremare. Xenix le mise la sua felpa rimanendo a torso nudo, la ragazza arrossì appena e lo lasciò fare. Un oretta dopo aveva ancora freddo, si stesero per dormire.
“Xenix ..ehm…” La ragazza era appena un po’ rossa.
“Mh?”
“Stringimi la mano…”
“Cos- ehm…s-si” Il ragazzo arrossì e le prese la mano, stringendola appena. “è calda…”
“Già, sono un demone del fuoco.”
“Grazie…” Poi la ragazza si strinse appena e si addormentò, mentre Xenix rimase sveglio tutta la notte, non prendeva sonno pensando al torneo e a Koneko mentre teneva sul petto la ragazza addormentata.
 
Il giorno dopo il gruppo al completo, ad eccezione di Xenix e Koneko, si mise alla ricerca di questi ultimi, direzione Nord. Issei era ancora rosso per aver tenuto quattro ragazze nude vicino tutta la notte, alle quattro la cosa non creava problemi, erano tranquille e spensierate come al solito. Camminarono per circa quaranta minuti, poi Gasper, col suo olfatto da vampiro, cominciò a sentire qualcosa.
“Sniff, sniff… Sangue… Di demone.”
“Sangue? Ottimo, segui il tuo olfatto Gasper!”
“Di qua…” Il ragazzino camminava avanti, seguito da tutti. Poi Rias vide qualcosa.
“Ehm… tornate indietro, credo di averli trovati.”
“Cosa?”
“Fidatevi, tornate indietro. So dove sono, non serve che andiamo tutti, tranquilli” La ragazza sorrise, ed i suoi servitori se ne andarono fidandosi.
Pochi minuti dopo Rias trovò il buco, si affacciò e vide Koneko addormentata con la camicia aperta di Xenix e appoggiata su di lui, ed il ragazzo sveglio a guardarla.
“Ah, finalmente. Ci avete messo ventiquattro intere ore, eh?”
“Beh, vedo che comunque non te la passi male” La presidentessa sorrise riferendosi a Xenix e Koneko insieme. Il ragazzo guardò Koneko, si ricordò che era stretta a lui e la stacco, poi la svegliò.
“Ehm… è che aveva freddo, quindi…”
“Certo, come dici tu. Ora spostatevi al centro del buco, io col piede butto giù la terra e gli aghi così potete salire.”
Poi con qualche calcio fece cadere tutti gli aghi di luce, e Xenix e Koneko fecero apparire le ali e volarono fuori dal buco.
“Presidente, ho fame…” Koneko era tranquilla come al solito, anche se aveva finito le merendine, e non fece parola della sera prima con Xenix.
“Beh, torniamo indietro, è pieno di cibo li. Oggi facciamo una giornata di pausa, non ci alleneremo.”
“Tsk, come vuoi… Muoviamoci, io ho anche più fame di Koneko.”
Poi i tre si incamminarono.
Al loro arrivo i loro compagni si fecero raccontare che era successo, Koneko non parlò, si mise solo a mangiare le sue merendine. Xenix si appoggiò al muro, e mangiandosi anch’egli merendine disse solo che erano caduti in quel buco e non potevano uscire, non raccontò nient’altro.
Rias lo prese da parte e sorrise. “E di ciò che è successo tra te e Koneko ieri sera?”
“Non è successo niente.” Il ragazzo la guardò male. “Aveva freddo, le ho dato la mia camicia viola per scaldarla e si è stretta perché si gelava. Fine della storia.”
“Si, ma scommetto che ti è piaciuto!” La ragazza ridacchiò, nei confronti del viola aveva ormai assunto un’aria fissa di sorellina fastidiosa.
“Tsk, ma taci..”
Mancavano tre giorni  di allenamento. Meglio godersi quel giorno di vacanza, perché dovevano ancora migliorare tutti.
 
Fine capitolo 4.
   
 
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